Invasi a secco e temperature in aumento. Coldiretti: “In Puglia serve l’acqua dal Molise”
E’già allarme siccità nella Capitanata dove, già ad inizio giugno, sono previsti picchi delle temperature fino a 38 gradi: a causa della mancanza di piogge dei mesi scorsi gli invasi trattengono complessivamente solo 109 milioni di metri cubi, pari al 33% di riempimento, cioè molto meno dei circa 180 milioni, che l’anno scorso, nonostante una distribuzione accorta, riuscirono a garantire acqua per le campagne solo a inizio estate per poi destinare inevitabilmente le poche risorse rimaste al consumo potabile. A segnalare lo scenario allarmante e il grave deficit idrico è Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Anbi, con gli invasi della Capitanata che registrano 67 milioni di metri cubi d’acqua in meno rispetto all’anno scorso.
“L’incognita siccità pesa come un macigno sulle prossime campagne agricole che si prospettano pesanti e rischiano di frenare gli investimenti”, denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, sottolineando che “i volumi idrici trattenuti dalle dighe sono quasi la metà rispetto a quelli del 2024, l’anno peggiore per le disponibilità idriche nella regione”. La principale fonte di approvvigionamento idrico del Tavoliere, seppur in territorio molisano, è la diga di Occhito, che ora contiene 74 milioni di metri cubi d’acqua, pari al 30% dei volumi di riempimento autorizzati, contro gli oltre 138 milioni dello scorso anno e di cui solo 36 milioni di metri cubi saranno utilizzabili per le varie finalità in quanto, sotto il limite dei 40 milioni di metri cubi le erogazioni saranno appannaggio quasi esclusivo dell’uso potabile.
Rispetto agli accordi sottoscritti tra Molise e Puglia a partire dal 1978 è necessario, spiega Coldiretti Puglia, “imprimere un’accelerata al progetto che prevede la realizzazione di una condotta di 10 km per drenare acqua dall’invaso del Liscione fino all’invaso di Occhito. Il surplus di acqua invasato in diga e non utilizzato dal Molise potrebbe poi essere acquistato dalla Puglia, andando così a determinare un abbattimento dei costi per gli stessi utenti molisani, quindi un doppio beneficio per il Molise e un aiuto per il potabile e l’irriguo nelle due regioni limitrofe”. (Tgr Puglia)