A che cosa serve lo SPIDI servizi a cui si può accedere sono quelli pubblici: dal pagamento della Tasi al bollo auto. Anche le prestazioni sanitarie o il fascicolo dell’Inps sono gestibili via web, tramite pc, tablet o smartphone. Si tratta di servizi dell’Inps (riscatto della laurea, richiesta degli assegni familiari), a cui si aggiungono servizi dell’Inail (consultazione Cud, richiesta bollettini) e molti dell’Agenzia delle Entrate.
Quindi lo SPID è il sistema di autenticazione che permette a cittadini ed imprese di accedere ai servizi online della pubblica amministrazione e dei privati aderenti con un’identità digitale unica. L’identità SPID è costituita da credenziali (nome utente e password) che vengono rilasciate all’utente e che permettono l’accesso a tutti i servizi online.
Per richiedere e ottenere le tue credenziali SPID c’è bisogno di: un documento di identità valido (carta di identità o passaporto) e la tessera sanitaria. Servirà anche: un indirizzo e-mail e il numero di telefono del cellulare (anche se non si è l’intestatario del contratto).
Per ottenere le credenziali SPID rivolgersi a Aruba, Infocert, Intesa, Namirial, Poste, Register, Sielte o Tim. Questi soggetti (detti identity provider) offrono diverse modalità per richiedere e ottenere SPID, scegliere quella più adatta alle proprie esigenze. Tutte le informazioni su dove e come chiedere le tue credenziali SPID sul sito spid.gov.it/richiedi-spid.
La SPID si richiede gratuitamente a uno dei soggetti abilitati che, oltre alla modalità di erogazione gratuita, offrono anche modalità di registrazione a pagamento. Tutte le informazioni su dove e come chiedere le tue credenziali SPID sul sito spid.gov.it/richiedi-spid.
SPID può essere richiesto da tutti i cittadini italiani – o dotati di permesso di soggiorno e residenti in Italia – che abbiano compiuto il 18°anno di età. Solo dal giorno del diciottesimo compleanno è possibile richiedere le credenziali SPID. Tale nuova identità digitale sarà obbligatoria del 1° gennaio 2019 e tutti devono procurarsela.
In provincia di Foggia solo la Camera di Commercio è già dotata del servizio Spid sul suo portale, analogo ragionamento per gli sportelli unici delle attività produttive di quasi tutti i comuni regolarmente dotati di servizio telematico. In Puglia sono presenti nell’elenco governativo soltanto i Comuni di Bari e Lecce, si presume che tutti gli altri in Puglia (almeno i più grandi) siano prossimi ad adeguarsi alla norma dal 1 gennaio. Ecco nel dettaglio i comuni dove si può già usare lo Spid: Camera di commercio di Foggia, Suap Accadia, Alberona, Anzano, Cagnano Varano, Carapelle, Carlantino, Carpino, Casalnuovo, Casalvecchio, Castelluccio dei Sauri, Castelluccio Valmaggiore, Celenza Valfortore, Cerignola, Chieuti, Faeto, Ischitella, Isole Tremiti, Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Monteleone, Motta Montecorvino, Ordona, Orsara, Pietramontecorvino, Poggio Imperiale, Rignano Garganico, Roseto Valfortore, San Marco in Lamis, San Marco la Catola, San Paolo Civitate Sant’Agata, Serracapriola, Stornara, Stornarella, Troia, Vico, Volturino, Volturara Appula.