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GREEN PASS: COLDIRETTI PUGLIA, SALVA 30MLN PER PRANZI E CENONI NATALE

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Con l’avanzare dei contagi e il possibile cambio di colore in giallo o arancione sono a rischio 30 milioni di euro di spesa in ristoranti e agriturismi per pranzi e cene nelle festività di fine anno in uno degli oltre 20mila tra ristoranti, trattorie, pizzerie ed i 900 agriturismi della Puglia, mentre aumenta il pericolo di un ritorno delle restrizioni a causa della ripresa dei contagi. E’ quanto stima la Coldiretti Puglia, in riferimento all’importanza di adottate misure per contenere la pandemia con il green passa rafforzato.

Se il cambio di colore in giallo – sottolinea la Coldiretti regionale – prevede un massimo di 4 persone per tavolo al chiuso in bar e ristoranti, con il passaggio in arancione si rischia il divieto di consumare parti all’interno del locale ma a preoccupare è anche l’impatto sulle attività turistiche. Le serrate andrebbero a frenare la ristorazione e l’accoglienza agrituristica – sottolinea la Coldiretti Puglia – già tra i settori più danneggiati dalla pandemia con i consumi alimentari degli italiani fuori casa che nel 2020 sono scesi al minimo da almeno un decennio con un crack senza precedenti per bar, ristoranti, trattorie e agriturismi che hanno dimezzato il fatturato (-48%) per una perdita complessiva di quasi 5miliardi di euro.

Ma la situazione si ripercuote a cascata – continua la Coldiretti Puglia – sull’intero sistema agroalimentare con oltre 90mila tonnellate di cibi e di vini invenduti dall’inizio della pandemia, secondo la Coldiretti regionale. La drastica riduzione dell’attività – conclude la Coldiretti – pesa infatti sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.

“Sarebbe un colpo durissimo per l’agriturismo che contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità nelle campagne per garantire il rispetto delle distanze sociali ed evitare l’affollamento. Gli agriturismi spesso situati in zone isolate in strutture familiari, dove le distanze si misurano in ettari – con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi più sicuri dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche”, dice Filippo de Miccolis, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti.

Non si tratta solo di garantire il bisogno di convivialità ma anche di sostenere la ripresa dell’economia e la tenuta dell’occupazione, scongiurando di mettere in crisi la filiera che assicura l’approvvigionamento alimentare in Puglia grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, i vincoli, le difficoltà economiche e gli ostacoli oggettivi all’operatività, dalla ridotta disponibilità di manodopera ai blocchi alle frontiere per i trasporti, un impegno quotidiano senza sosta che è sostenuto anche dalle consegne a domicilio, dall’asporto e da importanti momenti di solidarietà.

PALAZZO DOGANA: MOSTRA D’ARTE PITTORICA RINASCIMENTALE “NATALE, SOTTO LO SGUARDO DELLA VERGINE MARIA”

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Martedì 30 novembre alle ore 11.00, verrà inaugurata, nella Sala del Tribunale di Palazzo Dogana la mostra d’arte pittorica Rinascimentale “Natale, sotto lo sguardo della Vergine Maria”, che fa parte del percorso itinerante “Il Rinascimento italiano da Botticelli a Michelangelo”.

La mostra comprende i capolavori dei più grandi pittori rinascimentali italiani, attraverso la ricostruzione di frammenti di affreschi realizzati con materiali naturali. Il visitatore sarà condotto da un affresco all’altro in un percorso d’immagini coinvolgenti.

Direttore dell’evento è Giorgio Galloso, che si è avvalso della collaborazione di Angela Coppolella per la programmazione espositiva.

 

PER I PICCOLI COMUNI VIA LIBERA AL TERZO MANDATO PER I SINDACI

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“Apprendiamo con estrema soddisfazione l’approvazione avvenuta oggi da parte dell’Aula della Camera della riforma dell’articolo 51 del Tuel che consente un terzo mandato consecutivo in tutti i Comuni fino a 5.000 abitanti”. Lo dichiara il Sindaco di Cerignale e Coordinatore nazionale Anci dei piccoli Comuni, Massimo Castelli.
“Dopo anni di battaglie, una delle richieste da lungo tempo avanzate dall’Anci è stata approvata con 328 voti favorevoli e nessuno contrario dalla Camera e prosegue ora il suo iter al Senato. Grazie al particolare impegno di un nostro collega deputato, Roberto Pella, vicepresidente vicario Anci e primo firmatario della proposta di legge “liberiamoisindaci” ispirata dall’Associazione, ed evidentemente anche per una intesa trasversale che si è saputa creare in Parlamento, è prevista la possibilità di un terzo mandato consecutivo per i Comuni fino a 5.000 abitanti, fino ad oggi possibile solo per gli Enti fino a 3.000 abitanti”.

“La posizione espressa dall’Associazione a tale riguardo – spiega Castelli –  è e resta sempre ispirata innanzitutto dal principio di consentire ai cittadini elettori di indicare il proprio e più diretto rappresentante senza limiti temporali, principio naturalmente valido per tutti i Comuni, un limite, tra l’altro, previsto solo per i Comuni.

Nelle ultime tornate elettorali, l’aggravarsi delle oggettive difficoltà nel reperire candidati a primo cittadino nei Comuni più piccoli trova ora una prima risposta concreta da parte del legislatore”.

“Il testo approvato – continua Castelli – prevede, inoltre, una semplificazione contabile particolarmente attesa dagli amministratori dei piccoli Comuni venendo eliminato per questi Enti l’obbligo di effettuare il controllo di gestione attualmente previsto. Si tratta di una procedura particolarmente gravosa per questa tipologia di Comuni, il suo superamento fa ben auspicare di ottenere quanto prima anche altre semplificazioni richieste e ormai sempre più necessarie, a partire dalla revisione del Tuel”, conclude il delegato Anci.

SAN NICANDRO, IL PROGRAMMA DI “ASPETTANDO NATALE E I MERCATINI DI NATALE”

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L’Associazione Comitato Feste Patronali ha pubblicato il programma della iniziativa “Aspettando Natale e i Mercatini di Natale:

Domenica 5 dicembre:

Ore 10:30, inaugurazione dei Mercatini di Natale alla presenza della autorità civili e religiose

Ore 10:30, apertura dei mercatini

Ore 11:30, Street Band

Ore 15:30, apertura dei Mercatini

Ore 16:.00, “U Cunciurtin” si esibirà nella Terra Vecchia per accogliere i turisti dei “Mercatini di Natale”

Ore 17:30, Artisti di strada

Ore 18:30, accensione Albero di Natale con animazione. Giornata allietata da animazioni e stand gastronomici.

Lunedì 6 dicembre:

Ore 10:30, apertura dei Mercatini

Ore 15:30, apertura dei Mercatini

Animazione in piazza e stand gastronomici.

Martedì 7 dicembre:

Ore 10:30, apertura dei Mercatini

Ore 15:30, apertura dei Mercatini

Ore 18:30, Tombolata in piazza

Animazione in piazza e stand gastronomici.

Mercoledì 8 dicembre:

Ore 10:30, apertura dei Mercatini

Ore 15:30, apertura dei Mercatini

Ore 19:30, spettacolo musicale “The Big Ball Band”

Animazione in piazza e stand gastronomici.

 

RAFFICA DI PERQUISIZIONI DEI CARABINIERI: RINVENUTE UNA PISTOLA E MUNIZIONI

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A seguito dell’ennesimo fatto di sangue che ha sconvolto San Severo, i Carabinieri della locale Compagnia – dopo aver raccolto con tempestive e meticolose indagini gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, che hanno consentito al Sostituto Procuratore di turno di emettere nei suoi confronti un decreto di fermo di indiziato di delitto – hanno effettuato una serie di perquisizioni volte, ancora una volta, a disarmare la criminalità sanseverese.

Nel corso delle ricerche in un cortile di un condominio di via Giovanni Pascoli di San Severo, all’interno di bidone dell’immondizia, di quelli marroni utilizzati per la raccolta dei rifiuti organici, i Carabinieri hanno rinvenuto due borselli contenenti una pistola di fabbricazione croata, in ottimo stato di conservazione e perfettamente funzionante, i relativi caricatori, circa 40 munizioni e materiale per la manutenzione dell’arma.

Il materiale sequestrato come autorizzato dall’Autorità Giudiziaria è stato inviato al R.I.S. di Roma per verificare il suo utilizzo in altri fatti delittuosi. Inoltre gli inquirenti stanno esaminando i filmati registrati dalle telecamere presenti in zona al fine di risalire al responsabile dell’occultamento dell’arma.

Inoltre, con l’ausilio dei Carabinieri Cacciatori “Puglia”, sono ancora in corso le ricerche, mediante perquisizioni e rastrellamenti nelle campagne di San Severo, dell’arma utilizzata per l’omicidio di BUTTACCHIO Bonifacio. L’indagato per il fatto di sangue, il sanseverese G.V., a seguito dell’udienza di convalida del fermo dinanzi al G.I.P. del Tribunale di Foggia è stato sottoposto alla custodia cautelare in carcere.

GUARDIA DI FINANZA: OPERAZIONE NO-VAX FREE, SGOMINATA LA BANDA DEI GREEN PASS

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Nell’ambito di una complessa e innovativa indagine del IV Dipartimento (Frodi e Tutela del Consumatore – Cybercrime) della Procura della Repubblica di Milano, coordinata dal Procuratore Aggiunto Eugenio Fusco e diretta dai Sostituti Procuratori Bianca Maria Baj Macario e Maura Ripamonti, i Finanzieri del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche hanno concluso un’importante operazione di contrasto al fenomeno delle truffe del “green pass”, identificando gli ideatori e materiali esecutori dell’illecita attività. Gli strumenti di investigazione Bot e Avatar, di ultimissima generazione, messi in campo anche grazie all’ausilio fornito dal team di investigazioni informatiche di Group-IB, partner tecnologico di Interpol ed Europol, combinati a un innovativo e dinamico monitoraggio “real time” della rete e all’applicazione di tecniche di indagine all’avanguardia da parte dei militari della Guardia di Finanza, hanno consentito di individuare e perquisire diversi cittadini italiani in Veneto, in Liguria, in Puglia e in Sicilia, amministratori degli account Telegram, che promettevano a numerosissimi “clienti” di fornire green pass autentici, muniti di codici QR perfettamente idonei a superare i controlli imposti dalle norme vigenti.

I truffatori, che assicuravano l’autenticità del green pass grazie a una presunta complicità di personale sanitario e che garantivano agli utenti la formula “soddisfatti o rimborsati”, richiedevano il pagamento del titolo rigorosamente in criptovalute. Le indagini hanno consentito di smascherare i membri dell’organizzazione criminale – i quali hanno immediatamente ammesso le proprie responsabilità – ricostruirne completamente la rete della clientela e sottoporre a sequestro i profitti illeciti in criptomoneta.

Bitcoin ed Ethereum erano quelle preferite. Determinante, infatti, è stato il rinvenimento sui numerosi device degli indagati – sequestrati prima e analizzati poi – di fotografie di documenti di identità e tessere sanitarie di numerosi soggetti, referti attestanti la negatività ai tamponi naso-faringei, attestazioni false di compiacimento di clienti per i green pass contraffatti e, soprattutto, chat da cui emerge, in maniera eloquente, il subdolo modus operandi adottato dall’organizzazione criminale.

Numerosissimi gli utenti della rete che – allo scopo di eludere le norme a tutela della collettività emanate dal legislatore per contrastare l’evolversi della pandemia in atto – attratti dall’idea di poter acquistare un green pass senza averne titolo per un costo di 100 euro, oltre ad aver perso la somma pattuita, hanno anche superficialmente condiviso i propri documenti di identità, esponendosi a elevati rischi circa un utilizzo illecito degli stessi. Referente: Col. t.ST Gian Luca Berruti; Contatti: 3346658749

L’operazione dimostra come il monitoraggio, attuato costantemente dalla Guardia di Finanza, dei settori economici resi maggiormente attrattivi dall’emergenza sanitaria e di quelli più vulnerabili a causa della recessione in atto, è fondamentale per arginare le mire espansionistiche della criminalità organizzata.

SOCIETA’ E FAMIGLIA SANNICANDRESE NELLE FONTI DI STORIA LOCALE. SECC. XVI-XX (ULTIMA PARTE)

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Sempre in questa sezione trovano spazio due delibere comunali degli anni Venti. La prima è una delibera di Consiglio Comunale del 30 novembre 1921 e riguarda la commemorazione del Consigliere di Cassazione, avv. Francesco Paolo Antonio Mastrovalerio, illustre cittadino sannicandrese nato a San Nicandro Garganico il 24 febbraio 1865 e morto a Napoli. La seconda è una delibera di Giunta Comunale del 23 ottobre 1925 e ha per titolo “Calmiere sui generi di 1a necessità e disposizioni analoghe”. In questo documento, considerato il crescente rialzo dei generi alimentari di prima necessità, “dovuto all’ingordigia dei rivenditori e rigattieri; Considerato che è necessario mettere un freno per evitare che tali prezzi assumano proporzioni grandi, tanto più che nella popolazione si nota un vivo malcontento; Considerato che i vicini Sanmarchesi scendono tutte le mattine in questa città per vendere patate, castagne ed altri generi alimentari, che questi rivenditori acquistano a prezzo mite per poi rivendere a prezzi proibitivi” si delibera il prezzo con cui dovevano vendersi le cicorie, i sedani, le scarole, i pomodori, i peperoni, le melanzane, le catalogne, le fave, i latticini ecc. Nella deliberazione viene fatto divieto di vendere all’ingrosso “tutti i generi alimentari di qualsiasi specie fino alle ore 11 di tutti i giorni della settimana”.

Dall’archivio parrocchiale provengono anche due documenti che ricordano, il primo, il vaiolo dell’anno 1835 (i numerosissimi morti per ordine del Comitato di Vaccinazione furono seppelliti nel Convento di Santa Maria delle Grazie), il secondo il colera, che, non meno esiziale, scoppiò a San Nicandro il 5 agosto 1865. Dai volumi degli obblighi annuali delle messe per l’anno 1808 è tratta la pagina di Obbligo del canonico Mastrovalerio, il quale doveva celebrare le messe per i quondam don Stefano Acquaviva, Martino Torella, Giuseppe Pertosa, Leonardo Peticchio, Domenico Fioritto, Caterina Parisi, Anfione Altea e Antonio Centonza (per quest’ultimo, il cui anniversario di morte ricorreva il 18 marzo, una messa parata). Nei secoli passati, e fino al primo ventennio del ‘900 era molto in voga il far dire le messe dopo la morte di un congiunto. Anche nei testamenti il testatore dichiarava di lasciare una somma di soldi ad una determinata chiesa affinché nelle date da lui stabilite fossero celebrate delle messe. In Chiesa Madre ci sono stati degli obblighi di messe istituite verso la fine del ‘600 e terminate nell’Ottocento.

La terza sezione ospita dei documenti concernenti alcuni cognomi che hanno subito variazioni nel corso dei secoli, come ad esempio l’attuale cognome Giagnorio (da Giovanni Iorio), D’Anello (da di Nello) e Lo Staino (da Restaino). I documenti di questi tre cognomi sono tratti dai registri parrocchiali della Chiesa Madre. Nella quarta sezione si sono esposti alcuni documenti che riportano alcuni cognomi di famiglie ora estinte: la famiglia Moja, proveniente nell’antichità da Cava dei Tirreni; la famiglia Perrone, proveniente da Apricena; la famiglia Petrillo, proveniente da San Paolo di Civitate; l’antica e importante famiglia Fronda (riportata anche Fronna in molti documenti del Seicento), presente a San Nicandro già dalla metà del XVI secolo ed estintasi intorno alla metà del ‘700; la famiglia Giacchesio, proveniente nel ‘600 da Campo di Giove (L’Aquila) ed estintasi verso la fine dell’Ottocento; la famiglia Venezia arrivata a San Nicandro nel 1900 e proveniente da Montescaglioso (Matera); la famiglia Pescione arrivata a San Nicandro da Avella (Avellino) intorno alla metà dell’Ottocento; la famiglia Meraviglia arrivata a San Nicandro da Casalbore (Avellino) poco dopo l’Unità d‘Italia; la famiglia Pisani proveniente da Termoli (Campobasso) verso la fine del ‘700 ed estintasi intorno alla metà dell’Ottocento e la famiglia Milena, già presente a San Nicandro dalla fine del ‘500 ed estintasi prima della metà del ‘900.

Vincenzo Civitavecchia

AL VIA GLI INTERVENTI PER LA VALORIZZAZIONE E FRUIZIONE DI SITI ARCHEOLOGICI IN PUGLIA

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Con l’adesione al CIS Capitanata da parte dell’amministrazione comunale di San Nicandro Garganico si è ritenuto di promuovere la candidatura a finanziamento di interventi per la valorizzazione delle valenze naturalistiche, artistiche e archeologiche del nostro territorio comunale ed in particolare dei tre importanti siti archeologici: 1) Città di Devia con i nuovi scavi archeologici nell’area circostante, la Chiesa di Santa Maria e vecchia strada (Via Vetere) che conduce all’antico monastero di San Nicola Imbuti in agro di Cagnano Varano per estendere i percorsi escursionistici ed ampliare l’offerta turistica sul territorio;  2) villa romana di Sant’Annea risalente alla seconda metà del 1° secolo a.c. con l’acquisizione al patrimonio comunale del sito delle aree circostanti, l’esecuzione di una campagna di scavi archeologici ed il recupero dell’intera area con la realizzazione di un sentiero pedonale; 3) l’insediamento archeologico di Torre Mileto sito nell’area circostante l’omonima torre aragonese con il recupero del villaggio pescatori e pastori di Torre Mileto databile tra la fine dell’era del bronzo e l’anno 1.000 a.c. ed il collegamento di altri siti archeologici (città di Devia, Idroscalo di Cagnano Varano, Villa romana di Sant’Annea).

Tali interventi sono sicuramente di validissima promozione del territorio sannicandrese in quanto potranno favorire lo sviluppo del turismo di vario tipo (turismo a rete) nell’area vasta del comune di San Nicandro e dei comuni limitrofi che hanno aderito al Programma integrato “I Laghi del Gargano” il cui protocollo d’intesa è stato già approvato.

In relazione a queste scelte, si comunica che è stata approvata dalla Giunta Regionale la proposta di deliberazione che avvia una nuova linea di attività nell’ambito della Valorizzazione dei Luoghi della cultura finanziata nell’ambito del POR Puglia 2014-20.

La delibera stanzia 10 milioni di euro in favore di Enti locali, per realizzare interventi di messa in sicurezza, recupero, sistemazione di siti di rilevanza storica, per garantire continuità alle attività di ricerca archeologica nonché di valorizzazione e promozione del patrimonio archeologico venuto alla luce, con la realizzazione di veri e propri “Laboratori di fruizione”, che vedranno i Comuni in prima linea, come proponenti e attuatori di interventi per i quali sarà attivata ogni necessaria collaborazione con le Soprintendenze Archeologia Belle Arti e Paesaggio e  le altre istituzioni pubbliche e private coinvolte sul territorio.

“Quello che auspichiamo – ha dichiarato l’Assessore Massimo Bray – è che gli Enti locali colgano questa importante opportunità per definire progetti connotati da un approccio innovativo e inclusivo, per renderli attivatori di nuove iniziative culturali e di nuovi flussi turistici, e centrali nelle iniziative di promozione di laboratori didattici e ludico-ricreativi connessi alla conoscenza della storia antica e del patrimonio archeologico ed etnoantropologico dei territori, rivolto ai bambini e ai ragazzi oltre che a diversi target di pubblico interessati ad una esperienza di fruizione completa e innovativa del nostro territorio”.

La Sezione Tutela e Valorizzazione dei Patrimoni Culturali sta già predisponendo l’Avviso pubblico per la candidature e la selezione di interventi, che potranno essere finanziati da Regione con un contributo massimo di 1.000.000,00 per ciascuno e che saranno considerati ammissibili a finanziamento se riguardano aree e parchi archeologici nella piena disponibilità di Enti Locali e se gli stessi interventi prevedono attività di ricerca scientifica, storica ed archeologica per favorire il miglioramento delle conoscenze del patrimonio archeologico, messa in sicurezza del patrimonio archeologico venuto alla luce con le connesse opere per l’accessibilità e fruibilità degli stessi beni, in ottica di promozione turistica e nell’ambito di iniziative di inclusione sociale e culturale,  implementazione di soluzioni tecnologiche e innovative per accrescere il valore esperienziale della fruizione dei siti medesimi e del patrimonio archeologico e culturale qui presente.

I progetti selezionati e finanziati dovranno contemplare sia opere infrastrutturali e di ricerca e scavo archeologico, sia interventi volti a migliorare la fruizione del patrimonio (nella misura massima del 10% del costo totale del progetto).

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S.P. 28 “PEDEGARGANICA”: INFRASTRUTTURA STRATEGICA PER IL TERRITORIO PRONTO IL PROGETTO

A seguito della progettazione definitiva da parte dei progettisti incaricati,  è stata indetta la Conferenza di servizi per il progetto di completamento della strada provinciale n. 28 “Pedegarganica”.
Un progetto di grande impatto per l’intero comprensorio garganico e per la Capitanata, che sarà finanziato con i ribassi di gara dei progetti finanziati nell’ambito del CIS Capitanata, attualmente il Cis ha già finanziato la progettazione definitiva ed esecutiva.
La strada provinciale S.P.28 è costituita da due tronchi stradali. Il primo si sviluppa a partire dall’abitato di Apricena e, dopo aver intersecato la SP 27, termina in corrispondenza della SS 272, nei pressi del passaggio a livello della stazione ferroviaria di San Marco in Lamis. Il secondo si dirama dal suddetto incrocio e, dopo aver intersecato varie strade provinciali, tra le quali la SP 22 e la SP 26, confluisce sulla SP 45bis. L’intervento in oggetto riguarda quest’ultimo tronco che si sviluppa in corrispondenza della sede del tracciato stradale esistente e il tratto, appartenente al primo tronco, tra la PP 6+400 e l’incrocio con la SS 272 che si sviluppa in variante.
Il Presidente della Provincia Nicola Gatta, in merito al completamento della strada provinciale S.P.28, che attraversa i territori dei Comuni di Apricena, San Severo, Rignano Garganico, San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo, ha dichiarato: “La nuova viabilità costituisce un intervento di fondamentale importanza dal punto di vista strategico sia per quanto attiene i collegamenti con le viabilità limitrofe, sia in prospettiva dello sviluppo di una direttrice dal Tavoliere al Gargano. Gli interventi previsti tendono a migliorare lo sviluppo commerciale agevolando ed incrementando il trasporto merci dai centri industriali ed artigianali dall’alto tavoliere verso la zona portuale di Manfredonia e da quest’ultima verso l’area del basso tavoliere e del nord barese. Inoltre, l’ammodernamento di tale collegamento renderà maggiormente perseguibili benefici allo sviluppo turistico di una vasta zona in cui sono presenti, oltre ad importanti centri a vocazione religiosa, anche aree rurali ad elevato potenziale turistico”.

FOGGIA ENTRA NELL’ATLANTE DEI MIGLIORI VINI D’ITALIA, AL “CALAROSA” LA QUATTRO VITI DELL’AIS

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Foggia entra nell’atlante dei migliori vini d’Italia, con un riconoscimento che almeno per i rosati, fino a qualche anno fa, era quasi esclusivo appannaggio del Salento. Un vino di Foggia ha conquistato il massimo riconoscimento di qualità dell’AIS, l’Associazione Italiana Sommelier: al CalaRosa, rosato ottenuto da Nero di Troia, i sommelier italiani hanno assegnato le Quattro Viti, il miglior punteggio, e il rosé che nasce a Borgo Incoronata, nelle cantine Borgo Turrito, è stato inserito nella prestigiosissima ed esclusiva Guida Vitae 2022 in uscita nei prossimi giorni. Si tratta di una vera e propria “Bibbia” per i sommelier italiani, poiché per entrarvi i vini sono selezionati e giudicati dalla più autorevole e rigorosa associazione che rappresenta i professionisti dell’enologia.

“Siamo felicissimi”, ha commentato Luca Scapola, titolare di Borgo Turrito, “e parlo al plurale perché questo straordinario riconoscimento, uno dei più prestigiosi e difficili da conquistare, è di tutta la squadra, di tutte le donne e gli uomini che lavorano nei nostri vigneti e nelle nostre cantine”.

Il CalaRosa Nero di Troia IGP Puglia Rosato a un anno dal suo ‘esordio’, nel 2016, conquistò anche l’Unione degli Enologi Francesi che premiò il rosé made in Foggia nell’ambito de “Le Mondial Du Rosè”.

Con il massimo riconoscimento dell’AIS, il vino prodotto nella borgata storica di Foggia è riuscito nell’impresa di mettere d’accordo sommelier italiani e intenditori francesi. Borgo Turrito e i suoi vigneti si trovano a 500 metri dal Santuario Incoronata, nel cuore del Parco regionale istituito nel 2006 come area naturale protetta. “Siamo viticoltori dal 1890, i miei nonni possedevano vigneti ad Alberello, nell’agro di Rocchetta Sant’Antonio”, ha raccontato Scapola. “Io ho iniziato a dirigere l’azienda quando avevo 23 anni, oggi ne ho 38 e questo riconoscimento arriva in un momento importante perché segna anche simbolicamente una ripartenza nel segno delle eccellenze che mi auguro possa riguardare tutto il territorio di Foggia”.

Intense sensazioni floreali di rosa e fruttate di visciole, con note agrumate, caratterizzano il CalaRosa, ottenuto da un’accurata selezione di Nero di Troia. Un vino piacevolmente morbido e ben bilanciato da una spiccata sapidità e freschezza acida. Nel 2015 ne furono prodotte 3.500 bottiglie, oggi se ne producono circa 40.000 e arrivano in tutto il mondo, portando il nome di Foggia e l’eco di profumi e bellezza del Tavoliere.

La Guida Vitae 2022, oltre al rosato foggiano, ha premiato anche Ordona e San Severo assegnando le Quattro Viti rispettivamente al Rosantica 2020 Placido Volpone e al Sanseveria Brut Rosé 2017 delle Cantine D’Araprì.

“Possiamo dire che il nostro CalaRosa è in buona compagnia, facciamo i nostri complimenti alle altre due cantine della Capitanata che fanno entrare la provincia di Foggia nella guida più importante”, ha detto Luca Scapola.

Il premio al CalaRosa è un riconoscimento anche per il Nero di Troia, un vitigno che si coltiva in provincia di Foggia sin dai tempi di Federico II. Lo Stupor Mundi arrivò in terra di Capitanata 800 anni fa. Ai suoi banchetti, quando amava discutere di scienza, di arte e di tutte le meraviglie della terra che elevano lo spirito, le ricerche storiche ci confermano che il vino non mancava mai. Poteva essere quello greco, alcuni antichi testi menzionano anche il vino che l’Imperatore faceva arrivare dalla Sicilia, ma ben presto Federico Ruggero di Hohenstaufen scoprì le uve prodotte nel Tavoliere. “Abbiamo sempre creduto nell’eccellenza del nostro ‘vitigno-bandiera’, vederlo svettare nell’olimpo dei vini premiati dai sommelier italiani è un grandissimo orgoglio”.

SAN NICANDRO, TRENO DEI MERCATINI DI NATALE SOLD OUT

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Grande successo per questa iniziativa voluta fortemente dal Comitato Feste Patronali.

Tanta la soddisfazione sapere che tanti viaggiatori provenienti da tutta la Puglia il 5 dicembre faranno tappa a San Nicandro Garganico per visitare i nostri Mercatini di Natale ma soprattutto la nostra città.

Confidiamo nella collaborazione e nell’aiuto di tutti i sannicandresi, in particolar modo delle attività commerciali, da far in modo che i turisti non restino delusi ma di poter parlare bene di San Nicandro al rientro nelle proprie città.

Ringraziamo ancora una volta Ferrovie del Gargano, Agenzia Viaggi e Turismo e Rotaie di Puglia per aver aderito al nostro progetto.

OPERAZIONE “GREEN POWER” “COLPO DI CODA” CON L’ARRESTO DEL SESTO COMPONENTE DEL GRUPPO

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Nella nottata odierna i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Foggia, coordinati dalla Procura della Repubblica di Foggia, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Foggia. In particolare, gli investigatori dell’Arma hanno arrestato il sesto componente del presunto gruppo criminale rientrante nella maxi operazione antidroga convenzionalmente denominata “Green power”. “Colpo di coda” quindi nell’inchiesta giudiziaria che, lo scorso 11 ottobre, aveva già determinato l’arresto, sempre su provvedimento restrittivo del GIP del Tribunale capoluogo, degli altri 5 componenti ritenuti responsabili della coltivazione di un’imponente piantagione di canapa indica di quasi 5.000 piante, impiantata in località Montaltino di Cerignola (FG), una delle più vaste sequestrate negli ultimi anni nella provincia di Foggia e non solo, con un volume d’affari criminale stimato in circa 10 milioni di euro.

Anche all’arrestato di oggi, un 70enne originario di Modena e per questo noto con lo pseudonimo di “u modenese”, è stato contestato, allo stato degli atti delle indagini preliminari, la coltivazione di sostanze stupefacenti aggravata dall’ingente quantitativo, riconoscendogli, tra l’altro, la recidiva reiterata specifica infraquinquennale, in relazione appunto ai suoi precedenti penali specifici. Secondo gli inquirenti, il 70enne era la “regia occulta” dell’individuato sodalizio criminale ovvero colui il quale dava disposizioni ed indicazioni agli altri 5 nella gestione diretta e materiale della maxi piantagione. L’inchiesta giudiziaria, infatti, dopo i primi arresti, come era inevitabile, non si è fermata, riuscendo così ad individuare anche “u modenese”, non rilevato in una prima fase delle indagini, in relazione appunto al suo ruolo direttivo “esterno”.

Nei prossimi giorni, l’uomo sarà sottoposto da interrogatorio di garanzia. Tuttora in carcere, infine, gli altri 5 arrestati del mese scorso. Ancora una volta, Magistratura e Carabinieri hanno dato un importante risposta in termini di legalità e sicurezza nel territorio della Capitanata, colpendo in particolare un settore illecito molto remunerativo per la criminalità, quello del narcotraffico.

FORZA ITALIA E CDU, MANIFESTAZIONE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

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Continua la campagna dell’informazione e sensibilizzazione sulla Parità di genere contro la violenza di genere tenutasi il 25 novembre 2021 presso la sede Forza Italia – Cdu organizzata dalla coordinatrice Donne Forza Italia – Cdu Costanza Ciavarrella nonché responsabile Centro Mobbing e Stalking Foggia, Enzo Marinacci commissario Forza Italia – Cdu e Pasquale D’ anello avvocato del CAM FOGGIA che ci ha informate e approfondito il Codice rosso.

La campagna continua con un altro evento organizzato e coadiuvato dal Centro Mobbing e Stalking Foggia il 27 novembre 2021 in collaborazione con il comune di San Nicandro garganico, presso Palazzo Zaccagnino ore 18,30.

Il monito e missione del Centro Mobbing e Stalking Foggia e la lotta politica delle Donne Forza Italia- Cdu è la priorità all’educazione del RISPETTO DEL GENERE e RIEDUCAZIONE SOCIALE, NON DELLA VITTIMA ma del carnefice.

SOCIETA’ E FAMIGLIA SANNICANDRESE NELLE FONTI DI STORIA LOCALE. SECC. XVI-XX (TERZA PARTE)

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Lo studio dei capitoli matrimoniali è importante per capire come sono evolute le tradizioni locali durante il corso dei secoli. Il legato pio fu scritto il 9 luglio 1699 dal sacerdote don Pietro d’Herrico, il quale, richiesto da Michele Malizia, si è recato presso la sua abitazione, e trovandolo “sano di mente… ed infermo di corpo”, ne ha ricevuto le ultime volontà. Tra le varie disposizioni “vuole, che il suo corpo se seppellisca nel Convento di Santa Maria delle Grazie di questa Terra; dice detto Michele legante, che il debito di fundico, che hà con il quondam Gramatio del Pesaro, e debito di spetiaria, si paghi commune con detto Matteo suo fratello; […] vuole detto Michele legante, che Semiddea d’Ambrosio sua moglie sia signora e padrona guardando il letto viduale, ed in caso si maritasse, che si possa pigliare la sua dote, e che dette sue figliole restino sotto la tutela, e governo di Francesco della Torella suo zio, e di detto Matteo suo fratello, e che siano esecutori del presente legato e di detta pia disposizione, et di quanto in essa si contiene, essendo così la sua ultima volontà, e non altrimente”. Sono presenti come testimoni Luca Malizia, Domenico e Nicola Pallante, Antonia e Grazia d’Ambrosio, nonché don Pietro d’Herrico, che per volontà di Michele Malizia ha sottoscritto il legato pio.

Nella seconda sezione si sono esposti per lo più documenti provenienti dall’archivio comunale. Da esso, come si accennava all’inizio, provengono delibere preunitarie del Decurionato e delibere del Consiglio Comunale dall’Unità d’Italia fino agli anni Venti del Novecento. Il più antico è del 12 febbraio 1827 e riguarda la nomi- na di alcuni eremiti alle cappelle rurali di San Giuseppe, Santa Maria del Monte e Santa Maria dei Mari sul Monte Devio. Altri riguardano la vendita delle carni, il cui prezzo doveva essere fissato dal Decurionato (l’attuale Consiglio Comunale), e il prezzo di vendita del vino. Importante è il documento concernente la tassa di famiglia o di focatico deliberata dal Consiglio Comunale il 9 aprile 1870.

Del 10 ottobre 1871 è la delibera del Consiglio Comunale attestante l’apertura di un asilo infantile guidato dalle Suore della Carità, ordine di suore che andò via da San Nicandro nei primi del ‘900. Del 6 maggio 1851 è una delibera del Decurionato concernente la fida civica degli animali. In questo documento troviamo i cognomi di tantissime famiglie che erano dedite alla pastorizia.

Il 15 settembre 1878 si istituisce una levatrice munita di diploma per l’assistenza gratuita alle partorienti povere. Il giorno 11 giugno 1892 il Consiglio Comunale delibera sul “Concentramento, raggruppamento e trasformazione delle Istituzioni pubbliche di beneficenza”. Tra le varie opere pie viene ricordata quella detta di “S. Michele Arcangelo”, il cui rappresentante locale è il signor Vincenzo La Piscopia. Questo legato dotale “venne fondato anticamente (nel secolo scorso) dal Principe di Sannicandro, Don Augusto Cattaneo, a favore di sei fanciulle nubende povere, alle quali in ciascuno anno e nel 29 settembre, giorno di S. Michele, per testamento del defunto filantropo, si doveva concedere per sorteggio, una dotazione di dieci ducati per ciascuna onde si fosse provveduta, secondo l’intenzione del fondatore, del letto maritale. La tradizione, infatti, chiama questo legato col nome di “letti di S. Michele”. Erano presenti all’estrazione di questi sei letti dotali: il Sindaco, l’Arciprete e l’Amministratore delegato. (continua)

Vincenzo Civitavecchia

SAN NICANDRO: “OLTRE LA VIOLENZA”, MOSTRA DI PITTURA DELL’ARTISTA MARIA LUIGIA CIRILLO

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Il Centro Mobbing e Stalking Foggia, l’Associazione “Oro tra le mani”, Fidapa Foggia e il Comune di San Nicandro presentano “…Oltre la violenza”, una mostra di pittura di genere dell’artista Maria Luigia Cirillo.

L’evento si terrà nell’atrio di Palazzo Zaccagnino, sede del comune di San Nicandro Garganico, il 27 e il 28 novembre dalle ore 18:30.

Previsti i saluti del sindaco Matteo Vocale e dell’assessora alle Politiche Sociali Arcangela Tardio.

La cittadinanza è invitata a partecipare.

La mostra è aperta rispettando tutte le misure di sicurezza a tutela del contenimento del virus Civid-19.

FOGGIA, OCCORRE UN INCREMENTO DEI PRESIDI GIUDIZIARI CON 12MILA PROCESSI PENDENTI

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“La denuncia del procuratore Capo di Foggia Ludovico Vaccaro in audizione insieme ai colleghi delle province di Bari, Barletta, Andria e Trani presso la Commissione regionale di studio sulla criminalità sulla situazione in cui verte Foggia e tutta la Capitanata è purtroppo una triste conferma dei dati sulla delinquenza che tutti conosciamo. Per questo motivo è stata presentata un’interrogazione a risposta scritta al Ministro della Giustizia per sapere quali provvedimenti intenda assumere e se non ravveda le esigenze di un implemento di magistrati e presidi giudiziari nel territorio foggiano”. Così in una nota congiunta del consigliere regionale della Lega Joseph Splendido e della deputata pugliese della Lega Anna Rita Tateo, componente della Commissione giustizia alla Camera.

“Foggia – hanno proseguito – si piazza al primo posto in una poco onorevole graduatoria nazionale per numero di estorsioni a cui si associa l’escalation di furti e rapine, spaccio di droga, attentati ai blindati, ordigni esplosivi, incendi e caporalato. A questo si affianca una conflittualità sociale molto accentuata: gli attentati incendiari contro avvocati e amministratori ne sono una riprova. Nonostante l’azione sinergica da parte della magistratura foggiana e di quella barese della Direzione Distrettuale Antimafia i risultati ottenuti, che pur ci sono stati, non bastano. La pianta organica della Procura e del Tribunale è decisamente inadeguata rispetto al bacino di utenza, che risulta essere il più esteso nell’ambito del territorio del distretto di Foggia e provincia: pendono oltre 12 mila processi in fase dibattimentale su un territorio di oltre 72 mila chilometri quadrati. Occorre senza dubbio un incremento dei presidi giudiziari sul territorio, in particolare a Lucera, con la richiesta di istituire lì una sede distaccata della Corte d’Appello, e a Rodi Garganico, per un tribunale al servizio del territorio. Per far funzionare decorosamente e garantire una celere risposta di giustizia ai cittadini che ne fanno richiesta, poi, occorrerebbe anche un rafforzamento delle unità di polizia giudiziaria” concludono i leghisti.

 

AL VIA LA 2^ EDIZIONE DEL CONCORSO DI DISEGNO “NATALE E’…”

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Il tema di quest’anno: “Dove si trovano gli Angeli?”

C’è tempo fino al 31 dicembre per partecipare al concorso nazionale di disegno, riservato ai bambini da 6 a 12 anni. Il tema di quest’anno è: “Dove si trovano gli Angeli?”. Ad organizzare la 2° edizione del Concorso Natale è…è sempre l’Associazione “Il nome è…” presieduta dal vulcanico Giuseppe D’Onghia, con la collaborazione dei partner Professionecasa di Talsano (TA), B&B Palazzo della Torre di Peschici (FG), Antonio Dellisanti Editore e la collaborazione di tutti i sostenitori.

«Voltaire diceva che “nessuno sa con precisione dove si trovino gli angeli, se nell’aria, nel vuoto, o nei pianeti”. È invece risaputo che bambini e angeli siano intimamente connessi tra di loro – ad affermarlo con convinzione è il Presidente dell’APS, che continua Bambini e angeli giocano spesso insieme, sono gli amici immaginari con cui gli uomini del futuro parlano. Quindi chi meglio dei bambini può disegnare un angelo?».

La partecipazione al concorso prevede la creazione di un disegno realizzato con qualsiasi tecnica artistica (a matita, a colori, acquerello, tempera, con i pennarelli…), su un foglio da disegno in formato A/4 e che interpreti, in modo personale, il tema degli “Angeli”.

Tutti i dettagli relativi alla partecipazione, sono indicati nel Bando e nel Regolamento pubblicati sul sito dell’associazione: www.ilnomee.it.

A giudicare i disegni ci sarà una giuria di qualità presieduta dall’artista Francesco Russo, dalla restauratrice romagnola Elena de Benedictis e da Lara Lamberti, esperta di arte emozionale.

La commissione visionerà tutti i lavori e a insindacabile giudizio assegnerà i seguenti premi:

il 1° classificato si aggiudicherà una bicicletta e un soggiorno gratuito, per lui e per i suoi genitori, presso il B&B Palazzo della Torre di Peschici)

Il 2° e 3° classificato riceveranno un cofanetto di libri.

La premiazione si terrà in diretta sulla pagina Facebook dell’associazione il 5 gennaio a partire dalle 17.

L’Associazione di Promozione Sociale Il Nome è…, nasce per dare un aiuto concreto a bambini e ragazzi di Taranto in difficoltà, tutto senza alcuno scopo di lucro.

Per sostenere le attività dell’Associazione Il nome é…è possibile fare delle donazioni libere o destinare il 5×1000 nella prossima dichiarazione dei redditi. Occorre solo firmare nel riquadro “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale…” e indicare il codice fiscale dell’Associazione Il nome è: 90253640735. Una scelta consapevole che fa del bene agli altri.

Info:

https://ilnomee.it/
https://www.facebook.com/associazioneilnomee

REDDITO CITTADINANZA AGGIUNTIVO FINO A 4680 EURO: DOMANDA E ATTIVITA’ AMMESSE

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Incentivo per avvio di un’attività di lavoro autonomo, di impresa individuale o di società cooperativa dai percettori di Rd: istruzioni e domanda INPS.

Con la Circolare n. 175/2021, l’INPS chiarisce quali sono le attività autonome ammesse al beneficio addizionale fino a 4680 euro in un’unica soluzione (pari a sei mensilità da 780 euro), a cui ha diritto il titolare del Reddito di Cittadinanza che decide di mettersi in proprio entro i primi dodici mesi di fruizione del RdC. La circolare, inoltre, illustra la disciplina e le modalità di richiesta e di erogazione ai beneficiari del beneficio addizionale.

Requisiti per il beneficio addizionale RdC

  • Il richiedente è parte di un nucleo familiare beneficiario di RdC ancora in corso di erogazione;
  • Avvio attività (autonoma, individuale, cooperativa come socio lavoratore) entro 12 mesi dall’inizio del sussidio;
  • Il richiedente non ha cessato, nei dodici mesi precedenti, un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o non ha sottoscritto, nello stesso periodo, una quota di capitale sociale di una cooperativa nella quale il rapporto mutualistico abbia ad oggetto la prestazione di attività lavorativa da parte del socio, a eccezione della quota per la quale si chiede il beneficio addizionale;
  • Il richiedente non è componente di nuclei già fruitori del beneficio addizionale.

Attività imprenditoriali ammesse

Per ottenere la somma aggiuntiva (di cui all’articolo 8, comma 4 del DL 4/2019), sono ammesse le attività di lavoro autonomo, di impresa individuale o di società cooperativa, anche a chi costituisce o fa ingresso in una società a responsabilità limitata (Srl) o di persone (Snc o Sas) purché il beneficiario sia un socio lavoratore, cioè che presti attività lavorativa (e non si limiti al conferimento di capitale sociale). Si utilizzano gli stessi criteri validi per la liquidazione anticipata dell’anticipazione NASpI in un’unica soluzione (incentivo per l’auto-imprenditorialità). Sono dunque ammesse le seguenti fattispecie.

  • Attività professionale esercitata da liberi professionisti, anche iscritti a casse professionali autonome;
  • Attività di impresa individuale commerciale, artigiana o agricola;
  • Sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa nella quale il rapporto mutualistico ha come oggetto la prestazione di attività lavorative da parte del socio;
  • Costituzione di società unipersonale (Srl, Srls, SpA) con unico socio illimitatamente responsabile (solo in tal caso);
  • Costituzione o ingresso in società di persone o di capitali (Snc, Sas o Srl) se il socio svolge attività lavorativa.

La verifica di questo requisito sarà verificata tramite l’iscrizione nelle rispettive gestioni previdenziali obbligatorie (a seconda del caso: casse professionali, gestione separata, gestione commercianti, artigiani o coltivatori diretti).

Domanda bonus imprenditorialità

La domanda va presentata entro 30 giorni dall’avvio dell’attività tramite il modello INPS “COM esteso” aggiornato (disponibile dal 30 settembre 2021). La comunicazione va effettuata anche se l’attività è stata avviata e comunicata all’INPS con le precedenti modalità e la fruizione dell’RdC risulti ancora in corso al 30 settembre. L’INPS accetterà anche le domande provenienti da nuclei il cui RdC sia scaduto tra il 15 maggio e il 30 settembre 2021 a condizione che l’attività sia stata comunicata con le precedenti modalità (entro 30 giorni, tramite modello “RdC-Com Esteso“).

Il beneficio (il cui importo è calcolato con riferimento al mese in cui è avviata l’attività, moltiplicando per sei l’ammontare dell’RdC fruito) viene erogato sul conto corrente (IBAN) indicato in sede di presentazione della domanda o tramite bonifico domiciliato, entro due mesi. Come anticipato nel Messaggio n. 3212/2021, la richiesta può essere presentata all’INPS tramite le seguenti modalità:

  • sito web dell’INPS (www.inps.it) con SPID, CNS o CIE;
  • Istituti di patronato;
  • Centri di assistenza fiscale.

Revoca

Il beneficio addizionale può essere revocato se l’attività avviata cessa prima di 12 mesi oppure se si verifica una decadenza sanzionatoria dal RdC. Ad esempio, per mancata accettazione di un’offerta di lavoro congrua, mancata partecipazione alle iniziative di politica attiva, mancato aggiornamento della DSU per variazioni del nucleo familiare. (pmi.it)

 

UN ARRESTO DEI CARABINIERI: VIOLENTAVA E FACEVA PROSTITUIRE LA PROPRIA COMPAGNA

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Sempre maggiore è l’impegno che anno dopo anno l’Arma dei Carabinieri pone nel contrasto a tutti quei comportamenti che ledono le donne fisicamente, psicologicamente e nella loro dignità. In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Foggia vuole condividere il proprio quotidiano agire con simboliche iniziative che aiutino tutte le donne, ed in particolare quelle che vivono momenti di difficoltà, a comprendere che il primo passo per tornare libere dalle violenze è quello di denunciare.

A tal riguardo saranno tenuti nella giornata odierna, in diversi Comuni della provincia, incontri a tema tenuti dai Comandanti di Compagnia e di Stazione nelle scuole secondarie di secondo grado, ove sarà altresì divulgato materiale promozionale (video-locandine) edito dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri “Per un contrasto efficace al fenomeno, è importantissima l’informazione, la prevenzione e l’approccio alle vittime di violenza”.

I carabinieri di Motta Montecorvino hanno arrestato, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, un 51enne già noto alle Forze dell’Ordine, originario di Foggia per i reati di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale aggravata, sfruttamento, induzione e agevolazione della prostituzione.

All’esito di mirata attività d’indagine, partita da anonima segnalazione e protrattasi per circa due mesi, i militari hanno potuto accertare che il prevenuto da almeno 5 anni costringeva la convivente, 43enne anche lei foggiana, a prostituirsi sulle principali arterie stradali della provincia, gestendo in prima persona tutti i proventi di tale attività.

Non solo; unendo specifici servizi di osservazione e controllo all’acquisizione di informazioni da parte di persone in grado di riferire sui fatti, i carabinieri, scandagliando nel recente passato della donna, hanno scoperto uno scenario inquietante fatto di continue vessazioni, fisiche e morali, di ripetute minacce e violenze sessuali con le quali il reo avrebbe indotto, nella vittima, un clima di assoluta soggezione, portandola a subire anni di umiliazioni.

L’esito dell’attività investigativa, è stato totalmente condiviso dal Pubblico Ministero titolare dell’attività d’indagine ed è confluito nell’ordinanza di custodia cautelare, cui i militari hanno dato esecuzione alle prime luci dell’alba. Per lui, al termine delle formalità di rito, si sono spalancate le porte del carcere di Foggia.

La donna, sta bene, ed è stata informata dei centri Antiviolenza che, anche sul territorio della provincia di Foggia, sono particolarmente attivi e capaci di fornire la giusta assistenza sanitaria, fisica e psicologica a tutte le vittime di violenza.

CC VIOLENZA

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ASP ZACCAGNINIO, GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRIO LE DONNE

Non basta contrastare la violenza insensata del singolo, occorre spazzar via una cultura che in tutto il mondo giustifica e normalizza la violenza sulle donne”.

Anche il 2021, purtroppo, è stato segnato in Italia e nel mondo da numerosissimi episodi di violenza fisica o sessuale sulle donne e un altissimo numero di femminicidi, tutti o quasi tutti commessi da un partner o ex partner delle vittime.

Alla pandemia del Covid-19 si è aggiunta quella che le Nazioni Unite hanno definito “Shadow Pandemic” (Pandemia nell’ombra), dovuta all’incremento della violenza sulle donne originato dal lockdown, dalla convivenza forzata, dallo stress, dai problemi economici e l’eventuale perdita del lavoro.

L’odierna Giornata contro la violenza sulle donne deve essere occasione per dare tutti il proprio contributo nel combattere una mentalità retrograda e rendere le donne finalmente libere dalla violenza, senza dimenticare che di questa violenza sono vittime inconsapevoli anche i bambini.

Per questo l’ASP Zaccagnino intende sostenere le iniziative oggi indette a ogni livello per promuovere i cambiamenti necessari che possano eradicare la mentalità che giustifica o anche soltanto tollera i maltrattamenti sulle donne.

Cambiare le leggi, cambiare la cultura, cambiare la morale. È difficile, è un processo lento, ma passo dopo passo è proprio questa la strada da percorrere.

Il Commissario Straordinario                                                                                                avv. Patrizia C. Lusi