EDITORIALE DELLA DOMENICA. A CHE PUNTO E’ LA CRISI AL COMUNE DI SAN NICANDRO?

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Certe volte, anche a voler vedere il problema in tutte le sue sfaccettature, non si riesce a capire come mai non si vuole arrivare subito ad una soluzione. E’ il caso della crisi amministrativa al comune di San Nicandro dichiarata in consiglio comunale dal sindaco Ciavarella. Da lunedì scorso doveva essere approntato il calendario delle consultazioni con tutte le forze politiche che compongono il consiglio comunale per poi trarre al più presto le dovute conclusioni, o meglio, se c’era la volontà di ricostituire la vecchia maggioranza di governo oppure modificare l’assetto della maggioranza con l’ingresso di tutta o di una parte della minoranza. In ultima analisi, anche l’ipotesi di un voto anticipato.

Una grave situazione del genere che continua a penalizzare la cittadina dovrebbe spingere ad una sollecita soluzione. Invece solo ieri sono state avviate le prime consultazioni con i primi due incontri. Nei prossimi giorni ci saranno altre. Insomma dopo la dichiarazione di crisi, non c’è ancora uno spiraglio di quello che potrà succedere. La domanda è una sola: “Perché tanta lentezza nella conduzione di questa vicenda politica?”. Eppure sono problemi che da mesi stanno sul tavolo. Forse se ne sono aggiunti altri di ancora più difficile soluzione? Sta di fatto che pare non ci sembra essere la volontà di una soluzione urgente e, soprattutto, definitiva. C’è il bilancio da approvare in consiglio comunale al quale si dovrà arrivare con una maggioranza salda nel tempo e non unicamente per la sola approvazione del documento.

Si abbia quindi il coraggio e la forza di prendere l’unica strada per una soluzione certa che è quella delle dimissioni del primo cittadino. Questo non vuol dire andare alle elezioni ma trovare finalmente “la quadra” nei venti giorni successivi utili che ha il sindaco per ritirare le dimissioni. Quando c’è una scadenza importante per tutti da rispettare tutti saranno obbligati a delle scelte più celeri, più valide e più condivise. Continuare così non fa certo bene ad una maggioranza insediatasi a fine giugno scorso che ha cominciato ad amministrare dopo la consueta pausa estiva, con un consiglio comunale a dicembre scorso e dopo le vicende del rimpasto in giunta ed un altro consiglio, perché previsto dalla legge, dieci giorni fa.

Attenzione ai comportamenti politici. Infatti Goethe diceva che in politica, come sul letto di malattia, la gente si gira da una parte e dall’altra pensando di trovare una posizione più comoda.

Ma è, comunque, la stessa politica che può fare grande gli uomini soprattutto quando il politico ha il merito di conquistare le armi dei propri nemici senza doverli mai combattere.

Il Direttore