L’ON. ANGIOLA SULLA RIAPERTURA DEGLI UFFICI GIUDIZIARI NELLA PROVINCIA DI FOGGIA 

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Così l’On. Nunzio Angiola, nel suo intervento alla Camera dei Deputati sui fatti di criminalità successi a San Severo: “E’ evidente che la risposta dello Stato al dilagare della criminalità nel foggiano non può che partire dal potenziamento dei sistemi di prevenzione, ma anche del sistema giudiziario, soprattutto con la riapertura degli uffici giudiziari e con il reale potenziamento del personale amministrativo e di magistratura. La riforma del 2013 ha cancellato dall’attuale territorio del circondario di Foggia ben 7 sedi di uffici giudiziari (Lucera, Apricena, Rodi Garganico, Cerignola, Manfredonia, San Severo e Trinitapoli) e questo è un fatto assai grave che ha avuto conseguenze devastanti.

Infatti, sul piano geografico, il circondario del Tribunale di Foggia si caratterizza anzitutto per la sua grande estensione, in quanto comprende l’intera provincia di Foggia (terza provincia d’Italia per estensione territoriale) più tre comuni rientranti nella provincia BAT (si tratta dei comuni di Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia e Trinitapoli)”.

“La superficie complessiva del circondario è di circa 7.400 chilometri quadrati e supera quella del Molise (nel quale operano 3 tribunali), della Liguria (nella quale operano 4 tribunali) ed è poco inferiore a quella del Friuli Venezia Giulia (nel quale operano 4 tribunali). Solo per fare alcuni esempi.

Il bacino di utenza è di circa 700.000 abitanti e conta 64 comuni (61 della provincia di Foggia e 3 della provincia BAT). Il territorio circondariale comprende le zone impervie e montuose del Gargano ed una fascia costiera di circa 100 miglia nautiche. Un territorio con queste caratteristiche, aggravate da un sistema di trasporto pubblico locale inadeguato, rende difficile – come più volte affermato dal procuratore capo Vaccaro e dal procuratore aggiunto Antonio Laronga – la piena attuazione di una garanzia fondamentale costituita dall’accesso alla giustizia, soprattutto per le popolazioni residenti nei comuni più distanti dalla città di Foggia”, ha aggiunto l’On. Angiola.

“I dati statistici successivi alla riforma del 2013 documentano un risultato drammatico. Con la concentrazione sul Tribunale di Foggia di tutti i processi monocratici si è registrato un aumento esponenziale delle pendenze, aumentate tra il 2013 e il mese di luglio 2021 di 5.189 processi (+ 79,60%). Non parliamo poi della drammatica mancanza di aule di udienza, in cui svolgere le udienze penali monocratiche”, continua Angiola.

“Ecco perché occorre tornare a celebrare i dibattimenti penali monocratici presso le sedi giudiziarie periferiche cancellate dalla riforma del 2013, con un sensibile potenziamento degli organici dei magistrati e, soprattutto, del personale amministrativo.

Se non ci sono i presupposti per l’aumento del numero dei tribunali e quindi delle procure, come io auspico, potranno rimanere un tribunale e una procura a Foggia, con riattivazione delle “sole” sedi periferiche.

Come obiettivo finale, la provincia di Foggia ha tutti i titoli per avere tre tribunali, tre procure e quindi una Corte d’Appello, una DDA e un Tribunale dei minorenni”, conclude l’On. Angiola di Azione.