LA SETTIMANA SANTA PATRIMONIO CULTURALE DELLA REGIONE PUGLIA

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Ieri Civico 93 ha pubblicato un articolo sui riti della Settimana Santa con la possibilità di ricevere contributi regionali destinati unicamente a queste manifestazioni. Sono state chieste ulteriori informazioni sull’argomento.

La Settimana Santa, da febbraio 2020, è patrimonio immateriale della Regione Puglia” dopo l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio regionale della proposta di legge.

La legge, infatti, considera patrimonio immateriale le manifestazioni legate alla Settimana Santa riguardanti numerose realtà pugliesi come Taranto, Ginosa, Andria, Bisceglie, Bitonto, Canosa, Gallipoli, Molfetta, Ruvo di Puglia, Calenzano, Conversano, Monte Sant’Angelo, Botrugno, solo per citarne alcune.

La legge punta a valorizzare l’immenso patrimonio artistico, culturale e religioso che caratterizza le Settimane Sante pugliesi: le Vie Crucis del Giovedì e del Venerdì Santo.

Con questa legge, sulla base della programmazione pluriennale, la Regione Puglia concederà annualmente contributi in favore di quanti iscritti all’Albo regionale (al quale potranno aderire diocesi, parrocchie, confraternite o associazioni costituiti a norma di legge e senza scopo di lucro) per la promozione in Italia e all’estero degli eventi, per attività di studio e attività culturali, anche fuori dai confini regionali, legate ai riti della settimana santa pugliese; per la realizzazione degli eventi e di percorsi di formazione e approfondimento delle origini della ritualità nonchè per la realizzazione di cd e dvd e app e altro materiale multimediale contenenti notizie utili a quanti intendono assistere allo svolgimento degli eventi stessi.

Alla luce di tutto questo, le tradizioni della Settimana Santa di San Nicandro Garganico possono ben inserirsi nel contesto normativo tra le massime espressioni più alte della pìetas religiosa.