I CHIARIMENTI DI FALLUCCHI SUL PUG CHE RIGUARDANO TORRE MILETO

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Dopo i chiarimenti dell’on. Marialuisa Faro sul progetto di portare acqua e fogna in località Torre Mileto, oggi Civico 93 ha chiesto a Domenico Fallucchi, presidente del consiglio comunale la scorsa legislatura, maggiori informazioni utili per la cittadinanza relativi al PUG presentato nella parte che riguarda lo sviluppo di Torre Mileto. Ecco la risposta.

“Caro Direttore, Le rispondo volentieri alla domanda che mi pone, poichè il PUG, ossia il Piano Urbanistico Generale, rappresenta uno dei principali fattori senza il quale è impossibile programmare interventi di sviluppo urbano. Senza il Piano si rischia di parlare di chiacchiere. Le ragioni sono molteplici, tra cui l’impossibilità di partecipare ai bandi regionali, nazionali ed europei per reperire fondi economici che consentano lo sviluppo del territorio. Pensi che a Sannicandro si va avanti ancora con il PDF, ossia il Piano di Fabbricazione approvato negli anni ’70. Era sindaco mio zio Michele!

In merito alla domanda specifica del PUG in territorio “Favaro” – Torre Mileto, la cui area è metà di proprietà del Comune di Sannicandro e l’altra metà, di maggiore qualità interventistica perchè pianeggiante, del cosiddetto “Principe” l’intervento prevede la riduzione della cubatura della proprietà del Principe che viene trasferita nella metà del territorio di Sannicandro Garganico lasciando al Principe una quota poco significativa.

Questa decisione fu presa perchè da quando ero piccolo sentivo parlare della scarsa attenzione che il cosiddetto Principe prestava verso il territorio di Sannicandro e oggi da adulto e da amministratore (oggi ex) unitamente agli altri colleghi all’epoca del sindaco Gualano, si è pensato di agire in tal senso. Lo dico senza alcuna remora e senza alcun ripensamento. Se il Piano verrà approvato definitivamente dalla Regione determinerà, dopo oltre 50 anni di mancato sviluppo di quell’area, l’inversione delle forze trattanti, maggiormente a favore dell’Ente e dell’amministrazione che lo governa e/o lo governerà, di qualunque colore politico essa sia. Ma potrà essere interessato anche il Principe stesso, se lui lo vorrà. Diversamente, in caso di un suo diniego, si potrà procedere anche senza di Lui. Persino pensando all’esproprio della sua metà, poichè di minor pregio rispetto al passato (di molto minor pregio). Auguriamoci, ovviamente che ci siano imprenditori interessati.

                                                                                                                 dott. Domenico Fallucchi