GUIDA BLU’ 2019, TRA I MARI PIU’ BELLI C’E’ ANCHE QUELLO DI TORRE MILETO

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Come certificato la guida di Legambiente e Touring Club Italiano ecco le località turistiche attente all’ambiente, dove trascorrere una vacanza all’insegna di natura e acqua pulita, ma anche eccellenze enogastronomiche, itinerari luoghi d’arte. Tutto questo è raccontato ne Il mare più bello 2018, la Guida Blù.

Quest’anno la Puglia si conferma, per numero di vele, al terzo posto nella classifica delle regioni dopo Sardegna e Sicilia.

In totale sono 12 i comprensori pugliesi che rientrano nella Guida Blu 2019: oltre a quelli premiati con le 5 vele, ve ne sono 4 a 4 vele di cui uno è il comprensorio Gargano Sud che comprende Mattinata, Vieste, Monte Sant’Angelo e le isole Tremiti. Poi ci sono 4 comprensori a 3 vele di cui uno è il comprensorio Gargano Nord che comprendere Chieuti, Lesina, Peschici, Sannicandro Garganico, Ischitella, Rodi Garganico, Vico del Gargano con San Menaio.

dati pugliesi della guida Il mare più bello 2019 sono stati presentati in conferenza stampa a Bari, da Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, alla presenza di Loredana Capone, Assessore al Turismo della Regione Puglia, Domenico Vitto, presidente Anci Puglia, e dei sindaci dei Comuni ricadenti nei comprensori turistici premiati con le “5 vele”.

«La Guida Blu premia il lavoro delle Amministrazioni che hanno saputo valorizzare il nostro mare più bello, accanto a paesaggi incantevoli pregni di storia e cultura che rispondono a un turismo esperienziale fatto di scoperte del territorio e sempre meno stanziale. – ha commentato Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – La Puglia continua ad andare a gonfie vele, terza dopo Sardegna e Sicilia. In questa edizione salgono a tre i comprensori turistici premiati, e a 42 le località costiere raccontate grazie alle new entry di Pulsano e Vernole».

I comprensori turistici riportati nella guida Il mare più bello 201997 marini e 40 lacustri, sono stati individuati sulla base dei dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche delle qualità ambientali e di quelle dei servizi ricettivi: uso del suolo, degrado del paesaggio e biodiversità, attività turistiche, stato delle aree costiere, mobilità, energia, acqua e depurazione, rifiuti, iniziative per la sostenibilità, sicurezza alimentare e produzioni tipiche, mare, spiagge ed entroterra, struttura sociale e sanitaria.

E quest’anno entra nella Guida il nuovo simbolo dei Comuni Plastic Free, che indica quelle Amministrazioni che hanno adottato misure per ridurre l’uso della plastica monouso nel proprio territorio. A tal proposito si ricorda l’iniziativa della Regione Puglia che bandisce la plastica monouso su tutti i suoi lidi.