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I 74 ANNI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA

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I 74 ANNI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA

Le caratteristiche della Costituzione

In qualità di fonte del diritto, la nostra Costituzione è definita da alcune caratteristiche che la rendono unica nel suo genere, anche rispetto alle costituzioni degli altri Stati.

VOTATA
La Costituzione è “votata” perché rappresenta un patto tra i rappresentanti del popolo italiano, ma soprattutto perché è stato il popolo a votare in via indiretta questo documento e non il sovrano a concederlo, come è invece avvenuto con lo Statuto Albertino.

SCRITTA
Tutte le norme, i diritti, i doveri e l’ordinamento dello Stato sono scritti, senza rimandi a norme accettate per consuetudine e/o tramandate oralmente. La scelta segue quella dei diversi Stati che hanno scelto come modello di ordinamento giuridico la civil law e la common law, a eccezione del Regno Unito, dove la Costituzione non è scritta ma attinge sia da fonti scritte come la Magna Carta, l’Act of Settlement, la Petition of Right e il Bill of Rights che da fonti orali come le convenzioni costituzionali del parlamento e le prerogative reali.

LUNGA
La Costituzione è “lunga” perché sono esplicitati e descritti nel dettaglio i principi, i diritti e i doveri dei cittadini ma anche i meccanismi che regolano la vita del paese. La Costituzione italiana infatti non si limita a indicare le norme sulle fonti del diritto ma contiene anche diverse disposizioni riguardanti molti settori del vivere civile.

RIGIDA
La Costituzione italiana è “rigida” perché, essendo la fonte di gerarchia del nostro diritto, tutte le disposizioni aventi forza di legge che entrano in contrasto con la Costituzione sono rimosse con un procedimento disposto dalla Corte costituzionale (capita quando una legge è definita “anticostituzionale” o “incostituzionale”). Inoltre, proprio perché è la fonte primaria del diritto italiano, si può modificare solo con un procedimento parlamentare aggravato: se per l’approvazione di una legge è sufficiente che ci sia la maggioranza in Parlamento, per l’approvazione di una modifica o revisione della Costituzione il testo deve passare per l’articolato processo “di revisione costituzionale”.

COMPROMISSORIA
La Costituzione è detta “compromissoria” perché è il frutto di una collaborazione tra tutte le forze politiche uscenti dalla seconda guerra mondiale: è il gesto finale della liberazione dal Fascismo, con un confronto aperto e democratico nonostante le posizioni di partenza siano diametralmente opposte. Da un lato ci sono i partiti comunista e socialista, che leggono la storia come lotta di classe e si pongono come obiettivo primario della nuova Costituzione la realizzazione della giustizia sociale e dell’uguaglianza sostanziale tra i cittadini; dall’altro lato c’è la Democrazia Cristiana, che crede in una organizzazione interclassista della società e che vuole che la Costituzione si basi non  sulla lotta di classe ma sul valore della solidarietà e della collaborazione delle diverse classi sociali per la costruzione del bene del paese. Durante i lavori dell’Assemblea Costituente ci sono tanti scontri e confronti, ma alla fine la Costituzione che vede la sua nascita il 1° gennaio 1948 riesce a essere espressione delle diverse forze politiche.

DEMOCRATICA
La Costituzione è “democratica” perché il concetto di “sovranità popolare” trova ampio spazio, così come hanno un ruolo di rilievo sia i sindacati che i partiti politici. Inoltre la Costituzione è stata votata dai rappresentanti eletti dal popolo, e non imposta a quest’ultimo.

PROGRAMMATICA
La Costituzione è “programmatica” perché rappresenta un programma e gli obiettivi che tutte le forze politiche devono sforzarsi di attuare, attraverso provvedimenti legislativi che non entrino in contrasto con le disposizioni costituzionali. (ilviaggiodellacostituzione)