Home Lesina LESINA, 14-15-16 MAGGIO PER FESTEGGIARE IL SANTO PATRONO SAN PRIMIANO

LESINA, 14-15-16 MAGGIO PER FESTEGGIARE IL SANTO PATRONO SAN PRIMIANO

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LESINA, 14-15-16 MAGGIO PER FESTEGGIARE IL SANTO PATRONO SAN PRIMIANO

14-15-16 Maggio … Il cuore in attesa per un anno intero, per quei giorni che racchiudono in sé la fede, le tradizioni di una cittadinanza intera che attende di celebrare il suo santo patrono, San Primiano.
Poi ci siamo noi, il Comitato, “LA CUMM’SSION”, così come ci chiamano tutti. Noi siamo quelli che da settembre a maggio non hanno tregua: giorni passati a progettare, a leggere preventivi, a immaginare scenari, a cercare di suscitare sensazioni ed emozioni, a macinare chilometri, ad entrare nelle vostre case, regalare e ricevere sorrisi, accogliere richieste e aspettative e, qualche volta, a buttare giù qualche boccone amaro che pensi di non meritare e non ti aspettavi.

Il Comitato è questo: dedizione, devozione, impegno immenso racchiuso in quel programma che quando esponi, ti scoppia il cuore di gioia.

Il comitato è questo “di norma”. Non ora. Non da quando la situazione pandemica ha deciso di bloccare un intero pianeta, noi compresi. Lo scorso anno è stata una doccia fredda quando abbiamo ricevuto la comunicazione ufficiale che la questua andava immediatamente bloccata, a pochissime domeniche dal suo inizio. E’ stato un giro di chiamate e di domande; la più frequente: “E adesso? Che si fa?”.

Non ci siamo persi d’animo e mentre il mondo era fermo le nostre idee continuavano a girare. Così abbiamo prodotto quella festa virtuale, fatta di eventi social, spettacoli online e flash mob ben riusciti per i quali dobbiamo ringraziare soprattutto VOI, cittadini che avete collaborato. I balconi addobbati e illuminati erano un colpo al cuore. Abbiamo cercato di pensare a tutti donando un pensiero che ci ricordasse il sapore di quei giorni. Ai grandi il torrone, ai più piccoli zucchero filato e palloncini.

Vi assicuriamo che girare in una Lesina deserta, con la musica della banda che risuonava dai mezzi della Protezione Civile, è stato surreale ed emozionante allo stesso tempo. Ci siamo portati a casa le nostre lacrime di commozione e quelle di tutti coloro che, rispettosi delle regole, aspettavano sull’uscio di casa quel piccolo simbolo che ci faceva sentire uniti mentre il Covid cercava di separarci.

Avevamo centrato l’obiettivo: la festa aveva preso forma, anche se in modo diverso. Con un po’ di orgoglio ci siamo rivisti sulle pagine di alcuni quotidiani e un po’ increduli abbiamo saputo di essere stati di sprono per altri comitati.

Quest’anno lo scenario che pare non cambiato, in realtà per noi è completamente diverso. Non abbiamo avuto modo, per via delle restrizioni, di uscire per la questua neppure una domenica. Inoltre ogni iniziativa diventa complicata da gestire più dello scorso anno, perché questa situazione di semi apertura potrebbe creare assembramenti non consentiti che richiedono, a chi come noi si assume delle responsabilità, di tenere la guardia ancora più alta.

Ma noi siamo caparbi per natura, uniti per scelta e sicuramente tutti pronti a ripartire appena sarà possibile.
Ritrovarsi davanti al sagrato della chiesa ad aspettare “IL NOSTRO AMATO SAN PRIMIANO”, camminare sotto archi di luci, saltellare al suono della banda, godersi spettacoli ad ogni angolo di strada, alzare gli occhi al cielo e vedere mille giochi di colori, tutto avrà un sapore diverso; anche l’odore dello zucchero filato sarà più inebriante.

E quella preghiera salirà al cielo più intensa che mai come un immenso grazie perché vorrà dire che quest’ incubo sarà finito.

EVVIVA SAN ROCCO, EVVIVA MARIA SS. ANNUNZIATA, EVVIVA SAN PRIMIANO E CHI LO CREO’ !

IL COMITATO