APRICENA, POTENZA NOMINA MASSELLI SUO “STRETTO” COLLABORATORE

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Si occuperà di “politiche di sviluppo economico, infrastrutture, relazioni istituzionali e internazionali”

Entra ufficialmente a far parte della «macchina operativa» del Sindaco Antonio Potenza (che, nello scorso giugno, è stato eletto, per la terza volta consecutiva, alla guida del comune foggiano famoso in tutto il mondo per la sua Pietra) l’ideatore del noto format di “idee innovative” TU CONTI DI PIU’, che si propone di far aprire la città di Apricena (seconda capitale italiana del marmo, dopo Carrara) ai più avanzati strumenti di democrazia diretta, tra cui il “bilancio partecipativo”, già realtà in oltre quaranta comuni italiani (piccoli, medi e grandi).

Alfonso Masselli è stato, infatti, inserito come “collaboratore esterno” nella struttura amministrativa di Palazzo Lombardi “in posizione di stretta collaborazione con gli organi politici (sindaco, giunta comunale, assessori)” di Apricena.

Trattasi di una nomina “intuitu personae”, basata, cioè, sulla fiducia personale. L’incarico sarà svolto a titolo totalmente gratuito.

Masselli – si legge nel decreto di nomina firmato dal Sindaco di Apricena– «dovrà svolgere attività in materia di politiche di sviluppo economico, infrastrutture, relazioni istituzionali e internazionali» in affiancamento agli organi di governo dell’ente (sindaco, giunta, assessori).

Un incarico istituzionale prestigioso, se non altro per la vastità delle materie assegnate.

«Ne sono onorato e ringrazio il Sindaco Potenza con i suoi Assessori per la fiducia accordatami» dichiara Masselli.

«Il compito assegnatomi mi responsabilizza molto nei confronti dei miei concittadini. Tant’è che mi sono già messo al lavoro, riordinando le idee. Nei prossimi giorni, risentirò un “advisor” di un importante istituto bancario italiano, con cui, nei mesi scorsi, stavo approfondendo i percorsi da seguire per realizzare ciò di cui ogni comune avrebbe bisogno: una banca pubblica territoriale».

E spiega: «L’idea, che piace molto al Sindaco Potenza, sempre vigile sullo stato di salute dell’economia locale, è quella di istituire un fondo in partnership con l’Ente Nazionale per il Microcredito, con lo scopo iniziale di intervenire, con istruttorie veloci e che tengano conto del solo merito “reputazionale” (andando, cioè, oltre i numeri, cosa che le banche commerciali non possono, purtroppo, fare), a sostegno dell’artigianato e della piccola impresa in temporanea crisi di liquidità, così da evitare il suo deterioramento o, peggio, la sua chiusura. A mio avviso, ogni attività produttiva, anche la più minuscola, che muore è motivo di lutto cittadino, per i suoi impatti socio-economici. Salvaguardare (nei limiti del possibile) le attività esistenti è importante quanto favorire la nascita di nuove imprese».

Interessante. Ci potrebbe anticipare qualcos’altro?

«Sono tante le cose delle quali da tempo piacevolmente discuto con il Sindaco Potenza, il quale, in America, definirebbero “an open-minded person” (una persona di mentalità aperta), che sa, cioè, accogliere il cambiamento e ricercare continuamente nuove esperienze.

Vogliamo promuovere, tra l’altro, il concetto di “rifunzionalizzazione” dei siti di cava abbandonati o il cui giacimento litico risulta esaurito. E’ nostra intenzione formulare al più presto una proposta formale di riforma della attuale legge regionale (della quale beneficerebbero anche gli altri territori di Puglia), rendendo prevalente sul “ripristino” delle cave il loro “riuso”, cosa che sta già avvenendo un po’ ovunque, sia in Italia che all’estero, specie in Spagna. Insomma, le cave abbandonate o esaurite non devono essere dei “buchi” da tappare ma dei suggestivi “luoghi” da valorizzare e da saper raccontare al mondo, come autorevolmente illustrato dal professor Giuseppe Fallacara del Politecnico di Bari nel Convegno pubblico “Quarry Visions”, tenutosi ad Apricena nel luglio 2022.

Nell’ambito delle attività assegnatemi, tra cui rientrano le “relazioni istituzionali”, mi adopererò a far avviare le necessarie interlocuzioni in tal senso».

Allora, buon lavoro.

«Grazie. E’ un augurio graditissimo. Di questi auguri ho davvero bisogno» conclude sorridente Masselli.