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TENENZA SAN NICANDRO, SCOPRE MAX FRODE IN FINANZIAMENTI. SEQUESTRATI BENI E DENARO PER OLTRE 1,5 MILIONI DI EURO

I militari del Comando Provinciale Foggia, all’esito di una complessa ed articolata indagine, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo disposto dal G.I.P. presso il Tribunale dauno, nei confronti di 11 persone indagate a vario titolo per i reati di truffa aggravata e continuata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.

In particolare, i Finanzieri della Tenenza di San Nicandro Garganico, coordinati dalla Procura della Repubblica di Foggia, hanno scoperto un ampio sistema di frode, messo in atto a partire dai primi anni duemila da parte di vari soggetti residenti tra San Nicandro Garganico, Cagnano Varano ed Ischitella, i quali, al fine di accaparrarsi gli ingenti finanziamenti europei erogati dall’AGEA (Agenzia Nazionale per le Erogazioni in Agricoltura) e con l’aiuto di professionisti impiegati presso i Centri Assistenza Agricola preposti a redigere le domande all’aiuto, hanno prodotto falsi titoli di possesso di terreni e costituito diverse imprese, risultate in realtà essere delle vere e proprie “scatole vuote” intestate a prestanome.

In tal modo, gli indagati sono riusciti per lungo tempo a raggirare l’Ente erogatore AGEA appropriandosi di ingenti flussi di denaro pubblico dallo stesso elargiti quali sussidi per l’agricoltura.

La misura ablativa odierna, è riuscita a far rientrare nel patrimonio dello Stato denaro e beni per un valore equivalente a quello fraudolentemente accumulato dagli indagati per un importo complessivo pari ad

1.587.589,33 ed ha consentito di sottoporre a sequestro: denaro per 175.698,61, n. 13 fabbricati, n. 16 terreni, n. 7 autoveicoli e n. 2 motoveicoli, quote societarie relative a 4 imprese.

L’attività di servizio svolta testimonia il costante presidio esercitato dallo Stato a tutela della legalità economico-finanziaria ed al contrasto ai fenomeni fraudolenti, in particolar modo in un settore, quale quello delle Uscite dal bilancio dello Stato e dell’Unione Europea, che costituisce sempre di più un aspetto strategico per lo sviluppo del Paese e, quindi, terreno fertile per attività criminose fortemente lucrative.

SAN NICANDRO, NELL’ATTIVITA’ DI DIRIGENZA MEGLIO EVITARE GLI ERRORI CHE ANNULLARLI

Nel gennaio di quest’anno è stata attivata la procedura per l’affidamento dei lavori di “Realizzazione di interventi di adeguamento strumentale e strutturale dei laboratori urbani per lo sviluppo di attività sociali, di produzioni creative e culturali, di aggregazione giovanile e di educazione alla legalità della struttura con sede in Piazza Nassyria, Laboratori Urbani in rete, di cui al PROGETTO ESECUTIVO “IL CANTIERE DELLE IDEE”  LABORATORI URBANI IN RETE 2017  POR PUGLIA 2014-2020  ASSE IX  AZIONE 9.14 “INTERVENTI PER LA DIFFUSIONE DELLA LEGALITA'”.

Già sulla procedura dell’incarico di progettazione ci sarebbero molte riflessioni da fare (vedi determina n. 887 del 27/11/2018, anche qui l’incarico ad un tecnico esterno preceduto da invito a cinque tecnici tutti esterni). San Nicandro non ha architetti e ingegneri e in questo caso nemmeno geometri poiché in questo caso bastavano anche quelli diplomati!

Con la suddetta procedura sono stati selezionati tre operatori economici, tra quelli iscritti al predetto albo comunale i quali hanno fatto pervenire le offerte che sono state sottoposte a successiva valutazione dalla commissione incaricata. Successivamente è stato riscontrato che “nella Determina a contrarre n. 79, del 16-05-19, è stato attribuito, per mero errore materiale un codice cig., attribuito già alla Determina a Contrarre n. 16/2019, la cui validità si è esaurita per decorso temporale”.

Secondo l’amministrazione poichè tale errore, una volta conclusa la procedura di gara, potrebbe comportare inoltre controversie contrattuali tali da mettere a rischio le iniziative programmate si è deciso di non procedere alla prosecuzione della procedura di gara e revocare la gara stessa.

In verità, già da tempo correva voce di una situazione confusa sull’iter di questa determina ed, infatti, è arrivato il suo annullamento in autotutela. Qualcosa, quindi, non andava. Molti si sono chiesti anche le motivazioni dell’invito ai soli operatori esterni e non già anche di quelli locali. Sarebbe opportuno che le professionalità tecniche esterne, scelte quali eccellenze per risolvere i problemi di San Nicandro, facciano la dovuta attenzione alle competenze loro assegnate dai nostri politici che li hanno scelti ai vari compiti loro assegnati.

Questo gravissimo errore potrebbe comportare la perdita del finanziamento concesso dalla Regione dato che il Comune tramite il suo funzionario esterno ha già chiesto proroghe di utilizzo del finanziamento.

 

FESTA PATRONALE DI APRICENA

E’ iniziata ieri la festa patronale di Apricena in onore di Maria Santissima Incoronata, patrona e protettrice della cittadina. L’ospite più importante degli eventi programmati è Red Canzian con “Testimone del Tempo” in concerto –  Tour 2019 – LE CANZONI DELLA NOSTRA VITA

IL ALLEGATO IL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE

FESTA MEDIOEVALE “TERRAE MAIORIS”

Anche quest’anno ritorna la Festa medievale Terrae Maioris – Frammenti di vita medievale, IV Edizione, organizzata dall’Associazione Culturale Borgo Antico di Torremaggiore. L’evento si svolgerà nei giorni 7-8 e 9 giugno nel centro storico della città. L’Associazione che si propone la valorizzazione di tale zona, mette in atto diverse azioni che mirano alla salvaguardia del patrimonio storico, artistico e architettonico, tra cui ricordarne le origini avvenute proprio dopo la distruzione di Fiorentino, ora sito archeologico in agro di Torremaggiore, che ospitò morente il grande imperatore della casa di Svevia, Federico II. Nel 1255 circa i profughi della città medievale chiesero asilo nei pressi dell’abbazia benedettina e del Castrum normanno svevo, già presenti e diedero vita al primo nucleo urbano, denominato Codacchio.

Questo il programma delle giornate:

7 GIUGNO: Cerimonia del Premio Artistico Letterario “L’uomo senza memoria non sarebbe nulla e non saprebbe far nulla”, III Edizione, che ha visto tante classi di studenti di tutte le scuole del territorio, impegnate nella scoperta di protagonisti, noti e meno noti, che hanno segnato la storia di Torremaggiore. La serata si concluderà alla Porta Uguccione con una rappresentazione teatrale della Disfatta di Fiorentino a cura di Simona Innelli e dell’Associazione Terzo millennio.

8 GIUGNO: Cena medievale sulla strada maestra del borgo antico, ore 20:30. Immersi in ambientazione medievale, gli ospiti saranno allietati da musiche, spettacoli e da pietanze tipiche.

9 GIUGNO: Festa Medievale – Il Borgo si sveglia nel Medioevo, e grazie ai soci, scuole, associazioni e numerosi figuranti, i Vichi, caratteristiche viuzze del centro storico, si animano con botteghe, scene, balli e spettacoli a tema. Offrendo così ai visitatori atmosfere suggestive insieme al rullio dei tamburi e ai profumi delle degustazioni tipiche.

Per avere ulteriori dettagli e rimanere aggiornati visitate la pagina fb Associazione Borgo Antico

Raffaele Luciano

UN ANNO DI GOVERNO GIALLOVERDE

Conte, autoproclamatosi “governo del cambiamento”. A un nome ambizioso seguiva un programma altrettanto ambizioso condiviso dalle due forze della maggioranza: il contratto per il governo del cambiamento. Che riassumeva in 30 aree d’azione gli obiettivi per questa legislatura. Nonostante una partenza a rilento, alcuni dei punti programmatici sono stati in qualche misura realizzati, i più celebri dei quali sono il cosiddetto “reddito di cittadinanza” (a ben vedere un reddito minimo condizionato) e “quota 100”. Rimangono però diversi aspetti da chiarire e molte promesse lasciate nel dimenticatoio, alcune di queste definite priorità assolute durante la campagna elettorale e più volte evocate agli albori del governo. Vediamone alcune, con l’aiuto degli osservatori indipendenti CheckPoint Promesse e Tutte le promesse di Piazza Pulita (La7).

Le riforme dimenticate… Una promessa ciascuno: entrambi i vicepremier Luigi di Maio e Matteo Salvini avevano annunciato ai rispettivi elettorati la primissima azione che avrebbero intrapreso nel Consiglio dei ministri inaugurale: Salvini intendeva cancellare “le sette più antiche accise che gravano sull’economia italiana”. Di Maio prometteva invece un decreto legge nel quale al primo punto figurasse il dimezzamento degli stipendi dei parlamentari. Nessuna delle due misure è stata adottata nel primo Cdm e ancora oggi di esse non v’è traccia.

Tra le riforme intese per combattere l’evasione fiscale non è visibile il cambiamento a cui il contratto di governo aspirava. Spesometro, split payment e redditometro che dovevano essere aboliti hanno subito solo lievi modifiche (alcune già previste automaticamente). Per di più, Di Maio a settembre aveva anticipato che il carcere per i grandi evasori sarebbe stato inserito nel decreto fiscale; ma la norma è ben presto divenuta un giallo che si è trasformato nell’ennesima occasione di braccio di ferro con la Lega.

Anche sul fronte della politica internazionale sembra che nulla sia stato fatto. Matteo Salvini prometteva a gran voce di voler eliminare le sanzioni Ue riguardanti gli scambi commerciali con la Russia, ma non è riuscito nel suo intento e le sanzioni sono state rinnovate il 5 luglio 2018 dal Consiglio europeo all’unanimità, contraddicendo quanto ribadito anche nel contratto di governo. Durante la rinegoziazione del Protocollo di Dublino, fortemente caldeggiata da Di Maio, il governo non ha partecipato attivamente alle discussioni parlamentari e anche questa riforma si è conclusa con un nulla di fatto, sotto la pressione del gruppo di Visegrád. Con i nuovi numeri nel Parlamento europeo, sarà interessante appurare se il governo riuscirà a portare avanti gli obiettivi per ora rimasti disattesi.

… e quelle appena abbozzate. Esiste poi un insieme di riforme la cui realizzazione resta per adesso frammentaria. Non era possibile d’altronde – sosterrebbero i principali “azionisti” dell’esecutivo – attuare tutti i punti in un solo anno. La flat tax al 15 per cent0, promessa chiave della campagna elettorale leghista e confluita poi nel contratto di governo, è stata introdotta soltanto per le partite Iva con ricavi inferiori a 65mila euro annui; manca all’appello il regime piatto per tutte le altre imprese e partite Iva e restano fuori anche le persone fisiche. Inoltre, il buon funzionamento del reddito di cittadinanza presuppone una riforma efficace dei centri per l’impiego, le cui condizioni di salute restano critiche allo stato attuale. Di Maio aveva previsto l’avvio della loro attività contestualmente all’erogazione del sussidio (marzo-aprile), ma la scadenza evidentemente non è stata rispettata.

Sul tema dei rimpatri degli immigrati irregolari, riecheggiano ancora oggi le parole roboanti di Salvini in campagna elettorale: “Mi dia due settimane da ministro dell’Interno e ne espello cento al giorno”. Ma il vicepremier aveva fatto i conti senza l’oste: secondo i numeri del Viminale, i rimpatri effettuati dall’insediamento del governo fino al 23 aprile scorso sono stati 5.872, con una media di 18 al giorno, perfettamente in linea con il governo precedente. Per giunta, nessun nuovo accordo è stato stipulato con i paesi di origine dei migranti.

Il dossier infrastrutture è stato particolarmente indigesto in questo primo anno di governo, specialmente per i Cinquestelle. A parte i dossier spinosi Ilva e Tap, dopo mesi di rinvii il destino della Tav è passato nelle mani del premier Conte, ma nella pratica resta tutt’ora in balia della maretta gialloverde. Il sospetto è che Salvini intenda incassare presto questo risultato facendo leva sul maggior peso acquisito alle elezioni europee. Anche le sorti di Alitalia avrebbero dovuto definirsi entro la fine del 2018, ma restano ancora molte incertezze, compresa l’incognita del coinvolgimento di Atlantia (Gruppo benetton). Per non parlare poi dei ritardi sul dl sbloccacantieri, la cui approvazione dovrebbe essere a questo punto questione di giorni.

Infine il tema autonomie: completamente silente nei primi mesi di governo, ancora oggi promette ben pochi aggiornamenti, nonostante il ministro Erika Stefani abbia di recente dichiarato che la materia sarà di nuovo all’esame di uno dei prossimi Consigli dei ministri. Un altro dividendo che il ministro dell’Interno Salvini punterà a riscuotere, forte del recente successo elettorale. Resta da capire quanto spazio il Movimento 5 stelle riuscirà a ritagliarsi da ora in poi per portare avanti la sua agenda, con un partner di governo baldanzoso che gioca costantemente in attacco. (lavoce)

Greta Ardito e Silvia Picalarga

OVICOLTORE 45ENNE ARRESTATO PER POSSESSO DI MARIJUANA E HASCHISH

Eliportato Carabinieri Cacciatori Puglia e al personale S.A.T. dell’11° Reggimento Puglia di Bari, hanno tratto in arresto C. D., cl.  ’74, ovicoltore incensurato di Vieste, per detenzione illecita di oltre un chilo di hashish ed uno di marijuana.

I Carabinieri, sulla scorta degli elementi raccolti grazie ad una capillare e diffusa attività info-investigativa, accompagnata da un costante e minuzioso controllo del territorio, cui la Tenenza sta dando vigoroso impulso, hanno effettuato un mirato servizio finalizzato alla repressione del traffico illecito di stupefacenti, ponendosi in discreta osservazione nei pressi dell’abitazione del sospetto spacciatore, in un’isolata zona collinare. Così nascosti, hanno potuto notare un andirivieni di persone, nelle più disparate ore della giornata, dando concretezza alle informazioni assunte circa un’ipotetica una attività illecita da parte del soggetto attenzionato.

L’intervento è quindi scattato alle prime ore del mattino, quando i Carabinieri, certi della presenza in casa dell’allevatore, hanno fatto irruzione ed hanno perquisito, con il prezioso aiuto dei Carabinieri Cacciatori e di quelli del Reggimento, tutti i locali, compresi quelli di un magazzino attiguo. Nel corso del controllo, all’interno dell’abitazione e nei veicoli trovati nella disponibilità dell’arrestato, sono stati rinvenuti un chilo circa di haschisc, altrettanta marijuana, oltre 20 grammi di semi di canapa indica, e oltre 1300 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio.

Al termine delle attività il C. è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e associato alla casa circondariale di Foggia, a disposizione della Procura della Repubblica di Foggia.

Vieste si conferma tra i target strategici del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia, che oltre a disporre sul territorio numerose pattuglie con finalità preventive, continua a spingere con forza sulle attività investigative finalizzate a stroncare la criminalità organizzata e comune sotto ogni sua forma.

MARIA MONTEMITRO RASSEGNA LE SUE DIMISSIONI DA ASSESSORE AL COMUNE DI SAN NICANDRO

Come già si intuiva da tempo, è arrivato il momento dell’uscita dell’assessore Maria Montemitro dalla giunta comune di San Nicandro Garganico. Montemitro, infatti, ha rassegnato le sue dimissione al sindaco il quale provvederà a breve alla sua sostituzione. Le motivazioni sono chiaramente di natura personale.

SAN NICANDRO, COMINCIATA L’INSTALLAZIONE DEI CESTINI PER LA RACCOLTA DELLE DEIEZIONI CANINE

E’ iniziata la installazione dei cestini per la raccolta delle deiezioni canine. Sono stati posizionati già due cestini, il primo alla Villa San Michele e il secondo a Piazza del Popolo.  E’ stata già preparata la mappatura per altre zone tra cui Piazza IV Novembre.

I contenitori, giallo e ben riconoscibili, verranno posti in alcune zone del paese più frequentate. L’intervento dell’amministrazione comunale è stato pensato per scoraggiare quel diffuso fenomeno dell’abbandono per le strade e sui marciapiedi delle deiezioni canine.

Si fa appello ai sannicandresi e al loro senso civico per un decoro cittadino sempre più visibile, percepibile

GRANI FUTURI, RIPARTE IL MOVIMENTO INTERNAZIONALE DEL PANE

Dalla coltura della terra alla cultura del pane, passando per la scelta delle sementi di grano, le tecniche di molitura, la selezione delle farine e delle modalità di impasto, lievito, cottura e conservazione. Ovvero il pane buono, laico, salutare e quotidiano in undici gesti, quelli scanditi nel Manifesto futurista del pane di cui si tornerà a discutere il 15 e 16 giugno 2019 a San Marco in Lamis e Rignano Garganico (Foggia) per la terza edizione di Grani Futuri, l’evento che riunisce sotto le stesse insegne il Movimento internazionale del pane.

“Di pane e di terra” è il tema dell’edizione 2019. Il pane, dunque, come tratto d’unione e trattato di pace, simbolo della “riuscita alleanza tra energie di natura e braccia umane”, da lasciare in consegna alle generazioni future. È il senso della réunion convocata sui monti del Gargano nella stagione della raccolta del grano con l’intento di valorizzare la cultura della terra e del pane, attraverso la diffusione di buone pratiche nell’intero ciclo produttivo enucleate nel Manifesto. Al Panenutrice sarà invece dedicata la cena conclusiva della due giorni, apparecchiata a Masseria Paglicci la sera del 16 giugno dai grandi cuochi che aderiscono al movimento. Il ricavato sarà destinato alla creazione di laboratori del pane per i piccoli pazienti del reparto di Oncologia pediatrica della Casa sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Perché è dimostrato che mettere le mani in pasta è un “atto magico” che fa lievitare l’umore e allena ad avere cura, dell’impasto e di sé.

“Panenutrice, un lemma di nuovo conio che speriamo entri nel linguaggio comune come la riscrittura dei modi di coltivazione del grano, della panificazione e del consumo del pane”, spiega l’ideatore e promotore di Grani Futuri Antonio Cera, economista e panificatore, “ovvero una parola che unisce in sé gli archetipi maschile e femmineo, immagine e simbolo di un ciclo vitale che parte dalla terra e feconda e innesca la vita, lievita ed evolve in un inconscio collettivo che va ben oltre l’individualità dell’agricoltore, del fornaio, del consumatore”.

L’evento aperto al pubblico si svolge in due tempi. Il primo (15 giugno) nel piccolo comune di San Marco in Lamis, terra di pane e di acqua per naturale vocazione: nelle architetture originarie ciascuna delle abitazioni del centro storico era dotata di pozzo, molte lo sono ancora. Altissima era la densità dei mulini e fino agli anni ’50 contava ventidue forni comuni, un autentico primato. È qui che cuochi e panettieri in arrivo da tutt’Italia – ma anche dall’Olanda, dall’India e dall’America – invaderanno le strade del centro storico lavorando fianco a fianco per elaborare ricette a base di pane, con l’intento di restituire una centralità all’alimento-emblema di ogni nutrimento. La seconda giornata si svolgerà a Masseria Paglicci (16 giugno), a Rignano Garganico, straordinario esempio di architettura rurale dove dimora una delle ultime mandrie di mucche podoliche custodite dall’allevatore Giuseppe Bramante.

La due giorni prevede un programma denso di dibattiti, confronti fra cuochi e fornai sul pane e la panificazione, degustazioni di pane e piatti a base di pane, ma anche esplorazione dei luoghi intorno a San Marco come antichi mulini e masserie, passeggiate nordic walking e déjeuner sur l’herbe. Ma soprattutto indagine antropologica fra le pieghe delle attività volutamente concepite in una formula pop, con l’intento di trasmettere la cultura del pane buono come fatto consueto e quotidiano, privato e comunitario insieme.

PROGRAMMA GRANI FUTURI 2019

PENSIONI, ALLARME GIOVANI: RISCHIANO VECCHIAIA IN POVERTA’

Il 13esimo Rapporto sullo Stato sociale curato da Felice Roberto Pizzuti, economista della Sapienza, lancia l’ennesimo allarme sui giovani di oggi ed il trattamento pensionistico che potranno avere un domani. Se ne deduce infatti che oltre la metà dei lavoratori dipendenti assunti dopo il 1995, avendo sperimentato retribuzioni saltuarie e basse, rischiano di maturare una pensione del tutto inadeguata a tutelarli dalla povertà.

Pizzuti ha parlato del rischio che in futuro “insorgano crisi sociali”, e propone di “attenuare il collegamento rigido tra prestazioni e contributi” introducendo una pensione di base, cioè “un importo pensionistico garantito che tenga conto degli anni di attività individuale anziché del solo montante di contributi accumulato”.

Il professore è invece scettico sul fatto che la soluzione possa essere la previdenza integrativa, perché sono solo i lavoratori con un contratto stabile e una retribuzione piena che possono permettersi di pagare i contributi ai fondi privati oltre che all’Inps.

Il presidente dell’Ufficio parlamentare di Bilancio, Giuseppe Pisauro, ha sottolineato come, nel caso continuasse a scendere la quota di redditi da lavoro sul Pil, non c’è riforma delle pensioni che possa garantire la sostenibilità finanziaria del sistema, nemmeno il contributivo introdotto nel ‘95 con la riforma Dini. “Il problema c’è e vanno esplorate soluzioni”, ha concluso Pisauro. Altro che mandare in pensione i 62enni con Quota 100, “spendendo più di 40 miliardi!”, ha aggiunto il vicepresidente di Confindustria, Maurizio Stirpe. (quifinanza)

ELEZIONI EUROPEE, IN PAGAMENTO I COMPENSI PER I COMPONENTI SEGGI ELETTORALI

Si avvisano i componenti dei seggi elettorali del comune di San Nicandro che hanno partecipato alla consultazione per le elezioni europee che i compensi saranno erogati da domani venerdì 31 maggio.

RINVENUTE A SAN NICANDRO MACCHINE E ATTREZZATURE AGRICOLE RUBATE

A San Nicandro Garganico, in località Cristofonacchio, nel corso della mattinata di ieri i militari della locale Stazione Carabinieri, nel corso di un servizio di controllo territorio nelle aree rurali finalizzato proprio al contrasto dei reati predatori in danno di agricoltori e allevatori, hanno rinvenuto, nascosto nelle campagne, un autocarro, privo targhe, carico dei seguenti mezzi e attrezzature agricole, risultati asportati nella nottata precedente presso un’azienda agricola del posto:

  • un trattore gommato fiat 550 dt8;
  • un trattore cingolato 605 super;
  • un gruppo elettrogeno;
  • due motozappe;
  • tre benne per escavatori;
  • una falciatrice;
  • tre pompe carrellate;
  • una motopompa con relativo compressore.

La refurtiva è stata restituita all’avente diritto e sono state avviate le indagini per identificare il proprietario dell’autocarro e gli autori del furto.

SAN NICANDRO, CONTRIBUTO AGLI STUDENTI PER I LIBRI DI TESTO

Il sindaco e l’assessore alla Pubblica Istruzione Zaminga informano la cittadinanza che sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia del 23.05.2019 è stata pubblicata la Determinazione del Dirigente Sezione Istruzione e Università n. 62 ad oggetto: Fornitura Gratuita o Semigratuita dei libri di testo per l’anno scolastico 2019/2020.

Nell’Avviso Pubblico Regionale è stabilito che la presentazione delle domande richiedenti il contributo da parte degli studenti e/o delle famiglie debba essere inoltrata unicamente per via telematica attraverso la procedura on-line –Contributo Libri Di Testo, attiva sul portale www.studioinpuglia.regione.puglia.it alla sezione Libri di testo a.s. 2019/2020.

Si precisa che la procedura sarà attiva dalle ore 10:00 del 20 giugno e fino alle ore 14 del 20 luglio. 

Potranno presentare istanza gli studenti residenti nel Comune di San Nicandro Garganico, frequentanti le Scuole Secondarie di 1° e 2° grado statali, paritarie e non paritarie, appartenenti a nuclei familiari con I.S.E.E non superiore a € 10.632,94, in conformità alle disposizioni della Regione Puglia.

Per assistenza sull’utilizzo della procedura telematica, sul portale www.studioinpuglia.regione.puglia.it sarà attivo un canale Assistenza e Supporto Tecnico. Sarà possibile ricevere assistenza da un Help Desk Tecnico, attraverso i seguenti canali:

L’assistenza ed il supporto tecnico verranno assicurati dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 18:00, per tutta la durata di attivazione della procedura di compilazione e invio delle istanze.

Ulteriori informazioni in merito al presente Avviso si potranno ottenere chiamando il numero telefonico 080 5404040 oppure inviando una mail a info@studioinpuglia.regione.puglia.it

Si fa presente che l’erogazione del beneficio da parte dei Comuni è subordinata alla verifica dell’effettiva spesa sostenuta per l’acquisto dei libri di testo (documentazione fiscale) e che tale relativa documentazione sarà consegnata successivamente al Comune, ufficio Pubblica Istruzione, prima della liquidazione del contributo spettante.

SAN NICANDRO, UN ESEMPIO DI DECORO URBANO DA IMITARE

Per una cittadina il decoro urbano è molto importante e rappresenta la sua carta di identità. Una città bella e pulita vuol dire cittadini che amano l’ambiente.

A proposito di cittadini, c’è una sannicandrese, Incoronata Manzo, da cui bisogna prendere esempio per il suo comportamento a favore del decoro. Infatti la signora, che ha 94 anni, da sempre si interessa del verde dei gradoni delle scalinate che dalla scuola materna di Via Gramsci portano a via Matteotti. Ha adottato di fatto un’area verde che, quasi quotidianamente, cura con la pulizia dei gradoni, dei fiori e del verde. Insomma un angolo che è una meraviglia guardare e che, senza l’opera della Manzo, sarebbe unicamente sporcizia.

Fa tutto questo in silenzio con il solo obiettivo di tenere pulita e bella quell’area con il suo fare giardinaggio. Un esempio da seguire per tutti. La stessa amministrazione comunale dovrebbe incentivare tali iniziative di adozione di aree verdi presenti nel nostro territorio cittadino in modo che quello che non fa l’ente pubblico lo possano fare le associazioni o i privati.

CONCESSIONE DI TERRENO DEMANIALE IN AGRO DI SAN NICANDRO A EURO 125,84 L’ANNO

Il Consorzio per la Bonifica della Capitanata ha emanato un bando per la concessione di in terreno demaniale, ad uso semina, siti in agro di San Nicandro ricadente nel foglio 10, particella n. 137 di ha 0.52.00

Tale concessione avrà durata triennale ed il canone è stato fissato in euro 125,84 oltre le spese di istruttoria pratica e cauzione come da disposizione di legge.

Nel termine di 25 giorni dalla data del bandi potrà pervenire al Consorzio per la Bonifica del Gargano la domanda di concessione sul terreno sopra indicato.

LA REGIONE PUGLIA METTE A DISPOSIZIONE DEI COMUNI RISORSE PER I PIANI DELLA MOBILITA’ CICLISTICA

La Sezione Mobilità Sostenibile e Vigilanza del Trasporto Pubblico Locale della Regione Puglia ha avviato il V Programma di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS), attivando il progetto “Piano…in bici”, in coerenza con la visione strategica regionale ampia e diversificata in materia di mobilità sicura e sostenibile.

Il progetto “Piano…in bici”, condiviso con UPI e ANCI, interviene a favore della tutela della sicurezza dell’utenza debole e si rivolge agli enti locali pugliesi interessati ad avviare un percorso di crescita professionale, con l’obiettivo di supportare la redazione dei Piani della Mobilità Ciclistica.

La prima fase del progetto consiste in un percorso formativo sperimentale rivolto ai tecnici degli enti locali. Nello specifico si tratta di un corso di approfondimento sui Piani della Mobilità Ciclistica, come strumento di riqualificazione urbana e qualità di vita, di 18 ore complessive, organizzato con il coordinamento tecnico-scientifico del Politecnico di Bari. Sede del corso la Fiera del Levante di Bari. A giugno partirà la sessione rivolta agli enti delle province di Taranto e Foggia, a luglio quella rivolta agli enti delle province di Brindisi, Bat e Lecce, a settembre per la Città Metropolitana di Bari.

La seconda fase di “Piano…in bici” consisterà in un cofinanziamento per gli enti locali impegnati nella redazione dei Piani di Mobilità Ciclistica, attraverso la pubblicazione di un bando a sportello di importo complessivo di 1.914.262,35 euro. La partecipazione al percorso formativo costituirà ulteriore parametro di valutazione per l’assegnazione del cofinanziamento.

“Diamo agli enti locali una nuova opportunità per dotarsi di Piani dedicati alla mobilità ciclistica, in un momento in cui anche la Regione Puglia è alle prese con la redazione del Piano regionale della mobilità ciclistica – ha dichiarato l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Giovanni Giannini -. I Piani rappresentano lo strumento di pianificazione della rete dei percorsi ciclabili comunali e provinciali, in accordo con l’ossatura delle ciclovie regionali, e di programmazione degli interventi per lo sviluppo e la promozione della mobilità ciclistica negli ambiti urbani”.

“L’obiettivo è raggiungere elevati livelli di mobilità sostenibile, in coerenza con le direttive europee e gli ineludibili impegni assunti dall’Italia in sede internazionale in tema di decarbonizzazione e tutela dell’ambiente – continua l’assessore Giannini -. Promuovere e diffondere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto, oltre che come mezzo per la pratica sportiva e il tempo libero, permette di ridurre le immissioni di CO2 in atmosfera, di decongestionare le aree urbane, di contribuire a migliorare la salute e più in generale la vita delle persone”.

I Comuni interessati a partecipare al percorso formativo possono avanzare la propria candidatura alla Sezione Mobilità e Vigilanza del Trasporto Pubblico Locale della Regione Puglia.

LA DIREZIONE GENERALE DELL’ASL FG IN MERITO ALL’ASSENTEISMO ALL’OSPEDALE DI SAN SEVERO

In riferimento alle ulteriori notizie divulgate a mezzo stampa, relativamente all’indagine della Guardia di Finanza sui casi di assenteismo riguardanti alcuni dipendenti della ASL Foggia, la Direzione Generale comunica di aver adottato, in data 21.05.2019, i provvedimenti di sospensione dal servizio a carico degli otto dipendenti destinatari di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari.

Tali provvedimenti sono stati adottati immediatamente dopo la notifica formale, da parte degli organi inquirenti, della relativa ordinanza della magistratura.

L’ordinanza di custodia cautelare, altamente lesiva, nella sua gravità, dell’immagine dell’intera Organizzazione, non ha purtroppo colto di sorpresa questa Direzione Generale che da tempo aveva avviato una parallela indagine interna.

Le indagini della Magistratura sembra abbiano avuto inizio nel 2013 giungendo sino a fine anno 2017. Nel mese di marzo 2018 la Guardia di Finanza ha acquisito dalla ASL documentazione riguardante le attività investigative.

Naturalmente, a seguito della acquisizione di tale documentazione, questa Direzione, per il tramite della Commissione di Disciplina, ha avviato immediati controlli a tappeto che hanno riguardato l’intera attività di rilevamento presenze, in particolare nell’ambito territoriale del Distretto Socio Sanitario di San Severo.

Sono state esaminate n. 85 posizioni anomale; sono stati aperti n. 15 procedimenti disciplinari e comminate altrettante sanzioni che hanno previsto, in alcuni casi, anche la sospensione dal servizio. I provvedimenti riguardanti i dipendenti coinvolti nell’indagine della Guardia di Finanza sono stati, invece, sospesi in attesa dell’esito dell’inchiesta.

Tale attività di controllo si è gradualmente estesa a tutti i dipendenti della ASL. Ad oggi sono stati chiusi, per varie motivazioni, n. 130 procedimenti disciplinari che hanno portato a numerose sanzioni, tra cui sospensioni dal servizio e un licenziamento.

Le attività del Collegio di Disciplina riguardano, oltre ai dipendenti del comparto, anche i Dirigenti, ai quali compete la responsabilità delle verifiche e dei controlli.

Si sottolineano, per inciso, le difficoltà con cui una simile indagine viene svolta internamente, avendo l’Azienda a disposizione, quale strumento di controllo, la sola verifica del cartellino dell’orario di lavoro svolto e non potendo avviare ulteriori iniziative che competono solo agli organi inquirenti.

SI precisa, inoltre, che, sin dal suo insediarsi, nel dicembre 2015, questa Direzione è intervenuta per regolamentare la gestione delle presenze/assenze e la fruizione di tutti gli strumenti economici accessori.

Notando criticità nel sistema di rilevazione presenze, dovute, in particolare, alla disomogeneità dei sistemi delle tre ex Aziende Sanitarie, non ancora perfettamente integrati a seguito dell’accorpamento nella ASL unica provinciale, ha infatti avviato numerosi incontri con le Organizzazioni Sindacali per ridare un assetto organico, uniforme e rispettoso della normativa agli orari di servizio, alle modalità di fruizione delle ferie e alle attività di rilevazione delle presenze dei dipendenti.

In tema di ferie non godute, constatando una anomala e non consentita situazione di accumulo, dovuta sia alla mancata programmazione da parte dei responsabili che all’assenza di controlli, questa Direzione, a partire da gennaio 2016, ha disposto il consumo pianificato dei giorni di ferie maturati negli anni 2013-2015 e non fruiti per “rilevanti, indifferibili e documentate” ragioni di servizio (attestate da formale autorizzazione).

Nel febbraio 2017 si è disposto, altresì, l’annullamento delle ferie residue antecedenti all’anno 2013.

Per quanto concerne la regolamentazione degli orari di servizio e delle attività di rilevazione delle presenze, la contrattazione con le Organizzazioni Sindacali ha portato ad un primo Regolamento, entrato in vigore in data 01/07/2017, successivamente rivisto e deliberato in data 18/04/2019.

Pertanto, il Regolamento ha profondamente modificato e ridotto la libertà di esecuzione della prestazione lavorativa, soprattutto attraverso l’abolizione dell’orario libero.

Inoltre, la progressiva informatizzazione delle attività di: rilevazione delle presenze; richiesta di congedi ordinari, permessi e mancata timbratura; insieme all’incremento del numero di apparecchi marcatempo (110 in tutto negli oltre 160 presidi aziendali distribuiti nei 61 comuni di pertinenza aziendale), ha permesso di tracciare tutte le attività e di ridurre le possibilità di manomissione delle timbrature.

In riferimento, pertanto, alle indagini specifiche della Magistratura sui dipendenti di San Severo, questa Direzione Generale, nell’esprimere la massima fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura, intende dar corso, con assoluta fermezza, a tutti gli adempimenti amministrativi e ai provvedimenti previsti, compreso il licenziamento, ove ricorressero i presupposti di legge.

La Direzione Generale ritiene opportuna questa ulteriore specifica a tutela dell’immagine dell’Azienda, gravemente lesa, come pure quella di tutti i dipendenti che vi operano con serietà e dedizione e il cui lavoro non deve essere offuscato dai comportamenti inaccettabili e inqualificabili di questi dipendenti che, peraltro, saranno chiamati a rispondere delle loro azioni in termini di responsabilità individuali.

È doveroso infatti concludere segnalando che la maggior parte delle persone, donne e uomini (oltre 4.000 operatori di ruolo e oltre 1.000 tra convenzionati e collaboratori) svolge il proprio lavoro, contribuendo alla crescita dell’Azienda, nel rispetto dell’orario di lavoro e delle funzioni assegnate.

 

VOTO UE, SE I PIU’ FORTI RISCHIANO DI DIVENTARE PIU’ DEBOLI

Vincitori e vinti. Dal 23 al 26 maggio si sono tenute, negli stati Ue, le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Il loro esito era già stato in larga parte previsto nella maggior parte dei paesi, Italia compresa. Per quanto ci riguarda, non si prevedono necessariamente scossoni nel governo, ma almeno una rinegoziazione dei punti o delle priorità del contratto di coalizione tra Lega e Movimento 5 stelle sì. Più a rischio, appare invece la nostra capacità di influenzare il dibattito europeo.

L’esito delle elezioni europee non ha dunque suscitato grandi sorprese. Certo, spiccano l’affermazione dei Verdi in molti paesi (tranne che in Italia) e l’exploit dei partiti cosiddetti populisti in Francia e in Italia. In generale, i sovranisti si rinforzano, ma restano in minoranza. La maggioranza resta saldamente nelle mani dei partiti europeisti (Partito popolare e Alleanza dei socialisti e democratici), che però hanno bisogno di coalizzarsi con altri gruppi. I liberali di Alde e gli stessi ambientalisti sembrano i partner più probabili. Netta l’affermazione di Nigel Farage in Gran Bretagna ma questo, paradossalmente, indebolisce il fronte sovranista: se o quando il Regno Unito uscirà dall’Unione europea, molti dei seggi dei sovranisti inglesi (e degli altri partiti pro Brexit) saranno redistribuiti ai partiti europei che hanno avuto più voti. Quindi, a parte qualche eccezione, come l’Italia, i seggi finiranno per lo più proprio nelle mani delle forze europeiste. A loro volta, queste ultime dovranno cercare nei prossimi cinque anni di non ignorare le istanze rappresentate dai sovranisti e di non cadere nella trappola di una “dittatura della maggioranza”: il rischio è che i sovranisti arrivino più forti alla prossima tornata elettorale e che continuino, nel quinquennio, a diventare sempre più influenti nei propri paesi.

In aumento l’affluenza: anche in questo caso, tuttavia, l’Italia risulta in controtendenza, con una percentuale di partecipazione in discesa dal 59 al 56 per cento. Soprattutto per l’alto numero di seggi ottenuti dalla Lega, nel nuovo Parlamento europeo l’Italia rischia di rimanere in posizione defilata, se non addirittura isolata. Sarà cruciale capire quali cariche otterrà il nostro paese all’interno delle istituzioni europee e con che tipo di atteggiamento si presenterà di fronte alla nuova Commissione. Le prime dichiarazioni di Matteo Salvini sulla rinegoziazione degli obiettivi di deficit non sembrano promettere nulla di buono. Anche sul fronte di eventuali nuovi aumenti dello spread.

La grande contraddizione. In Italia ottengono rappresentanza, cioè superano la soglia del 4 per cento, Lega (34 per cento), Partito democratico (23 per cento), Movimento 5 Stelle (17 per cento), Forza Italia (9 per cento) e Fratelli d’Italia (6 per cento), che si divideranno anche i tre seggi a disposizione del nostro paese dopo l’uscita della Gran Bretagna.

Si invertono i rapporti di forza elettorale nella maggioranza di governo anche se, naturalmente, i rapporti di forza all’interno del Parlamento italiano restano immutati. Non ci si aspettano necessariamente grandi ripercussioni sulla tenuta del governo: i partiti che formano il governo ottengono comunque oltre il 50 per cento dei consensi. Probabile tuttavia che venga ridiscusso se non il contratto almeno l’ordine delle priorità. Certo la tentazione per Salvini di incassare al più presto il dividendo nazionale del consenso per il suo partito sembra molto alta: anche in coalizione col centrodestra, la probabilità di ottenere la maggioranza dei seggi è elevata. Tuttavia, eventuali nuove elezioni nazionali dovranno passare da una crisi di governo in cui il ruolo del Presidente della Repubblica sarà centrale e volto a verificare innanzitutto l’esistenza di possibili maggioranze alternative, per un governo politico o per uno tecnico.

Paradossalmente, comunque, un risultato del genere pone diverse difficoltà alla stessa Lega. Il partito viene votato in tutto il paese, con punte al Nord di oltre il 40 per cento; ma è il più votato anche al Centro (33 per cento) e pure al Sud supera il 20 per cento. Perché mentre al Sud la Lega viene percepita come partito nazionale e assistenziale, al Nord continua a essere vista come partito territoriale e orientato a difendere gli interessi delle regioni più ricche e degli imprenditori medio-piccoli. Il che ovviamente apre una serie di tensioni interne, legate soprattutto a quei leader locali, come Luca Zaia, che intorno all’autonomia differenziata hanno ormai costruito la propria politica. Come conciliare la richiesta di maggiori fondi per le regioni del Nord con le richieste del Sud? Quanto a lungo potrà durare, in altri termini, questa contraddizione, prima che il qualcuno tenti la secessione (dal partito stesso)? (lavoce)

Paolo Balduzzi

SOTTOPOSTO AI DOMICILIARI ESCE PER COMPRARSI DELLE BIRRE, ARRESTATO

I Carabinieri della Stazione di Stornara hanno arrestato M. M. D., 36enne cittadino bulgaro domiciliato a Stornara. L’uomo, che si trovava sottoposto agli arresti domiciliari, verso le ore 22.00 di sabato sera è stato sorpreso dai militari, che lo hanno subito riconosciuto, mentre usciva da una pizzeria, dove si era recato senza alcuna autorizzazione per acquistare alcune bottiglie di birra.

Bloccato, è stato dichiarato in arresto per il reato di evasione. Dopo le formalità di rito è stato di nuovo sottoposto agli arresti domiciliari in attesa della udienza di convalida dell’arresto, tenutasi lunedì innanzi al GIP del Tribunale di Foggia, che ha convalidato l’arresto e ha disposto, in attesa del processo, la liberazione del 36enne che, tuttavia, è stato nuovamente ristretto agli arresti domiciliari in relazione alla misura cautelare a cui era già sottoposto per una rapina commessa nel 2016 a Canosa di Puglia.

FUGGITO ALL’ALT DEI CARABINIERI, ATTESTATO E TROVATO POSITIVO A SOSTANZE STUPEFACENTI

Nella tarda serata di ieri, a Torremaggiore, i Carabinieri della Sezione Radiomobile del NORM del Comando Compagnia di San Severo, collaborati dai colleghi della C.I.O. dell’11° Reggimento Puglia di Bari, hanno arrestato D. G., cl. ’88, inoccupato di San Severo con pregiudizi, per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e danneggiamento aggravato di autovettura militare.

Verso circa le 23.30 i militari della C.I.O. in servizio perlustrativo per le vie di San Severo lo avevano notato al volante di un’Alfa 156 e, volendo procedere ad un controllo, gli avevano segnalato di fermarsi. Il DANESE però, alla vista della paletta, dopo aver effettuato una serie di pericolose manovre tra le vie cittadine nel tentativo di “sganciarsi” dai Carabinieri, si era dato alla fuga in direzione di Torremaggiore, sempre inseguito dai militari. Giunto in paese, in via Einaudi, a causa della velocità aveva però perso il controllo dell’auto, andando dapprima a sbattere contro un marciapiedi, per poi collidere contro la “gazzella” della Sezione Radiomobile, che era appena sopraggiunta in ausilio ai colleghi del Reggimento. Il DANESE aveva poi concluso la propria folle corsa contro un altro marciapiedi, dalla parte opposta della strada.

A causa delle lesioni riportate nello scontro, il D. e l’autista del mezzo militare erano stati trasportati da personale del 118 rispettivamente presso l’ospedale di San Severo e agli Ospedali Riuniti di Foggia, dove, dopo le cure del caso, erano stati poi dimessi con 2 e 7 giorni di prognosi. A seguito della perquisizione dell’auto il Danese era stato trovato in possesso di sei grammi di cocaina e due di hashish, risultando anche positivo agli esami tossicologici per cocaina e cannabinoidi.

I rilievi del sinistro sono stati eseguiti dalla Polizia Stradale di San Severo.

L’arrestato, invece, su disposizione della Procura della Repubblica di Foggia era stato tradotto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, in attesa del rito direttissimo che si svolgerà nella giornata odierna.