APPROVATA LA LEGGE SULL’AGRICOLTURA SOCIALE

0
726

Per “Reterurale” per agricoltura sociale si intendono le attività esercitate dagli imprenditori agricoli, in forma singola o associata, dirette a realizzare:

  1. a) inserimento socio-lavorativo di soggetti svantaggiati, molto svantaggiati e disabili, definiti ai sensi dell’articolo 2, numeri 18), 19) e 20), del regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione, del 6 agosto 2008, di soggetti svantaggiati di cui all’articolo 4 della legge 8 novembre 1991, n. 381, e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale;
  2. b) prestazioni e attività sociali e di servizio per le comunità locali mediante l’utilizzazione delle risorse materiali e immateriali dell’agricoltura per promuovere, accompagnare e realizzare azioni volte allo sviluppo di abilità e di capacità, di inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione e di servizi utili per la vita quotidiana.

Rientrano nelle attività sociali e di servizio per le comunità locali, in particolare, le attività di:

  •  accoglienza e soggiorno di bambini in età prescolare (agri-nido e agri-asilo);
  • accoglienza e soggiorno di persone in difficoltà sociale, fisica e psichica;
  1. c) prestazioni e servizi che affiancano e supportano le terapie della medicina tradizionale, finalizzati a migliorare le condizioni di salute e le funzioni sociali, emotive e cognitive dei soggetti interessati anche attraverso l’ausilio di animali allevati e la coltivazione delle piante;
  2. d) progetti finalizzati all’educazione ambientale e alimentare, alla salvaguardia della biodiversità nonché alla diffusione della conoscenza del territorio attraverso l’organizzazione di fattorie sociali e didattiche riconosciute a livello regionale.

Questa legge è stata finalmente approvata dalla Regione Puglia.

“Uno strumento innovativo, per il quale abbiamo profuso il massimo impegno con la collaborazione di Coldiretti ed il prezioso contributo delle strutture regionali e del partenariato (mondo della cooperazione, terzo settore e organizzazioni di categoria agricole). Con gioia e grande soddisfazione, ringrazio tutti i colleghi per l’approvazione di oggi in Consiglio regionale del testo che ho proposto sull’Agricoltura Sociale: portiamo a casa un risultato davvero importante per il mondo agricolo e per il terzo settore”. Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, primo firmatario della proposta di legge sull’Agricoltura Sociale, redatta recependo anche le indicazioni e le valutazioni dell’assessorato regionale alle Politiche agricole.
Una norma con cui SI RISPONDE a due esigenze distinte: da una parte si offre agli agricoltori la possibilità di diversificare le proprie attività, incrementando anche il reddito; dall’altra apriamo gli orizzonti di un settore già fortemente a trazione solidale come l’agricoltura, dando l’opportunità ai diversabili di integrarsi e di optare per terapie riabilitative alternative e alle categorie deboli di prepararsi a nuovi percorsi occupazionali.
“Quando la politica mette da parte i campanilismi si raggiungono risultati eccellenti. Da oggi la Puglia si dota di una legge innovativa, ecosostenibile e dal volto ‘umano’. Perché si ritorna agli antichi valori della terra, ma lo si fa dando una concreta possibilità di reinserimento sociale favorendo i soggetti più fragili”.
Così il consigliere Giuseppe Turco, commenta l’approvazione all’unanimità in consiglio regionale della legge sull’Agricoltura Sociale che continua: “Creare opportunità di lavoro coinvolgendo i diversamente abili in percorsi virtuosi di riabilitazione e sostegno sociale”.

Infine il commento del Direttore di Coldiretti Puglia, Corsetti,: “Nelle aree rurali come in quelle periurbane stanno nascendo esperienze molto diversificate di agricoltura sociale che vanno dal recupero e reinserimento lavorativo di soggetti con problemi di dipendenza (droga e alcool in particolare) all’agricoltura terapeutica (ortoterapia, ippoterapia ecc.), con disabili fisici e psichici di diversa gravità, ma anche il reinserimento sociale e lavorativo di persone emarginate (minori a rischio, disoccupati di lunga durata, ecc.) e l’attività agricola volta al miglioramento del benessere e della socialità (agriasilo, ospitalità per gli anziani, orti sociali, ecc.). Questa diversificazione si palesa con l’innesto di pratiche di agricoltura sociale nelle diverse tipologie di coltivazioni, di allevamento e attività di servizio, quali agriturismo, ristorazione, punti vendita aziendali, fattorie didattiche”.

Invia una risposta