EDITORIALE DELLA DOMENICA. VOTARE NON PER LE IDEOLOGIE MA PER CAPACITA’ DEI CANDIDATI

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Sembra sia arrivato il tempo per conoscere le coalizioni che si affronteranno alle prossime comunali. Infatti, entro la prossima settimana, si avrà modo di conoscere i risultati dei tanti incontri tra partiti e movimenti e tra riunioni nell‘ambito dello stesso partito. Il primo passo sarà sicuramente quello dei simboli che verranno poi inseriti all‘interno della scheda elettorale. Si conoscerà il numero dei partiti e movimenti che sosterranno il candidato sindaco. In verità, una prima coalizione già si è formata e comprende tre movimenti civici con esponenti già uniti da tempo e cioè Antonio Berardi e Gino Carnevale. Sul lato del centrosinistra c’è già agli atti il comunicato congiunto del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle ma già si parla di altre due liste che ne farebbero parte. Poi una coalizione di centro che potrebbe raggruppare quattro o cinque simboli. Nel campo specifico del centrodestra sembra esserci silenzio con qualche spaccatura che comporterebbe una diversa allocazione.

In estrema sintesi, questa sembra essere la fotografia dell‘oggi ma ci sono seri segnali che, in settimana, si potrebbe sapere molto di più anche sui nominativi che devono guidare le coalizioni in quanto, insieme ai comunicati in cui si informeranno i cittadini sui simboli e movimenti, qualcuno di essi potrebbe anticipare anche il nominativo del candidato a sindaco della nostra cittadina.

Questa è la cronaca ma, per saperne ancora di più, si deve aspettare i contenuti dei loro programmi. Di norma il programma elettorale, dopo le elezioni, si ripone in un cassetto per gestire la quotidianità e l‘emergenza ma, almeno questa volta, si chiede a chi si propone di amministrare San Nicandro, di compilare un programma semplice con solo i punti qualificanti e di certa realizzazione. Non opere impossibili, ma opere di impatto certo e possibilmente immediate per la loro realizzazione. San Nicandro ha problemi atavici che si porta dietro da tantissimi anni. Forse è arrivato il momento di un risveglio collettivo della cittadinanza la quale è stanca di una politica che non è capace di governare il futuro. Si scelgano le priorità di cui la gente ha bisogno e si avvii un processo di trasformazione della cittadina sia dal punto di vista strutturale, sia dal punto di vista economico e culturale.

Per fare tutto questo non ci vuole l’improvvisazione del momento, ma un‘attenta analisi dei bisogni e la capacità e volontà di darne le dovute soluzioni. Oltre, quindi, alle forze che compongono le coalizioni, fermiamoci a guardare i singoli nominativi che ne fanno parte. Potrebbero indirizzare la volontà di voto indipendentemente dall‘idea politica del singolo cittadino

Il Direttore