FESTA DELL’UNITA’, UNA SERATA DI CONFRONTO PER LA GENTE CHE ASPETTA E SPERA

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Egregio direttore,

le scrivo le mie impressioni ed opinioni molto “soggettive”, sotto il profilo politico ma deludenti sotto il profilo delle proposte e delle soluzioni per dare un flebile anelito di vita a questo mio paese, ormai, all’eutanasia socio-economico-culturale e sociale cercando di scriverle, in modo chiaro, quelle risposte che avrei voluto dare (tempo permettendo e io mi sono attenuto rigorosamente nei 5 minuti) e sentire dagli interlocutori politici presenti. Un confronto fra persone che si cimentano in politica (ognuno da un fronte differente ma, per alcuni di noi, politicamente ben delineato e costante nel tempo, perché, per altri, francamente non ho capito ancora la loro collocazione nel panorama di appartenenza nell’attuale panorama partitico locale e regionale-nazionale) e, quindi, non si hanno idee comuni ma mi aspettavo che, almeno ci fossero delle risposte convergenti sullo stato comatoso del nostro paese e di come cercare di risolvere, almeno in parte tale crisi, visto che in ogni campagna elettorale TUTTI HANNO LA SOLUZIONE IN TASCA E PRONTI A RISOLVERE I PROBLEMI DI TUTTI…O NO?

Mi è dispiaciuto che nessun rappresentante dell’attuale amministrazione fosse presente (perché so che erano stati invitati e gli assenti hanno sempre torto. Comunque noi del C.D.U. che li abbiamo votati e fatti votare, senza pretendere in cambio NIENTE…NIENTE, c’eravamo…e non abbiamo rinnegato ancora tale scelta, anche se ogni giorno che passa diventa sempre più difficile, ma sempre meglio aver votato questo sindaco che l’altra compagine della sinistra).

Comunque, per non essere trasportato nel magone del qualunquismo e della “chiacchiera” a tutti i costi, in una serata di mezza estate e per rispetto alla gente presente e ai tanti miei compaesani, voglio ritornare sugli argomenti da lei proposti a cui, francamente, alcuni dei presenti non hanno dato risposta alcuna parlando del “nulla mischiato col niente” e cercando, ormai da tempo, di scaricare su altri la loro inettitudine amministrativa. Però, prima di passare ad elencarle le domande da lei fatte e dare delle risposte (anche se non in ordine cronologico) voglio dare un pubblico ringraziamento all’ attuale segretario del PD locale, Antonio D’Apote, per averci invitato ad una pubblica conferenza per cercare di dare e ricevere un contributo di idee per cercare di far uscire il nostro paese dall’ isolamento ed esclusione territoriale in cui versa e dalla crisi socio-economica-culturale e sociale in cui è stato portato da governi “allegri, parolai ed inefficienti”, cosa che non era mai accaduta in “casa comunista, PDS e PD” fino ad oggi.

1° DISSESTO COMUNALE: Si è parlato per anni ed anni di tale annoso problema attribuendo al sottoscritto la causa principale di tale iattura comunale FALSO! Perché, c’è una delibera di consiglio comunale del 18 settembre 2018 ( he tutti conoscono ma di cui nessuno ne parla) redatta su una base della relazione degli ispettori nominati dalla prefettura e di altri organi di controllo ufficiali, nella quale si afferma che: I DEBITI CHE HANNO PORTATO AL DISSESTO (dichiarato dal sindaco Monte per inefficienza politico-amministrativa e per non coprire ancora le malefatte del PD che lo aveva pubblicamente appoggiato sui palchi) IL COMUNE DI S. NICANDRO SONO INIZIATI NEL 2008 CON L’AMMINISTRAZIONE SQUEO PER SCELTE “CLIENTELARI E SCELLERATE” E SONO CONTINUATI ED AGGRAVATISI, IN SEGUITO, PER ALTRETTANTE SCELTE INEFFICIENTI O SCELLERATE (ed uso un eufemismo). Il vero dissesto lo ha creato la precedente amministrazione perché ha acceso un mutuo di rimborso che va, solo come quota interessi da restituire, oltre gli introiti della spesa corrente. Comunque, noi del C.D.U. da OTTOBRE IN POI, NE FAREMO UNA BANDIERA IN PUBBLICHE CONFERENZE E SEMPRE CON ATTI ALLA MANO!

2° P.R.G. – P.U.G. (piano regolatore generale, poi detto piano urbanistico generale): l’iter di tale importante atto di cui è necessario per la vita di ogni comune, fu iniziato dallo scrivente nel 1998, con incarico concordato con tutte le forze politiche, dato all’architetto Renzulli. Ci furono cento e passa riunioni con tutti i rappresentanti di “ogni categoria” e di tutti i partiti presenti all’epoca nell’arco locale e nazionale, anche non presenti nel Consiglio Comunale e furono avviati gli iter. Quindi, cosa falsa detta ieri sera che NULLA ERA STATO FATTO IN MERITO…FORSE. IN SEGUITO, CERTAMENTE PREVALSERO GLI INTERESSI…E ALLORA TUTTO SI FERMO’ ED E’ ANCORA FERMO…O NO? Cosa succederà oggi in merito a tale importante strumento urbanistico che…ANCORA NON C’E’? Sarà rivisto sicuramente perché il ”papocchio” urbanistico, detto P.U.G. presentato, se dovesse restare tale, non solo non dava e non darà mai una sola possibilità di sviluppo all’economia locale, anzi, la imbavaglierà per molti anni portando “alla morte certa” quei residui di attività edili e le aziende che in esso operano. Noi del C.D.U. abbiamo detto in molte pubbliche conferenze cosa bisognava fare e siamo sempre pronti a lottare.

3° FONDI REGIONALI ED EUROPEI DEL P.S.R.: Non si potranno sfruttare dalle categorie nei settori agricoli e zootecnico, perché quando fu emanato il P.P.T.R. 2015 dall’assessore all’urbanistica della regione Puglia, tutti i comuni avrebbero dovuto fare delle osservazioni, altrimenti, il territorio sarebbe rimasto “imbalsamato” e NON SI SAREBBE PIU’ POTUTO FARE NUOVI INSEDIAMENTI AGRO-SILVO-PASTORALI DI NESSUN GENERE. In merito, egregio direttore, ne feci delle battaglie locali contro l’”immobilismo cronico” della giunta Gualano (ma pare che non gliene fregò poi, tanto, nè al sindaco, nè ai rappresentanti delle categorie interessate che, ancora oggi, non potranno ricevere fondi, solo perché tale amministrazione non si curò di apportare le dovute modifiche per non far morire il territorio agricolo…o no?). Quindi, tanti fondi europei, in tali settori non si potranno più avere per inedia ed inettitudine di tale giunta dell’epoca e non perché il nostro comune non si è ancora dotato del P.U.G. a meno che non si voleva accedere a fondi pubblici per creare strutture comunali, il che è ancora peggio… Noi del C.D.U. urlammo contro tale situazione di stallo nel non far sentire la propria voce istituzionale nelle sedi competenti e siamo pronti a rifarlo…Ma questo è un altro discorso!

4° SVILUPPO AREA TURISTICA “FAVARO”, COSTE E AREE ADIACENTI: Non è vero che non si presero mai provvedimenti in merito al tale area. Dopo “trasparenti” trattative e in presenza di tecnici qualificati (che se verrò smentito farò anche i nomi invitandoli per un pubblico confronto), i proprietari presentarono una lottizzazione che poi, in seguito fu ritirata. Vista la lentezza con cui si procedeva, lo scrivente fece approvare una delibera di Consiglio Comunale nell’ottobre 2004 redatta dal compianto assessore dell’epoca, l’amico Gino Bortone (e se le delibere non vengono revocate sono sempre valide), che ammetteva l’esproprio totale di tali terreni interessati per “PUBBLICA UTILITA’”. In quanto non si poteva restare imbavagliati nello sviluppo turistico-alberghiero per colpa del proprietario e, quindi, la legge ammetteva ed ammette tali espropri per il bene della collettività. Poi, non mi fu dato il tempo per “operare” e lasciare alla mia gente un patrimonio di incalcolabile valore. Però, in compenso, cominciammo a sviluppare l’area balneare di Torre Mileto e i siti viciniori predisponendo il “piano di sviluppo della costa comunale” solo agli inizi degli anni 2000 (circa 19 anni fa). Piano rimasto, fino ad oggi, inevaso e abbandonato. Quindi, noi del C.D.U. dettammo già dall’epoca le linee per uno sviluppo turistico-alberghiero eco compatibile ed eco sostenibile

(CONTINUA DOMANI)

On. Nino Marinacci