LO SVILUPPO DI SAN NICANDRO PASSA ANCHE DA TORRE MILETO

0
661

Si pone all’attenzione dei lettori un articolo pubblicato da Civico 93 nell’estate 2017. A parte lo sviluppo dell’area di Torre Mileto, si parla sempre del tratturo comunale e dell’invito rivolto al comune relativo alla rinuncia di ogni pretesa.

Alla domanda se lo sviluppo turistico di San Nicandro passa anche da Torre Mileto la risposta non può che essere affermativa. Tralasciando tutti gli altri aspetti del nostro territorio, si vuole far presente che l’adozione del Pug può sicuramente dare una mano per una ripresa del dialogo tra l’amministrazione comunale e il principe De Gregorio Cattaneo proprietario di molti ettari (300?) costituiti dall’area confinante con la fascia costiera demaniale e quella interna da Torre Mileto a Calarossa ed oltre. Potrebbe essere il momento giusto per San Nicandro e avviare un progetto di sviluppo di quella zona. Lo stesso principe Cattaneo, in una intervista con Anna Lucia Sticozzi per la Gazzetta del Mezzogiorno nel luglio 2012, dichiarava che tale progetto esiste anche con la questione “Favaro”. Infatti – sempre secondo Cattaneo – l’area comunale a potenziale vocazione turistica in virtù dei vincoli ambientali e paesaggistici sviluppa una volumetria, nei fatti, definita solo “virtuale”, ragione per cui le aste per la sua vendita andrebbero deserte.

Ora con il Pug le cose sono cambiate e potrebbe essere possibile superare l’impasse della cubatura. Ma, oltre al Favaro, potrebbe essere ripresa, discussa, parzialmente modificata e condivisa la proposta fatta all’ex sindaco Vincenzo Monte (di cui pare non ci sia stata nessuna risposta da parte dell’ente) di un piano di sviluppo dell’intera area di proprietà privata Idea che ruota intorno alla riqualificazione turistica, con nuova destinazione d’uso di aree di proprietà privata lungo il litorale di Torre Mileto e Calarossa con individuazione di aree commerciali e di servizi, per la realizzazione di altri tre villaggi turistici (come quello già esistente in prossimità della torre, denominato “Cala del Principe”); poi un piano urbanistico per la lottizzazione in due aree edificabili per la realizzazione di case, alberghi, impianti sportivi e ricreativi; il porto turistico a Torre Mileto (con 400 posti barca) e campo da golf con la formula del project financing. La cessazione di ogni controversia giudiziaria in corso con la rinuncia del comune ad ogni pretesa sul presunto tratturo comunale, sarebbe compensata dalla cessione in cambio di una superficie equivalente, oltre ad altre cessioni di aree di proprietà privata, come quella pavimentata già adibita a parcheggio pubblico, quella della passeggiata (già in parte espropriata, sulla quale sono state realizzate le panchine), quella adibita a sosta degli autobus già occupata per pubblica utilità.

Insomma c’è materiale per iniziare una discussione sullo sviluppo di turistico di Torre Mileto e una nuova collaborazione con l’amministrazione potrebbe essere l’inizio di una svolta che coinvolgerebbe il futuro dell’intera comunità sannicandrese. (foto:Berardi)