EDITORIALE DELLA DOMENICA, CHE SAN NICANDRO DOPO LE ELEZIONI COMUNALI?

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È innegabile che San Nicandro ha una serie di problemi che vengono da lontano e che, con altri accumulatisi più recentemente, costituiscono un enorme fardello per la prossima amministrazione che si insedierà a Palazzo di Città. La nostra cittadina ha bisogno di un risveglio collettivo che deve partire dalla politica ma deve essere fortemente accompagnato dalla volontà dei sannicandresi per una pagina nuova da scrivere insieme.

Per prima cosa, il nostro comune deve aver un ruolo importante nei tavoli ove si prendono decisioni importanti per il territorio. È impensabile che Rignano stia nel direttivo del parco del Gargano mentre noi ne siamo fuori. Così pure nel Gal ove si destinano risorse per i comuni; occorre una partecipazione che deve essere estesa a tutti gli organismi con cui fare sistema. Altra iniziativa importante da intraprendere è quella relativa al problema sanità a San Nicandro con partecipazione ai tavoli di convocazione dell’Asl e con incontri individuali e programmati con la direzione generale. Infatti, mentre altre realtà garganiche, nonostante il numero inferiore di abitanti nei confronti del nostro, ottengono servizi ed attrezzature, il nostro ambulatorio stenta a tirare avanti per alcuni servizi che mancano e per altri che potrebbero toglierci. Ed infine la presenza assidua della nostra amministrazione presso la Regione Puglia con la quale occorre un feeling continuo per non perdere altre opportunità per il nostro territorio.

Insomma dimostrare fattivamente la nostra presenza e la nostra serietà amministrativa presso tutte le istituzioni e, se occorre, battere anche i pugni sul tavolo per aver risposte certe a favorevoli. Forse proprio questo è mancato ma ora bisogna convincersi che deve iniziare un altro periodo storico per San Nicandro fatto di risoluzione dei problemi e di attenzione al nostro territorio onde evitare che una delle cittadine più grandi del Gargano, diventi una cittadina fantasma per cui meglio consigliare ai giovani una emigrazione di massa.

Questo cambiamento che tutti auspicano da parte della nuova amministrazione che verrà eletta deve però avere il supporto dei sannicandresi che devono fare la propria parte. Il degrado cittadino dipende anche dai noi cittadini quando non si rispettano le regole come, ad esempio, l’immondizia per strada o alle periferie, il rispetto del codice della strada, l’abusivismo diffuso ed altro ancora. È qui torna in ballo il controllo da parte di chi è preposto che non sempre funziona come dovrebbe. Ecco il binomio perfetto che deve instaurarsi tra la politica e il cittadino in quanto vengono accomunati dalla necessità di raggiungere un obiettivo a cui entrambi deve concorrere per il risultato che si vuole raggiungere.

Insomma occorre rinsaldare quel legame che si è spezzato tra Palazzo di Città e i sannicandresi per un patto comune che deve essere quello di far tornare San Nicandro una cittadina più normale, con i servizi necessari che funzionano, con una capacità culturale di iniziative continue e importanti, con un attrazione turistica alla pari di altre, con una economia che possa ripartire e con la valorizzazione delle nostre tradizioni.

Il Direttore

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