LA TELEVISIONE ITALIANA HA 66 ANNI

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Il 3 gennaio scorso la televisione italiana ha compiuto i suoi primi 66 anni di vita. Il suo esordio, infatti, avvenne il 3 gennaio 1954 ma io la vidi per la prima volta solo al mio arrivo ad Ancona nei primissimi giorni del 1955 dove andava ad ammirarla nelle sedi dei partiti che erano i soli a possederla. Successivamente, avendo fiutato l’affare, anche quasi tutti i bar si dotarono di questi moderni e sensazionali apparecchi dove intere famiglie, nei dopocena del sabato sera, accorrevano per assistere alla trasmissione alla trasmissione del “Musichiere” condotta da Mario Riva con Nuccia Bongiovanni e Paolo Bacilieri.

Ricordo, in particolare, quella del “Lascia o raddoppia” condotta dall’allora giovane Mike Bongiorno che veniva trasmesso il giovedì sera tra il primo e il secondo tempo del film e dove spesso la qualità della ricezione lasciava a desiderare ed allora si sentiva urlare “nebbia, nebbia in Valpadana” a significare che lo schermo si riempiva di una pioggia di bianchi pallini che impedivano la normale visione.

L’ingresso delle case dello “scatolone magico” che non superava mai i 21 pollici, avvenne immediatamente, tanto che gli abbonati superavano di poco l’allora strabiliante numero di 24 mila utenti in tutta l’Italia. Il bello della televisione di allora era l’assenza quasi completa della pubblicità. “Carosello” apparve per la prima volta nel 1957 in un unico contenitore pubblicitario della durata di 10 minuti. Gli sketch erano simpaticissimi, chi non ricorda quelli dell’ispettore Rok (Cesare Polacco) che non sbagliava mai, tranne il non aver mai usato la brillantina Linetti, o quelli della saponetta Camay che conteneva un profumo francese del costo di 10 mila lire la boccetta.

Gli spot, per lo più comici, venivano trasmessi dalle ore 20:50 alle ore 21:00, ogni ulteriore permanenza davanti alla Tv era off limits per i bambini. La televisione aveva dunque creato nuovi luoghi di aggregazione attraverso la visione collettiva dei programmi. La sua diffusione nelle famiglie precedette con i tempi della ricostruzione e del boom economico.

Emanuele Petrucci