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EUROPEE, CITTADINI STRANIERI DELL’UE RESIDENTI IN ITALIA POSSONO ELEGGERE CANDIDATI ITALIANI

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L’Ufficio Elettorale del comune di San Nicandro comunica che in occasione delle prossime elezioni del Parlamento europeo, fissate in Italia il 26 maggio, anche i cittadini degli altri Paesi dell’Unione Europea potranno votare in Italia per i membri del Parlamento europeo spettanti all’ Italia, inoltrando apposita domanda al sindaco del comune di residenza entro il 25 febbraio.

Il modello della domanda è comunque reperibile presso:

– sito internet del Ministero dell’Interno all’indirizzo: https://dait.interno.gov.it/elezioni/optanti-2019

– Ufficio Elettorale del comune di San Nicandro

La domanda dovrà essere presentata all’ Ufficio Elettorale o spedita mediante raccomandata entro il 25 febbraio 2019.

L’elettore comunitario potrà esercitare il voto esclusivamente per i membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia e non anche per i membri del Parlamento europeo del Paese di origine: vi è, infatti, il divieto del doppio voto.

IMPORTANTE ARRESTO DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA-D.D.A. DI BARI E DEI CARABINIERI DI FOGGIA

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Nella prima mattinata odierna i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Cerignola hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, nei confronti di C. F., cl. ’68, di Trinitapoli, contiguo al clan mafioso C.-G., gravemente indiziato di essere stato uno degli autori materiali del duplice tentato omicidio, avvenuto a Trinitapoli il 10 maggio 2014, ai danni di B. M. e S. M., noti pregiudicati di Trinitapoli ritenuti affiliati al clan D. R.-M.

Dai primi riscontri acquisiti dai Carabinieri nell’immediatezza dell’accaduto, il C., alla guida di una Fiat Stilo, affiancò le due vittime mentre percorrevano, a bordo di una Lancia Y, la Strada Provinciale 62 che collega Trinitapoli a Cerignola, esplodendo nei loro confronti numerosi colpi di fucile cal. 12 caricato a pallettoni. I sicari non riuscirono nel loro intento poiché le vittime, nonostante le ferite subite, riuscirono a fuggire, prima in auto e poi a piedi attraverso le campagne. Un “copione” tipico negli agguati tra appartenenti a gruppi mafiosi contrapposti.

Nel corso del sopralluogo effettuato sulla scena del crimine i Carabinieri rinvennero e repertarono numerose tracce utili alle attività investigative, tra cui un berretto con visiera, rivelatosi poi fondamentale. Da quel berretto, infatti, i Carabinieri del Raggruppamento Investigativo Scientifico di Roma estrapolarono un unico profilo biologico, che fu poi, grazie alle risultanze investigative emerse, messo a confronto con quello del “sospettato”.

La comparazione, risultata positiva, confermava i già solidi sospetti sul C., che fu sottoposto ad un monitoraggio tecnico estremamente stringente, fino a cogliere la sua ammissione in un momento di confidenza con la moglie, colto dallo sconforto per la grande pressione investigativa esercitata su di lui.

E’ importante sottolineare che anche in questo ambito territoriale è ormai conclamata la natura mafiosa dei sodalizi in contrapposizione. Infatti, aderendo all’impostazione della DDA, il GIP ha riconosciuto la sussistenza dell’aggravante di mafia di cui all’art. 416 bis.1 c.p., sia per le spregiudicate ed eclatanti modalità operative che per il contesto criminale in cui si è inserito l’agguato.

Infatti come questo grave fatto di sangue si inserisce nell’ambito di una più vasta contrapposizione armata tra il clan C./G. e il clan M./D. R. che, dal 2003 ad oggi, si sono contesi, sul piano militare, il controllo egemonico del territorio di Trinitapoli.

In tale ambito vanno inquadrati il tentato omicidio di C. C. D. del 3.10.2003; l’omicidio di S. S. e il contestuale grave ferimento d M. M., alias “Milù” del 30.9.2004;  il tentato omicidio di M. M. del 04.02.2008; il duplice tentato omicidio di M. M. e di M. R. del 22.02.2008; il duplice tentato omicidio di M. M. e del genero S. L. del 25.02.2008, l’omicidio di C. A. (a soli 15 giorni di distanza dal tentato omicidio di B. e S.); l’omicidio di B. S. del 12.1.2015 e, da ultimo, l’omicidio di D. R. P. del 20.1.2019.

SAN NICANDRO, CONTRIBUTI PER I RITUALI FESTIVI LEGATI AL FUOCO PER ASSOCIAZIONI E PARROCCHIE

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Più volte Civico93 ha informato sulla possibilità di accedere ai finanziamenti regionali per gli eventi legati al “fuoco”, come la festa di San Sebastiano, San Ciro, San Biagio.

Proprio ieri la Giunta della Regione Puglia ha approvato, in via definitiva, il Regolamento regionale denominato “Regolamento regionale recante criteri modalità e termini per l’inserimento nel registro dei rituali festivi legati al fuoco nonché per l’erogazione dei contributi di cui alla legge regionale 25 Gennaio 2018, n.1”.

Per le associazioni e per le parrocchie da soli o congiuntamente è il momento per chiedere l’iscrizione all’apposito registro che dà la possibilità di ricevere i contributi per gli eventi da organizzare.

SAN NICANDRO: DOPO I CONFETTI, NELLA MAGGIORANZA COMUNALE SONO GIA’ USCITI I DIFETTI

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Egregio direttore,

sono fuori per lavoro e ricevo una telefonata da parte di un mio amico (che mai avrei voluto ricevere perché certi avvenimenti feriscono l’intera comunità che all’esterno fa crollare una credibilità ormai compromessa) circa il “volare degli stracci” e gli “insulti” gratuiti, effervescenti e coloriti che i nostri attuali amministratori di maggioranza (??) si scambiano, come “atto di cortesia” giornaliera da almeno quattro mesi, al posto di pensare ad una comunità locale in reali difficoltà di sopravvivenza giornaliera.

E ora, con una certa mancanza di bon ton… li pubblicano pure (vedi pagina FB del consigliere Sassano)! Frasi a dir poco sconce nei confronti di uomini che rappresentano, in questo momento, noi tutti e la nostra massima istituzione locale. Siamo alla frutta di un percorso amministrativo che si è incancrenito negli ultimi anni a causa di clientelismi sfrenati, egoismi pre-elettorali (fatti di promesse irrealizzabili, posti di lavoro che sono solo nella mente bacata e disonesta di chi li promette e di chi ci crede, cene e prebende per ogni voto dato) e interessi post elettorali fatti, non di programmi, ma di spartizioni senza scrupoli (mentre la gente muore letteralmente di fame), per l’accaparramento della “roba comunale” e di tanta gente (che viene regolarmente retribuita per votare…Dio mio che schifo!!) fatta oggetto di mercimonio senza scrupoli 8 però c’è sempre un corrotto e un corruttore…o no??). Andazzo che dura da ormai troppo tempo…e i giovani locali non sono del tutto esenti da colpe!

Certo “Chi è senza peccato scagli la prima pietra” e tutti siamo più o meno responsabili di ciò…Ma qui, ormai, non siamo più al dissenso politico-amministrativo o per divergenze programmatiche, qui siamo al vilipendio delle istituzioni e di coloro i quali li rappresentano in questo momento e, di conseguenza, di questo sgradevole teatrino ne siamo incolpevoli vittime tutti noi cittadini all’esterno, dove del nostro paese o non se ne parla più o se ne parla ci si esprime solo in modo negativo! Un sindaco, la Giunta comunale, i consiglieri dovrebbero essere la parte proba di una comunità e la nostra rappresentanza all’esterno. Poi, se nel tempo si rivelano inefficaci o, addirittura, “traffichini”, ci sono, da parte di chi ne ha le prove, le sedi competenti e non insulti a caratteri cubitali sui social vari…o no?? Premesso ciò mi ritengo ancora, purtroppo, un uomo delle Istituzioni e posso anche comprendere “l’effervescenza” del dissenso più esasperato nel vedere un paese in eutanasia e senza un briciolo di programma in cui sperare…Ma che tale forma di protesta o dissenso rimanga sempre nei limiti del bon ton, perbacco!! Le nostre autorità, a qualsiasi livello, vanno “spronate”, criticate, anche derise per inefficienza ma non insultate e messe nel fango come uomini, e amministratori! Quindi, pur non approvando affatto, questo primo tempo amministrativo di questa amministrazione comunale (che noi del C.D.U. abbiamo votato a viso aperto e senza rimpianti e SENZA PRETENDERE NIENTE IN CAMBIO), troppo presa da tanti problemi di tenuta, da valzer di poltroncine, da impegni e promesse di oltre 800 “posti” nelle varie entità socio-sanitarie- assistenziali, di promesse di concorsi fatti in campagna elettorale, di affido ad amici e ad amici degli amici di incarichi tecnici, ecc.

Promesse che mai potranno essere mantenute, invece, sono stati fatti atti che dimostrano o troppo interesse o di inefficienze amministrative da dilettanti allo sbaraglio (però visti i personaggi politici di lungo corso che militano nella giunta, qualche dubbio lo avrei…), atti impopolari per atti da persecuzioni feroci ed ostracismi verso incolpevoli impiegati, ecc. NO, A TUTTO CIO’ IO NON CI STO’. IO ESPRIMO SOLIDARIETA’ ALLA PERSONA DEL DOTT. CIAVARELLA COME UOMO E PROFESSIONISTA, AL SINDACO E ALLA SUA GIUNTA (anche se non ho capito chi sia “Provolone”, chi siano i “porci” ecc…). ESSI SONO I NOSTRI RAPPRESENTANTI DELLA NOSTRA ISTITUZIONE LOCALE DEMOCRATICAMENTE ELETTI(??)…Però è inaccettabile vedere il silenzio “assordante” e il metodo spudoratamente clientelare di come essi operano, almeno fino ad ora! Il paese ha bisogno di risposte certe e di promesse fatte e mantenute e di ritrovare la fiducia nelle istituzioni per evitare che gli ultimi residenti – resistenti continuino a scappare letteralmente mortificati nell’ orgoglio, nello spirito e nella speranza di un domani migliore. ED E’ INUTILE NASCONDERCI ANCORA SUL NUMERO DI NOI RESIDENTI-RESISTENTI PERCHE’ NON SIAMO AFFATTO 15011 MA FORSE, NEANCHE PIU’ DI OTTOMILA.

Però se nessuno dei menzionati amministratori insultati, (permettetemi la “legittima suspicione”) si difende nei modi e nei tempi previsti dalle leggi, allora mi sento di affermare che come disse Amleto “ c’è del marcio in Danimarca” o di come afferma il consigliere Valentino Costantino Sassano: “c’è del marcio in comune fra suini e provoloni”…Ed io aggiungo…e mica da mò!! …E Dio non voglia che ci prepariamo ad assistere, ancora una volta, AL FENOMENO IMPERANTE DA ALCUNI ANNI IN PAESE DEL “ZOMPAFOSSISMO ESASPERATO ED INTERESSATO”…PERO’ PARE CHE ALL’ ORIZZONTE CI SIANO PROVE TECNICHE POLITICHE DI “DO UT DES” FATTI DA PERSONE CHE HANNO DENIGRATO I ZOMPAFOSSI DELL’AMMINISTRAZIONE GUALANO…E ORA CI STANNO INSIEME…E A BRACCETTO!!…E pare, sig. sindaco, che ci sia un balletto molto sporco tra chi si offre e chi stia offrendo…tra una cenetta ed un incontro coatto, ALLA FACCIA DI OGNI BON TON E REGOLE…ALLORA SINDACO, SE SI DOVESSE VERIFICARE UN ALTRO CASO DEL GENERE DI CUI LEI E ALTRI DI FORZA ITALIA FOSTE VITTIME NEL 2015, da parte dell’ex sindaco Gualano e di elementi che ora amministrano con lei…e vi doveste ritrovare, per assurdo, con alcuni elementi dell’opposizione, tutti insieme “appassionatamente ed interessatamente”… ALLORA SINDACO, VISTO CHE LA “STORIA E’ MAGISTRA VITAE DEL NULLA”, NOI DEL C.D.U. NON LE USEREMO VIOLENZA, INSULTI, MINACCE E ALTRO…Però perderemmo ulteriormente fiducia nella sua persona e la chiameremmo a rispondere pubblicamente di quando è successo. Sono le regole della democrazia che ce lo impongono…e senza guardare in faccia a nessuno! Risponda con le rime a tal consigliere, caro Sindaco…e se non ci sono le condizioni per governare NON TENGA IN OSTAGGIO QUEL CHE RESTA DI UN PAESE E DEI SUOI SPARUTI ABITANTI, A MENO CHE LEI NON SIA “PORTATORE SANO” DI CHISSA’ QUALI E TALI INTERESSI…E MO’ BASTA!! BON TON SEMPRE…MA SUICIDI MAI

Con stima.

On. Nino Marinacci

LA TAV E IL MOVIMENTO CINQUE STELLE NELLA VESTE DI PENELOPE

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Se l’attività “disfattista notturna” di Penelope trovava giustificazione morale nel disfare la tela durante la notte intessuta di giorno, per sfuggire al preteso matrimonio di uno dei Proci, mal si giustifica la posizione tentennante del M5S per il completamento della TAV Torino – Lione.

Vengono inventati ad arte studi sui “costi-benefici”sulla realizzazione della TAV,  affidati ad esperti economisti della Bocconi di Milano per confezionare il parere negativo sulla non convenienza della e della TAP sul “disastro ambientale” della TAP a Melendugno.

Si mette in conto, il minore introito sulle accise in conto tasse sulla benzina o gasolio per la minore percorrenza di chilometri rispetto agli attuali se si completa il corridoio 5 (BARCELLONA Kiev) e sostenendo la non realizzazione di nemmeno un chilometro di galleria e la plateale affermazione di destinare il costo della TAV per la realizzazione della Metropolitana di Torino.

Quest’ultima “bugia” è stata smascherata dal funzionario responsabile della TAV smentendo Di Maio, dimostrando che di chilometri di galleria ne sono stati scavati circa 25 verso Lione.

Sul mancato incasso di accise il M5S si smentisce ancora: più incassi di accise più benzina o gasolio più inquinamento atmosferico!

Calcolo, quello del ridotto introito di accise, davvero provocatorio verso gli italiani e l’Europa stessa.

Per la TAV l’Italia ha ricevuto un notevole contributo di miliardi già investiti nei lavori di costruzione del lungo traforo. Ritardando e annullando l’opera deve restituire la somma alla UE. V’è di più: la TAV deriva da accordi internazionali e in quanto tale la decisione di non completarla spetta al Parlamento e non invece al Governo in carica. Ma abbiamo ben capito la sceneggiata del M5S: le elezioni del nuovo Parlamento europeo, guerra intestina fra i due galli del pollaio di Harley, (un po’ meno Salvini) e di Maio, contrapposti per primeggiare nelle elezioni europee di Maggio.

Ci sentiamo mal rappresentati nel contesto della comunità internazionale per i pretesti puerili dei due partiti che hanno vinto le elezioni del Marzo 2018, Lega e 5 Stelle! Oltre alla perdita di investitori stranieri che non hanno fiducia nell’attuale “trio” Di Maio, Salvini, Conte.

Michele Russi

AL VIA FASTWEB4SCHOOL SPECIAL EDITION

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Aperta, dal 4 febbraio al 4 marzo 2019, la call di Fastweb che offre opportunità di co-finanziamento per i migliori progetti digitali delle scuole italiane in crowdfunding su Produzioni dal Basso.

Fastweb lancia un’edizione speciale di Fastweb4School, l’iniziativa che offre alle scuole secondarie – della Puglia e del resto d’Italia – l’opportunità di ottenere un co-finanziamento per la realizzazione di progetti tecnologici innovativi, con l’obiettivo di contribuire alla crescita delle competenze digitali fra i banchi di scuola. A ogni istituto scolastico pugliese che raccoglierà, tramite la piattaforma di crowdfunding Produzioni dal Basso, il 50% del budget relativo all’iniziativa presentata, Fastweb erogherà il restante 50% e fino ad un massimo di 2.500 euro per progetto. Il finanziamento è a fondo perduto e la proprietà della realizzazione dell’idea rimarrà all’istituzione scolastica che l’ha proposta.

Con la nuova edizione di Fastweb4School, Fastweb offre alle scuole la possibilità di proporre un progetto tecnologico, digitale ed innovativo per la scuola. L’apprendimento dell’utilizzo di una stampante 3D, la partecipazione ad un corso di formazione digitale, lo sviluppo di un’App o la realizzazione di un progetto per la salvaguardia del patrimonio culturale sono solo alcuni esempi dei temi che possono essere esplorati dai progetti proposti.

Fastweb4School Special Edition si rivolge a tutti gli istituti scolastici secondari di primo e secondo grado, che da oggi ed entro le ore 24 del 4 marzo, possono proporre idee progettuali attraverso il sito dedicato

fastweb4schoolspecialedition.produzionidalbasso.com

Per proporre un progetto, bisogna indicare il titolo, la descrizione (massimo 2.000 caratteri), la url di un video di presentazione (facoltativo), il budget richiesto e illustrare come sarà impiegato.

La selezione delle idee avverrà nei 30 giorni successivi alla chiusura dell’avviso pubblico e si baserà su criteri quali qualità e originalità, impatto sullo sviluppo delle competenze digitali, fattibilità e replicabilità, nella stessa scuola o in altre. I progetti scelti potranno accedere quindi alla fase di crowdfunding.

Fastweb metterà a disposizione delle scuole un servizio di customer care che offrirà supporto su come caricare i lavori sulla piattaforma di crowdfunding, aiuterà le classi nel trasformare l’idea in un progetto realizzabile e nel comunicarlo al meglio sui social network e sulla stampa.

A ogni istituto scolastico selezionato che raccoglierà con il crowdfunding il 50% del budget relativo all’iniziativa presentata, Fastweb erogherà il restante 50%, fino a massimo 2500€ a progetto (e fino ad esaurimento del budget per l’iniziativa fissato a 30.000€ complessivi).

Fastweb4School Special Edition vuole sostenere le idee e farle crescere, vuole alimentare un meccanismo virtuoso nelle scuole e convincere i ragazzi a essere utilizzatori attivi e non utilizzatori passivi del digitale e della tecnologia.

Per informazioni:

Ufficio Stampa Fastweb spa

Oscar Daniel Berardi

Tel. +39 340 8340832

oscardaniele.berardi@fastweb.it

Ufficio stampa Produzioni dal Basso

Francesca Romana Di Biagio

ufficiostampa@produzionidalbasso.com

+39.338.3661535

Giulia Bianchi

giulia.bianchisala@gmail.com

(+39) 340 7891405

OPERAZIONE “CHORUS”: UN BEL GIORNO PER FOGGIA

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“Desidero esprimere il mio compiacimento e il mio plauso per l’ottimo lavoro svolto dalla Procura della Repubblica di Foggia e dalle forze dell’ordine nell’operazione “Chorus”. Così il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha commentato l’operazione condotta questa mattina da polizia, carabinieri e guardia di finanza, che ha permesso l’arresto di sedici persone a Foggia, nell’ambito di cinque distinte inchieste.

“Si tratta di un risultato straordinario” ha aggiunto Emiliano “che ha permesso di garantire alla giustizia frange importanti della criminalità organizzata responsabili di attentati a danno dei commercianti, estorsioni, rapine e omicidi”.

“Dobbiamo continuare su questa strada – ha concluso Emiliano – che è quella giusta, perché la rete della legalità prevalga su quella del crimine e perché i cittadini abbiano la forza di partecipare alla costruzione della libertà da quei criminali che vogliono tenere in ostaggio Foggia e la Puglia”

 

Sull’operazione “Chorus” ecco la dichiarazione del Presidente della Provincia, Nicola Gatta: “Una giornata importante per la Capitanata, con l’operazione “Chorus” è stato inferto un altro colpo letale all’illegalità ed alla criminalità mafiosa. Dimostrazione lampante che lo Stato è presente sul territorio dauno. Un plauso a tutti quelli che hanno reso possibile questo successo. Gli interventi sinergici del Prefetto, del Procuratore della Repubblica, del Questore, del Comandante provinciale dei Carabinieri e di quello della Guardia di Finanza, ma in generale di tutti gli operatori delle Forze dell’Ordine e della Magistratura hanno reso possibile questo grande risultato. Azioni di questo tipo rafforzano le Istituzioni aumentando la fiducia dei cittadini. La Capitanata mostra così il suo impegno concreto nella lotta alla criminalità”.

ANIMATORI SOCIO-EDUCATIVI PER PROGETTI DELL’ASP ZACCAGNINO E DEL C.I.S.

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Cantieri di Innovazione Sociale, Cooperativa Sociale di San Giovanni Rotondo, in collaborazione con un’ampia rete di soggetti pubblici tra cui l’ASP intestata, e del privato sociale, ricerca “Animatori socio-educativi” per progettI da realizzare su tutto il Gargano.

Tutti i progetti hanno l’obiettivo di contrastare la povertà educativa e di costituire comunità educanti. Si rivolgono a minori, famiglie e istituti scolastici dei comuni coinvolti. Le attività variano dalla gestione di laboratori extrascolastici alla gestione di campi estivi, dal sostegno didattico ai minori alla gestione di laboratori esperienziali per adulti e minori. La rete dei tre progetti è formata da: A.S.P. “dott. Vincenzo Zaccagnino”, Arciragazzi Foggia, Escoop, Consorzio Elpendù, Iress, Legambiente FestambienteSud, Arci Neruda – Artefacendo Lab, Associazione Muzia, Teatro Bottega degli Apocrifi, Arci Monte Sant’Angelo, Venti da Sud, Istituti scolastici di 12 comuni del Gargano e i Comuni di San Marco in Lamis, Cagnano Varano e San Nicandro Garganico.

Tante le attività che saranno realizzate nei prossimi tre anni su tutto il territorio garganico ed è intenzione della compagine sociale individuare giovani disponibili a formarsi e lavorare con i seguenti requisiti obbligatori: aver compiuto il 18° anno d’età; non avere condanne penali in atto; disponibilità alla mobilità territoriale; possesso del diploma quinquennale di scuola superiore o laurea; e le seguenti competenze: spiccata capacità relazionale; esperienze significative in organizzazioni del terzo settore; esperienze nel campo dell’animazione; capacità di lavorare in gruppo; capacità di gestire gruppi di minori; capacità di creare laboratori per lo sviluppo delle competenze informali.

Non serve inviare curriculum.

Per partecipare alla selezione è necessario compilare, in tutte le sue parti, il modulo al seguente link: https://goo.gl/forms/lHBxIVnMDNJ1v6BC2 entro il 28 febbraio 2019.

Modalità di selezione all’interno del modulo. I colloqui con i candidati residenti a San Nicandro Garganico si terranno presso la sede dell’A.S.P. Zaccagnino, secondo calendari che saranno resi noti successivamente. Per info e chiarimenti: centroinformasgr@gmail.com – Centro Informa San Giovanni Rotondo. I progetti sono stati selezionati da Con i Bambini, Impresa Sociale s.r.l., nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo italiano. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD – www.conibambini.org

La Presidente

Patrizia Lusi

LESINA, CITTA’ FANTASMA A UN PASSO DAL MARE (L’ISTMO DELLO SCHIAPPARO)

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Si riporta un articolo dell’inviato di “Repubblica Attilio Bolzoni del 16/11/1999 che descriveva la fascia dell’istmo dello Schiapparo. Cosa è cambiato da allora?

LESINA – Su una striscia di sabbia che separa la laguna dal mare del Gargano, c’ è una città fantasma. Non ha nome. Non ha acqua. Non ha fogna. Non ha luce. Di notte, è rischiarata dai gruppi elettrogeni. Di giorno, è abbandonata alla sua sorte. L’ antica torre per avvistare i saraceni è in cima al promontorio, sotto c’ è solo una crosta di cemento. Lunga nove chilometri e larga qualche centinaio di metri, lunga e larga come la lingua di terra che arriva fino alla foce del fiume. La città fantasma è cresciuta anno dopo anno, quando le prime case dei pescatori della laguna e quelle dei contadini degli orti sono diventate le seconde case dei villeggianti. Ce ne sono più di duemila, forse anche tremila. Tutte abusive. Molte sono a un metro dal mare con le “verande” bagnate dalle onde, altre poggiate sull’ erba della riserva violata. Questa pattumiera in calce e mattoni, è finita – chissà, una svista – persino sulla mappa di un depliant turistico che fa conoscere l’Istmo, “il santuario della natura” in Puglia. La città fantasma è un’enclave del Comune di Lesina nel Comune di Sannicandro, due paesi in secolare guerra tra loro proprio per le fertili terre della laguna e per un po’ di mare in più. Su quei nove chilometri si sono riversati quelli di Sannicandro, hanno occupato come i barbari e poi tirato su muri e baracche. In estate, vivono lì in quindicimila. I cartelli stradali degli “stop” agli incroci sono stati piantati dagli abusivi, così come le targhe che indicano le “discese a mare” e i fili per attingere l’energia elettrica dai motori. Il Comune di Lesina chiede tasse sull’ immondizia e rilascia licenze commerciali agli abitanti fuorilegge, i vigili urbani e quelli sanitari arrivano da Sannicandro. In mezzo alla città fantasma passa anche una strada asfaltata, finanziata quindici anni fa dalla Regione. Un “mostro” di cemento nel Parco nazionale del Gargano, scandalo all’ italiana con pasticcio amministrativo, i due sindaci dell’Istmo che si beccano continuamente, dispetti, rivalse, uno schifo che chiamano “villaggio” e le Tremiti all’orizzonte. Tra questo mare e la splendida laguna popolata da aironi e anatre selvatiche, la città fantasma esisterà per sempre. Niente è “condonabile” per legge da queste parti, nulla si potrà mai “aggiustare” con una sanatoria, ma prima o poi finiranno a terra soltanto trenta o quaranta o cinquanta case sotto la torre di Mileto. Qui – gli emigranti che al ritorno dalla Germania o dalla Svizzera investivano i loro risparmi, i braccianti che non sapevano dove costruire, gli impiegati che desideravano la villetta a mare, i soliti furbi – la faranno tutti franca. Venti “manufatti” in attesa di demolizione, altri duecento “acquisiti” dal Comune di Lesina in attesa di non si sa che cosa, tutto il resto resterà in piedi. E c’ è qualcuno che continua ancora a costruire sul suolo del demanio. Recinzioni montate all’ alba sugli appezzamenti liberi, montagnette di sabbia nei cortili, piccoli cantieri sempre aperti. Dice il sindaco di Lesina Antonio Trombetta, che è dei Ds: “Alcune case le butteremo giù, poi dovremo trovare un soluzione di altro tipo, ma sono soltanto due i nostri concittadini che hanno casa laggiù, gli altri sono di quel paese…”. Ribatte il sindaco di Sannicandro Nino Marinacci, che è del Ccd: “Dobbiamo progettare un piano di recupero perché c’ è tanto da salvare a Torre Mileto”. Il sindaco Marinacci – che è anche deputato al Parlamento – sogna campi da tennis e parchi tra le catapecchie dei suoi elettori, spiega cosa “è possibile fare realisticamente”, parla di risanamento, fa vedere gli ultimi dati su quei nove chilometri di costa deturpata, “il mare più pulito della Puglia”. Si infuria l’onorevole, quando sente parlare di abusivi: “Ma quali abusivi, i cosiddetti occupatori non sono altro che i discendenti di quegli antichi pionieri che hanno bonificato la laguna con il loro sangue e il loro sudore”. I discendenti degli “antichi pionieri” li rintracciamo sull’ elenco telefonico, abbonati di Foggia. Gli abusivi della città fantasma hanno una sede da più di 10 anni, pagano una quota annua di 50 mila lire alla loro associazione, più di mille iscritti, un consiglio di amministrazione con 12 rappresentanti, un presidente, un cassiere, un segretario, insomma un club a tutti gli effetti. Loro lo chiamano un po’ pomposamente “il Consorzio”, è il comitato di chi ha costruito fuorilegge. “E’ il Consorzio per la valorizzazione dell’area”, spiega il presidente Giuliano Ciminelli. Nel nostro Sud, può accadere anche che qualcuno voglia “valorizzare” ciò che prima ha distrutto. E’ così: inutile provare a farli ragionare, gli abusivi non sentono ragioni. Ripetono ossessivamente, tutti i proprietari delle case illegali sotto la torre: “I colpevoli non siamo noi, colpevole è lo Stato che ci ha permesso di fare le case… tutti vedevano e nessuno ci diceva niente”. Insegnante di Lettere ai ragazzi di un istituto tecnico, Giuliano Ciminelli ha una casa abusiva dal 1963. “Ma verso la foce del fiume, non all’inizio della strada…”. L’ inizio della strada è un incubo. Palazzine di due piani sulla battigia, muri sventrati, vicoli come fessure tra un edificio e l’altro. E poi scalinate stile impero, balconi con i merli come nei castelli, piastrelle blu, rosse, gialle. “Eh, qui bisognerà proprio intervenire in qualche modo”, conviene l’assessore all’ Urbanistica di Sannicandro Luigi Urbano che sente “sua” la città fantasma sotto la giurisdizione del Comune di Lesina. Più avanti le case si allontanano di qualche metro dal mare, sono un po’ più nascoste dagli ulivi, verso il fiume c’ è pure qualche villetta bianca ben costruita. Sempre sul suolo demaniale, però. Lì vicino c’ è l’acqua dell’Adriatico che scorre nel lago di Lesina, anguille e orate, rane, pini, felci, paludi, un’ oasi. E’ il bosco isola che comincia, un piccolo paradiso terrestre che confina con la crosta di cemento. “Devo stare attento a come mi muovo con le demolizioni a Torre Mileto perché ho paura che qualcuno possa sfondare dall’ altra parte ed entrare nella riserva che è zona di inedificabilità assoluta”, confida preoccupato il sindaco di Lesina sempre più prigioniero della “guerra” tra i due paesi. Intorno alla laguna e sulle scogliere del Gargano ci sono villaggi “sanati” quasi interamente con la carta bollata. Le ruspe non arriveranno mai più. Sono in pericolo soltanto alcune catapecchie della città fantasma. Gli abusivi sono in preallarme, il “Consorzio” scenderà al più presto in piazza a difendere i diritti di tutti: le case delle vacanze con i pilastri che affondano sulla spiaggia.

CARTA TUTTO TRENI DI TRENITALIA, NOTEVOLI RISPARMI PER GLI ABBONATI PUGLIESI

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Da ieri – dopo la firma dell’accordo tra Regione e Trenitalia – i pendolari pugliesi avranno una carta in più per migliorare i propri spostamenti.

Si chiama “Carta tutto treno”: i pendolari pugliesi possessori di abbonamento regionale Trenitalia, sottoscrivendola, potranno utilizzare indifferentemente i treni regionali, gli Intercity e i Frecciabianca, pagando 40 euro al mese oltre al prezzo degli abbonamenti regionali. La carta stata presentata questa mattina in Regione, dall’assessore ai Trasporti, Giovanni Giannini e da Fabio Carli di Trenitalia.

“Gli abbonati ai regionali – conferma Giannini – potranno usare anche gli intercity e i Frecciabianca con un supplemento di 40 euro al mese. L’importo è inferiore a quello previsto nel 2012, quando vigeva l’estensione regionale e con un supplemento del 6% sull’abbonamento per la lunga percorrenza si poteva fruire dei treni regionali.

Un’altra importante opportunità viene data sulla lunga percorrenza, che non rientra nelle competenze regionali, ma che comunque Trenitalia ha messo a disposizione dell’utenza: gli abbonati ai Frecciabianca potranno temporaneamente viaggiare anche sui Frecciargento e sui Frecciarossa con lo stesso abbonamento”.

Giannini ha aggiunto che “sono pervenute dai cittadini osservazioni sull’orario cadenzato concordato da Trenitalia e stiamo valutando una per una le richieste, accogliendole ove possibile. Naturalmente chiediamo di considerare che l’orario deve garantire le coincidenze con le linee nazionali e con quelle internazionali, a fine di assicurare il collegamento della Puglia con le altre regioni e con l’Europa”.

La carta è dedicata alle lunghe distanze regionali, ovvero ai treni che collegano Foggia, Brindisi, Lecce e Taranto con il capoluogo regionale.

Oggi – è stato detto – il costo dell’abbonamento Foggia-Bari per il Frecciabianca è di 164 euro al mese; per l’Intercity 156 euro, per il treno regionale è di 118 euro. Con la Carta Tuttotreno costa 157,9 euro. Per il Lecce – Bari il corso del Frecciabianca è di 170 euro al mese. dell’Intercity di 127,8 euro e del regionale di 167,8 euro. Con la carta Tuttotreno costa 167,8 euro. Brindisi Bari costa 150 euro, in IC 128 euro, in Regionale 113.40 e con Carta Tuttotreno 153,8 euro. Da Taranto a Bari in Frecciabianca costa 170 euro, in IC costa 161 euro, in Regionale 97,20, con la Carta 137,20 euro.

Il costo dell’abbonamento al treno regionale, più l’acquisto della Carta tutto treno, sarebbe di 158 euro; di sicuro più alto dell’abbonamento tradizionale, ma meno caro del corrispettivo per viaggiare a bordo del Frecciabianca.

Il vantaggio sta nel poter usare gli orari di tutti e tre i collegamenti tutelando quindi soprattutto le esigenze di chi si muove per studio o lavoro o per curarsi. Entro la fine del mese verranno poi presentati i 3 nuovi treni Jazz, già consegnati, che i cittadini troveranno presto in circolazione.

 

RITORNA “GATE & GUSTO”

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Alla Fiera di Foggia, il 24, 25, e 26 marzo 2019 ritorna “Gate & Gusto”, la Fiera Nazionale Specializzata per il mondo della PIZZERIA – RISTORAZIONE – PASTICCERIA – ALBEGHIERO in tutte le FORME DI ESPRESSIONE

Espongono i produttori e distributori di attrezzature e tecnologie – Arredamenti – Materie prime alimentari – che compongono l’intera Filiera, provenienti da tutta Italia.

Si svolgeranno CONCORSI – CORSI – SHOW COOKING. I Partecipanti arriveranno da tutta ITALIA e si confronteranno per ambire ai FAVOLOSI PREMI MESSI IN PALIO.

GATE & GUSTO UN MODO PER SCOPRIRE IL VALORE DELL’OSPITALITA’.

IN ALLEGATO LA PRESENTAZIONE DELL’EVENTO

PRESENTAZIONE_Concorso gate e gusto

IL CONI BANDISCE IL CONCORSO LETTERARIO E IL CONCORSO RACCONTO SPORTIVO

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Il CONI bandisce il XLVIII Concorso Nazionale per il Racconto Sportivo al quale potranno partecipare gli autori italiani con lavori pubblicati per la prima volta nel periodo 1° gennaio-31 dicembre 2018 oppure inediti, nel senso che non siano stati pubblicati e/o divulgati in qualsiasi forma prima di tale periodo. Il montepremi sarà di € 4.500,00 così suddiviso: 1° Premio di € 3.000,00; 2° Premio di € 1.500,00; I Premi saranno corrisposti nelle misure nette sopra indicate, in quanto i suddetti premi non sono soggetti a ritenuta, ai sensi della Risoluzione Ministeriale 8/1251 del 28/10/’76 e dovranno essere ritirati personalmente dal vincitore o dai vincitori in occasione della Cerimonia annuale di consegna dei relativi premi.

Un ulteriore Premio “Under 18”, non in denaro, verrà riconosciuto all’autore del miglior racconto sportivo scritto da un concorrente o da una concorrente nato/a dopo il 1° gennaio 2001. La Giuria potrà indicare una rosa di segnalati per i quali, come per i vincitori, il CONI si riserva il diritto della pubblicazione dei lavori in ogni sua forma. I lavori dovranno essere presentati in cinque copie (che non saranno restituite) alla Segreteria del Concorso Nazionale per il Racconto Sportivo, presso l’Ufficio Comunicazione e Rapporti con i Media del CONI, Piazza Lauro De Bosis 15, Foro Italico – 00135 ROMA, oppure inviati come documento word per e-mail al seguente indirizzo: racconti@coni.it, entro il 17 aprile 2019, allegando una dichiarazione sul carattere inedito del racconto insieme con i dati anagrafici e i recapiti personali o precisando gli estremi della pubblicazione secondo le norme del bando. Ogni autore può partecipare con un massimo di due racconti

ALLEGATI:

CONCORSO LETTERARIO

CONCORSO RACCONTO SPORTIVO

Concorso_letterario_2019

Concorso_Racconto_Sportivo_2019

REDDITO DI CITTADINANZA, DI MAIO PRESENTA IL SITO

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ll sito online e la card con la quale potrà essere utilizzato. Il reddito di cittadinanza muove i primi passi con la presentazione da parte di Luigi Di Maio che cita Albert Einstein: “Tutti coloro che dicono che è impossibile dovrebbero lasciare stare chi ce la sta facendo”. “In poco più di 7 mesi di governo abbiamo trovato i soldi, scritto il decreto e oggi facciamo un altro passo in avanti per smentire chi ha detto che il reddito è un’illusione, una presa in giro per i cittadini italiani”, dice Di Maio alla presenza del premier Giuseppe Conte che commenta: “Mentre noi abbiamo studiato molto per fare questa riforma, saranno altri che ora studieranno la nostra di riforma”. Intanto, dopo le critiche di Confindustria, anche le Regioni per bocca di Cristina Grieco, coordinatrice degli assessori al Lavoro, sollevano perplessità sulla figura dei navigator sostenendo che “si crea un importante profilo di costituzionalità“.

Il sito – Il portale attraverso il quale i potenziali beneficiari potranno richiedere il reddito è online dalle 15. Per il momento – è bene chiarirlo – sarà solo informativo, poi diventerà uno sportello virtuale al quale si affiancheranno quelli reali di Poste e Caf: fino al 6 marzo, infatti, il sito illustrerà i requisiti per avere il reddito, quali documenti servono, dove richiedere l’Isee e lo Spid. “Da oggi tutti gli italiani con questo sito potranno conoscere quali documenti e adempimenti compiere per arrivare preparati e accedere al Reddito”, dice il vicepremier, sottolineando come in questo modo ci sarà “uno Stato amico che aiuta nei momenti di difficoltà”.

“La card “numero 1” – Contestualmente il ministro del Lavoroe vicepremier svela anche la carta sulla quale da aprile verrà corrisposta la somma. Una normale carta bancaria, del tutto simile ad una ricaricabile. Gialla, con i numeri a rilievo e il logo delle Poste. Sarà assegnata al titolare che richiederà il reddito di cittadinanza, ma non avrà sopra il nome e soprattutto si mimetizzerà con le altre normali carte di credito per rispetto della privacy. Tutto per evitare che chi percepisce il beneficio “venga riconosciuto e discriminato“. “Ecco la prima card del reddito di cittadinanza della storia della Repubblica italiana, è la prima di circa 3 milioni di carte. Quella che vedete è la numero 1“, annuncia Di Maio con al suo fianco Conte: “Tutti credevano che non avrebbe potuto essere realizzata e invece ce l’abbiamo fatta”.

“Un software per incrociare domanda e offerta” –L’appuntamento con la presentazione di questi due nuovi strumenti rispetta il cronoprogramma che l’esecutivo si era dato per l’attivazione del reddito e – in attesa di convenzioni, regolamenti e ‘navigator’ – consentirà ai cittadini di familiarizzare con questo nuovo strumento che punta ad essere sia di aiuto per le famiglie più povere, sia di ‘traghettamento’ verso il mondo del lavoro. Il reddito “lo abbiamo costruito intorno alle imprese” che possono arrivare ad avere “fino a 18 mesi di sgravi, pari al reddito che stava prendendo la persona” che viene assunta, spiega Di Maio durante la presentazione. “Noi istituiremo un software unico e un sistema di incentivi che creerà l’incrocio tra domanda e offerta – aggiunge il vicepremier – e inietteremo 8 miliardi di euro nell’economia reale”. Per questo Di Maio ribadisce che il reddito “non è una misura assistenzialistica“.

L’iter per l’erogazione della card- La nuova carta, nelle settimane precedenti alla prima erogazione, sarà distribuita da Poste. La procedura prevede la presentazione della domanda per ottenere il reddito e la verifica dei requisiti da parte dell’Inps, che invierà una mail o un sms ai richiedenti per certificare l’accoglimento. Da qui scatta la procedura. L’Inps avvisa anche le poste che convoca il ‘titolare’ della domanda fatta per la famiglia. Ci vorranno una decina di giorni, ha spiegato nei giorni scorsi l’amministratore delegato di Poste, Matteo Del Fante. La consegna dovrà essere fatta personalmente al richiedente che dovrà presentarsi con un documento valido.

Come si può spendere il reddito – L’accredito sulla carta – è previsto – arriverà il mese successivo alla presentazione della domanda. Probabilmente i soldi arriveranno a fine aprile a chi ha richiesto il reddito a marzo. L’uso di questa carta sarà inibito per giochi che prevedono vincite in denaro. Potrà essere utilizzata per fare alcune spese di beni di consumo e pagare utenze. È possibile prelevare in contanti 100 euro al mese o un importo collegato alla cosiddetta scala di equivalenza (legata al numero dei componenti del nucleo familiare): se la quota è al 2,1, cioè al massimo, si potrà prelevare fino a 210 euro. Ovviamente si paga una piccola commissione alle Poste.

Affitto, mutuo e decurtazioni – Per il resto, invece, sarà possibile effettuare un solo bonifico mensile per il pagamento dell’affitto della casa di abitazione, fino ad un massimo di 280 euro mensili, ridotti a 150 euro per le pensione di cittadinanza. Oppure è possibile fare un solo bonifico per il pagamento della rata del mutuo della casa di abitazione fino ad un massimo di 150 euro mensili. Le spese fatte potranno essere controllate via computer o con apposite app. Se le somme non vengono spese entro il mese si rischia che nei mesi successivi lo Stato riduce l’importo fino ad un 20%. (ilfattoquotidiano)

CONSIGLIO PROVINCIALE: GLI ELETTI

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Hanno votato in 661 su 791 aventi diritto, per una percentuale pari al 83,57 %.

Schede bianche: 1; Schede nulle: 3.

Partito Democratico Voti ponderati 22.235
Eletti Voti
Generoso Rignanese 6.312
Marasco Augusto Umberto 4.575
Antonio Stornelli 3.900
Direzione Italia Voti ponderati 10.429
Eletti Voti
Luigi Fusco 3.091
U.D.C. Voti ponderati 7.979
Eletti Voti
Giuseppe Mangiacotti 4.536
Impegno per la Capitanata Voti ponderati 18.367
Eletti Voti
Raimondo Ursitti 6.972
Francesco Paolo La Torre 4.259
Anna Maria Torelli 4.037
Forza Italia Voti ponderati 18.033
Eletti Voti
Mattia Luciano Azzone 7.826
Consalvo Di Pasqua 4.393
Capitanata Civica Voti ponderati 14.365
Eletti Voti
Rosario Cusmai 7.838
Angela Maria Lombardi 2.995

 

CARABINIERI, TRE ARRESTI PER RAPINA E FURTO

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Nella serata di venerdì scorso i Carabinieri della stazione di Trinitapoli hanno tratto in arresto in flagranza per rapina aggravata C. N., cittadino rumeno, cl. ’99, incensurato.

I militari della stazione, nel corso di un servizio di perlustrazione per la prevenzione e repressione dei reati in genere, nel transitare in via Fratelli Cervi hanno notato il C. che aggrediva un anziano signore del posto, nei pressi di un noto bar della zona. Alla vista dei militari il ragazzo ha tentato la fuga a piedi ma è stato subito raggiunto e bloccato.  Nel momento in cui è stato fermato i Carabinieri gli hanno trovato, ancora tra le mani, il portafoglio che aveva appena strappato con la forza alla vittima, e che è stato poi restituito al legittimo proprietario. La vittima è stata poi accompagnata al pronto soccorso per curare alcuni graffi riportati alle mani, al collo e alla nuca. Il C., al termine delle formalità di rito, è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Foggia, come disposto dal Magistrato della Procura della

 

Prosegue l’attività di controllo dei militari della Compagnia Carabinieri di San Severo nelle aree sensibili dell’Alto Tavoliere finalizzata al contrasto della circolazione di autovetture provento di furto, che spesso vengono poi utilizzate anche per effettuare attività illecite. A San Severo i Carabinieri della locale Stazione, con il supporto di quelli dell’11° RGT. Puglia, a seguito di specifici servizi di controllo del territorio volti a contrastare il furto ed il successivo riciclaggio di autovetture, hanno arrestato C. I. M., nato Romania nel ‘72, censurato, sorpreso a bordo di una Renault Laguna con telaio abraso con acido e con le targhe appartenenti ad un’altra auto. L’auto è poi risultata rubata a Poggio Imperiale il 12 gennaio scorso. Autovettura e targhe sono state sottoposte a sequestro, mentre l’arrestato è stato tradotto presso Casa Circondariale di Foggia.

Sono ora in corso accertamenti per verificare se l’autovettura sia stata utilizzata per commettere altri reati.

 

Venerdì scorso i Carabinieri della Compagnia di Lucera hanno tratto in arresto A. R., 35enne originario di Colletorto (CB), già gravato da precedenti di polizia, per resistenza a pubblico ufficiale. I militari della Stazione di Casalnuovo Monterotaro, impegnati in un posto di controllo lungo la SP11, notata una Fiat Cinquecento Sporting sopraggiungere a forte velocità avevano intimato l’alt al conducente che, anziché fermarsi, aveva accelerato, lasciandosi il posto di controllo alle spalle. I Carabinieri si erano allora subito lanciati all’inseguimento del veicolo, il cui conducente, incurante dei rischi a cui stava esponendo se stesso e gli altri utenti della strada, proseguiva la sua corsa in direzione dell’abitato di Torremaggiore.

Erano quindi state immediatamente attivate le altre pattuglie presenti in zona, ma il loro intervento non è stato necessario. L’A., infatti, ormai prossimo ad essere bloccato, aveva imboccato una strada sterrata di campagna e, nel disperato tentativo di seminare gli inseguitori, aveva tentato una follia, cercando di saltare con la propria auto un canale di irrigazione. È finito per schiantarsi contro l’argine.

I Carabinieri della Stazione di Casalnuovo Monterotaro lo hanno così raggiunto, assicurandogli le prime cure e richiedendo l’intervento sul posto di personale sanitario del 118 del piccolo centro dell’Appennino Dauno, che lo ha trasportato subito presso gli Ospedali Riuniti di Foggia per ulteriori approfondimenti.

Il 35enne se l’è cavata con qualche contusione, risolvibile in pochi giorni, ma l’esito degli esami tossicologici è stato chiarificatore. L. è infatti risultato positivo alla cocaina. L’uomo è stato successivamente accompagnato presso la sede del Comando Compagnia di Lucera dove, al termine degli accertamenti di rito, da cui si è potuto peraltro verificare che l’auto era sprovvista di copertura assicurativa, è stato dichiarato in arresto.

 

 

ARRIVA CARNEVALE, UNA VOLTA C’ERA “U DITT’”

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Trovandoci nel periodo di Carnevale non posso fare a meno di pubblicare il seguente interessante scritto, tratto dallo “Sperone d’Italia” di Michele Vocino, relativo al carnevale di San Nicandro dei tempi passati quando “U ditte” la faceva da padrone. Il suddetto volume è stato acquistato e donato, da chi scrive, alla biblioteca “A. Petrucci” dove si trova attualmente.

Emanuele Petrucci

IN ALLEGATO “U DITT’”

u ditt

PERSONALE DELLA SCUOLA E QUOTA 100, 10MILA PENSIONAMENTI POSSIBILI

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato il cosiddetto “decretone” su reddito di cittadinanza e su quota 100 e, nonostante in vivissimo interesse da parte degli insegnanti, l’interesse per accedere al pensionamento anticipato sarebbe debole.

Rispetto all’adesione prevista di 70.000 insegnanti, più altre migliaia di Ata e dirigenti scolastici, quelli che effettivamente aderiranno a quota 100, per lasciare il servizio il 1° settembre prossimo, saranno di meno. Tra i lavoratori della scuola le domande attese, entro il prossimo 28 febbraio, sono circa 10.000. A scoraggiare potrebbe essere l’assegno più basso che si percepirà aderendo a Quota 100. Ma anche l’assegnazione ritardata di buona parte del Tfr, visto che solo 30 mila euro verrebbero corrisposti subito.

Infatti la percentuale di riduzione sul numero di adesioni a quota 100 era stata stimata attorno ai 70 mila docenti con un ridimensionamento dell’assegno “da circa il 5% in caso di anticipo solo di un anno, a valori oltre il 30% se l’anticipo è di oltre 4 anni”.

ECCO COME STANNO SILURANDO IL MEZZOGIORNO

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Il Partito Unico del Nord è più forte, unito e compatto che mai e procede a vele spiegate verso la secessione dei ricchi, quell’autonomia differenziata propugnata dalle regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna che spaccherà definitivamente in due l’Italia e sancirà irreversibilmente il sottosviluppo del Mezzogiorno. Particolarmente illuminante, sotto questo profilo, la scheda pubblicata qualche giorno fa dall’Ufficio Studi della Camera, che oltre ad offrire una puntuale documentazione sull’iter del provvedimento (avviato, è il caso di ricordarlo, dal precedente governo Gentiloni, di centrosinistra) è un’attendibile spia del contesto politico in cui il provvedimento sta maturando: nell’assenza o nel disinteresse della classe dirigente meridionale.

Particolarmente illuminante, in proposito è il resoconto della seduta congiunta delle Commissioni Affari Istituzionali della Camera e del Senato, svoltasi il 18 settembre dello scorso anno, nella quale si è svolta l’audizione della Ministra leghista per i rapporti con le Regioni, Erika Stefani, sul tema dell’autonomia differenziata. Leggendolo si ha la chiara percezione della forza del Partito Unico del Nord, e del carattere bipartizan, anzi tripartizan, dell’autonomia differenziata: non è soltanto la Lega di Salvini a propugnarla, ma anche il Pd ed in larga parte il M5S.

Ecco l’elenco degli intervenuti, tutti a favore della “secessione dei ricchi” e tutti settentrionali, con una sola eccezione, come vedremo: Elisa Tripodi (M5S, Aosta), Maurizio Cattoi (M5S, Bolzano, eletto nelle Marche), Roger De Menech (Pd, Belluno), Gianmarco Corbetta (M5S, Milano); Marco Di Maio (Pd, Forlì), Simona Bordonali (Lega, Brescia), Stefano Collina (Pd, Ravenna), Enrico Borghi (Pd, Vogogna, Piemonte), Francesco Forciniti (M5S, Cosenza).

Due interventi in particolare, meritano qualche considerazione in più. Il primo è quello del deputato pentastellato Corbetta che ha ricordato con orgoglio, a proposito del referendum sull’autonomia che “il mio Gruppo, quello del Movimento 5 Stelle, seppure all’opposizione, ha svolto un ruolo fondamentale, perché la sola maggioranza non aveva i numeri per poterlo indire.”

Il secondo intervento è quello del deputato, pure lui pentastellato, Francesco Forciniti. È il solo deputato meridionale intervenuto nel dibattito ed il solo a formulare qualche rilievo critico verso l’autonomia differenziata: “Se la maggiore attribuzione di competenze alle regioni che ne faranno richiesta a seguito di trattativa sarà fatta «a saldi invariati», allora potrà essere qualcosa su cui ragionare, che potrà permettere all’amministrazione pubblica di fornire servizi di prossimità anche più efficaci e più vicini al cittadino. Diversamente, si correrebbe il rischio, secondo me, di ampliare quella forbice, quel gap, tra nord e sud in termini di qualità della vita e di fruizione dei servizi.

Credo che, anche in ragione di quello che l’articolo 119 sommessamente ci suggerisce, dovremmo andare nella direzione opposta, ossia quella di un Paese più solidale, che si prodighi per ridurre le differenze tra aree geografiche del nostro territorio, anziché magari, seppure indirettamente, pur perseguendo fini nobili, ampliarle. Vorrei chiederle questo: può escludere il fatto che le entrate fiscali possano essere oggetto di trattativa ex articolo 116, terzo comma?”

La ministra Stefani risponde ai rilievi formulati da Forciniti gettando acqua sul fuoco, anzi fuocherello, acceso dal parlamentare calabrese: “La legge che recepisce l’intesa non potrà essere che con un saldo zero considerato in tutto il contesto della nostra nazione, ovvero il costo che era in capo ai ministeri deve passare alla regione. Passa la competenza, passa il costo. L’attribuzione delle competenze dovrebbe arrivare praticamente a invarianza di costi, ovviamente sul contesto generale dello Stato. Nel momento in cui, cioè, vengono attribuite le competenze, all’inizio il meccanismo non può essere che quello del trasferimento del costo storico di quella competenza gestita a livello centrale e trasferita, attribuita, alla regione. Questo non dovrebbe comportare il rischio, come lei giustamente richiamava, di aumentare il divario tra nord e sud, che dobbiamo assolutamente combattere.”

Peccato che si è già ampiamente dimostrato che il meccanismo dei costi storici è virtualmente inapplicabile, è un’autentica presa in giro a danno del Mezzogiorno, senza la preliminare e preventiva determinazione dei LEP, i livelli essenziali delle prestazioni che lo Stato, in attuazione della Costituzione, si impegna a garantire a tutti i cittadini.

Illuminante in proposito il passaggio della petizione lanciata dall’economista Gianfranco Viesti per dire no alla “secessione dei ricchi”: “se non si sa “quanto costano” i LEP, come si può stabilire l’entità delle risorse da assegnare alle Regioni per garantirne il godimento ai cittadini? Ove si procedesse all’incontrario, ovvero: prima trasferire risorse alla Regioni, poi stimare il costo dei LEP, qualcuno potrebbe accaparrarsi più del necessario senza che sia evidente a chi lo stia togliendo. “

Per contrastare i propositi del Partito Unico del Nord e bloccare la secessione dei ricchi non c’è che una possibilità: sottoscrivere la petizione, far sentire al Parlamento la voce dei cittadini.

Se non l’avete fatto ancora, potete farlo da questa pagina web (e se l’avete già fatto, fatela sottoscrivere ai vostri amici): https://goo.gl/AwQTFT (letteremeridiane)

FERROVIE DEL GARGANO, NUOVI ORARI BIGLIETTERIE STAZIONI FERROVIARIE

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Per ampliare e migliorare l’offerta alla clientela, i nuovi orari di apertura delle biglietterie di San Nicandro Garganico, Apricena e Lucera in vigore dal 4 febbraio 2019 sono:

– Stazione di San Nicandro: dalle ore 6.20 alle ore 20.35 nei giorni feriali

– Stazione di Apricena: dalle ore 6.35 alle ore 20.30 nei giorni feriali.

– Stazione di Lucera: dalle ore 6.20 alle ore alle ore 20.30 nei giorni feriali e dalle ore 7.30 alle ore 13.10 la domenica ed i festivi

UNIFG, STUDENTI DI GIURISPRUDENZA AFFIANCANO L’“AVVOCATO DI STRADA”

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Nasce la Clinica legale dell’Università di Foggia, una specie di “corsia ambulatoriale” in cui a essere “curate” saranno le persone che hanno bisogno, o necessità, di rivolgersi alla Legge. Un’iniziativa che ha diversi precedenti in Italia e che l’Università di Foggia ha inteso intraprendere nella consapevolezza di rivolgersi a un’utenza tra le più disagiate del Paese. Proprio per questo la Clinica legale è nata anche grazie alla collaborazione con Avvocato di Strada Onlus, l’associazione nazionale di volontariato il cui sportello locale è coordinato dall’avvocato Massimiliano Arena che nel suo libro ha raccontato l’esperienza umana e professionale maturata da quando si occupa di diritti civili.

Dando seguito a una convenzione stipulata la scorsa estate tra l’Università di Foggia e Avvocato di Strada Onlus, il Dipartimento di Giurisprudenza ha pensato fosse arrivato il momento di soddisfare due diverse esigenze con una sola iniziativa. La costituzione di un laboratorio in cui alcuni studenti – iscritti al 3°, 4° e 5° anno del corso di laurea magistrale in Giurisprudenza (selezionati attraverso un bando) – dopo un periodo di formazione specialistica, presteranno gratuitamente servizio di assistenza e consulenza legale agli utenti dello sportello foggiano di Avvocato di Strada Onlus (perlopiù extracomunitari in attesa di soggiorno o cittadini italiani in gravi difficoltà economiche, persone senza fissa dimora indipendentemente dalla loro nazionalità).

«In particolare, la nostra clinica persegue l’obiettivo di fornire agli studenti una formazione che coniughi teoria e pratica del diritto, sapere e saper fare – spiega la prof.ssa Madia D’Onghia, ordinario di Diritto del lavoro al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Foggia nonché responsabile scientifica della Clinica legale – favorendo l’acquisizione di conoscenze e capacità nell’ambito delle problematiche delle persone senza fissa dimora o coinvolte nel fenomeno migratorio, consentendo così un’applicazione pratica delle conoscenze teoriche che si acquisiscono nel corso di laurea in Giurisprudenza attraverso la risoluzione di casi concreti, prendendosene “cura”. Insomma una palestra umana e professionale in cui i nostri studenti, da un lato, possano fare esperienza pratica con l’aspettativa di mettere a frutto le competenze che avranno nel frattempo maturato; e dall’altro possano rendere un servizio alla comunità in cui viviamo, in cui l’Università di Foggia affonda le proprie radici e investe il proprio valore aggiunto: il sapere. Insomma, la Clinica come strumento di ricerca e impegno sociale».

«La finalità del nostro intervento è quella di offrire agli studenti la possibilità di associare al sapere teorico – aggiunge la prof.ssa Donatella Curtotti – una importante esperienza pratica da poter spendere per l’ingresso nel mondo del lavoro, soprattutto in un contesto territoriale in cui sia l’area delle nuove povertà che quella della presenza di immigrati sono in costante aumento. Le finalità dell’’intervento di Avvocato di Strada Onlus, che è totalmente gratuito, è quella di sensibilizzare la popolazione studentesca alle tematiche delle nuove povertà e del disagio sociale, dell’accoglienza, dell’intercultura e della cultura del volontariato. Mi preme dire, in questa occasione più che in altre, che l’Università, da sempre, non è solo un centro di ricerca e di formazione ma anche un importantissimo strumento di sostegno e crescita culturale e sociale del territorio in cui opera. Qui a Foggia, l’Università ha un ruolo ancor più importante, in ragione delle difficoltà in cui il territorio versa e che tutti purtroppo vivono, in maniera sempre più diretta. Il Dipartimento di Giurisprudenza partecipa, con grande senso di responsabilità, alla vita e alle necessità della comunità. In altre parole, questa Clinica legale non è solo una grande occasione di crescita per i nostri studenti e per le loro opportunità lavorative ma anche un modo per stare vicini alla società civile, mediando tra le esigenze di chi ha bisogno di essere protetto perché più debole degli altri e chi ha diritto a vivere serenamente e in sicurezza. L’Università di Foggia sente molto questo ruolo e continuerà a fare di tutto per poter contribuire a migliorare la vita dei suoi studenti e dell’intera città».