Tante buone notizie per San Nicandro per l’ammontare dei notevoli contributi e finanziamenti che sono stati concessi dalla Regione Puglia. Milioni di euro che saranno utilizzati dal prossimo anno e che, sicuramente, cominceranno a dare un nuovo volto alla nostra cittadina dal punto di vista paesaggistico e culturale.
Chiunque abbia iniziato i vari procedimenti di richiesta o predisposte, anche in passato, le condizioni per una soluzione favorevole ha il riconoscimento collettivo da parte dei cittadini. Non si deve ringraziare la singola persona ma tutte le amministrazioni che si sono succedute nel tempo, indipendentemente dal coloro politico di appartenenza perché, quando si tratta di opere per San Nicandro, l’arma vincente è rappresentata da un lavoro collettivo di forze avverse che hanno un unico obiettivo che è la comunità amministrata.
Ma, oltre ai contributi della rigenerazione, di piazza del Popolo e di Spinapulci, il prossimo anno ci porterà ancora altre importanti conclusioni di iniziative e cioè l’acquisizione alla proprietà comunale del castello, la fine della vertenza con il principe Cattaneo per il vecchio tratturo comunale e la nuova pista ciclo-pedonale che porta fino alla Torre di Calarossa. A tutto questo si aggiunge l’ampliamento del centro di raccolta e un importante intervento da parte dell’amministrazione provinciale di Foggia per la costruzione, in località Portone Perrone, di una palazzina nella quale è previsto un grande ed attrezzato auditorium – teatro.
Insomma, sembrano esserci tutte le premesse per dare a San Nicandro la opportunità di iniziare un nuovo percorso dal punto di vista del decoro cittadino. Ma riqualificare una cittadina non basta se non accompagnata da un movimento culturale di ampio raggio che coinvolga il mondo del volontariato per regolamentarlo anche ai fini dei contributi da concedere. Ed inoltre, occorre il coinvolgimento dei cittadini con campagne intense di informazioni.
Infine, il ruolo della politica che deve percepire i bisogni della collettività e trovare soluzioni senza, però, più assistere a contrapposizioni e litigi continui all’interno della maggioranza. Si sa che la convivenza certe volte diventa difficile ma, sempre, il buon senza deve prevalere sulle schermaglie personali. La gente valuta anche i comportamenti personali degli amministratori e dà un proprio giudizio che poi diventa preferenza elettorale.
Il Direttore