CONTROLLO CARABINIERI, DENUNCE PER RICETTAZIONE E PORTO ABUSIVO MUNIZIONI

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Proseguono serrati i controlli da parte dei Carabinieri della Compagnia di San Severo finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati predatori, in particolare nelle più impervie aree del Gargano, difficilmente raggiungibili anche dagli stessi abitanti del posto.

I militari della Stazione CC di Apricena, con il supporto specialistico del personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia, hanno effettuato un ampio controllo di un’area montana in località “Ingarano”, accedendo anche in un’estesa masseria di proprietà di due allevatori, con precedenti di polizia.

I Carabinieri hanno perquisito l’azienda agricola, con le relative pertinenze, di proprietà dei due soggetti, rinvenendo poco distante dalla casa rurale, in mezzo alla fitta boscaglia, una macchina operatrice semovente per movimento terra, perfettamente funzionante, risultata oggetto di furto nel mese di gennaio scorso a Castelluccio dei Sauri. Inoltre, sempre tra gli alberi, i militari hanno scovato altri tre veicoli sui quali, pur non risultando al momento oggetto di furto, sono in corso ulteriori accertamenti per verificare il loro eventuale utilizzo per la commissione di altri reati. Per tutti i veicoli rinvenuti gli interessati non hanno comunque saputo fornire alcuna giustificazione sulla loro presenza nei loro terreni.

Inoltre, l’accurata perquisizione dei locali e delle strutture utilizzati dai due allevatori ha poi permesso di rinvenire nel fienile un involucro, nascosto in un bidone pieno di mangime per animali, contenente sette cartucce per fucile caricate a pallettoni.

Al termine delle attività i due allevatori sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Foggia per ricettazione, per quanto attiene alla macchina operatrice rubata, e per detenzione abusiva di munizionamento per arma comune da sparo, in relazione alle cartucce. Per i restanti veicoli si attende l’esito delle ulteriori verifiche, al fine di chiarire alcuni aspetti circa la loro presenza all’interno della masseria e la reale titolarità della loro proprietà.