PARTITO DEMOCRATICO, DICHIARAZIONE POLITICA A SEGUITO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 27 AGOSTO

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Quello a cui abbiamo assistito durante l’ultimo consiglio comunale ci lascia allibiti come comunità politica militante. Il nostro Partito è da sempre pluralista e negli anni si è aperto alla società civile. Il senso di questa apertura, però, non può essere frainteso, né può esser preso a giustificativo rispetto a gesti che minano la fiducia degli elettori.

La presentazione della mozione di sfiducia nei confronti del Presidente del Consiglio Comunale da parte della minoranza è stata una provocazione, anzi una trappola, all’interno della quale due consiglieri eletti dal PD sono caduti volutamente.

Nell’ultimo consiglio comunale, infatti, i due consiglieri del PD Giagnorio e Pallante hanno votato a favore della mozione di sfiducia, dissociandosi dalla linea del Partito e andando contro i principi e gli accordi della compagine nella quale sono stati eletti.

Il gesto politico dei due consiglieri è di una gravità inaudita, pertanto il segretario già durante l’assemblea cittadina li ha relegati al di fuori del gruppo consigliare del PD e anche fuori dal Partito Democratico cittadino.

Prendiamo atto delle scelte effettuate dai consiglieri e siamo rammaricati, soprattutto perché uno dei due delatori era il Capo Gruppo del PD all’interno del Consiglio Comunale.

Vi è di più, nella giornata successiva al Consiglio Comunale, abbiamo appreso dal protocollo con una nota indirizzata a tutti i consiglieri comunali che i due hanno inviato una comunicazione con la quale si dichiarano indipendenti pur restando all’interno della maggioranza. Questa dichiarazione ci lascia ancora più perplessi, in quanto riteniamo intellettivamente disonesto dichiararsi all’interno di una maggioranza dopo aver votato a favore di una mozione presentata e supportata dalla minoranza.

Pertanto, già in questa fase, dopo una breve discussione interna, ribadiamo la nostra estraneità ad una maggioranza con all’interno i due ex consiglieri del PD, e ne chiediamo formalmente l’allontanamento dalla stessa, in quanto è stato minato il rapporto di leale collaborazione e fiducia.

Il Direttivo del Partito Democratico.