La conferenza di presentazione si terrà a Foggia, Palazzo Dogana, sala della Ruota, venerdì 6 giugno alle ore 11.00.
L’idea di portare una mostra di arte contemporanea all’interno di un luogo storico come il Castello Ducale, e in particolare il Museo Civico di Torremaggiore, nasce dalla volontà di costruire un dialogo tra il passato e il presente, non tanto e non solo artistico, ma sul ruolo che l’arte può avere nel farci comprendere il mondo e il rapporto tra i popoli.
La Mostra è ideata e organizzata dalla Cooperativa Mare Laboratorio di innovazione sociale con la curatela di Bruno Ialuna, la segreteria organizzativa di Francesca Merz e Diana Lamura, l’allestimento di Faar Di Gianluigi Fiorella su progetto di Nicola Nottoli.
“Con questa mostra l’Amministrazione comunale di Torremaggiore si è prefissata di valorizzare i beni storici della Città, e di innalzare la qualità dell’offerta culturale a beneficio della comunità e di chiunque ne voglia fruirne; ci auguriamo, che il linguaggio tagliente, ironico e diretto delle opere esposte, parli soprattutto ai giovani, verso i quali abbiamo il dovere di operare per la loro crescita umana e culturale” dichiara il Sindaco, Emilio Di Pumpo
“Cosi come per la mostra Dal Cristo Bruciato al Cristo Rivelato, anche per questo grande evento abbiamo investito notevoli risorse, dichiara l’Assessore alle Politiche culturali Enzo Quaranta, e l’abbiamo fatto nella ferma convinzione che la cultura possa essere volano dello sviluppo locale e strumento di promozione del territorio.”
“Una mostra d’arte come linguaggio universale che “parla al cuore senza bisogno di spiegazioni”, capace di far incontrare culture e generazioni, – dichiara l’assessore al Turismo e promozione culturale del territorio Ilenia Coppola – una opportunità che, ci auguriamo, possa essere colta dalle nuove generazioni. In un momento in cui i canali tradizionali di partecipazione mostrano segni di crisi, l’arte rappresenta uno spazio privilegiato per riattivare la coscienza collettiva, promuovendo una cittadinanza plurale e partecipativa”.
“Ci sono delle mostre fatte con quadri che vengono appesi alle pareti, e ci sono delle storie raccontate tramite le mostre, dichiara Bruno Ialuna, curatore della mostra. La filosofia con cui da anni ci muoviamo è la seconda. Non solo far vedere al visitatore una serie di opere, ma cercare di fargli vivere un’esperienza fatta di nuove conoscenze e di curiosità, della quale nel tempo si ricorderà. Ma anche delle idee, della passione e dei sentimenti che gli artisti vogliono trasmettere attraverso il loro lavoro. Il tutto cercando di coinvolgere il territorio dove la mostra si svolge. E facendola interagire il più possibile con esso.
Banksy or Not Banksy a Torremaggiore è una rassegna costruita per Torremaggiore. Pensata per gli abitanti del luogo, per i turisti che verranno e per i bambini e i ragazzi che la visiteranno. E conosceranno Banksy, i Not Banksy e gli altri artisti. Ma anche piccole perle dei fatti e delle persone che hanno fatto la Storia della città.
“Siamo molto felici di portare una mostra cosi prestigiosa all’interno del Castello Ducale di Torremaggiore”, – dichiara Francesca Merz, presidente di Mare Laboratorio di innovazione sociale – “Il nostro tentativo è stato quello di creare un racconto che potesse davvero far capire le origini della street art e del lavoro di quello che oggi è il più celebre dei Maestri: Banksy, intersecando la sua storia con quella di tutti gli artisti che sono stati per lui ispirazione, e di quelli che da lui sono stati ispirati, come i Not Banksy.
La mostra ha una forte volontà didattica, per questo al suo interno abbiamo concepito anche libri didattici per bambini, bambine e famiglie, così come un podcast in cui il curatore accompagnerà ciascun visitatore alla scoperta delle curiosità che si celano dietro ciascuna opera, in un costante dialogo con il luogo in cui ci troviamo, ovvero il Castello Ducale di Torremaggiore”