Con i riti dei fuochi (San Sebastiano, San Ciro, Sant’Antonio Abate e San Biagio), il carnevale e la rappresentazione della Settimana Santa potrebbe diventare un unico progetto di un itinerario turistico-culturale con una serie di eventi che possono richiamare l’attenzione di flussi turistici in un periodo di destagionalizzazione del settore.
Si comincia con l’accensione dei falò in onore dei quattro santi, per continuare con il Carnevale di San Nicandro che una sua specificità che lo rendono sul piano culturale ed antropologico unico e che potrebbe essere proposto al grande pubblico garganico e della Capitanata. San Nicandro, infatti, è l’unica cittadina che conserva ancora sia i costumi tradizionali del Pastore e dalla Pacchiana sia l’utilizzo del “Cunc’rtin” per la musica tradizionale. Con una regia attenta dell’intera manifestazione carnevalesca, l’evento potrebbe coordinare varie iniziative che comprendono non solo la tradizione, ma anche nuovi modelli e proposte per un pubblico più diversificato. Oltre ai “campanacci” (altra tipicità nostrana) il nostro Carnevale si festeggia fino alla domenica successiva e quindi una serie di manifestazioni da proporre in un periodo in cui dappertutto è già quaresima.
Poi c’è la “Quarantana”, altra usanza tipica che può essere offerta al turismo di massa. Queste manifestazioni folkloristiche sono una opportunità di crescita e di richiamo di flussi turistici i quali mettono in moto l’economia locale e la vendita di prodotti tipici ed alimentari.
Dopo il Carnevale ecco i riti della Settimana Santa che potrebbero essere inseriti in un circuito regionale con la nostra processione solenne e il ripristino della “Passione Vivente” organizzata dalla Chiesa del Convento.
Insomma ci sono le basi per dare un’immagine nuova di San Nicandro in grado di fare turismo sul territorio con un progetto specifico ed unico, con la partecipazione allargata a tutti, con un coinvolgimento degli operatori del settore per la riscoperta delle peculiarità culturali del nostro territorio e porle in rilievo con un’azione sinergica che veda impegnata il settore cultura e agricoltura del nostro comune.
Può essere una start up vincente per far conoscere la nostra storia locale, le tradizioni e le novità da proporre per offrirle al turismo ed iniziare un percorso strategico comune che possa dare vantaggi alla comunità.