I MIGRANTI E GLI SBARCHI CONTINUI DEI CLANDESTINI

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La questione “migranti”, argomento molto discusso ma mai approfondito nella sua ragion d’essere, rappresenta il problema dei problemi per chi non vuole o non sa prendere decisioni nell’affrontarlo.

Viene affermato, mentendo due volte, da qualche Ministro dell’attuale Governo, che non si possono lasciare in mare vite umane a rischio affogamenti.

La prima non considera, o ignora volutamente, il fenomeno dello sfruttamento del commercio di tanta povera disperata, i cui mandanti si nascondono, camuffati da benefattori, nella nostra Italia.

La seconda, ed è il lato davvero mortificante, si chiede l’intervento dell’Europa per la distribuzione delle migliaia di nuovi arrivati nei territori degli Stati comunitari.

Ben consci, da Farisei, che l’Italia, primo ingresso in Europa, viene abbandonata a se stessa a sbrogliarsi, ogni giorno, i continui arrivi di migliaia di illusi da promesse di una vita migliore da gente senza scrupoli.

Lasciando morire, per annegamento, una moltitudine di vite umane, persone inconsapevoli dell’amaro destino a cui vanno incontro.

La Spagna, secondo ingresso in Europa per destinazione geografica, consapevole di tanto pericolo, respinge chi non ha il permesso di soggiorno o i documenti in regola.

Con la conseguenza che i respinti o i loro “carnefici”, gli scafisti, si dirigono verso lidi meglio accoglienti: le coste italiane.

Perché Italia, Grecia, Francia, Spagna, non fanno fronte comune nel respingere navi e gommoni stracolmi di gente sfruttata da persone senza scrupoli: gli scafisti, commercianti di carne da macello.

Si continua a proporre da anni, da parte del solo Governo Italiano, la modifica del trattato di Schengen che prevede, tra l’altro, il controllo delle frontiere con forze di polizia, mentre invece in Italia il controllo è gestito con personale civile con limitati poteri.

Senza imporre, con ultimatum, il problema al Consiglio dell’Europa.

Michele Russi