“Siamo vicini e ci stringiamo al collega, cingendolo simbolicamente in un abbraccio virtuale collettivo, per l’ignobile atto subito.”
Abbiamo appreso che uno stimato collega di Carpino ha subito un grave atto.
Non siamo ancora a conoscenza della sua natura, ma ove esso sia dovuto a fatti riguardanti la professione, di certo ciò rappresenterebbe un grado di maggior gravità.
Sempre più spesso accade che i nostri clienti esprimono, ingiustamente, un dissenso incomprensibile nei confronti di Noi Avvocati. Ciò senza conoscere le gravi difficoltà che quotidianamente affrontiamo nella professione. Spesso capita di alzarsi di buon’ora, alle sei del mattino, per poi rientrare a casa anche alle dieci di sera.
Il nostro operato oggi è sempre meno visto come baluardo e faro di diritti, e percepito come un servizio a volte “poco utile e fine a sè stesso”.
Così non è.
Il ruolo deII’avvocato è quello di garantire diritti, ovvero di verifica della regolarità di tutte quelle tutele e garanzie giuridiche approntate per Iegge e riconosciute a chi si trova, per qualsiasi ragione, sotto la lente della giustizia.
Il ruolo deIl’avvocatura oggi vituperato, sottovalutato e sempre meno empatico, deve essere rivalutato in un’ottica di servizio ai cittadini, alla giustizia e di raccordo con la magistratura.
Atti come quelli cha hanno interessato il collega, al pari di altri simili, colpiscono l’intera comunità Forense Garganica e di Capitanata e vanno fortemente condannati e perseguiti con la massima solerzia.
Esprimiamo piena vicinanza e massima solidarietà al collega, confidando in una pronta soluzione delle indagini.