PER I PICCOLI COMUNI VIA LIBERA AL TERZO MANDATO PER I SINDACI

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“Apprendiamo con estrema soddisfazione l’approvazione avvenuta oggi da parte dell’Aula della Camera della riforma dell’articolo 51 del Tuel che consente un terzo mandato consecutivo in tutti i Comuni fino a 5.000 abitanti”. Lo dichiara il Sindaco di Cerignale e Coordinatore nazionale Anci dei piccoli Comuni, Massimo Castelli.
“Dopo anni di battaglie, una delle richieste da lungo tempo avanzate dall’Anci è stata approvata con 328 voti favorevoli e nessuno contrario dalla Camera e prosegue ora il suo iter al Senato. Grazie al particolare impegno di un nostro collega deputato, Roberto Pella, vicepresidente vicario Anci e primo firmatario della proposta di legge “liberiamoisindaci” ispirata dall’Associazione, ed evidentemente anche per una intesa trasversale che si è saputa creare in Parlamento, è prevista la possibilità di un terzo mandato consecutivo per i Comuni fino a 5.000 abitanti, fino ad oggi possibile solo per gli Enti fino a 3.000 abitanti”.

“La posizione espressa dall’Associazione a tale riguardo – spiega Castelli –  è e resta sempre ispirata innanzitutto dal principio di consentire ai cittadini elettori di indicare il proprio e più diretto rappresentante senza limiti temporali, principio naturalmente valido per tutti i Comuni, un limite, tra l’altro, previsto solo per i Comuni.

Nelle ultime tornate elettorali, l’aggravarsi delle oggettive difficoltà nel reperire candidati a primo cittadino nei Comuni più piccoli trova ora una prima risposta concreta da parte del legislatore”.

“Il testo approvato – continua Castelli – prevede, inoltre, una semplificazione contabile particolarmente attesa dagli amministratori dei piccoli Comuni venendo eliminato per questi Enti l’obbligo di effettuare il controllo di gestione attualmente previsto. Si tratta di una procedura particolarmente gravosa per questa tipologia di Comuni, il suo superamento fa ben auspicare di ottenere quanto prima anche altre semplificazioni richieste e ormai sempre più necessarie, a partire dalla revisione del Tuel”, conclude il delegato Anci.