E’ stata chiesta a Civico93 delucidazione sul ruolo dei “Borghi autentici d’Italia” di cui San Nicandro fa parte. Rispondiamo volentieri alla domanda e riportiamo quanto decritto sul sito ufficiale ed, anche, come viene descritta la nostra cittadina.
Borghi Autentici d’Italia è un’Associazione che riunisce piccoli e medi comuni, enti territoriali ed organismi misti di sviluppo locale, attorno all’obiettivo di un modello di sviluppo locale sostenibile, equo, rispettoso dei luoghi e delle persone e attento alla valorizzazione delle identità locali. L’obiettivo: riscoprire i borghi italiani quali luoghi da vivere, sostenere e preservare.
egli anni questo progetto si è trasformato in un’iniziativa sempre più articolata e competitiva, fino ad assumere la forma odierna di una rete di borghi italiani i cui protagonisti sono le comunità, gli amministratori e gli operatori economici, sociali e culturali dei luoghi.
Si è andato così delineando uno strumento di aggregazione e sviluppo, ora a disposizione di tutte quelle realtà che non si lamentano del declino e dei problemi, e che sono consapevoli di avere risorse ed opportunità per individuare nuove strade per uno sviluppo futuro.
Ci riferiamo a tutte quelle realtà che appartengono a quell’Italia che ce la vuole fare.
I Borghi Autentici sono impegnati in un percorso, talvolta complesso, di miglioramento continuo della struttura urbana, dei servizi verso i cittadini, del contesto sociale, ambientale e culturale per portare ad un graduale e costante incremento della qualità di vita della popolazione.
L’Associazione Borghi Autentici considera la comunità locale quale elemento decisivo del proprio disegno di sviluppo. La comunità quale luogo, contesto umano e culturale, che è sinonimo del buon vivere, di gusto, di un saper fare creativo e di una dimensione sociale dolce; una comunità che si apre all’esterno e diviene “Comunità Ospitale” protagonista della nuova Soft Economy.
Borghi Autentici sostiene e rappresenta una parte significativa di quell’Italia nascosta, che ogni giorno trova le sue motivazioni per avviare iniziative ed azioni progettuali di sviluppo strategico. E’ un’Italia che punta sulla riscoperta e riqualificazione della propria identità; un’identità che si manifesta nelle pieghe originali della sua storia, nelle tradizioni dei luoghi, nella loro conformazione morfologica espressa nel paesaggio, nella cultura produttiva artigianale; ossia, in una frase, nel proprio modo di vivere.
Borghi Autentici d’Italia, quindi, promuove un percorso articolato di sviluppo in sede locale, un approccio che considera i patrimoni esistenti quali punti di partenza per costruire strategie concrete e attuabili di miglioramento del contesto sociale, ambientale e produttivo locale, partendo dalle risorse e dalle opportunità presenti, allo scopo di elevare le condizioni di vita della popolazione e rendere attraente “lo stare”, il vivere e il lavorare in quel luogo.
SAN NICANDRO GARGANICO
San Nicandro Garganico sorge sul mare Adriatico, in provincia di Foggia, e si estende dalla costa, dove si trova la frazione Torre Mileto, all’entroterra, tra i laghi di Lesina e Varano.
Il centro storico del borgo si sviluppa lungo le pendici di un colle e lascia trasparire ancora oggi le sue origini medievali. Il passato di San Nicandro Garganico riemerge dai vicoli stretti, dalle scalinate affiancate alle case costruite sulla roccia ma soprattutto dal suo castello medievale.
Il borgo, che lievemente digrada verso il mare, è circondato da un paesaggio ricco di microambienti, dove si possono ammirare anfratti, grotte e sorgenti che rivelano la natura carsica del territorio. Fa parte della comunità montana Gargano.
La Storia
Secondo l’ipotesi più accreditata, il primo insediamento del borgo potrebbe essere stato fondato su una tenuta chiamata “San Nicandro” per la presenza di una chiesa dedicata al santo vescovo di Mira e, nel tempo, lo stesso abitato ne avrebbe mantenuto il nome.
La prima data in cui compare l’attuale denominazione di San Nicandro Garganico è il 1095, ma diverse fonti indicano come data di fondazione del paese il 663 d.C., quando Lucera fu sconfitta dall’Imperatore Costante II e coloro che scamparono al massacro si rifugiarono sulla collinetta che divenne poi il primo insediamento del borgo. Secondo un’altra ipotesi, invece, il paese avrebbe avuto origini dai Longobardi, che arrivarono sul Gargano dopo la sconfitta sul Garigliano nel 915.
San Nicandro conobbe, nel corso dei secoli, molte dominazioni straniere, dai Normanni agli Svevi agli Angioini. Nel 1464 il castello e il feudo circostante vennero comprati da Nicola Della Marra, il cui figlio li perdette per un tradimento.
Durante i secoli successivi, il borgo e il territorio seguirono le sorti della zona circostante, fino all’annessione con il Regno d’Italia.
Da vedere
Simbolo del borgo di San Nicandro Garganico è il castello normanno-aragonese che sorge nel centro storico. Originariamente doveva essere costituito da una torre di avvistamento e difesa, ma durante i secoli la struttura subì molti rimaneggiamenti e attualmente, dopo essere stato acquistato nell’Ottocento dagli Zaccagnino, appartiene alle famiglie Centulio e Tozzi. La struttura non è visitabile, se non su richiesta ai proprietari.
La Chiesa di San Giorgio in Terravecchia è la chiesa più antica di San Nicandro e sorge all’interno delle mura medievali. All’interno, lungo i muri, si possono ammirare ancora oggi le nicchie con le statue raffiguranti i santi, tra cui San Giorgio, Sant’Antonio Abate e San Leonardo.
La Chiesa Madre di Santa Maria del Borgo fu costruita probabilmente tra il 1573 e il 1580. Modificata più volte nel tempo oggi si presenta a pianta basilicale, con tre navate e la volta, aggiunta durante la seconda metà dell’Ottocento, a botte. Al suo interno si possono ammirare statue lignee di grande pregio appartenenti alla scuola napoletana, tra cui la statua dell’Immacolata, di San Michele, di San Nicandro, San Marciano e Santa Daria.
La Torre Calarossa, costruita nel 1569, era una torre costiera difensiva di cui sono rimasti solo i ruderi e sono visibili solamente due pareti, quella rivolta a nord e quella rivolta a ovest.
Torre Mileto, frazione balneare di San Nicandro, si caratterizza per la sua grande varietà naturalistica e per la presenza di reperti archeologici importanti. In particolare, la torre sorge su una piccola penisola, circondata da un paesaggio vario e ricco di specie biomarine.
Tra i luoghi di interesse naturalistico ricordiamo, infine, il bosco Spinapulci e il bosco Fiorella, la dolina carsica Pozzatina, le grotte dell’Angelo, Pian della Macina e delle Streghe, il parco naturalistico e archeologico e Monte Devio e il parco San Giuseppe.
Da gustare
I piatti che caratterizzano la cucina di San Nicandro raccontano i sapori del territorio del Gargano.
Tipici per esempio sono i “C’cattedd ch li f’nucchidd”, ovvero le “cicatelle” coi finocchietti, pasta fatta in casa e condita con finocchietti selvatici, aglio e peperoncino. Altri piatti tipici sono il “Pan’cott d fogghia mmisck”, il pancotto di erbe varie, preparato con verdura spontanea come rape, verze, piante di zucchine e patate, a cui si aggiunge in cottura del pane raffermo, ma anche le melanzane ripiene, i lampascioni con la carne o i taralli, tradizionali o con una glassa di zucchero.
Alcuni piatti sono invece tipici delle feste, come i “Carducc ch l’agnell e ch ll’ova”, i carducci con l’agnello e le uova, tipici della Pasqua, o l’anguilla con le verdure, che invece si cucina durante le feste natalizie.
Cosa fare
San Nicandro Garganico conserva ancora intatte alcune tradizioni legate al mondo religioso e pagano. Tra queste quella del fuoco di San Biagio che si celebra il 3 febbraio. Il rito del fuoco viene commemorato anche in occasione di Sant’Antonio, il 17 gennaio, e di San Sebastiano il 20 gennaio.
Il Carnevale di San Nicandro è uno dei più antichi e spettacolari di tutta la Capitanata, e merita sicuramente una visita per il suo folklore e le sue manifestazioni che vanno dalla musica al teatro.
L’8 settembre si festeggia la Madonna di Costantinopoli, con una funzione religiosa in onore della Vergine e una processione per le strade del borgo.
San Nicandro, San Marciano e Santa Daria, patroni del borgo, vengono festeggiati ogni anno il 17 giugno. La festa è preceduta da una novena che si tiene nella chiesa della Santa Madre e culmina nella processione che porta per le vie del paese le statue lignee dei tre santi.