EDITORIALE DELLA DOMENICA. SAN NICANDRO COSTRETTA A VIVERE CON LE INCERTEZZE

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Vivevamo in un mondo confuso e lo sapevamo. Oggi questo mondo è diventato ancora più confuso e incerto da mettere in discussione il nostro futuro che è una assoluta necessità e priorità. Ci si appella a tutti, al mondo della scienza e al mondo politico. Entrambi cercano soluzioni possibilmente definitive ma, in tale contesto, si vive l’attimo con tutte le sue incertezze. Ogni bussola è impazzita e non si sa dove andare con il futuro che è diventato il presente, cioè, l’oggi.

L’economia pensa ai risultati ed a sopravvivere sul mercato mentre la politica è attenta al sondaggio e , di conseguenza, sceglie di prendere le decisioni più opportunistiche e di pronto respiro. E questo a tutti i livelli di governo, da quello centrale a quello periferico. San Nicandro non è esente da questa dinamica.

La nostra cittadina ha già tanto sofferto per l’emergenza sanitaria in passato ed oggi, nei confronti di altre realtà vicine, sta sicuramente meglio ma avrebbe bisogno di continue informazioni giornaliere su questo argomento anche nella prospettiva di un lockdown che pare affacciarsi alle porte, con direttive rigorose di concerto con la medicina di base, l’Asl e la Prefettura di Foggia.

Si diceva prima che viviamo in un mondo confuso e lo conferma la politica locale. L’ultimo consiglio comunale ha visto approvare il bilancio con un solo voto di differenza, testimonianza palese di una sofferenza all’interno della maggioranza che, durante questa legislatura, ha visto già modifiche importanti e cambi di assessori.

Invece occorre prendere decisioni di lungo periodo per riconquistare spazi perduti nel panorama socio-economico del territorio anche con il coinvolgimento di tutti e a tutti i livelli. Bisogna disabituarsi a credere sempre nelle proprie opinioni e accettare il confronto con altri all’insegna di un cauto ottimismo in vista del nostro futuro dopo la pandemia.

Gli scenari che abbiamo davanti non sono dei più allettanti ma, anche se a piccoli passi, occorre una solidarietà vera e la voglia di credere che non è assolutamente vero che i sogni muoiono all’alba perché, quanto meno te lo aspetti, hai davanti a te la soluzione che cercavi. La politica in generale, ma soprattutto quella locale, ha un compito gravoso ma esaltante se lo si capisce e si riesce a farlo, quello di conoscere la gente che si amministra, i loro problemi, le loro ansie e le loro paure del domani. Governare in periodo di Covid non è assolutamente facile ma la sfida è proprio questa: i problemi dei cittadini sono i propri problemi che possono essere affrontati e risolti se c’è la compattezza politica di poterlo fare. Senza di tutto questo parlare di futuro e di questa incertezza continua è come scalare una montagna che arriva al centro delle nuvole.

Il Direttore