ESAMI DIAGNOSTICI DAL MEDICO DI FAMIGLIA: IN PUGLIA MEDICI PRONTI DAL 1° GENNAIO 2020

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Parte dalla Regione di Emiliano la sperimentazione voluta dal Ministro Speranza

I medici di famiglia pugliesi sono pronti ad avviare i servizi di diagnostica di primo livello all’interno dei loro studi, cosicché la Puglia potrebbe essere la prima regione ad implementare le novità volute dal Ministro Speranza, che prevedono microteam e fondi a disposizione dei medici di medicina generale per l’acquisto di apparecchiature diagnostiche.

È quanto emerso ieri nel corso della conferenza stampa convocata in concomitanza con il lancio della campagna #AdessoBasta dalla Fimmg (Federazione nazionale medici di medicina generale) a Bari, presso il Dipartimento di Promozione della Salute della Regione Puglia, a cui hanno preso parte il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il Direttore del Dipartimento Salute Regione Puglia Vito Montanaro, Ie i vertici della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e Presidente dell’Ordine dei medici.

Durante l’incontro sono state illustrate le modalità con cui in Puglia saranno implementate, a partire dall’importante esperienza di gestione dell’assistenza territoriale derivante dal progetto Puglia Care 3.0, le novità volute in manovra dal governo rispetto all’attività dei medici di famiglia e alla promozione della diagnostica di primo livello all’interno degli studi di medicina generale.

“La riforma avviata con i 235 milioni di euro stanziati in manovra per l’acquisto di apparecchiature sanitarie da parte dei medici di famiglia è epocale per l’organizzazione della medicina generale – ha spiegato Silvestro Scotti, Segretario nazionale Fimmg – “Le strumentazioni che i medici di famiglia avranno a disposizione potranno essere facilmente usate anche durante le visite domiciliari e ci consentiranno in tempo reale di poter consultare gli specialisti. Insomma, saranno i nuovi kit della borsa del medico”.

“Da tempo come Ordini promuoviamo per la medicina generale l’idea dei microteam costituiti da medico, infermiere e collaboratore di studio – ha aggiunto il presidente della Fnomceo, la Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Filippo Anelli durante la conferenza stampa convocata ieri -. È ora di abbandonare una logica ferma a 50 anni fa, quella del singolo medico di famiglia che opera con fonendoscopio e sfigmomanometro, a favore di un modello di cure primarie che riesca a rispondere meglio ai bisogni di salute della società odierna. L’introduzione del microteam, voluta dal Governo, va quindi nella direzione giusta perché consente di garantire ai cittadini un’assistenza completa e rilancia l’assistenza territoriale quale primo mattone del Servizio Sanitario Nazionale, quello più prossimo al cittadino. La Puglia parte in vantaggio perché ha introdotto i microteam a partire dal 2007, quando 2000 collaboratori e 700 infermieri sono stati inseriti all’interno degli studi di medicina generale”.

“Lo sviluppo organizzativo delle cure primarie con microteam composti da medici, collaboratori ed infermieri pone la medicina generale della Puglia in condizione di avviare l’utilizzo della diagnostica di I livello, introdotto dall’ipotesi di legge di bilancio. – commenta Nicola Calabrese, segretario Fimmg Bari e vice segretario nazionale – “La nostra regione parte avvantaggiata perché ha già definito un modello di gestione della cronicità sul territorio. Il Care Puglia 3.0 prevede proprio l’erogazione di prestazioni di telemedicina come ecg, spirometria, fondo oculare negli studi dei medici di famiglia. Siamo quindi pronti ad avviare la sperimentazione dal 1° gennaio. È una grande occasione per una regione del sud di diventare punto di riferimento rispetto allo sviluppo di nuovi modelli assistenziali all’interno del SSN”.

“Occorre portare avanti nella Regione un ulteriore  miglioramento dell’assistenza sul territorio per poter soddisfare meglio i bisogni di salute dei nostri assistiti e per offrire loro un efficiente servizio di prossimità, dotando i medici di famiglia del supporto di figure professionali complementari, della possibilità di eseguire esami di diagnostica di I livello e di prescrivere anche i farmaci con piano terapeutico, in modo da snellire le liste d’attesa e facilitare l’accesso alle cure.” – ha commentato Donato Monopoli Segretario Generale Regionale della FIMMG  PUGLIA  – “Le tappe di Bari e di Galatina (Lecce) del tour #AdessoBasta servono proprio a raccogliere dal territorio le esigenze assistenziali e comprendere dai cittadini le loro aspettative rispetto ai medici di famiglia, anche in virtù della riorganizzazione della rete ospedaliera, di quella territoriale e dell’attivazione del progetto Puglia Care 3.0. #AdessoBasta vuol dire medici vicini ai cittadini sempre. Anche nell’ascolto dei loro bisogni.” (FIMMG-BARI)