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COSI’ LA REGIONE PUGLIA PUBBLICIZZA “LE FIAMME DELLA TRADIZIONE”

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Così la Regione Puglia pubblicizza le “Fiamme della tradizione”

Un viaggio attraverso le fiamme della tradizione!

Dalla Fracchia di San Marco in Lamis ai falò di Accadia, celebriamo l’anima ardente della Puglia con la legge che protegge i nostri rituali del fuoco.

 Scopri i 33 comuni che tengono viva la nostra eredità culturale, tra cui 12 perle della nostra provincia.

Accadia, Bovino, Casalvecchio di Puglia, Chieuti (Carrese), Monte Sant’Angelo, Orsara di Puglia, Rocchetta Sant’Antonio, Roseto, San Marco in Lamis, Sannicandro Garganico, Serracapriola e Vieste.

Questo è il potere del nostro patrimonio: unire, celebrare e illuminare.

Unisciti a noi nell’esaltare la bellezza delle nostre tradizioni!

VISITA DEL COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI PRESSO IL COMANDO PROVINCIALE DI FOGGIA

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Nella mattinata di ieri il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, accompagnato dal Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden”, Generale di Corpo d’Armata Antonio de Vita e dal Comandante della Legione Puglia, Generale di Brigata Ubaldo Del Monaco, si è recato in provincia di Foggia, per esprimere la propria vicinanza ai Carabinieri quotidianamente impegnati nella lotta alla “Quarta Mafia” e a tutte le forme di illegalità in aree particolarmente sensibili sotto il profilo della delittuosità.

Il Comandante Generale, accolto al suo arrivo presso l’Aeroporto di Amendola ha voluto incontrare i militari dello Squadrone Eliportato “Cacciatori Puglia”, dedicati al controllo delle aree più impervie della regione, a supporto dell’Arma Territoriale nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata, nonché nelle operazioni di soccorso e di protezione civile.

A seguire, unitamente al Comandante Provinciale, Col. Michele Miulli, il Comandante Generale si è recato presso i Comandi Arma insistenti nei comuni di Manfredonia, Cerignola ed Orta Nova, che in periodi diversi sono stati tutti destinatari del decreto di scioglimento per infiltrazioni mafiose emanato dal Ministero dell’Interno.

Presso la Compagnia di Manfredonia, ha ringraziato i Carabinieri “per il lavoro quotidianamente svolto dalle Stazioni e dai Reparti dell’Arma, che garantendo un capillare controllo del territorio contribuiscono con la propria attività al contrasto alla mafia garganica e alle altre forme di illegalità”.

Giunto successivamente presso la Compagnia di Cerignola, si è complimentato con i militari “impegnati in un’area storicamente ad alto indice di delittuosità e di manifestazioni criminali sia comuni che di tipo mafioso, esortandoli “a continuare nel solco dell’impegno e dell’abnegazione per il bene della collettività”.

Il Comandante Generale si è poi trasferito presso la Stazione Carabinieri di Orta Nova, evidenziando “la dedizione profusa dai militari dell’Arma in un territorio in cui l’incidenza della criminalità organizzata e di quella comune e diffusa risulta elevata, baricentrica e di riferimento per tutti i Cinque Reali Siti”.

L’ultima tappa della visita del Comandante Generale è stata la caserma “A. Guglielmi”, sede del Comando Provinciale di Foggia, dove ha incontrato il Prefetto, il Presidente del locale Tribunale, il Procuratore della Repubblica e i vertici provinciali delle altre Forze di Polizia, con cui ha intrattenuto un colloquio incentrato sulle strategie protese ad armonizzare sinergicamente le attività dell’Arma con tutte le Istituzioni del territorio e le altre Forze dell’Ordine.

Il Comandante Generale si è poi intrattenuto con una rappresentanza di militare delle diverse Organizzazioni e Specialità che operano nel territorio della Provincia di Foggia, nonché con i delegati della Rappresentanza Militare e con il personale in congedo dell’Associazione Nazionale Carabinieri, esprimendo soddisfazione e gratitudine per i brillanti risultati raggiunti, non mancando di ricordare “l’importanza della coesione e dell’unità dei Carabinieri nello svolgimento del servizio e la necessità di continuare a garantire vicinanza e prossimità alla popolazione”.

CON “GRANAIO D’ITALIA” AL VIA UNA OPERAZIONE VERITA’ SU GRANO ITALIANO E IMPORTAZIONE

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“Prima la riattivazione della Commissione Sperimentale Unica per il prezzo sul grano, poi, finalmente, la definizione per l’avvio del Registro Telematico e del pacchetto di misure di Granaio Italia sono i primi due rilevanti risultati conseguiti anche e soprattutto grazie alla campagna iniziata e voluta fortemente da CIA Agricoltori Italiani di Puglia. Siamo stati noi ad avviare, ad aprile 2023, la petizione nazionale (https://chng.it/zVC8sWyT75) che in questi giorni ha superato le 75mila firme e in cui si chiedono al Governo tutta una serie di azioni a tutela dei produttori cerealicoli e a garanzia dei consumatori della filiera grano pasta. Ed è stata sempre CIA Puglia a coinvolgere e a raccogliere l’adesione di ANCI Puglia e di ben 45 comuni pugliesi, rappresentativi di oltre 1 milione e 200mila cittadini, alla piattaforma che, punto per punto, propone azioni concrete per uscire dalla palude infernale di prezzi al ribasso e costi di produzione alle stelle innestata dalla guerra in Ucraina e alimentata da interessi mondiali penalizzanti per i produttori italiani. Assieme a CIA Puglia, naturalmente, ci sono stati l’impegno forte, il sostegno e la piena condivisione del livello nazionale di CIA Agricoltori Italiani e del presidente Cristiano Fini il cui lavoro è stato determinante. Siamo fieri di non essere indietreggiati mai di un millimetro sulle nostre posizioni. Oggi occorre ricordare tutto questo impegno e non dimenticare le manifestazioni e le mobilitazioni di CIA Puglia che hanno portato centinaia di cerealicoltori a manifestare prima alla Camera di Commercio di Foggia, poi davanti all’ingresso del Porto di Bari e, infine, nella grande manifestazione nazionale di Roma. Sull’attivazione di Granaio Italia, a differenza di altre organizzazioni, abbiamo sempre avuto le idee chiare e il lavoro svolto ha iniziato a produrre effetti concreti. Di questo ringraziamo tutti gli enti, le associazioni, i Comuni, i nostri agricoltori e i cittadini che hanno sostenuto una battaglia giusta, per il futuro del comparto”. È Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, a ripercorrere le tappe che, lungo l’arco degli ultimi 12 mesi, hanno portato alla convocazione del tavolo grano qualche giorno fa al Ministero dell’Agricoltura e, finalmente, alla definizione dell’attivazione di Granaio Italia dal prossimo luglio. Al tavolo convocato dal Sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra, CIA Agricoltori Italiani è stata rappresentata proprio da Gennaro Sicolo e dal presidente di CIA Capitanata Angelo Miano.

“Il valore riconosciuto al grano duro italiano nelle Borse Merci pugliesi e, più in generale, in quelle del resto d’Italia è ancora bassissimo”, aggiunge Sicolo. “Il Registro telematico e le misure di Granaio Italia sono gli strumenti necessari a ristabilire una grande ‘operazione verità’ sulla produzione cerealicola italiana, sul fabbisogno della filiera grano-pasta e, soprattutto, sulle quantità, la qualità e la provenienza delle massicce e crescenti importazioni di frumento dall’estero. Per questo motivo, ringrazio il Sottosegretario La Pietra, con il quale abbiamo tenuto sempre aperta una interlocuzione franca e fattiva, e il ministro Lollobrigida, che nella conferenza organizzativa nazionale di CIA ci ha dato atto di un impegno forte, continuo e determinato. Il lavoro che ci aspetta, in questi giorni e nei prossimi mesi, deve essere improntato a mantenere altissimo il livello di attenzione sui meccanismi e le dinamiche nazionali e globali che, negli ultimi due anni, hanno causato una crisi senza precedenti non solo del settore cerealicolo, ma di tutto il comparto agricolo”, conclude Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani.

A SAN SEVERO “IMAGO PASSIONIS”, MOSTRA SUI RITI DELLA SETTIMANA SANTA. C’E’ ANCHE SAN NICANDRO

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Domenica delle Palme, presso la Rettoria di Sant’Antonio Abate DI San Severo, è previsto l’evento sui riti della settimana santa, la mostra annuale “Imago Passionis”.

Quest’anno protagonista principale delle foto messe in mostra è il Volto di Gesù, da cui il titolo di “Vultus Christi”. 8 tele fotografiche, ritraggono 8 volti di simulacri della Diocesi che prendono parte alle Processioni ed ai Riti della Settimana Santa delle relative cittadine: San Severo, Torremaggiore, San Nicandro Garganico e San Paolo di Civitate.

L’inaugurazione si terrà Domenica 24 Marzo, alle ore 19.00, e l’apertura sarà affidata ad Angelo Diana che relazionerà sul tema oggetto della mostra stessa.

La nostra San Nicandro Garganico sarà presente con due tele, due bellissime gigantografie, la prima dell’“ECCE HOMO”, la seconda “LA CADUTA” entrambi appartenenti al gruppo dei 7 Misteri della processione del Venerdì Santo a cura di Nazario Cruciano.

La mostra sarà aperta dal 24 al 29 marzo, dalle 18.00 alle 20.00.

NELLA CITTA’ DELLE FRACCHIE IL 1° RADUNO DEI CAMPERISTI

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La Pro Loco “G. Serrilli”, in occasione dei riti della settimana che si svolgono a San Marco in Lamis e che ogni anno vede la partecipazione di tantissime persone, in modo particolare nella giornata del Venerdì Santo per partecipare alla processione della Madonna Addolorata accompagnata dalla Fracchie, organizza il 1° “Raduno dei Camperisti.”

 L’evento vuole essere un modo per accogliere i turisti viandanti che vorranno sostare nel nostro comune per vivere un weekend all’insegna della fede, della storia e delle tradizioni. Per i camperisti provenienti da tutta Italia viene proposto un variegato programma: dopo aver effettuato la registrazione, nel pomeriggio del Venerdì Santo i collaboratori della Pro Loco appassionati della storia del paese condurranno una visita guidata tra fracchie e centro storico; nella mattinata di Sabato Santo la visita alle spoglie di San Pio da Pietrelcina e la benedizione dei camper nel primo pomeriggio; appuntamento da non perdere sarà la Via Crucis vivente nel centro cittadino che concluderà le due giornate di raduno.

 Per quanti vorranno farci visita ricordiamo che l’iscrizione per la partecipazione potrà essere effettuata entro e non oltre il 25 Marzo 2024.

DAL 25 APRILE AL 1° MAGGIO IL PRIMO CAMMINO EVENTO DI GARGANO SACRO, APERTE LE ISCRIZIONI

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Dal 25 aprile al 1° maggio avrà luogo il cammino-evento di primavera, un itinerario di 120 km in 7 tappe da percorrere a piedi esplorando il “Gargano Sacro”, tra i luoghi più iconici e mistici del promontorio.

Saranno 7 giorni lungo i sentieri, da ovest ad est del Gargano, dal borgo più piccolo di Rignano Garganico, fino a Vieste, capitale del turismo, alla scoperta della biodiversità, della molteplicità dei paesaggi, delle abbazie e di chi le vive, tra boschi, altopiani carsici, e coste a picco.

E sarà la prima volta che l’itinerario Gargano Sacro viene percorso a piedi nella sua interezza. Partendo da Rignano Garganico, dopo una sosta al santuario di San Matteo, la prima tappa finirà a San Giovanni Rotondo.

La seconda condurrà all’Abbazia di Pulsano dove i camminatori pernotteranno per ripartire il giorno dopo per Mattinata e così via, tappa dopo tappa, passando per l’Abbazia di Monte Sacro, la Masseria Sgarrazza e poi Vieste. Al ritorno in transfert verso Rignano Garganico anche una tappa in Foresta Umbra. È possibile iscriversi per partecipare a tutto il trekking, oppure solo a una parte di esso.

“Gargano Sacro” è un progetto che mira alla costruzione di un itinerario culturale che attraversa il promontorio del Gargano da Ovest verso Est toccando siti preistorici, abbazie, santuari, necropoli pre-cristiane, magnifici paesaggi e santuari naturalistici.

Nel percorso di progettazione dell’itinerario abbiamo pensato di organizzare un cammino evento allo scopo di attirare l’attenzione del pubblico e delle comunità su questo progetto che lega siti culturali, natura incontaminata e comunità vive.

L’idea nasce dal percorso del festival FestambienteSud, si sviluppa prima con un sostegno della Fondazione Monti Uniti di Foggia e attualmente è sostenuto da Regione Puglia nell’ambito del programma Puglia Capitale Sociale 3.0.

Il progetto, coordinato da Legambiente FestambienteSud, oltre ai cammini evento, prevede la realizzazione di un censimento dei soggetti e dei presìdi presenti nei territori attraversati, incontri di partecipazione con le comunità, una scuola di alta formazione sugli itinerari culturali.

Per informazioni e iscrizioni

L’ARMONIA PROCURA SERENITA’

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Un benessere interiore che non corrisponde necessariamente con il benessere economico. Uno sguardo gioioso sulla vita, destinato a durare nel tempo.

L’armonia è come un disegno nel quale i colori si completano. Un suono, o una serie di suoni, che creano l’impatto emotivo del piacere puro della musica. Uno sguardo gioioso, laddove il bello e l’armonia sono parenti stretti. Un paesaggio, anche il più suggestivo e unico, perde qualsiasi carica se viene sfregiato da qualcosa o qualcuno che ne deturpa l’armonia.

ARMONIA

Se nel rapporto con l’esterno l’armonia si configura come una percezione finanche erotica, quando andiamo a misurarla al nostro interno, spingendoci nella penombra dei nostri stati d’animo, scopriamo quanto una vita armonica corrisponda, in larga misura, a una vita felice. Una vita densa di quella felicità non effimera, non riconducibile a un singolo episodio, al fato, ma a un percorso, a una storia che si è andata radicando nel tempo. Se siamo fortunati.

ARMONIA PER I GRECI

I greci assegnarono un valore sacro all’armonia. Secondo alcune versioni era addirittura una figlia di Zeus, colei che riunisce e porta equilibrio e serenità. E sono stati proprio i greci a dare all’armonia il senso di una ordinata e logica successione dei suoni. Fino a quando, con la modernità, l’armonia si è allargata nel rapporto tra gli uomini e tra l’uomo e il cosmo. Creando una sequenza di sinonimi tra l’armonia, la serenità e la felicità.

ARMONIA CHIAVE DELLA FELICITÀ

Le statistiche sulla felicità non dicono quasi mai nulla di nuovo. Per esempio, confermano ogni anno una sorta di classifica dei paesi dove il livello di soddisfazione, e dunque di felicità dei cittadini, è più alto. Ai primi posti ci sono sempre loro, le nazioni del Nord Europa, con un welfare molto solido, una buona assistenza sanitaria, ottimi servizi e istruzione molto competitiva; in fondo alla classifica, e anche qui niente di nuovo sotto il sole, i Paesi dell’Africa subsahariana, piegati dalla povertà, dalle guerre tribali e da condizioni di vita perlomeno precarie. L’Italia, in questa classifica è solo al 47esimo posto, e si sentono più felici di noi cittadini di paesi che consideriamo arretrati, come il Nicaragua, El Salvador e la Malaysia.

Ma se dalle classifiche non emergono novità, un cambiamento molto importate appare dagli studi scientifici che si susseguono alla ricerca di una risposta unica e convincente alla seguente domanda: Che cosa è la felicità? Joachim Retzbach, in proposito, mette in fila quattro elementi che portano a un’esistenza felice: pensare che ciò che facciamo non sia irrilevante, sentire di avere un posto nel mondo, conoscere i nostri obiettivi e perseguirli con coerenza.

FELICITÀ ATTRAVERSO L’ARMONIA

Sembrano cose semplici, e in realtà diventano molto complesse quando dalla teoria dobbiamo passar alla pratica. In comune hanno però una traccia che non va sottovalutata: la felicità non dipende più e soltanto da fattori esterni, come la disponibilità finanziaria e in generale le condizioni socio-economiche di un paese, ma innanzitutto da una componente interna. La nostra interiorità.

Ecco perché circa un terzo degli intervistati, su un campione di migliaia di adulti di 12 paesi in cinque componenti, ha definito la felicità come armonia. Ovvero un benessere interiore che può perfino prescindere dal benessere economico. Un sentirsi bene, in armonia appunto, con se stessi e con gli altri: ecco una percezione fondamentale che porta al miracolo della felicità (che secondo il 2 per cento degli intervistati semplicemente non esiste)

ARMONIA E BENESSERE

Il benessere interiore, l’armonia, è un pilastro di tutte le religioni e filosofia orientali, che non a caso in questo periodo vanno molto di moda.  Ma non è vero che la civiltà occidentale sia estranea alla cultura e alla ricerca dell’armonia. Nella tradizione greca, per esempio, il concetto epicureo di atarassia, che poi entra nella cultura occidentale, si riferisce proprio a un certo distacco dalla materialità delle cose, dalle passioni compulsive. Una capacità di mantenere equilibrio e serenità anche in situazioni difficili. Così la filosofia stoica e l’armonia descritta da Pitagora. E così la cultura cristiana, che indica proprio nella pace interiore la prima conquista dell’uomo verso l’amore di Dio e del prossimo. Dunque, non sentiamo complessi inutili, e se anche noi consideriamo l’armonia interiore un grimaldello che porta alla felicità, cerchiamo di usarlo con la massima frequenza e con tutta l’energia del nostro corpo e della nostra mente. (nonsprecare)

CONFIL: “NON POSSIAMO RESTARE INERMI DINANZI ALLE CONTINUE MORTI SUL LAVORO”

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Dal bresciano al casertano e ieri ancora a Brindisi: lo stillicidio prosegue. Ormai non passa giorno che non si abbiano notizie di morti sul lavoro. Solo in Puglia 12 vittime dall’inizio dell’anno che salgono a 15 se si considerano quelle in itinere. Non si può restare inermi dinanzi a questa tragedia: occorre fermare questa strage. L’ennesimo appello arriva dalla Confil, Confederazione Italiana Lavoratori.

“Non possiamo più mettere in competizione il lavoro e la vita: adesso è giunto il momento di dire basta. Le leggi che sono state cancellate vanno ripristinate e gli strumenti normativi esistenti vanno applicati”. Così, in una nota dopo l’incidente mortale alla zona industriale di Brindisi, Luigi Minoia, segretario generale della Confil, torna a rilanciare drammaticamente l’emergenza sicurezza sul lavoro che “non deve essere considerata un costo ma un investimento. La politica, le forze sindacali nel loro insieme, le istituzioni, la società intera – sottolinea l’esponente sindacale – devono farsi carico di questa tragedia divenuta insopportabile. Basta con la logica del massimo ribasso che confligge con il diritto alla vita dei lavoratori, nessun incidente sul lavoro è dovuto ad una fatalità”, prosegue Minoia che sottolinea come “abbiamo il triste primato di 1300 morti all’anno, migliaia d’infortuni e malattie professionali. La Puglia occupa nel 2023 il quarto posto nella graduatoria regionale in termini di morti sul lavoro. Cos’altro dobbiamo attendere per assumere iniziative concrete?”.

Il segretario generale della Confil ribadisce la necessità che “Inail, Inl, Asl, Regioni, Province, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, enti di formazione, tutti devono sedere intorno allo stesso tavolo con il governo nazionale per trovare soluzioni. Occorre rivedere il sistema della formazione, puntare sulla formazione dei formatori che sappiano che la loro è una missione e premiare le imprese che investono in sicurezza ma rendere formazione e prevenzione gratuita per tutti, anche per le piccolissime attività lavorative. Minoia quindi conclude con la richiesta al governo di convocare al più un tavolo nazionale permanente per un nuovo piano d’emergenza per la sicurezza sul lavoro.

SAN NICANDRO GARGANICO, “INCONTRI E SAGGI D’AUTORE”

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L’ Associazione “Racconti di Esperidi”, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di San Nicandro Garganico, ha organizzato un evento culturale nell’ambito della rassegna “Incontri e saggi d’autore” con il Prof. Franco Chiarello che presenterà il suo libro “Franco Cassano. A spasso sui confini”.

Dialoga con l’Autore il prof. Francesco Maggio, docente universitario, economista, saggista, giornalista.

Introduzione e conclusioni finali: dott.ssa Concetta Melchionda.

Previsti i saluti istituzionali: Matteo Vocale: Sindaco di San Nicandro Garganico e Arcangela Tardio Assessora alla Cultura

 Seguiranno interventi dei ragazzi dell’ISS. De Rogatis -Fioritto coordinati dalla prof. Dora Guerrieri.

L’evento si svolgerà nella sala consiliare di Palazzo Zaccagnino di Corso Garibaldi venerdì 15 marzo alle ore 18:30.

 FOGGIA, PRESENTAZIONE NUOVO MOVIMENTO POLITICO “CAMBIA…CON ANGIOLA”

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È indetta la conferenza stampa di presentazione del nuovo movimento politico “CAMBIA…CON ANGIOLA” che si svolgerà domani, venerdì 15 marzo 2024, ore 11,30 presso la sala consiliare del Comune di Foggia.

Sul punto è intervenuto il neo segretario provinciale, prof. Nunzio Angiola, ex candidato sindaco a Foggia.

“La grande mobilitazione che abbiamo realizzato nelle scorse amministrative si trasforma in un nuovo momento di aggregazione e sintesi politica. Le 4 liste civiche con i loro 122 candidati allargano i loro orizzonti e guardano oltre la competizione elettorale, guardano con fiducia al futuro. Le foggiane e i foggiani che ci hanno elargito uno straordinario consenso lo scorso 23 ottobre con circa 7.500 voti, troveranno una casa, accogliente, pulita, attenta ai bisogni, dove l’aria che si respira sarà profumata di serietà, competenza e concretezza. Il vento del cambiamento continuerà a soffiare, come una brezza soave, silenziosa e amichevole sulla città di Foggia nei prossimi anni. Il lavoro svolto in questi anni e i nostri valori ci indicheranno il percorso da compiere”.

ORSARA MOVET, SU APPLE STORE L’APP CHE RACCONTA IL PAESE DELL’ORSA

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L’Abbazia Sancti Angeli di Orsara di Puglia, grazie all’accordo e alla collaborazione tra la Parrocchia San Nicola di Bari, l’Amministrazione comunale e la Pro Loco, sarà aperta e visitabile durante alcuni dei giorni più importanti della Settimana Santa: sabato 30 marzo dalle ore 15 alle ore 17.30; domenica 31 marzo dalle 10 alle 12.30; lunedì 1° aprile dalle 10 alle ore 18. Sabato 30 marzo, sarà possibile fruire di una visita guidata contattando la Pro Loco: per prenotare rivolgersi al 353.3998020. Domenica e lunedì si può fare la visita in autonomia utilizzando l’app Orsara Movet: angel, fire and music. Si chiama “Orsara Movet”, è un’applicazione scaricabile gratuitamente sul proprio smartphone da “Apple Store”. Si tratta di una guida digitale dedicata ai visitatori che vogliano informazioni su Orsara di Puglia, sulla storia del paese e i suoi luoghi d’interesse. Per trovarla e scaricarla, basta digitare la parola “Orsara” nel motore interno di ricerca di Apple Store. Apparirà la dicitura “Ar tour – Orsara di Puglia”. Cliccandoci sopra, si otterrà la recensione e la possibilità di scaricare la App.

Con Orsara Movet è possibile esplorare il paese direttamente sullo smartphone. La modalità di navigazione interna all’applicazione è incentrata su un sistema basato sulla realtà aumentata e la geolocalizzazione. L’app è completamente gratuita. Sull’icona dei punti di interesse occorre seguire il tag blu per il percorso “ANGEL”, che valorizza il legame di Orsara di Puglia con San Michele, Patrono del paese; il tag rosso, invece, indirizza verso il percorso “FIRE”, che promuove, tra le altre cose, la grande tradizione dei Fucacoste e della notte del 1° novembre orsarese tra falò e zucche antropomorfe; il tag verde, invece, conduce al percorso tematico incentrato sulla musica e gli eventi musicali. “Il Comune di Orsara di Puglia”, spiega Concetta Terlizzi, delegata comunale a Eventi e Cultura, “ha deciso di fare attivare uno strumento digitale agile, di facile e veloce consultazione, per promuovere il patrimonio materiale e immateriale del paese in maniera innovativa. A Orsara di Puglia, da oltre 10 anni, il Touring Club Italiano ha assegnato e confermato periodicamente la certificazione di qualità e interesse turistico-ambientale della Bandiera Arancione. Orsara di Puglia, inoltre, dal 2007 è parte integrante di Cittaslow, la rete italiana e internazionale delle località caratterizzate da eccellenze produttive enogastronomiche e da politiche attive per la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità”.

A MATTINATA IL “GRAN FALO’” DELLA FESTA DI SAN GIUSEPPE

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L’atteso appuntamento avrà luogo il 18 e il 19 marzo

Si rinnova a Mattinata il tradizionale appuntamento con la Festa di San Giuseppe, giunta alla ventitreesima edizione. Anche quest’anno torna dunque l’attesa attorno all’accensione del Gran Falò, cuore pulsante dell’evento, dove fede e memoria si fondono in uno spettacolo emozionante e suggestivo come sempre.

L’evento organizzato dal Circolo Oasis, con il supporto del Comune di Mattinata e la collaborazione della Parrocchia Santa Maria della Luce e del Centro Arte e Tradizioni Popolari, si svolgerà il 18 e il 19 marzo 2024 con un programma sia civile che religioso.

La Festa di San Giuseppe, santo protettore della Chiesa Universale, inizierà alle prime ore del mattino con lo sparo dei mortaretti per proseguire la sera (ore 18) con la Santa Messa presieduta da Don Luca Santoro nella chiesa di Santa Maria della Luce. Alle ore 19.30, su viale Don Salvatore Prencipe, i festeggiamenti entrano nel vivo con l’accensione scenografica e la benedizione del Gran Falò. Durante la serata non mancheranno gli stand enogastronomici con i prodotti tipici locali e faranno da cornice i brani della musica popolare dei Figli di Puglia. A chiudere la giornata, lo spettacolo pirotecnico a cura della ditta Pirotecnica San Pio di San Severo.

Il 19 marzo, giorno della Solennità Liturgica, presso la Chiesa Parrocchiale sarà celebrata la Santa Messa presieduta da Don Luca Santoro.

«Una due giorni per mantenere viva una tradizione che si tramanda da secoli – ha dichiarato Matteo Ricucci, Presidente del Circolo Oasis. La festa di San Giuseppe è un invito a stare insieme e a condividere il sapore della memoria e della nostra identità». Appuntamento dunque il 18 e 19 marzo a Mattinata, per partecipare ad un evento in cui fede e tradizioni millenarie si fondono in un unico grande spettacolo.

L’ANORESSIA E LA BULIMIA COLPISCONO TRE MILIONI DI ADOLESCENTI

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Anche l’esordio della malattia è sempre più precoce, e si colloca tra i 12 e i 17 anni. I tempi di recupero, quando la terapia funziona, sono molto lunghi

ANORESSIA E BULIMIA IN ITALIA

Anoressia e bulimia in Italia assumono sempre più i connotati di un’epidemia giovanile. Siamo arrivati a 3 milioni di adolescenti che hanno problemi seri di disturbi alimentari, e anche l’inizio della patologia si è accorciato, e riguarda in prevalenza giovanissimi dai 12 ai 17 anni Il recupero è lento e incerto, e per provarci bisogna coinvolgere, oltre ai familiari, una squadra di terapeuti che comprenda il nutrizionista, il medico e lo psicologo. Secondo i calcoli dell’American Psychiatric Association (PSA), i tempi di recupero, quando la terapia funziona, non sono inferiori a 57-79 mesi.

COME CURARE ANORESSIA E BULIMIA

Anoressia e bulimia sono patologie non facili da curare. I risultati sono incerti, i tempi molto lunghi. E purtroppo questo tipo di malattie possono portare alla morte (l’Organizzazione Mondiale della Sanità considera i disturbi alimentari la seconda causa di morte degli adolescenti dopo gli incidenti stradali), anche per arresto cardiaco, o al suicidio, e in ogni caso avvelenano la vita sociale di un adolescente. Tra l’altro, c’è anche un effetto collaterale, ovvero l’osteoporosi che blocca la crescita delle ossa. Spiega Laura Della Ragione, direttore di Palazzo Francisci a Todi, una delle migliori strutture per la cura degli anoressici: «Un bambino di dieci anni con anoressia nervosa e blocco dell’accrescimento osseo non raggiungerà mai la stessa altezza che avrebbe avuto se non si fosse ammalato».

DOVE SI CURA L’ANORESSIA

Ci sono due livelli di luoghi dove si curano anoressia e bulimia in Italia. I casi più lievi sono gestiti negli ambulatori, quelli più complessi nei centri diurni e residenziali, come appunto Palazzo Francisci a Todi. Complessivamente i centri diurni, pubblici e privati, in Italia sono 146. Ma con una forte disparità territoriale. In Puglia, per esempio, mancano completamente centri predisposti per i ricoveri e per la riabilitazione residenziale. In Calabria c’è un solo ambulatorio. In Sardegna, un’unica struttura residenziale, Lo Specchio, che però funziona molto bene. Nelle Asl di tutte le regioni del Sud Italia manca il personale competente e specializzato per la cura dei disturbi alimentari.

Nelle regioni meridionali l’unica Struttura residenziale pubblica, per persone che soffrono di disturbi alimentari, si trova a Chiaromonte, in provincia di Potenza, e accoglie pazienti che arrivano dalla Campania, dalla Calabria e dalle isole. I ricoveri sono aumentati, nel 2021, del 30 per cento.

CENTRI SPECIALIZZATI PER LA CURA DEI DISTURBI ALIMENTARI

Neanche il tempo di arrivare a una mappatura completa dei Centri dove è possibile curare i disturbi alimentari, e il Ministero della Sanità ha dovuto prendere atto del crollo dei posti letto destinati a questi trattamenti. I Centri specializzati, secondo l’ultimo censimento dell’Istituto superiore di sanità, sono scesi da 164 a 115.  Il taglio ha riguardato anche strutture molto importanti, come il San Raffaele a Milano,  dove i posti letto per anoressia e bulimia sono stati ridotti da 20 a 5. Intanto le persone a carico del Servizio sanitario nazionale per disturbi alimentari sono passate da 2,3 a 3,6 milioni. Con un aumento, appunto, del 56 per cento.

A QUALE PESO SI È ANORESSICI?

Non esiste una soglia di peso precisa, sotto la quale viene diagnostica l’anoressia, che per oltre il 90 per cento dei casi colpisce le donne. I primi segnali appaiono attorno ai 12 anni, e in generale gli specialisti adottano un parametro indicativo per lanciare l’allarme: un peso corporeo inferiore di oltre il 15 per cento rispetto a quello standard per età e sesso. Oppure un Indice di Massa Corporea (IMC) uguale o inferiore a 17: il valore viene calcolato come rapporto tra il peso in chilogrammi e il quadrato dell’altezza in metri.

MI NUTRO DI VITA ONLUS

Di fronte ai buchi della rete assistenziale per i pazienti che soffrono di disturbi legati all’alimentazione, le varie associazioni di volontari si stanno battendo con un preciso obiettivo: aumentare le risorse per combattere l’epidemia. In prima fila c’è la onlus Mi nutro di vita, fondata e presieduta da Stefano Tavilla dopo la scomparsa a soli 17 anni di sua figlia Giulia, morta poco prima di essere ricoverata in un centro specializzato. Tra le richieste presentate dalle associazioni al ministero della Salute c’è quella di classificare i disturbi alimentari all’interno dei Servizi minimi ai quali hanno diritto i cittadini all’interno del Servizio sanitario nazionale. E sganciare i Dca dalla categoria delle fragilità psichiatriche: in questo modo ci sarebbero più risorse e più personale da destinare alla rete di assistenza per anoressia e bulimia.

CHE FARE PER FERMARE L’ANORESSIA?

Che cosa possiamo per frenare l’onda lunga dell’anoressia? I farmaci non aiutano, specie nel caso dei bambini. Bisogna agire su tre livelli: familiare, nutrizionale e psicologico. Innanzitutto i ragazzi che soffrono di disturbi alimentari hanno bisogno del calore e della serenità della famiglia, e devono essere curati. Anche in strutture specializzate, se necessario. Quanto all’aspetto psicologico, convinciamoci che si tratta di una forma di dipendenza, come la droga e l’alcol, e come tale va affrontata. Infine, l’alimentazione: prima riusciamo a insegnare ai nostri figli il valore e il senso del cibo, e minori saranno le possibilità di vederli scivolare verso la zona grigia dell’anoressia. Diamoci da fare, tutti. (nonsprecare)

FINANZA: FRODI PREVIDENZIALI ED IMMIGRAZIONE CLANDESTINA – 20 MISURE CAUTELARI

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20 misure cautelari sono state eseguite dai finanzieri della Compagnia di Cerignola e del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Foggia a carico di altrettanti indagati, tra cui imprenditori, professionisti e funzionari pubblici, per le ipotesi di reato di associazione a delinquere, truffa aggravata per il conseguimento indebito di erogazioni pubbliche, favoreggiamento all’immigrazione clandestina, peculato, riciclaggio, falso in atto pubblico, contraffazione di sigilli e traffico di influenze illecite. Eseguiti anche sequestri per oltre 5 mln di €.

Due i filoni d’indagine dell’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia e per la quale sussistono motivi di interesse pubblico alla conoscenza in ragione delle caratteristiche della frode scoperta e delle persone coinvolte: il primo è attinente ad una ingente truffa previdenziale ed assistenziale, con centinaia di falsi braccianti agricoli e sussidi indebitamente percepiti per diversi milioni di euro; il secondo teso a favorire, dietro pagamento di somme di denaro, l’ingresso nel territorio nazionale di extracomunitari mediante fittizie assunzioni lavorative.

In particolare, nel primo capitolo d’indagine è stato individuato quello che viene ritenuto essere un articolato sodalizio criminale, con struttura piramidale e ripartizione dei ruoli, avente base a Cerignola e che avrebbe perpetrato per anni una frode previdenziale ed assistenziale milionaria.Attraverso quattro società “fantasma” operanti nel settore agricolo sarebbero stati assunti nel corso del tempo n. 647 falsi braccianti agricoli per poi richiedere e percepire indebitamente indennità previdenziali ed assistenziali: disoccupazione agricola, assegni nucleo familiare, malattia e maternità etc. per oltre 2 milioni di €.

I finanzieri, a seguito di una segnalazione dell’I.N.P.S. scaturita da un’ispezione, hanno documentato l’inattendibilità e la non rispondenza al vero delle dichiarazioni rese dai lavoratori, i quali, come è risultato dall’attività investigativa, venivano preliminarmente istruiti su cosa rispondere in caso di controllo. Sono quindi state avviate approfondite indagini che, mediante acquisizioni documentali, attività di osservazione, pedinamento e perquisizioni, hanno permesso di individuare un imprenditore del basso tavoliere (D.A.) ritenuto essere al centro della maxifrode (e destinatario di custodia cautelare in carcere).

Grazie alla collaborazione attiva di un consulente fiscale e del lavoro (P.M.), destinatario di misura cautelare agli arresti domiciliari, sarebbero state create imprese agricole “fantasma”, cioè esistenti soltanto sulla “carta”, predisponendo uno schermo documentale per far apparire che tutto fosse in ordine in caso di controllo. Il consulente si sarebbe occupato di tutti gli aspetti della gestione contabile ed amministrativa delle società interessate, dalla predisposizione delle fatture false atte a dimostrarne l’operatività all’invio delle certificazioni uniche lavorative dei falsi braccianti. Una volta definita la fittizia assunzione, i lavoratori “fantasma” avrebbero potuto avere accesso ai benefici ed alle indennità assistenziali, perfezionate dal responsabile di un C.A.F. di Cerignola (L.M.) con la continua collaborazione di altro indagato (R.A.), ritenuto essere anch’egli al centro del sodalizio criminale. Il primo è stato destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari, il secondo del provvedimento cautelare che ne ha disposto la custodia in carcere.

Inoltre, laddove si presentavano difficoltà procedurali o istanze a rischio di rigetto, i responsabili del C.A.F. sarebbero intervenuti immediatamente grazie alla collaborazione consapevole di un funzionario I.N.P.S. preposto al pagamento delle indennità (C.C.), che ne avrebbe velocizzato la procedura ed assicurato la buona riuscita. Il predetto funzionario è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

Nel corso delle indagini emergeva anche un secondo e parallelo filone investigativo, basato sempre sull’utilizzo di società fittizie, questa volta non per frodare lo Stato, ma per agevolare, dietro pagamento di una somma di denaro, l’ingresso nel territorio nazionale di cittadini extracomunitari a fronte di assunzioni fasulle.

Infatti, attraverso ulteriori società agricola “fantasma”, gli indagati avrebbero richiesto l’assunzione di n. 337 lavoratori extracomunitari beneficiando del c.d. “Decreto Flussi”. In tal modo sarebbe stato garantito agli extracomunitari il rilascio del visto di ingresso in Italia per motivi di lavoro a fronte del pagamento di una somma di denaro, pari a circa 3.000 euro a persona. Tali condotte vengono ritenute integrare il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

Al centro delle attività indagate, il medesimo imprenditore agricolo cerignolano (D.A.) in concorso con n. 9 procacciatori, sia italiani che extracomunitari (A.A., Y.C., T.C., D.C., G.D, E.M., E.L., G.R., N.A.), dislocati sul territorio nazionale: a Vasto (CH), Rescaldina (MI), Montemilone (PZ) ed in Francia. Tra questi rientra anche un pubblico ufficiale che in due occasioni avrebbe utilizzato l’autovettura di servizio per consegnare le somme raccolte al gestore della frode. Anche rispetto a tali soggetti sono stati emessi provvedimenti di custodia cautelare in carcere.

Anche in tale contesto il consulente fiscale e del lavoro (P.M.) avrebbe ricoperto un ruolo centrale, predisponendo il fatturato “cartolare” delle aziende agricole “fantasma”, con false fatturazioni, contratti di fitto di terreni fittizi e false idoneità alloggiative, documenti necessari a giustificare la richiesta di manodopera estera ai fini del rilascio da parte degli organi preposti al controllo del nulla osta all’ingresso degli extracomunitari nel territorio nazionale.

Dalle indagini è emerso anche il coinvolgimento di un ex funzionario prefettizio (D.O.), ormai in pensione, il quale, dietro pagamento di somme di denaro, avrebbe messo a disposizione l’estesa rete relazionale di cui godeva in virtù del passato incarico per ottenere informazioni sulle pratiche migratorie e superare eventuali problematiche relative al rilascio dei nulla osta. A carico di tale soggetto è stata disposta la misura cautelare del divieto di dimora in provincia di Foggia.

In totale, sono state individuate n. 337 istanze, di cui 263 accolte e che, grazie all’intervento già durante le indagini, non si sono perfezionate impedendo così il rilascio dei visti d’ingresso da parte dell’autorità consolare. Alla luce del concludente materiale indiziario raccolto sono state emesse dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Foggia n. 20 misure cautelari personali, di cui n. 11 in carcere, n. 4 agli arresti domiciliari, n. 1 divieto di dimora nella provincia di Foggia e n. 4 misure interdittive dell’esercizio di attività imprenditoriali, nonché provvedimenti di sequestro preventivo, anche per equivalente, finalizzati alla confisca per oltre 5 mln € quale profitto illecito conseguito.

MANFREDONIA: ROTICE CANDIDATO SINDACO DI FDI, UDC, LEGA, STRADA FACENDO, NOI MODERATI E PUGLIA POPOLARE

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Fratelli d’Italia, Udc, Lega, Strada Facendo, Noi Moderati e Puglia Popolare scendono compatti in campo alle prossime elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno a sostegno del proprio candidato sindaco, l’imprenditore Gianni Rotice, primo cittadino di Manfredonia nel biennio 2021-2023.

Per ferma ed unanime volontà di queste forze politiche, i cui referenti hanno accolto le istanze espresse dal territorio, la scelta di investire Gianni Rotice della carica di candidato sindaco è stata ritenuta opportuna per garantire continuità alla buona amministrazione del Comune di Manfredonia, poiché Gianni Rotice ha saputo ampiamente dimostrare un’azione di governo efficace, guidando con competenza e trasparenza una Comunità reduce dallo scioglimento per infiltrazioni mafiose e dissesto finanziario delle amministrazioni di centrosinistra.

Perciò, siamo certi che il programma che sottoporremo all’attenzione degli elettori sipontini godrà di ampia condivisione così come siamo convinti che Gianni Rotice, per caratura e capacità, rappresenti al meglio i valori che devono essere propri di chi si impegna in politica.

La nostra coalizione sarà accogliente, aperta a tutte quelle energie sane e propositive che possono e devono essere coinvolte se portatrici di idee e che vogliano riconoscersi in un progetto politico di ampio respiro e al servizio della Comunità. Le nostre liste saranno di alto profilo qualitativo, aperte alla competenza, all’esperienza, alla lealtà, alla trasparenza nonché alla passione per la Politica, che sono gli elementi cardine dell’impegno che ogni candidato dovrà mettere a disposizione dei cittadini.

Proveniamo da mesi in cui vi è stata una traumatica ed esecrabile interruzione dell’azione dell’Amministrazione guidata da Gianni Rotice ed il conseguente periodo commissariale. E’ tempo di riprendere il cammino, di dare risposte concrete rispetto alle tante sfide che ci attendono e di lavorare affinché Manfredonia recuperi la dignità e la centralità che altri hanno voluto farle perdere. Ciò sarà possibile con la guida di Gianni Rotice.

SAN NICANDRO, CONCORSO DI IDEE PER LA REALIZZAZIONE DI UN MONUMENTO IN RICORDO DI FALCONE E BORSELLINO

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Il Comune di San Nicandro Garganico ha bandito un concorso di idee per la realizzazione di un monumento dedicato alla memoria dei martiri di mafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino da collocarsi nello spazio verde della omonima Piazza.

Viene riconosciuto l’importo di 1.500 euro a titolo di contributo economico da riconoscere ai classificati e per l’acquisto di targhe e/o pergamene trova copertura nel contributo relativo al fondo per la legalità e per la tutela degli amministratori locali vittime di atti intimidatori per l’anno 2023.

Si allega bando:

Città di San Nicandro Garganico – Provincia di Foggia

BANDO PER UN CONCORSO DI IDEE FINALIZZATO ALLA REALIZZAZIONE DI UN MONUMENTO DEDICATO ALLA MEMORIA DEI MARTIRI DI MAFIA GIOVANNI FALCONE E PAOLO BORSELLINO, DA COLLOCARSI NELLO SPAZIO VERDE DELLA OMONIMA PIAZZA.

Art. 1 – Finalità e tema del concorso

Il Comune di San Nicandro Garganico, al fine di ricordare gli eroi dell’Antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, di perpetuarne il ricordo e l’esempio e di condividere i valori dell’antimafia sociale e della legalità, specialmente tra le nuove generazioni, istituisce un pubblico concorso di idee per la realizzazione di un monumento dedicato ai due personaggi della storia d’Italia. L’obiettivo è quello di creare un simbolo e un luogo di riflessione e di condivisione del sacrificio dei due magistrati e della necessità di un sussulto sociale per il contrasto alle illegalità e al malaffare come mezzo del progresso civile, sociale, economico e culturale.

Art. 2 – Individuazione del luogo

Il monumento sarà collocato nella nuova aiuola verde all’entrata di piazza Falcone e Borsellino, ai piedi o, comunque, nelle immediate vicinanze dell’albero di ulivo secolare ivi impiantato.  

Art. 3 – Obiettivi

Le idee progettuali dovranno sintetizzare, nella memoria dei giudici Falcone e Borsellino, il loro valore umano e sociale quale esempio virtuoso.

Dovranno, altresì, prevedere la realizzazione di un’opera in pietra, con immagini e iscrizioni,

Art. 4 – Destinatari

Il concorso è aperto a tutti i ragazzi frequentanti gli indirizzi di istruzione secondaria di secondo grado e a quelli dell’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado, afferenti all’IISS “De Rogatis Fioritto” e all’ISC “D’Alessandro – Vocino” di San Nicandro Garganico.

Art. 5 – Condizioni di partecipazione al concorso

1. La partecipazione al concorso può essere individuale o di gruppi composti da un numero massimo di  cinque persone. Qualora partecipi al concorso un gruppo, i suoi componenti dovranno designare un capogruppo. Ai fini del presente concorso il gruppo costituirà un’entità unica.

2. A tutti i componenti del gruppo è riconosciuta la paternità delle idee espresse nella proposta progettuale.

3. Non è ammesso che una stessa persona faccia parte di più di un gruppo, né che lo stesso gruppo presenti più proposte distinte, pena l’esclusione del gruppo dal concorso. Non è ammesso che una persona partecipi singolarmente e contemporaneamente quale componente di un gruppo.

4. Ogni soggetto presentatore della proposta, dovrà essere supportato da un docente tutor che sovrintenderà alle attività.

Art. 6 – Commissione di valutazione

1. I progetti verranno valutati da apposita Commissione, nominata con determinazione dirigenziale dopo la scadenza del termine per la presentazione dei progetti, così composta:  1) Responsabile Servizio Istruzione del Comune di San Nicandro Garganico, con funzioni di presidente, 2) Presidente o Direttore ASP “Vincenzo Zaccagnino”, 3) due docenti di arte, che non prestino servizio negli istituti a cui è rivolto il concorso o che siano in quiescenza da almeno cinque anni, 4) due rappresentanti di associazioni impegnate per la legalità; la Commissione sarà assistita da un segretario verbalizzante individuato tra i dipendenti del Settore III del Comune di San Nicandro Garganico.

2. La Commissione avrà piena autonomia nella scelta dell’idea progettuale del monumento e il suo giudizio è da ritenersi motivato, inappellabile ed insindacabile. Essa ha anche facoltà di sospendere o rinviare i propri lavori o non ritenere valida nessuna delle proposte presentate a proprio insindacabile giudizio. 

3. Non possono far parte della Commissione: parenti ed affini fino al III grado di parentela dei partecipanti, nonché i docenti dei partecipanti.

4. In caso si manifestino condizioni di incompatibilità per le figure istituzionali stabilite dal presente articolo, le stesse saranno sostituite da altro componente in possesso dei requisiti previsti e in condizioni di compatibilità.

5. Le riunioni della Commissione sono valide con la presenza di tutti i membri. Quando un membro effettivo informa di non poter partecipare alla seduta di lavoro, per sopravvenuta impossibilità o per qualunque motivo, il Presidente della commissione procede alla convocazione di un sostituto opportunamente delegato, previa verifica della compatibilità ai sensi dell’art. 6, comma 3 del presente Concorso.

6. La partecipazione alla Commissione quale membro e/o Presidente della Commissione è a titolo gratuito e non comporta alcun rimborso spese.

7. I lavori della Commissione si svolgeranno nella Casa comunale di Palazzo Zaccagnino.

Art. 7 – Tipologia e caratteristiche degli elaborati ammessi al Concorso

1. Gli elaborati in concorso devono essere originali, non presentati in altri concorsi o bandi e devono immaginare, analizzare, raffigurare, narrare, documentare, descrivere, interpretare uno o più aspetti che si ritengano attinenti al tema del Concorso, con il fine ultimo di promuovere un processo formativo integrale della persona dello studente attraverso la memoria di Falcone e Borsellino e di rappresentare, nel modo che gli studenti riterranno più opportuno, il valore del loro sacrificio.

2. Ogni elaborato grafico deve contenere una sola idea progettuale, redatta in n. 3 copie, redatte in due forme:

a) il monumento singolo;

b) lo stesso monumento inserito nel contesto dello spazio verde con l’albero di ulivo.

3. Ogni elaborato grafico deve riportare in allegato una descrizione del percorso progettuale o dello storytelling delle idee stesse, descritto in un massimo di due cartelle.

4. Per ogni elaborato grafico, deve essere indicato il segmento scolare nel quale è stato realizzato: – – secondaria di primo grado.

– secondaria di secondo grado.

5.  Gli elaborati grafici dovranno avere le seguenti caratteristiche tecniche: 

a)           avere un formato vettoriale quale .pdf e/o non vettoriale quale .jpg;

b)           avere una dimensione massima di 5 MB (per limitare le dimensioni dell’immagine ed evitare di superare la dimensione massima consentita, è possibile impostare lo scanner con i seguenti parametri: 72dpi – Qualità del file “media”).

6. Le immagini dovranno:

a)           essere originali, con una forte riconoscibilità, in grado di trasmettere il valore dell’attività, del servizio allo Stato e del sacrificio di Falcone e Borsellino;

b)           essere realizzate con qualsiasi tecnica grafica (disegno a mano, rendering, ecc.);

c)            avere una buona versatilità di riproducibilità su pietra;

d)           se a colori, essere facilmente riproducibili in versione monocromatica senza che ciò comporti una diminuzione della sua efficacia comunicativa;

e)           essere distintive e sviluppate espressamente per il Concorso; 

f)            poter essere realizzate essenzialmente tramite la pietra, con possibilità di utilizzo per stampa ai fini della pubblicità delle attività concorsuali;

g)            essere inedite, non infrangere o violare diritti di terzi, inclusi, ma non solo, copyright, marchi, brevetti e qualsiasi altro titolo di proprietà intellettuale.

Art. 8 – Modalità di partecipazione

1. La partecipazione all’iniziativa è gratuita. 

2. La proposta può essere presentata dalle ore 8.00 del giorno 18 marzo 2024 alle ore 14.00 del giorno 6 aprile 2024.

3. Gli elaborati grafici dovranno essere inviati, tramite l’Istituto scolastico di appartenenza, all’indirizzo PEC del Comune: protocollo.sannicandrog@cittaconnessa.it, indicando nell’oggetto: “Partecipazione al concorso di idee Monumento a Falcone e Borsellino – Nome e Cognome (se gruppo, scrivere “Gruppo nome e cognome del capogruppo), istituto e classe di appartenenza, docente tutor”.

4. Solo per eventuali e sopraggiunti problemi tecnici, gli elaborati potranno essere presentati sempre entro e non oltre i termini indicati al comma 2, direttamente all’Ufficio Protocollo del Comune, necessariamente sia in formato cartaceo che allegando anche supporto informatico (cd-rom/usb).

5. La regolare partecipazione è subordinata, pena l’esclusione, dalla presentazione della seguente documentazione:

a)           istanza di partecipazione (all. A) con autodichiarazione sostitutiva resa ai sensi dell’art. 47 DPR n. 445/2000, recante i dati anagrafici e le seguenti dichiarazioni: a. di voler partecipare al concorso in forma individuale o in forma associata;  b. di garantire la paternità e l’originalità dell’opera proposta;  c. di aver preso visione diretta del luogo in cui dovrà essere collocata l’opera d’arte;  d. di aver preso esatta e completa visione del testo integrale del presente Bando del concorso e di accettarlo in ogni sua parte;

b)           elaborati presentati per come previsto dall’art. 7, comma 2 del presente Bando di Concorso;

c)            attestazione del docente tutor dichiarante che l’opera è stata realizzata sotto la propria supervisione nell’ambito di un percorso didattico;

d)           se soggetto di minore età, liberatoria firmata da almeno un genitore, circa l’autorizzazione a partecipare al concorso e la conferma di quanto auto dichiarato dal partecipante nell’istanza;

e)           fotocopia del documento di riconoscimento del/dei partecipante/i.

6. Ogni richiesta di chiarimento relativo alla modalità di partecipazione può essere presentata non oltre le ore 12,00 del giorno 02/04/2024 tramite e-mail all’indirizzo e-mail: ufficioistruzione@comune.sannicandrogarganico.fg.it  o chiamando al numero telefonico 0882 477344. La pubblicazione dei chiarimenti avverrà con ogni effetto di notifica in pagina di apertura del sito internet del Comune di San Nicandro Garganico.

Art. 9 – Incompatibilità e condizioni di esclusione

1. Sono motivo d’esclusione dalla partecipazione al Concorso:

a)           la presentazione della domanda oltre i termini e/o con modalità diverse da quelle sopra specificate;

b)           domanda incompleta o mancata presentazione degli elaborati prescritti dal presente regolamento.

Art. 10 – Selezione dei progetti

1. La Commissione valuta le proposte presentate secondo i seguenti criteri assegnando i punteggi nei limiti indicati: 

a)           creatività e originalità – fino a 30 punti; 

b)           coerenza con le finalità e gli obiettivi di cui agli artt. 1, 2 e 3 – fino a 20 punti; 

c)            riproducibilità – fino a 20 punti. 

d)           immediatezza e forza comunicativa – fino a 20 punti; 

e)           esaustività della proposta – fino a 10 punti.

2. La graduatoria finale sarà comunicata in seduta pubblica della Commissione.

3. Tutti i materiali trasmessi con le proposte presentate saranno restituiti nelle seguenti modalità: n. 1 copia al soggetto autore, n. 1 copia all’istituto scolastico di appartenenza,

4. Una copia del materiale trasmesso sarà conservata dal Comune di San Nicandro Garganico.

Art. 11 – Premi

1. L’opera prima classificata potrà non essere utilizzata per la realizzazione del monumento, ad insindacabile giudizio del Comune.

2. Ai primi tre classificati, sarà riconosciuto un premio ricordo e in denaro con le seguenti modalità:

a)           targa e riconoscimento contributo economico di € 500 al 1° classificato

b)           targa e riconoscimento contributo economico di € 200 al 2° classificato

c)            targa e riconoscimento contributo economico di € 100 al 3° classificato

3. La Commissione potrà prevedere riconoscimenti ricordo (targa o pergamena) per elaborati, non classificati tra i primi tre, che siano stati giudicati di particolare originalità e creatività.

4. A tutti i partecipanti sarà rilasciata una pergamena/attestato di partecipazione, valida anche ai fini dei crediti formativi.

Art. 12 – Proprietà degli elaborati

La proprietà intellettuale delle proposte presentate resterà degli autori, ad esclusione di quello individuato per la realizzazione del monumento, che diverrà di proprietà dell’Amministrazione aggiudicatrice.

Art. 13 – Clausola di Responsabilità e Accettazione

1. I proponenti si assumono ogni responsabilità in merito all’originalità dei propri elaborati.

2. L’iscrizione al Concorso, tramite l’Istituzione scolastica di appartenenza, comporta l’accettazione incondizionata del presente regolamento.

Art. 14 – Trattamento dei dati personali

Il Comune di San Nicandro Garganico tratterà i dati personali forniti dai soggetti partecipanti esclusivamente per le finalità connesse all’espletamento del Concorso. Il trattamento dei dati personali sarà improntato a liceità e correttezza nella piena tutela dei diritti dei concorrenti ai sensi del Regolamento UE n. 679/2016.

Informativa privacy I dati personali dei soggetti partecipanti al Concorso di idee acquisiti dal Comune di San Nicandro Garganico saranno trattati, con o senza l’ausilio di mezzi elettronici, limitatamente alle finalità connesse al presente concorso, ai sensi degli artt. 13 e sgg del Regolamento UE 2016/679. I dati personali sono raccolti e trattati dal Comune di San Nicandro Garganico – Settore Welfare e Servizi al Cittadino esclusivamente per gestire la partecipazione al Concorso nonché per finalità amministrative. I dati conferiti potranno inoltre essere legittimamente utilizzati dal Comune di San Nicandro Garganico per adempiere agli obblighi legali ai quali lo stesso sia soggetto o, ancora, nei casi in cui il trattamento risulti necessario per la tutela dei diritti del Comune di San Nicandro Garganico e/o di suoi danti/aventi causa.

Art. 15 – Pubblicizzazione del Bando

1. Il presente bando, corredato dagli allegati, verrà affisso all’Albo pretorio on-line e sul sito istituzionale del Comune di San Nicandro Garganico, nelle sezioni “Bandi di gara e contratti” e “Avvisi Comunali” – http://www.comune.sannicandrogarganico.fg.it, nonché sui siti istituzionali delle istituzioni scolastiche di riferimento e ne sarà data pubblicità sugli organi di stampa e informazione locale.

2. Sarà espletata idonea attività di informazione attraverso le istituzioni scolastiche e il personale docente.

MISURE CAUTELARI PERSONALI NEI CONFRONTI DI 16 SOGGETTI PER TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI

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Dalle prime luci dell’alba, i Finanzieri del Comando Provinciale di Bari stanno dando esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali nei confronti di 16 persone (8 in carcere, 8 agli arresti domiciliari), emessa dal G.I.P. del Tribunale di Foggia, su richiesta della Procura della Repubblica dauna.

I soggetti destinatari del provvedimento cautelare sono indagati (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa), a vario titolo e in concorso tra di loro, per i reati di traffico di stupefacenti e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.

L’odierna operazione costituisce l’epilogo di un’articolata attività di indagine, delegata al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria barese, che ha consentito di disvelare l’esistenza di una ramificata rete di approvvigionamento e successiva cessione di sostanze illecite all’interno del carcere di Foggia.

Le investigazioni eseguite hanno permesso di acquisire un imponente quadro indiziario nei confronti dei soggetti attinti dalle misure restrittive. In particolare, i meticolosi riscontri eseguiti hanno consentito di individuare il fondamentale ruolo svolto da un’infermiera – già tratta in arresto, nell’aprile 2023, nella flagranza del reato – che, sfruttando la propria “posizione di vantaggio” derivante dal prestare servizio presso l’istituto penitenziario, avrebbe reso possibile la sistematica introduzione nello stesso di droga destinata allo “spaccio”.

Nello specifico, sarebbe emerso che alcuni detenuti, appartenenti a “gruppi” criminali provenienti da diverse province pugliesi, avrebbero:

– individuato il citato operatore sanitario quale referente per realizzare il disegno criminoso;

– consegnato all’infermiera e al coniuge, avvalendosi della collaborazione di altri soggetti (per lo più parenti e amici dei reclusi), sia il materiale da introdurre (droga e in un caso un telefonino cellulare), sia le somme di denaro (comprese tra i 100 e i 500 euro per il singolo “incarico”) quale corrispettivo per la “disponibilità” offerta.

In particolare, i capillari approfondimenti investigativi hanno delineato le modalità adottate dalla “coppia” per “recuperare” (presso centri commerciali o attraverso veri e propri “ritiri a domicilio”) lo stupefacente da soggetti, in stato di libertà, che fungevano da “anelli di congiunzione” con i detenuti.

Successivamente, come documentato dalle immagini del sistema di videosorveglianza della struttura carceraria e ulteriormente suffragato da relazioni di servizio della stessa polizia penitenziaria, la dipendente pubblica infedele consegnava, durante lo svolgimento dei propri turni di servizio, lo stupefacente ai detenuti.

Pertanto, la capillare attività investigativa svolta dalla polizia giudiziaria ha restituito un quadro indiziario solido, rivelando l’esistenza di un collaudato meccanismo illecito, funzionale ad “aggirare” le restrizioni legittimamente imposte dall’ordinamento penitenziario.

La presente indagine costituisce un’ulteriore testimonianza del costante presidio esercitato dalla Guardia di Finanza di Bari – in sinergia con la Procura della Repubblica di Foggia – a contrasto dei traffici illeciti nonché a tutela della legalità e del buon andamento della Pubblica Amministrazione

I TRATTURI DI PUGLIA: UNA RISORSA DA VALORIZZARE

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La proposta di Documento Regionale di Valorizzazione dei Tratturi redatta dal Gruppo di Lavoro allo scopo istituito è frutto di un’intensa attività di studio, per individuare best practices funzionali al duraturo recupero e messa a valore di tale patrimonio, e di confronto con tavoli ed eventi partecipativi che hanno coinvolto le amministrazioni locali, le associazioni e le comunità interessate, anche mediante la somministrazione di questionari e l’utilizzo di social e della piattaforma regionale Puglia Partecipa con il progetto denominato  “I TRATTURI DI PUGLIA: UNA RISORSA DA VALORIZZARE”.

Il procedimento di formazione e approvazione del Documento Regionale di Valorizzazione stabilito nell’art. 15 della L.R. n. 4/2013, come riportato nei seguenti commi, prevede che:

3. La Regione acquisisce gli apporti conoscitivi e valutativi, nonché i pareri degli enti locali e delle altre amministrazioni mediante la convocazione di apposite conferenze di servizi. I pareri della Soprintendenza per i beni archeologici e della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici sono vincolanti.

4. Il Documento di valorizzazione è adottato dalla Giunta regionale e pubblicato sul sito istituzionale della Regione e dei Comuni interessati nonché, sotto forma di avviso, sul BURP.

5. Entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione del Documento di valorizzazione, gli enti territoriali e gli altri soggetti interessati possono far pervenire alla Regione osservazioni e proposte integrative.

6. La Giunta regionale, pronunciandosi sulle proposte e osservazioni pervenute e acquisito il parere della Commissione consiliare competente, che si deve esprimere entro trenta giorni, trascorsi i quali il parere deve intendersi favorevole, approva il Documento di valorizzazione.

7. Il Documento di valorizzazione acquista efficacia dal giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul BURP.

In ottemperanza al precedente punto 3, ad opera della Sezione Demanio e Patrimonio è stata indetta una Conferenza di servizi decisoria in forma semplificata, ai sensi dell’art. 14bis della legge 241/90 e ss.mm.ii., chiedendo alle Amministrazioni coinvolte nel procedimento di inviare le proprie osservazioni sul Documento elaborato.

Valutati i pareri giunti e contemperate le posizioni emerse durante il dibattito, la dirigente della Sezione Demanio e Patrimonio con Atto n. 687 del 19/12/2023 ha adottato la DETERMINAZIONE DI CONCLUSIONE POSITIVA della Conferenza di servizi decisoria, ex art. 14, c.2, legge n. 241/1990, relativa al procedimento di formazione e approvazione del Documento Regionale di Valorizzazione dei Tratturi.

La Giunta, su proposta del Vicepresidente ed Assessore al Bilancio Raffaele Piemontese, con Atto n. 185 del 4/03/2024, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia (BURP) n. 21 del 11/03/2024 anche sotto forma di Avviso, ha adottato il Documento Regionale di Valorizzazione dei Tratturi (DRV). Gli elaborati del DRV sono disponibili tra gli allegati disponibili su questa pagina.

Ai sensi dell’art. 15, comma 5 della L.R. n. 4/2013, entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione del Documento di valorizzazione, gli enti territoriali e gli altri soggetti interessati possono far pervenire alla Regione osservazioni e proposte integrative.

Pertanto, gli interessati potranno inviare le loro osservazioni tassativamente entro il 10/05/2024, tramite PEC all’indirizzo: serviziodemaniopatrimonio.bari@pec.rupar.puglia.it , indicando obbligatoriamente in premessa all’oggetto “Osservazione al DRV adottato con DGR n. 185 del 4/03/2024”. Si specifica che non saranno ritenute ammissibili le osservazioni non sottoscritte e quelle non attinenti al Documento.

IMPORT DA RECORD, DALLE PATATE AGLI AGRUMI: “MADE IN ITALY SOTTO ATTACCO”

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Dalle patate egiziane al grano di Putin il 2023 ha fatto segnare il record storico degli arrivi di cibo straniero, che hanno raggiunto il record di 65 miliardi di euro, in aumento del 5% rispetto all’anno precedente.

A denunciarlo è la Coldiretti sulla base dei dati Istat sul commercio estero delle regioni italiane nel sottolineare che si tratta di prodotti spesso provenienti da Paesi che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale e di rispetto dei diritti dei lavoratori.

Un vero e proprio attacco al patrimonio agroalimentare dell’Italia favorito dalle follie europee che fanno calare la produzione agricola nazionale spingendo – sottolinea Coldiretti – il deficit alimentare del Paese che è arrivato a produrre appena il 36% del grano tenero che le serve, il 53% del mais, il 51% della carne bovina, il 56% del grano duro per la pasta, il 73% dell’orzo, il 63% della carne di maiale e i salumi, il 49% della carne di capra e pecora mentre per latte e formaggi si arriva all’84% di autoapprovvigionamento.

Il prodotto simbolo di questa invasione è senza dubbio il grano. In Italia nel 2023 sono più che raddoppiate per un totale di ben oltre il miliardo di chili – denuncia la Coldiretti – le importazioni di cereale dal Canada trattato con glifosato secondo modalità vietate a livello nazionale. Ma se il Paese dell’acero resta il primo fornitore, la vera invasione che ha segnato il 2023 è quella di grano russo e turco aumentati rispettivamente del +1004% e del +812% secondo un’analisi pubblicata dal Centro Studi Divulga. Un fenomeno mai registrato nella storia del nostro Paese, che ha fatto calare in maniera significativa le quotazioni del prodotto italiano.

Aumentano anche gli arrivi di frutta e verdura dall’estero, in aumento del 14% in quantità ma con punte del 39% per le patate, con una vera e propria invasione di prodotto francese, tedesco ed egiziano, con quest’ultimo Paese che ha addirittura più che raddoppiato le importazioni in Italia, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat.

Ma a pesare ci sono anche gli accordi commerciali agevolati che portano in Italia prodotti coltivati spesso con l’uso di pesticidi vietati nell’Unione Europea – denuncia Coldiretti – che fanno concorrenza sleale ai prodotti italiani, deprimono i prezzi pagati ai produttori e rappresentano una minaccia per la salute dei cittadini. Si va dal riso asiatico che viene coltivato utilizzando il triciclazolo, potente pesticida vietato nell’Unione Europea dal 2016, ma entra in Italia grazie al dazio zero, alle lenticchie canadesi, anch’esse fatte seccare con il glifosato, che rappresentano i 2/3 del totale importato nel nostro Paese.

Ci sono poi le arance egiziane, oggetto di notifiche dal Rassf, il sistema di allerta rapido dell’Ue, per la presenza di Clorpirifos un pesticida bandito nell’Unione Europea dal 2020; le nocciole turche su cui pesa anche l’accusa del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti di essere coltivate con lo sfruttamento del lavoro minorile; i limoni argentini coltivati usando pesticidi tra cui propiconazolo, vietato dal 2019. Senza dimenticare il concentrato di pomodoro cinese che costa la metà di quello tricolore grazie allo sfruttamento dei prigionieri politici e fa abbassare le quotazioni del prodotto nazionale.

“I cibi e le bevande stranieri sono oltre dieci volte più pericolosi di quelli Made in Italy, con il numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari oltre i limiti di legge che in Italia è stato pari al 6,4% nei prodotti di importazione, rispetto alla media dello 0,6% dei campioni di origine nazionale, secondo i dati dell’ultimo Rapporto pubblicato da Efsa nel 2023 relativo ai dati nazionali dei residui di pesticidi”, spiega Coldiretti.

“Chiediamo che sull’import ci sia un netto stop all’ingresso di prodotti da fuori dei confini Ue che non rispettano i nostri stessi standard garantendo il principio di reciprocità delle regole, poiché non possiamo più sopportare questa concorrenza sleale, che mette a rischio la salute dei cittadini e la sopravvivenza delle imprese agricole – afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini -. Un primo passo dopo la nostra cibi su cui grava l’accusa di essere ottenuti dall’utilizzo del lavoro forzato, una moderna forma di schiavitù che riguarda oltre 26 milioni di persone in tutto il mondo, tra cui minori”. (corriereortofrutticolo)

 IL METODO ANALOGICO, A VICO DEL GARGANO IL FOCUS CON L’UNIVERSITA’ DI FOGGIA

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Sarà presentato lunedì 18 marzo 2024, alle ore 10.30, nell’Auditorium comunale Raffaele Lanzetta di Vico del Gargano (via Aldo Moro), il libro intitolato “Sperimentazioni del Metodo Analogico: esperienze, pratiche, ricerche” della professoressa Giusi Antonia Toto, ordinaria di Didattica e Pedagogia Speciale dell’Università di Foggia, delegata del Rettore alla Formazione Insegnanti e Formazione continua e delegata all’Orientamento. All’evento, organizzato in collaborazione con l’Università di Foggia dall’Amministrazione comunale di Vico del Gargano, a cura di Rita Selvaggio, assessore alla Cultura e all’Istruzione, oltre all’autrice del libro parteciperanno: il professor Lorenzo  Lo Muzio, Magnifico Rettore dell’Università di Foggia; la professoressa Cristiana Simonetti, associata di Pedagogia generale e sociale e delegata ai servizi agli studenti e ADISU; la professoressa Francesca Cangelli, ordinaria in Diritto amministrativo e Pro-rettrice vicaria dell’Università di Foggia. Interverranno inoltre: il professor Luigi Traetta, associato di Didattica e Pedagogia speciale e coordinatore dei Corsi di formazione per le attività di sostegno (TFA); la professoressa Annamaria Petito, ordinaria di Psicologia clinica e delegata del Rettore alle Politiche di genere e di inclusione; il professor Giorgio Mori, ordinario di Istologia e delegato del Rettore alla Didattica e al Placement. Ad aprire l’iniziativa saranno i saluti di Raffaele Sciscio, sindaco di Vico del Gargano, e di Rita Selvaggio, assessore alla Cultura e all’Istruzione. “La collaborazione con l’Università di Foggia è molto importante per noi”, dichiara il sindaco Sciscio, “e questa giornata consolida un percorso che vede il Comune di Vico del Gargano protagonista di molte iniziative culturali di rilievo dedicate alla formazione”. A moderare l’incontro, al quale vista l’importanza del tema sono stati invitati a partecipare i due istituti scolastici di Vico del Gargano, sarà la dottoressa Veronica Gatto, psicologa e psicoterapeuta. Anche l’assessore Rita Selvaggio evidenzia l’importanza del focus di lunedì 18 marzo: “L’Università di Foggia è la prima e più autorevole istituzione culturale del nostro territorio, il nostro dovere di amministratori è quello di sostenere la crescita dell’Ateneo foggiano e, assieme ad esso, le opportunità di sviluppo di tutta la provincia”.

Il Metodo Analogico è un modo naturale di apprendere, che segue il passo di bambini e bambine e permette loro di “spiccare il volo”. Spoglio di sovrastrutture docente-centriche e basato sulla valorizzazione dell’intuizione, esso diventa un sollievo non solo per chi apprende, ma anche per l’insegnante. In questi termini il Metodo Analogico viene descritto dal suo creatore, Camillo Bortolato, un pedagogista e docente con oltre quarant’anni di insegnamento alle spalle. Il Metodo Analogico, convincendo centinaia di docenti, è stato applicato con almeno due milioni di studenti e studentesse in Italia, come riportato dal Centro Studi Erickson di Trento. La scuola si trasforma, guarda avanti verso intrecci possibili con tecnologie, strategie e strumenti innovativi, cambiando spesso approccio pur rimanendo sempre sullo stesso obiettivo principe: procedere nella missione educativa senza lasciare nessuno indietro. Il Metodo Analogico può aiutare a realizzare questo scopo? Rispondere a questa domanda è una delle sfide che questo volume si pone. O meglio, gettare le basi per una risposta concreta e fondata sulle evidenze. Il volume raccoglie, in sedici capitoli scritti a più mani, pratiche, prospettive e processi del e sul Metodo, seguendo la direttrice di un percorso di ricerca portato avanti dall’Università di Foggia, primo Ateneo italiano ad acquisire lo statuto di “amico” del Metodo Analogico