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RECLUTAMENTO DI 3 ALLIEVI FINANZIERI RISERVATO AI CONGIUNTI DELLE CC.DD. “VITTIME DEL DOVERE”

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Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 17 del 2 marzo 2021 – 4^ Serie Speciale – è stata pubblicata la procedura di selezione per il reclutamento di 3 allievi finanzieri del contingente ordinario della Guardia di Finanza, riservata al coniuge e ai figli superstiti, nonché ai fratelli o alle sorelle del personale delle Forze di polizia, deceduto o reso permanentemente invalido al servizio, con invalidità non inferiore all’80% della capacità lavorativa.

Possono partecipare i cittadini italiani che, alla scadenza del termine per la presentazione della domanda, abbiano compiuto il 18° anno di età, non abbiano superato il giorno di compimento del 26° anno di età e siano in possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l’iscrizione ai corsi per il conseguimento della laurea.

Termine di presentazione delle domande: ore 12:00 del 1° aprile 2021.

La domanda di partecipazione alla procedura reclutativa dovrà essere compilata esclusivamente mediante la procedura telematica disponibile sul portale attivo all’indirizzo “https:concorsi.gdf.gov.it”, seguendo le istruzioni del sistema automatizzato. I concorrenti, che devono essere in possesso di un account di posta elettronica certificata (P.E.C.), dopo aver effettuato la registrazione al portale, potranno accedere, tramite la propria area riservata, al format di compilazione della domanda di partecipazione e concluderne la presentazione seguendo la relativa procedura automatizzata. Sul predetto sito internet è possibile acquisire ulteriori e più complete informazioni di dettaglio sul concorso e prendere visione del bando

L’ASSESSORE CASIMIRI RISPONDE ALLA DITTA GIAGNORIO SRL

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In risposta all’articolo della “ditta Giagnorio srl e al suo titolare o amministratore Giagnorio Luca”

La volpe quando non arriva all’uva dice che è acerba. Rispondo alle gravi accuse diffamatorie con una favola, sperando che sia di esempio a qualche volpe che è sempre in cerca di cibo.

C’era una volta una volpe che vagava tranquilla per il bosco. Aveva appena bevuto ad un ruscello e si stava avventurando in cerca di cibo verso i campi coltivati, appena fuori dal paesello vicino. Era già mattina inoltrata, e la fame iniziava a farsi sentire con sonori brontolii provenienti dal pancino. Ad un certo punto, dopo aver camminato per un po’, vide una bella vigna piena di bellissimi grappoli d’uva. La volpe controllò che non ci fossero pericoli in vista e si avvicinò furtiva ad uno dei grappoli, quello che le sembrava più vicino. Non c’era nessuno nelle vicinanze.

Era il momento perfetto per fare un bel salto e prendersi il grappolo d’uva! La volpe quindi prese la rincorsa e… hop! Fece un balzo cercando di afferrare coi denti il grappolo, ma niente: non ci arrivò. La volpe allora prese un po’ più di rincorsa e hop! Fece un altro balzo, ma anche questo non era abbastanza alto per riuscire ad arrivare al grappolo d’uva. La volpe allora provò a prendere una rincorsa ancora più lunga e hop! Niente, non arrivò a prendere il grappolo d’uva. Intanto il suo pancino brontolava sempre più dalla fame. La volpe provò e riprovò. Le mancava sempre un soffio per prendere il grappolo d’uva ma non c’era verso, non riusciva ad arrivarci.

Stremata dalla fatica e dalla fame, la povera volpe guardò se nella vigna c’erano altri grappoli, magari più bassi, da poter prendere. Ma niente, erano tutti più in alto di quel grappolo che lei aveva cercato con tutte le sue forze di acciuffare. La volpe diede un ultimo lungo sguardo al bel grappolo d’uva che tanto aveva sognato di mangiare, e per non ammettere di non essere riuscita nella sua impresa, si disse: – Meglio così, tanto di sicuro quel grappolo era ancora acerbo e mangiarlo mi avrebbe solo fatto venire mal di pancia! – anche se sapeva benissimo che non era vero. Così, sconsolata e ancora più affamata, ritornò con la coda tra le gambe nel suo boschetto. Si mise a caccia di qualcos’altro da mangiare, cercando questa volta di adocchiare qualcosa che avrebbe sicuramente preso.

Morale; La volpe e l’uva è una favola famosissima, che può dare un insegnamento molto importante: non bisogna disprezzare qualcosa solo perché non lo si può ottenere, come fanno le persone che non ammettono di non riuscire in qualcosa. Piuttosto sarebbe meglio impegnarsi di più per raggiungere l’obiettivo, con molta pazienza e umiltà. E’ vero…. Vivo a Vico del Gargano, e con questo? Spero che non siamo ancora legati ai retaggi del passato, al “Campanilismo”! Mi trovo a Sannicandro Garganico perché chiamato a svolgere questo ruolo propostomi da alcuni consiglieri e dal Sindaco, Dott. Costantino Ciavarella, e mi onora aver avuto la possibilità di conoscerlo e di amministrare al suo fianco.

Al Signor Luca Giagnorio segue regolare denuncia/querela per diffamazione mezzo stampa, fatta il 19/03/2021 alle ore 8:53, presso la locale stazione dei carabinieri.

Comunque nella piena trasparenza del mio operato… spazio alla giustizia e alla Legalità.

Fabrizio Casimiri

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 19 MARZO 2021

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 19 marzo 2021 in Puglia, sono stati registrati 11636 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1785 casi positivi: 652 in provincia di Bari, 154 in provincia di Brindisi, 147 nella provincia BAT, 270 in provincia di Foggia, 239 in provincia di Lecce, 315 in provincia di Taranto, 1 caso di residente fuori regione, 7 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 27 decessi: 10 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 6 in provincia BAT, 2 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 5 in provincia di Taranto.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.742.669 test.

127.409 sono i pazienti guariti.

41.170 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 173.000, così suddivisi:

67.667 nella Provincia di Bari;

17.431 nella Provincia di Bat;

12.529 nella Provincia di Brindisi;

32.919 nella Provincia di Foggia;

15.509 nella Provincia di Lecce;

26.039 nella Provincia di Taranto;

642  attribuiti a residenti fuori regione;

264 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

 

CONTROLLI DEL “AD ALTO IMPATTO” – UN ARRESTO PER “ TENTATO FURTO”  E 5 PERSONE DENUNCIATE

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Nell’ambito dei servizi di controllo straordinario del territorio, la scorsa settimana, i Carabinieri della Compagnia di San Severo si sono tra l’altro focalizzati sul controllo del rispetto delle misure cautelari e detentive domiciliari, denunciando, alla Procura della Repubblica di Foggia, 3 uomini, tra i 27 e i 63 anni, due residenti a San Severo e uno a Lesina, per il reato di “evasione” per essersi allontanati senza giustificazione dalle rispettive abitazioni dove erano detenuti.

Nel corso del medesimo servizio venivano altresì denunciate due donne di San Severo sorprese a sottrarre fraudolentemente energia elettrica dalla rete pubblica mediante un allaccio abusivo: le stesse venivano deferite per “furto aggravato”.

I militari della Compagnia di San Severo sono stati coadiuvati nei vari controlli dai colleghi dell’ 11° Reggimento Carabinieri “Puglia” e le Squadre di Intervento Operativo del 14° Battaglione Carabinieri “Calabria”.

Nel corso dei controlli per il rispetto della normativa Covid19, ad Apricena, è stato sanzionato il titolare di un bar in quanto il titolare non faceva rispettare il divieto di accesso e di assembramento e delle norme sulla circolazione stradale con l’elevazione di 43 contravvenzioni complessive.

Nella notte tra domenica e lunedì invece, grazie alla tempestiva segnalazione al 112 di un cittadino sanseverese, l’equipaggio di una gazzella traeva in arresto un censurato di trentun anni colto, all’interno del dismesso Poliambulatorio ex INAM, nell’atto di asportare dei termosifoni e delle intelaiature metalliche che aveva sottratto dalla struttura.

L’uomo, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Foggia, veniva tradotto presso il Carcere di Foggia e dopo l’udienza di convalida sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

LA CHIESETTA DI SAN GIUSEPPE

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Dopo una notte agitata, tormentato da incubi e pensieri

di quelli che fan soffrire, di quelli grandi, di quelli veri,

adagio, passo dopo passo, mi inerpico su una collina.

L’aria pungente mi fa destar prepotente l’offuscata mente

in una non tanto bella, uggiosa, cupa, primaverile mattina.

Stanco arrivo dinanzi a una piccola graziosa Chiesa

che da tutto il paese vedo leggiadra nel verde distesa.

Ci vengo per conoscere, per curiosar, non da credente

e la trovo bella proprio come la decantano quelli del paese.

Qui non so se si celebrano ancora riti e Sante Messe,

qui la gente si trascina per l’annuale scampagnata,

qui la gente viene a chiedere, a far voti, a far promesse.

Non riesco a capire perché è stata fatta e quando è nata,

in questo posto di vero pentimento e di consolazione,

forse per ingraziamento, ringraziamento o devozione.

È stata qui, sempre sola, aggredita dalle intemperie,

ora con erbacce, arbusti qua e là e alberi ancora sfrondati.

Porta posticcia con a fianco un provvisorio cumulo di macerie.

Fuori muri bianchi, lindi, di calce viva imbiancati,

 muri fatti di pietra senza vita, freddi, ammuffiti,

da qualche vandalo impunito affrescati con graffiti.

Uno slargo le fa da belvedere e la fa diventar più bella

e par del paese una romantica vigile, attenta sentinella.

E in questa giornata piovigginosa di inizio primavera

uno sprazzo di sole la bacia e la fa stella luminosa,

qual novella leggiadra donzella il giorno che si sposa.

Dentro, pareti nude, squallide, senz’arte e senza niente

con un altare, par di tufo, proprio da penitente.

In questo posto magico, incontaminato, dove regna pace,

tutto è dolce silenzio, tutto è mistero, tutto tace.

Solo fievoli folate di vento ovattate turbano l’ambiente

rompendo la monotonia con un flebile fruscio

e con un cielo plumbeo foriero di pioggia incombente.

Un’atmosfera mistica, che fa credere a chi non crede,

mi fa tirar fuori una intensa sentita preghiera,

perché nel silenzio, nel raccoglimento si sente la fede vera.

E se tu in questa Chiesa un giorno dovessi entrar, entra col cuore

e sentirai che nell’animo tuo c’è posto solo per l’amore.

In questa chiesetta mi sento rinfrancato, appagato, rilassato,

io che triste, mogio e sconsolato mi sentivo appena entrato.

E quando felice, esultante e gioioso fuori son uscito,

mi pareva di toccare proprio il cielo con un dito.

Erano svaniti i pensieri dall’indaffarato cervello

ed io mi libravo nell’aria, leggero, come fossi uccello.                                                                                                                        

                                                                              Emanuele Petrucci

Scritto tratto dai volumi delle “RICORDANZE”

 

“POMODORO PELATO DI NAPOLI” IGP: LEGA PUGLIA “TUTELARE LA PRODUZIONE IN PROVINCIA DI FOGGIA”

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A seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, che ha valutato positivamente la domanda di registrazione dell’IGP “Pomodoro Pelato di Napoli”, I consiglieri regionali della Lega Puglia (Davide Bellomo, Giacomo Conserva, Gianfranco De Blasi, Joseph Splendido) presentano una mozione e impegnano la Giunta ad attivarsi nelle forme di legge per proporre un’opposizione documentata al fine di impedire l’illegittimo utilizzo del marchio IGP, così come richiesto dal Comitato promotore, evidenziando la mancata osservanza delle condizioni sancite dall’Unione Europea. Si impegna, inoltre, la Giunta a porre in essere, con urgenza, tutti i comportamenti utili e necessari a evitare il conferimento del titolo IGP salvaguardando il territorio foggiano che, ancora una volta, verrebbe penalizzato, creando, così, un danno anche all’intero territorio regionale.

“Non possiamo permettere – afferma Joseph Splendido – che i produttori foggiani subiscano un danno così evidente. L’art. 6 del disciplinare di produzione recita che ‘tra i fattori essenziali che distinguono il ‘Pomodoro Pelato di Napoli’ dagli altri, un ruolo fondamentale è assunto dal Know-how aziendale, tipico dell’area di produzione, dove è possibile trovare maestranze abili e altamente specializzate‘. Oltre al danno, la beffa perché, lo stesso articolo 6 aggiunge che ‘proprio per le sue caratteristiche fisiche e organolettiche, la materia prima utilizzata per la produzione ha un prezzo maggiore rispetto alle altre varietà‘. Senza considerare che la domanda di registrazione del ‘Pomodoro Pelato di Napoli’ reca un’identificazione geografica non corretta, tenuto conto che il 90% della produzione nazionale del pomodoro pelato avviene nella provincia di Foggia. Occorre tutelare con forza le aziende del nostro territorio ed evitare il conferimento del IGP!”.

 

COVID E VARIANTI: LE RACCOMANDAZIONI PER EVITARE IL CONTAGIO

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I casi di Covid, soprattutto a causa delle varianti Covid, sono in netto aumento. Scopriamo quali sono le nuove raccomandazioni emanate per evitare il contagio da Covid-19 dalle sue varianti ad oggi molto pericolose.

Più di due metri di distanza da chiunque altro mentre si mangia, si beve o si sta senza mascherina, quarantena anche per chi è stato vaccinato se ha avuto un contatto stretto con un caso positivo al covid, vaccino in una sola dose dopo un periodo variabile tra i 3 e i 6 mesi dalla malattia per chi ha già contratto il Covid: sono queste le nuove raccomandazioni emanate soprattutto a causa dell’elevato aumento dei contagi dovuto alla presenza delle varianti Covid.

Covid e varianti: le nuove raccomandazioni

L’Inail, l’Iss, il ministero della Salute e l’Aifa, all’interno di un documento dal titolo ‘Indicazioni ad interim sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in tema di varianti e vaccinazione’ hanno indicato le nuove raccomandazioni per evitare il diffondersi delle varianti Covid e le nuove disposizioni su quarantena e vaccini.

A fronte della circolazione di varianti del virus SarsCov2, per il distanziamento fisico un metro rimane la distanza minima da adottare ma, come si legge all’interno del documento, sarebbe opportuno aumentarla “fino a due metri, laddove possibile e specie in tutte le situazioni in cui venga rimossa la protezione respiratoria come, ad esempio, in occasione del consumo di bevande e cibo”.

Le persone con pregressa infezione da SARS-CoV-2 confermata da test molecolare, indipendentemente se con COVID-19 sintomatico o meno, secondo quanto riportato all’interno del documento dovrebbero essere vaccinate: è possibile considerare la somministrazione di un’unica dose purché la vaccinazione venga eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dall’infezione e entro i 6 mesi dalla stessa.

Covid: nuove disposizioni per chi ha avuto un contatto stretto con positivo

I contatti stretti di un caso di COVID-19 possono essere vaccinati ma “dovrebbero terminare la quarantena di 10-14 giorni prima di potere essere sottoposti a vaccinazione”. All’interno del documento, a proposito di contatto stretto si legge: “L’esposizione ad alto rischio a un caso probabile o confermato; tale condizione è definita, in linea generale, dalle seguenti situazioni: una persona che vive nella stessa casa di un caso Covid-19, una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso Covid-19 (per esempio la stretta di mano), una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso Covid-19, a distanza minore di 2 metri e di almeno 15 minuti, una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio una aula, una sala riunioni, la sala d’attesa dell’ospedale) con un caso Covid-19 in assenza di dispositivi di protezione come le mascherine Ffp2 e Ffp3 e i guanti o di dispositivi medici appropriati come le mascherine chirurgiche”. (atuttonotizie)

POLICLINICO, AFFERMAZIONE DEL CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE MALATTIE RARE REUMATOLOGICHE

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E’ attivo presso la Struttura Complessa Universitaria di Reumatologia del Policlinico Riuniti di Foggia, diretto dal Prof. Francesco Paolo Cantatore, il Centro di riferimento regionale per le malattie rare reumatologiche.

Il Centro, coordinato dalla Prof.ssa Ada Corrado, si occupa, in particolare, della diagnosi e cura di numerose patologie rare a patogenesi autoimmune e si avvale dell’équipe composta dai Dirigenti Medici Dottori Antonello Trotta, Cinzia Rotondo, Nicola Maruotti, Ripalta Colia, Angiola Mele, Francesca D’Onofrio, da assistenti in formazione della Scuola di Specializzazione e di personale infermieristico dedicato.

Il Centro afferisce alla Struttura Complessa Universitaria di Reumatologia, polo di eccellenza a livello regionale, tanto da essere recentemente riconosciuto dalla Regione Puglia come centro super-hub nell’ambito della rinnovata Rete Reumatologica Pugliese, per l’elevata specializzazione nella diagnosi e cura delle malattie autoimmuni dei tessuti connettivi, delle artriti, delle malattie dell’osso e delle terapie innovative, consentendo ormai da anni l’interruzione della migrazione extra-regionale di tanti malati.

Oltre al Centro per le malattie rare, presso la Struttura di Reumatologia a direzione universitaria, dotata di un reparto di degenza con 12 posti letto, attualmente momentaneamente convertito in reparto Covid, sono attivi vari servizi ambulatoriali di rilievo come il servizio di “Diagnosi e Cura delle Malattie dell’Osso”, della “Diagnosi precoce delle Artriti”, delle Connettiviti e Vasculiti fino alle terapie innovative. Costituisce anche parte integrante della Struttura il Laboratorio di Ricerca Sperimentale in Reumatologia dell’Università degli Studi di Foggia.

La Struttura ha una rilevanza internazionale e il Prof. Francesco Paolo Cantatore e la Prof.ssa Ada Corrado sono membri EUSTAR (European Scleroderma Trials and Research Group).

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 18 MARZO 2021. DICHIARAZIONE LOPALCO

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 18 marzo 2021 in Puglia, sono stati registrati 11211 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 2.082 casi positivi: 1048 in provincia di Bari, 141 in provincia di Brindisi, 115 nella provincia BAT, 253 in provincia di Foggia, 191 in provincia di Lecce, 321 in provincia di Taranto, 4 casi di residenti fuori regione, 9 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 27 decessi: 8 in provincia di Bari, 8 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce, 10 in provincia di Taranto.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.731.033  test.

126.314 sono i pazienti guariti.

40.507 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 171.215  così suddivisi:

67.015 nella Provincia di Bari;

17.284 nella Provincia di Bat;

12.375 nella Provincia di Brindisi;

32.649 nella Provincia di Foggia;

15.270 nella Provincia di Lecce;

25.724 nella Provincia di Taranto;

641  attribuiti a residenti fuori regione;

257 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

DICHIARAZIONE DELL’ASSESSORE LOPALCO:

Secondo l’assessore alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, “I dati registrati oggi riflettono il risultato dei comportamenti generali tenuti durante il periodo della zona gialla.     

L’intervento precoce di istituzione della zona rossa ha certamente prevenuto una ulteriore diffusione, ma i suoi effetti saranno evidenti non prima di almeno dieci giorni dalla istituzione della stessa zona rossa.

Il lavoro incessante degli operatori dei Dipartimenti di prevenzione, impegnati come mai in precedenza sia sul fronte delle vaccinazioni che del tracciamento, ci consentirà comunque sia di fronteggiare il contagio, sia di attuare il piano vaccinale”.

 

18 MARZO 2021 GIORNATA NAZIONALE IN MEMORIA DELLE VITTIME DEL COVID 19

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Nel ricordo dei nostri cari italiani scomparsi a causa della pandemia.

Esprimiamo solidarietà e vicinanza a tutte le famiglie che hanno perso i propri cari, ed in particolare alla famiglia del compianto Costantino Ciavarella, Sindaco della Città di San Nicandro Garganico. È passato un anno, di dolore, di paura e di perdite, ora è il tempo di credere ad un futuro migliore e sereno, con l’aiuto della scienza e con la vicinanza a tutti gli operatori della sanità ed a chiunque sta operando per vincere questa estenuante battaglia.

La Presidente avv. Patrizia Lusi

DECRETI RISTORI: LE SOMME DESTINATE ALLA CITTA’ DI SAN NICANDRO

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Grazie al lavoro fatto dal governo Conte con i Decreti Ristori, sono stati adottati interventi volti ad assicurare un tempestivo sostegno economico in favore delle categorie più colpite dalle restrizioni, adottando ampi provvedimenti, per una portata complessiva di oltre 18 miliardi di euro, che prevedevano un insieme di misure caratterizzate da modalità di utilizzo ed erogazione semplici, immediate ed il più possibile automatiche.

Contributi a fondo perduto, sospensione di imposte, contributi e versamenti, nuove settimane di cassa integrazione e due ulteriori mesi di Reddito di emergenza erano fra gli interventi principali adottati dall’esecutivo con i diversi decreti Ristori.

Abbiamo beneficiato di un fondo da ben 400 milioni destinati ai Comuni per fronteggiare l’emergenza alimentare. Grazie all’impegno del MoVimento 5 Stelle la nostra cittadina ha potuto beneficiare di ben 146.588,25 euro a marzo 2020 e ulteriori 146.588,25 euro a novembre 2020, con cui l’amministrazione ha potuto aiutare i molti sannicandresi, attraverso pacchi di genere alimentare e buoni spesa, distribuiti dai nostri volontari dell’AVERS.

Sempre al fianco dei nostri cittadini!

 

BANDO DI CONCORSO PER 66 ALLIEVI UFFICIALI PRESSO L’ACCADEMIA DELLA GUARDIA DI FINANZA

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Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – 4 a Serie Speciale – nr. 19 del 9 marzo 2021, è stato pubblicato il concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’ammissione di 66 allievi ufficiali del ruolo normale – comparti ordinario e aeronavale – all’Accademia della Guardia di Finanza per l’anno accademico 2021/2022.

I posti disponibili sono così ripartiti: a) 58 (cinquantotto) destinati al comparto ordinario; b) 8 (otto), destinati al comparto aeronavale, suddivisi così come segue: (1) 4 (quattro) riservati alla specializzazione “pilota militare”; (2) 4 (quattro) riservati alla specializzazione “comandante di stazione e unità navale”.

La presentazione delle domande dovrà avvenire entro le ore 12.00 dell’8 aprile 2021 e riguardare uno solo dei predetti comparti e specializzazioni. Possono partecipare al concorso i cittadini italiani che:

– abbiano, alla data del 1° gennaio 2021, compiuto il diciassettesimo anno di età e non superato il giorno del compimento del ventiduesimo anno di età (vale a dire siano nati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 1999 e il 1° gennaio 2004 – estremi inclusi);

– siano in possesso di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l’iscrizione a corsi di laurea previsti dalle Università statali o legalmente riconosciute;

– non essendo in possesso del previsto diploma alla data di scadenza per la presentazione delle domande, lo conseguano nell’anno scolastico 2020/2021.

La domanda di partecipazione al concorso dovrà essere compilata esclusivamente mediante la procedura telematica disponibile sul portale attivo all’indirizzo “https://concorsi.gdf.gov.it”, seguendo le istruzioni del sistema automatizzato.

I concorrenti, che devono essere in possesso di un account di posta elettronica certificata (P.E.C.) o ricorrere, se minorenni, a quello in uso a uno dei componenti del nucleo familiare esercente la potestà genitoriale o, in mancanza, al tutore, dopo aver effettuato la registrazione al portale, potranno accedere, tramite la propria area riservata, al form di compilazione della domanda di partecipazione. Sul predetto sito internet è possibile acquisire ulteriori e più complete informazioni di dettaglio sul concorso e prendere visione del bando.

EMERGENZA ASSEMBRAMENTI “CORONAVIRUS”, SANZIONATI 5 LOCALI E 15 GIOVANI

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Nel recente fine settimana, i reparti della Compagnia Carabinieri di Vico del Gargano hanno svolto una serie di controlli sul territorio, per verificare il rispetto delle norme anticovid, arginare il fenomeno degli assembramenti e prevenire gli incidenti stradali accertando l’osservanza delle norme “salvavita” del Codice della Strada.

I Carabinieri, ascoltando anche le preoccupazioni di cittadini e sanitari per gli assembramenti di persone, controllavano in particolare le aree vicine agli esercizi pubblici ove, in particolare il sabato sera, si snoda la “movida” ed il desiderio di divertirsi induce ad una minor prevenzione sanitaria.

Le pattuglie delle Stazioni Carabinieri di Vico del Gargano, Cagnano Varano, Ischitella, Carpino, Peschici e della Sezione Radiomobile di Vico del Gargano, che vigilavano i rispettivi territori, sanzionavano 5 locali, 2 in Ischitella e 2 in Peschici, 1 in Carpino, per non aver chiuso entro le ore 18.00. Inoltre, in Vico del Gargano e Ischitella, 12 giovani assembrati venivano sanzionati perché non rispettavano le distanze sanitarie di sicurezza e non utilizzavano la mascherina. Al riguardo veniva elevato a ciascun bar e giovane, un verbale per il pagamento di 280 euro, entro 5 gg., mentre gli esercizi verranno proposti per la misura accessoria della chiusura da 5 a 30 gg.

Ai fini della sicurezza stradale, i Carabinieri elevavano 12 contravvenzioni al codice della strada, con conseguente detrazione di punti, riguardanti l’obbligo di indossare le cinture di sicurezza e l’uso del cellulare alla guida.

IMPIANTO ILLUMINAZIONE SAN NICANDRO, L’IMPRESA GIAGNORIO FORMALIZZA REGOLARE DENUNCIA

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Il direttore tecnico Giagnorio Luca della Giagnorio srl, ditta sannicandrese di costruzioni, restauri e impiantistica, formalizza denuncia alla Procura della Repubblica di Foggia, al Prefetto di Foggia, a discapito dell’ufficio lavori pubblici del comune di San Nicandro Garganico.

Abbiamo aspettato quattro mesi, abbiamo sollecitato tre volte, dopo aver avanzato regolare richiesta di accesso agli atti per la scelta del progetto promotore per l’efficientamento energetico dell’impianto di pubblica illuminazione di San Nicandro Garganico.

Ci è stato negato di visionare e verificare tutta la documentazione prodotta dalla società con sede a Potenza e Milano, a verificare sé tutti i requisiti prodotti, richiesti nella scelta del progetto migliore corrispondessero a verità.

Anche noi, insieme ad un’equipe sannicandrese nel gennaio 2019, su richiesta dell’attuale amministrazione comunale abbiamo protocollato una proposta progettuale per la messa a norma dell’impianto e la posa di led su tutto il territorio comunale, una volta protocollato, il silenzio assoluto, senza essere più considerati, poi un susseguirsi di altre aziende extra regionali, invitate da qualche consigliere a proporre i loro progetti, fino alla scelta di un faraonico progetto, che di faraonico rimane solo sulla carta, perché impensabile realizzarlo in un comune come il nostro.

Non vorremmo che finisca come l’altro progetto di project financing del 2009 per la realizzazione di loculi comunali nel nostro cimitero, che dopo dodici anni l’impresa di Isernia, una spa, non ha realizzato neanche il 20% di quello che aveva promesso, il tutto a discapito dei colombari comunali che dovevano essere subito ristrutturati, ma che fino ad oggi versano in uno stato di abbandono e soprattutto pericolanti, con un danno economico non indifferente per il patrimonio comunale, con contratti scaduti, cronoprogrammi lavori non rispettati e nessuno che li abbia mai controllati.

Spero nel buon senso dei consiglieri di maggioranza e di opposizione, di non avvallare nel prossimo consiglio comunale di venerdì, il progetto voluto con insistenza dell’assessore ai lavori pubblici di Vico del Gargano e dai suoi stretti collaboratori.

 

LA BBC DI SAN GIOVANNI ROTONDO GUARDA AI GIOVANI

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“Quando parliamo di banca si pensa sempre e solo al capitale. Una Banca di Credito Cooperativo, quando parla di capitale, pensa, specificamente, al capitale umano, e a quello giovanile, in maniera particolare.” Esordisce con queste parole Giuseppe Palladino, presidente della BCC San Giovanni Rotondo, parlando dell’impegno della Banca di Capitanata per le nuove generazioni.  “Riteniamo che una delle nostre principali caratteristiche è quella di far crescere il capitale umano nel nostro territorio: lo facciamo sotto diversi profili e a vari livelli. Le borse di studio messe in palio dalla Banca, ad esempio”, aggiunge Palladino, “sono un incentivo per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado”.

Il 28 febbraio scorso, infatti, è scaduto il bando di partecipazione per 60 borse di studio per i soci e figli di soci che si siano particolarmente distinti nei vari percorsi di studio affrontati.

“Questa”, osserva il presidente Palladino, “è una delle attenzioni che, da diversi decenni, la Banca sta portando avanti e faremo di tutto per conservarla. Le borse di studio, ovviamente, servono per premiare ma sono anche uno stimolo a fare bene”. Ai premi di carattere economico, inoltre, sono stati affiancati, negli ultimi anni, alcuni soggiorni studio all’estero che, per Giuseppe Palladino, “possono essere di supporto per far accrescere le conoscenze dei nostri ragazzi e non rimanere nel proprio orticello attraverso il confronto, la condivisione di percorsi di crescita differenti e di modi di studiare e di relazionarsi diversi rispetto a quelli che conosciamo in Italia. Un auspicio ambizioso che “può motivare i nostri giovani a fare qualcosa di innovativo per il territorio, facendo partire dal basso lo sviluppo economico con micro e piccole imprese che sono il tessuto principale della nostra economia”.

A questi impegni si affianca la creazione di “nuove leve” per lo sviluppo della terra di Capitanata attraverso la crescita della Banca e il sostegno delle attività imprenditoriali già in essere o in procinto di nascere. “Negli ultimi anni”, secondo Palladino, “stiamo assistendo, specie nel settore primario, ad un crescente ritorno a casa di giovani che mettono a frutto le competenze acquisite nei vari percorsi di studio compiuti, rilevando le imprese dei propri genitori o parenti. Questo potrebbe generare un nuovo circuito economico a cui la BCC San Giovanni Rotondo deve affiancarsi, col sostegno concreto e l’incoraggiamento”.

Parlando del bilancio della Banca, in attesa dell’approvazione dell’Assemblea dei Soci, Palladino conferma che il 2020 si chiuderà con un utile che “farà bene al territorio, perché per noi fare utile significa che possiamo incrementare l’attività della BCC e offrire maggiori servizi e attività per i cittadini”.

Maggiori servizi che si tradurranno, nelle prossime settimane, con l’apertura di tre nuove filiali della Banca a Vieste, Lucera e Torremaggiore: “stiamo organizzando la macchina per garantire sostegno e vicinanza in queste nuove realtà. Successivamente completeremo il nostro lavoro su Cerignola, San Severo e Foggia. Siamo fiduciosi del fatto che queste piazze risponderanno in maniera positiva all’impegno della Banca per questa bellissima terra”, la chiosa finale di Giuseppe Palladino.

 

SAN NICANDRO, LA POLITICA DEVE METTERSI A DISPOSIZIONE DEL BENE COMUNE

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Costantino Ciavarella, il Sindaco, ci ha lasciati da 2 mesi e la sua dipartita ha lasciato un grosso vuoto, duro da colmare. Avevamo una diversa visione della società ma uomini come Costantino ce ne sono pochi, sempre pronto e disponibile con tutti, in una vita vissuta come missione quotidiana nell’aiutare chi stava male.

Ora , a breve si inizierà a ragionare anche sui candidati sindaci delle varie coalizioni (ancora fluide ed indefinite) che dovranno contribuire con le loro idee e progetti a dare un’amministrazione comunale al nostro paese iniziando una campagna elettorale , che mai come questa volta ci trova disorientati e stanchi.

Ci si chiede, come si può andare alle urne a votare con la memoria segnata dalla perdita di Costantino e con ogni famiglia di San Nicandro che ha subito direttamente o indirettamente un lutto?

Penso che la forza di andare avanti e soprattutto di fare uno sforzo nel dare un futuro diverso al nostro paese lo dobbiamo proprio a loro… a chi ci ha lasciato!

E’ arrivato il momento di chiedere e volere una classe politica pronta ad impegnarsi e a mettere a disposizione del bene comune tutte le sue capacità e competenze.

Serve una visione della società e la capacità di darle forma, progettando e realizzando un cambiamento che i Sannicandresi aspettano da troppo tempo.

Le idee da sole non bastano ma servono gambe forti su cui devono camminare, altrimenti resteranno solo idee ed ancora una volta, forse l’ultima, avremo perso il nostro treno con la storia.

In un’Italia martoriata da una crisi sanitaria senza precedenti nella storia recente ed in forte recessione economica si parla comunque di ricostruzione e di come utilizzare i fondi del recovery plan, mentre a Sannicandro sembra non interessare a molti un serio e concreto progetto di ricostruzione….. eppure l’emergenza sanitaria causata dal COVID ha accelerato un processo iniziato da qualche anno, ossia lo smart working, che potrebbe dare un forte contributo al ripopolamento delle aree interne e del nostro paese!!!

Di risorse da utilizzare ce ne sono tante, penso ai fondi dell’ambito territoriale, che troppo spesso non vengono usate, ma più in generale ai fondi europei diretti (Europa per i cittadini, life, smart cities, gemellaggi tra città  ecc.) e indiretti (FSE, FESR, FEASR, FEAMP, FC), ma soprattutto abbiamo la risorsa più importante di tutte da utilizzare, ed è la creatività e la voglia di fare di tanti Sannicandresi che possono fare tanto con un’amministrazione che gli dia supporto!

Se vogliamo che questa campagna elettorale non infonda solo la speranza ma getti le basi affinché diventi la realtà di chi crede ancora di poter costruire la sua vita qui e non essere costretto ad emigrare, la realtà di poter vivere in un paese vivo e dinamico, la realtà di un paese in cui si abbiano servizi e che funzionino bene, dobbiamo iniziare a discutere, progettare e lavorare!!!!

dott. Nazario Tancredi

ATTESTATO VACCINALE

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In ogni seduta vaccinale (Covid19) verrà rilasciato un attestato vaccinale, un modo per dichiarare che si è fatta la vaccinazione, qualora sia necessario. Questa modalità varrà per tutti, non solo per gli ‘over 80’, evidenziando come il certificato vaccinale non è una novità, perché anche i bambini hanno il certificato dei vaccini.

In caso di mancata consegna l’attestato potrà essere richiesto mandando una mail, con allegato il documento di riconoscimento, all’indirizzo di posta elettronica: covid19.info@aslfg.it

 

 

 

RITA RENDINA, UN ALTRO TALENTO APRICENESE AMMESSO AL PROGRAMMA TELEVISIVO “THE COACH”

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Un altro talento apricenese ammesso alla selezione del programma televisivo “The Coach”. Lei è Rita Rendina di Apricena. diciottenne e autodidatta, già vincitrice di due edizioni del “Concorso Nazionale Giovani Talenti CIVITAS” nel 2017 e nel 2018.

Con la sua bellissima voce ha ottenuto l’ammissione al casting per la partecipazione alle due fasi del talent che andrà in onda su 7Gold.

L’Amministrazione Comunale di Apricena si congratula con Rita dicendole che “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni”.

 

 

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 17 MARZO 2021

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 17 marzo 2021 in Puglia, sono stati registrati 12.471 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.734 casi positivi: 570 in provincia di Bari, 136 in provincia di Brindisi, 118 nella provincia BAT, 307 in provincia di Foggia, 247 in provincia di Lecce, 355 in provincia di Taranto, 5 casi di residenti fuori regione. 4 casi di provincia di residenza non nota sono stati riclassificati e attribuiti.

Sono stati registrati 34 decessi: 12 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 4 in provincia BAT, 7 in provincia di Foggia, 6 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.719.822  test.

124.948 sono i pazienti guariti.

39.818 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 169.133 così suddivisi:

65.967 nella Provincia di Bari;

17.169 nella Provincia di Bat;

12.234 nella Provincia di Brindisi;

32.396 nella Provincia di Foggia;

15.079 nella Provincia di Lecce;

25.403 nella Provincia di Taranto;

637  attribuiti a residenti fuori regione;

248 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

UNA DISAVVENTURA CON UN CINGHIALE, ALLA GUIDA E’ UNA SFIDA CON LA MORTE

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Fin quando non la vivi di persona non puoi assolutamente dire ciò che è accaduto o poteva accadere nella peggiore delle ipotesi.

Per anni purtroppo, ho assistito e letto di gravi incidenti che hanno strappato a questa terra migliaia di vite, molte della quali molto giovani, e nella serata di ieri 16 marzo 2021, se non avessi avuto la fortuna e la freddezza, sicuramente non avrei potuto raccontarlo.

Purtroppo di queste tristi notizie se ne leggono e se ne assistono ancora, troppe secondo me, scomode per altri ma tragiche per come me ha vissuto un’esperienza pericolosa e triste sotto tanti punti di vista.

Si esce fuori dal proprio paese per portare il pane a casa e si percorrono migliaia di chilometri al mese, dopo una giornata di lavoro, come il sottoscritto, tanti fanno rientro alle proprie case, dalle proprie famiglie, e in un attimo la vita può cambiare, può cambiare la tua e quella dei tuoi cari, dei tuoi amici, dei tanti conoscenti che dopo aver appreso della notizia si sono precipitati a chiedere cosa fosse accaduto e soprattutto se non fosse accaduto il peggio!

Ebbene, rientrando a San Nicandro Garganico, dopo il rettilineo che parte dal primo casello direzione Portone Perrone, nella prima curva sbuca di colpa un cinghiale di enormi dimensioni procurando inevitabilmente l’impatto con la mia autovettura facendola sbandare fino a farla salire sul lato del mio senso di marcia su una barriera di pietre adagiate tra l’erba schivando un palo ma per atterrare sulla strada dopo averla vista quasi cappottare. Ovviamente tra il descriverlo e viverlo vi è una grande differenza, vi è un mondo di paure e di sensazioni che passano davanti agli occhi e posso dirvi che non è una bella sensazione. Non è stata una bella sensazione anche dopo che sono sceso dalla macchina e incamminandomi verso la bestia oramai morta sull’asfalto, nel buio e nel freddo, ho dovuto segnalare di continuo alle auto in arrivo che vi era un pericolo a pochi metri! Definirlo inferno forse è esagerato, ma più o meno ci siamo capiti.

In quel momento pensavo a coloro i quali sopraggiungevano, potevano causare altri incidenti con la carcassa sulla strada e le decine di massi sparsi sulla strada a causa del mio impatto. La salute e la sicurezza prima di ogni altra cosa mentre a oltre dieci metri si udivano altri cinghiali intenti a scavare il terreno alla ricerca di cibo.

Devo ringraziare l’Arma dei Carabinieri che è arrivata dopo la mia telefonata al 112, devo ringraziare gli amici più stretti che si sono precipitati ad aiutarmi nel fare le segnalazioni di pericolo prima dell’arrivo delle Forze dell’ordine e della stupenda macchina organizzativa dell’AVERS che grazie al suo attento presidente Michele Scarabino, hanno prestato supporto di sicurezza e pulizia del manto stradale.

Da questa mia esperienza non posso che ringraziare davvero tutti, nessuno escluso, ma non posso però che sottolineare la scarsa attenzione a questo annoso problema da parte di tutti gli Enti preposti!

Quanto vale la vita di un essere umano difronte all’essere animale chiamato cinghiale? Quanto vale la vita di un essere umano difronte al pericolo nascosto dietro le erbacce, dietro un albero, nel buio, ovunque!

Associazioni di animalisti pronte a puntare il dito contro i cacciatori o contro i comitati che vorrebbero ridimensionare il pericolo con battute di caccia. Signori, il popolo dei cinghiali è aumentato in maniera esponenziale, e purtroppo sono sempre più pericolosi.

Non dimentichiamo i nostri giovani morti in recenti incidenti causati dai cinghiali qui nel nostro territorio. Non dimentichiamo tutte quelle famiglie che oggi piangono i loro cari e pagano ancora tutti i problemi che sono stati scaturiti da un impatto con l’animale.

La Regione Puglia, La Provincia di Foggia, il Parco Nazionale del Gargano, il Comune, l’Anas, tutti Enti Statali che ad oggi si rimbalzano la palla da un ufficio all’altro senza giungere ad una soluzione. Eppure i morti sono lì, gli incidenti sono lì, i feriti sono lì, tutto documentato, tutto registrato. Gli agricoltori piangono per i loro raccolti, eppure tutto tace! A poterlo raccontare si è fortunati, a non poterlo fare molto meno!!

Sarà un mio impegno personale per dare il massimo contributo personale e pubblico per l’Associazione AVERS di San Nicandro Garganico. Un Encomio che si somma sicuramente a tanti altri, che questi ragazzi, queste persone, oggi fanno un lavoro di volontariato interessantissimo mettendo a rischio la loro vita sulle strade, sui boschi, nel fuoco, nelle acque, tra terremoti e catastrofi sostituendosi spesso alle forze dell’ordine o alla stessa Polizia Municipale tipo San Nicandro Garganico che non ha più personale da poter impegnare!

La mia disavventura non si fermerà a questo semplice racconto, ve lo assicuro. Ci faremo portavoce di tutti quei familiari che hanno perso un loro caro o hanno avuto disavventure simili alla mia.

La vita è una sola e va tutelata. Un ultimo messaggio lo voglio dare a tutti quelli che alla guida dimenticano o lo fanno per pigrizia non allacciando la cintura di sicurezza.

Senza la cintura, sicuramente, non avrei potuto raccontarvi tutte queste mie emozioni. Allacciatela sempre.

Gino Carnevale