EDITORIALE DELLA DOMENICA. COME SARÀ LA NOSTRA VITA DOPO LA PANDEMIA?

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Sembra che dal prossimo mese di marzo si comincerà a ritornare prudentemente alla vita che la gente viveva prima del Covid-19. Si continua a parlare di un forte rallentamento delle misure restrittive con un ritorno graduale alla normalità. Quella tempesta emotiva che ci ha condizionato in questi due lunghissimi anni ha avuto dei seri argomenti da proporre evidenziati con l’altissimo numero di morti in ogni città e paese d’Italia, nessun escluso e tutti accumunati da una disperazione collettiva che ha coinvolto adulti e bambini.

Ora che le misure governative saranno allentate occorre prepararsi per affrontare una vita nella consapevolezza (ma, meglio nella speranza) che tutto possa essere finalmente finito e che la vita sarà sicuramente diversa da quella di sempre perché ci sarà inevitabilmente una trasformazione della società nella quale alcuni valori prenderanno il posto di altri, come pure gli interessi, le aspettative e le relazioni.

Certamente tutti prenderemo coscienza che la vita è troppo breve e guarderemo in maniera diversa cose e fatti della nostra quotidianità. Molti momenti della nostra vita cambieranno, daremo valore alle cose più importanti, vedremo negli altri non la competizione frontale ma un aiuto alla soluzione, apprezzeremo di più lo sguardo di un bambino, lo sguardo di chi ci sta davanti, la felicità nella tua famiglia, il rispetto doveroso per l’altro. Daremo valore non più all’effimero e alle sterili mode del momento ma alla nostra storia che ha fatto dell’Italia il centro mondiale della cultura che si è in parte appannata e sostituire gli influencer del momento con la ricerca della nostra consolidata bellezza e, soprattutto, con la ricerca scientifica, la grande “cenerentola” dimenticata.

Penseremo alla nostra segregazione forzata ma soprattutto alla importanza della carità, del volontariato, della solidarietà e alla dedizione di tutti gli operatori sanitari, eroi loro malgrado, per seguire la loro missione di vita scelta per salvare gli altri. L’amicizia, l’altruismo e il senso civico devono fare da guida ad un percorso che inizia già da oggi.

Dopo ogni tramonto torna sempre a splendere l’alba ed anche se la sofferenza più grande ci terrà compagnia, si dovrà dare un nuovo valore alle cose senza farle diventare le piccole difficoltà di ogni giorno. Il ricordo del Covid-19 ci deve proiettare in un futuro che sarà una novità assoluta, quasi una nuova vita e un nuovo cammino e vivere sempre pensando che oggi è già il nostro domani.

Il Direttore