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CIVICO 93 INTERVISTA IL PROF. GIULIO TARRO

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Alle ore 20:00 di oggi, 1° giugno, Civico 93 intervista il prof. Giulio Tarro, Virologo Primario Emerito dell’Ospedale Cotugno di Napoli.

FINANZA: FURTO DI MEZZI AGRICOLI, DENUNCIATO IMPRENDITORE

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Nel corso delle attività di controllo del territorio eseguite quotidianamente dai finanzieri del Comando Provinciale di Foggia, sono stati ritrovati in un’azienda agricola alla periferia del capoluogo foggiano macchine e attrezzature agricole di provenienza furtiva, sottratte a due imprese pugliesi del settore: una di Ginosa (TA), l’altra di Biccari (FG).

Sono state recuperate due trattici agricole e svariati attrezzi meccanici per i lavori nei campi, accatastati in un deposito, pronti per essere messi sul mercato illegale.

Singolare il contestuale ritrovamento nella stessa azienda agricola di due furgoni rubati, perfettamente identici – per modello, allestimento interno e colore di carrozzeria – al furgone che era nella disponibilità del proprietario dell’impresa perquisita dai finanzieri. Anche le targhe erano state illecitamente replicate, in copia identica alla targa del mezzo di proprietà. In questo modo i furgoni rubati potevano essere fatti circolare liberamente, nascondendo la loro origine furtiva.

Il valore dei mezzi e attrezzi ritrovati supera i 150 mila euro.

Il titolare dell’azienda agricola sui cui fondi sono stati ritrovati i mezzi rubati è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Foggia per il reato di ricettazione e falso.

Sono state subito avviate, in condivisione con l’Autorità giudiziaria, le procedure per la restituzione del maltolto ai legittimi proprietari.

Il risultato conseguito testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza nel reprimere ogni forma di illecito che possa alterare le regole di mercato, difendendo gli imprenditori onesti da condotte sleali e criminali che compromettono l’integrità economica della Capitanata.

 

SU L’UDT DI SAN NICANDRO INTERVENGA IL SINDACO PER RASSICURARE CITTADINI E OPERATORI

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Nel 1899, come risulta dall’Annuario d’Italia – Guida generale del Regno, a San Nicandro Garganico era presente l’Ufficio del Registro (il ricevitore era Vincenzo Schiavone), l’Agenzia delle Imposte (l’agente era Raffaele Catucci e l’aiuto Girolamo Mariacci), l’Ufficio Gabelle (con il tenente Goffredo Reggiani), la Pretura (con il Pretore avv. Onofrio Morelli ed il cancelliere Giovanni Chiola), la Direzione Didattica (con il direttore Vincenzo Mascolo). Poi si sa anche che San Nicandro aveva un presidio ospedaliero. Insomma la nostra cittadina, anche in periodi difficili, come quelli di almeno un secolo fa, aveva servizi che riversava sulla popolazione. Poi tutto sembra aver preso una strada senza più controllo dove anche l’impossibile diventa possibile e dove il buon senso sembra abbia lasciato il posto a cattive abitudini di gestione.

Una premessa dovuta questa perché, solo qualche giorno fa, Civico 93 lanciava un allarme ai sannicandresi per la questione che riguarda l’UDT, l’unità di degenza territoriale locale e della sua probabile chiusura. Tutti sono a conoscenza della importanza e della validità di quella struttura che garantisce bisogni di salute ai cittadini.

Ha fatto molto piacere la notizia fornita dal consigliere regionale Paolo Campo che ha avuto assicurazioni che l’Udt di San Nicandro non ha niente da temere circa la sua collocazione futura in quanto saranno completati gli interventi strutturali e funzionali di adeguamento programmati per garantire un servizio migliore ai cittadini. Operatori e utenti possono stare tranquilli: la medicina territoriale sarà potenziata e non smantellata.

Sta di fatto che ad oggi non sono autorizzati altri ricoveri e che il personale in servizio, alle dipendenze dalla società in house dell’Asl Fg, cioè la Sanitàservice, sta avendo indicazioni di trasferimento in altro servizio. Quindi gli attuali operatori potrebbero andare a lavorare fuori sede. Che non si chiude potrebbe senza dubbio essere possibile ma cosa potrebbe cambiare? Che l’intera struttura potrebbe diventare RSA, oppure che l’UDT potrebbe essere ridimensionata con metà posti letto disponibile mentre la parte restante potrebbe diventare RSSA. Quindi, la Direzione Generale dell’Asl Fg farebbe bene a far sentire direttamente la sua voce sul futuro di questa importante struttura del nostro territorio.

Si invita il sindaco Ciavarella ad un intervento immediato presso i vertici dell’Asl Fg per fare definitiva chiarezza su questa situazione e rassicurare la cittadinanza che l’Udt di San Nicandro rimane così com’è.

CONTRIBUTI IN FAVORE DI PERSONE IN CONDIZIONI DI DISABILITA’ E NON AUTOSUFFICIENZA

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Al fine di sostenere concretamente le persone con gravissima disabilità e in condizione di non autosufficienza, assistiti presso il proprio domicilio, che necessitano di un intervento straordinario, anche alla luce delle criticità nell’accessi ai sevizi sanitari, sociosanitari e sociali a causa della pandemia COVID-19, ka Regione Puglia ha provveduto ad approvare il riconoscimento di un contributo straordinario di € 800,00 mensili per il periodo compreso tra il 1 gennaio 2020 e il 31 luglio 2020 (termine previsto dalla  delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020 di chiusura della fase emergenziale) in favore delle persone residenti in Puglia in condizione di gravissima non autosufficienza, che si configura come trasferimento economico in favore dei nuclei familiari in cui vivono, assistiti presso il loro domicilio, disabili gravissimi e anziani in condizione di gravissima non autosufficienza per i quali intervenga un care giver familiare ovvero altre figure professionali da cui gli stessi gravissimi non autosufficienti dipendano in modo vitale.

I termini e le modalità per la presentazione delle domande al suddetto contributo sono definiti in due diverse finestre temporali:

  1. a) la prima, riservata alle persone la cui condizione di gravissima non autosufficienza è stata già accertata nell’ambito di procedure similari sulla stessa piattaforma “bandi.pugliasociale.regione.puglia.it” decorre dalle ore 14,00 del 27 maggio 2020 e termina alle ore 14,00 del 26 giugno 2020;
  2. b) la seconda, riservata alle persone la cui condizione di gravissima non autosufficienza NON è stata già accertata nell’ambito di procedure similari sulla stessa “piattaforma bandi.pugliasociale.regione.puglia.it” decorre dalle ore 14.00 del 9 giugno 2020 e termina alle ore 14.00 del 9 luglio 2020, con attivazione della piattaforma informatica per la generazione del codice famiglia a partire dalle ore 14,00 del giorno successivo alla data di pubblicazione della presente Determinazione Dirigenziale sul B.U.R.P. (per i nuclei familiari non già in possesso di un codice famiglia).

Per maggiori informazioni rivolgersi ai servizi sociali del Comune.

ALLEGATO

CONTRIBUTI DISABILITA’

GIORNATA CAMICI BIANCHI

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La commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato all'unanimità, in sede deliberante e in prima lettura, il disegno di legge di iniziativa parlamentare che istituisce la Giornata nazionale dei Camici bianchi. Il provvedimento passa ora alla Camera per il via libera definitivo. Il ddl, sottoscritto da tutti i partiti, si pone l?obiettivo di onorare il lavoro, l?impegno, la professionalità e il sacrificio del personale medico e sanitario nel corso della pandemia da Coronavirus nell?anno 2020. Per questo stabilisce che la Giornata dei Camici Bianchi venga celebrata il 20 febbraio di ogni anno. La Giornata è considerata solennità civile e non determina riduzione dell?orario di lavoro negli uffici pubblici né, qualora cada nei giorni feriali, costituisce giorno di vacanza o comporta riduzione di orario per le scuole di ogni ordine e grado. ?E' un riconoscimento dovuto, per il quale esprimiamo soddisfazione e orgoglio?, commentano il presidente dei senatori Pd, Andrea Marcucci e Dario Parrini, capogruppo dem nella I commissione di Palazzo Madama. ?Una bella notizia, ma soprattutto un dovuto riconoscimento all'impegno straordinario di migliaia di medici, infermieri, operatori sanitari in questi mesi drammatici, un gesto di riconoscenza verso gli eroi dell'emergenza. La Giornata dei Camici Bianchi è un segno importante, su cui la politica tutta ha dato un segnale di unitarietà, ora auspichiamo anche che il governo riconosca a tanti professionisti stanziamenti concreti e adeguate risorse economiche", affermano i senatori della Lega, Stefano Borghesi, presidente della commissione Affari costituzionali e Luigi Augussori. L?idea della era stata lanciata nelle scorse settimane dal mondo della cultura. Proposta dal regista Ferzan Ozpetek, era stata subito promossa da Siae e aveva trovato l?appoggio di tutte le forze politiche e della presidente del Senato, Elisabetta Casellati, che l?aveva definita "il giusto e doveroso riconoscimento per la straordinaria prova di coraggio, professionalità e altruismo di cui il nostro personale sanitario si è reso protagonista nel corso di queste drammatiche settimane di epidemia".  Il presidente Siae, Giulio Rapetti Mogol aveva affermato: ?E? stato giusto portare avanti una campagna come questa, che pone l?accento sull?infaticabile e coraggiosa attività dei camici bianchi in questo periodo difficile, in particolare".  

La commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato all’unanimità, in sede deliberante e in prima lettura, il disegno di legge di iniziativa parlamentare che istituisce la Giornata nazionale dei Camici bianchi. Il provvedimento passa ora alla Camera per il via libera definitivo.

Il ddl, sottoscritto da tutti i partiti, si pone l’obiettivo di onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio del personale medico e sanitario nel corso della pandemia da Coronavirus nell’anno 2020. Per questo stabilisce che la Giornata dei Camici Bianchi venga celebrata il 20 febbraio di ogni anno. La Giornata è considerata solennità civile e non determina riduzione dell’orario di lavoro negli uffici pubblici né, qualora cada nei giorni feriali, costituisce giorno di vacanza o comporta riduzione di orario per le scuole di ogni ordine e grado.

“E’ un riconoscimento dovuto, per il quale esprimiamo soddisfazione e orgoglio”, commentano il presidente dei senatori Pd, Andrea Marcucci e Dario Parrini, capogruppo dem nella I commissione di Palazzo Madama. “Una bella notizia, ma soprattutto un dovuto riconoscimento all’impegno straordinario di migliaia di medici, infermieri, operatori sanitari in questi mesi drammatici, un gesto di riconoscenza verso gli eroi dell’emergenza. La Giornata dei Camici Bianchi è un segno importante, su cui la politica tutta ha dato un segnale di unitarietà, ora auspichiamo anche che il governo riconosca a tanti professionisti stanziamenti concreti e adeguate risorse economiche”, affermano i senatori della Lega, Stefano Borghesi, presidente della commissione Affari costituzionali e Luigi Augussori.

“Siamo soddisfatti del veloce lavoro fatto. E’ stata una buona prova di collaborazione tra maggioranza e opposizione e adesso il ddl dopo pochi giorni dalla proposta va alla Camera senza passare per l’aula”, afferma il gruppo M5S in commissione Affari Costituzionali del Senato.

L’idea della era stata lanciata nelle scorse settimane dal mondo della cultura. Proposta dal regista Ferzan Ozpetek, era stata subito promossa da Siae e aveva trovato l’appoggio di tutte le forze politiche e della presidente del Senato, Elisabetta Casellati, che l’aveva definita “il giusto e doveroso riconoscimento per la straordinaria prova di coraggio, professionalità e altruismo di cui il nostro personale sanitario si è reso protagonista nel corso di queste drammatiche settimane di epidemia”.

Il presidente Siae, Giulio Rapetti Mogol aveva affermato: “E’ stato giusto portare avanti una campagna come questa, che pone l’accento sull’infaticabile e coraggiosa attività dei camici bianchi in questo periodo difficile, in particolare”.

REGIONE PUGLIA, UNIVERSITA’ DI FOGGIA E POLITECNICO DI BARI PER VALORIZZARE I TRATTURI

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Un Documento che diventi schema generale di riferimento dei Comuni interessati dal Demanio armentizio per orientare la valorizzazione dei tratturi e lo sviluppo del territorio. È il compito che, coordinati dalla Regione Puglia, sono chiamati a completare, entro i prossimi 18 mesi, l’Università degli Studi di Foggia e il Politecnico di Bari.

“I Tratturi, assieme alle le attività e ai beni legati all’antica pratica della transumanza, sono in grado di generare sviluppo economico legato al turismo, alla cultura, alla qualità del territorio e anche di riproporsi come rete di collegamento tra aree rurali e non solo”, ha detto l’assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione unitaria, Raffaele Piemontese, commentando gli accordi formalizzati ieri e che danno seguito alle Linee Guida per la formazione del Documento Regionale di Valorizzazione del demanio armentizio, approvate dalla Giunta regionale a dicembre scorso.

Gli accordi, sottoscritti dalla dirigente della Sezione Demanio e Patrimonio della Regione Puglia Costanza Moreo, dal rettore dell’Università di Foggia Pierpaolo Limone e dal direttore del Dipartimento di ingegneria civile, ambientale, del territorio, edile e di Chimica del Politecnico di Bari Umberto Fratino, sono finalizzati ad approfondire lo studio degli strumenti esistenti e delle componenti storico-archeologiche, etno-antropologiche e agronomiche, oltre che paesaggistico-territoriali, del sistema tratturale, al fine di individuare indirizzi e criteri concreti e esemplificativi per la formazione dei Piani Locali di Valorizzazione che garantiscano, in particolare, la continuità dei percorsi tratturali, la riconoscibilità dei tracciati e la fruibilità sostenibile da parte di abitanti e viaggiatori.

UniFg ha designato come responsabile scientifico il professor Saverio Russo, docente del Dipartimento di Studi Umanistici, Lettere, Beni Culturali e Scienze della Formazione. Poliba ha designato la professoressa Angela Barbanente, ordinaria del DICATECh. Completa il gruppo di lavoro l’architetto Stefano Biscotti, attuale dirigente del settore Mobilità e Trasporti della Provincia di Foggia, per l’esperienza maturata in tema di recupero e valorizzazione dei tratturi.

ON. FARO: “ALTRE BELLE NOTIZIE PER SAN NICANDRO, ALTRI 130 MILA EURO”

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“Grazie al lavoro fatto nella scorsa legge di bilancio dalla commissione Bilancio Camera (di cui faccio parte) e Senato del Movimento 5 stelle si è inserito un fondo di ristoro per i comuni, i cui pagamenti sono arrivati in questi giorni.

Dopo i 100 mila euro ed i 90 mila euro del 2019 con i quali si è scelto di asfaltare le strade di San Nicandro Garganico, quest’anno oltre ai 90 mila euro che nuovamente saranno disponibili per il nostro paese sono arrivati altri 130 mila euro bonificati il 14 aprile che potranno essere impiegati per migliorare le nostre strade, scuole e altre strutture. Spero si facciano scelte di buon senso.

Il comma 892 della legge di bilancio recita come segue: Per ciascuno degli anni dal 2019 al 2033, a titolo di ristoro del gettito non piu’ acquisibile dai comuni a seguito dell’introduzione della TASI di cui al comma 639 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, e’ attribuito ai comuni interessati un contributo complessivo di 190 milioni di euro annui da destinare al finanziamento di piani di sicurezza a valenza pluriennale finalizzati alla manutenzione di strade, scuole ed altre strutture di proprietà comunale.”

CARABINIERI, CONTROLLO SUL SERVIZIO E LE CONDIZIONI DEI “RIDERS”

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Durante il fine settimana i Carabinieri del Comando Tutela Lavoro e di tutti i Comandi Provinciali dell’Arma sul territorio nazionale hanno intervistato oltre mille “riders”, operanti per le principali “piattaforme virtuali“ del “food delivery”, al fine di acquisire informazioni utili alle indagini in corso, delegate all’unita specializzata dell’Arma dalla Procura della Repubblica di Milano, sulla gestione del rapporto di lavoro da parte delle citate “piattaforme“.

Le attività dei Carabinieri si sono svolte su strada e contestualmente in tutte le province e hanno consentito di “fotografare”, attraverso la voce dei lavoratori e delle condizioni reali constatate sul territorio, le modalità di svolgimento del servizio e le forme di tutela loro garantite, sia sotto il profilo della sicurezza che sanitario.

CIVICO 93 INTERVISTA MARIO D’AMBROSIO, CONSIGLIERE PD CONSIGLIO COMUNALE

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Il 1° giugno, alle ore 10:30, Civico 93 intervista Mario D’Ambrosio, consigliere del Partito Democratico al Consiglio Comunale di San Nicandro Garganico.

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 31 MAGGIO

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 31 maggio 2020 in Puglia, sono stati registrati 1.860 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 4 casi, così suddivisi:

2 nella Provincia di Bari;

0 nella Provincia di Bat;

0 nella Provincia di Brindisi;

2 nella Provincia di Foggia;

0 nella Provincia di Lecce;

0 nella Provincia di Taranto;

Sono stati registrati 4 decessi: 3 in provincia di Bat, 1 in provincia di Bari

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 118.652 test.

Sono 2.813  i pazienti guariti.

1.177 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.494 così divisi:

1.483 nella Provincia di Bari

380 nella Provincia di Bat

651 nella Provincia di Brindisi

1.155 nella Provincia di Foggia;

515 nella Provincia di Lecce;

281 nella Provincia di Taranto;

29 attribuiti a residenti fuori regione;

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

SAN NICANDRO, GLI AUGURI AL NUOVO COORDINATORE CITTADINO DI FRATELLI D’ITALIA

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Ecco la nota inviata a Civico93 di Marcello Gemmato, Deputato pugliese e membro dell’esecutivo nazionale di Fratelli d’Italia.
Auguri di buon lavoro a Roberto Augello, nuovo coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia a San Nicandro Garganico. Il suo impegno e la sua passione porteranno alta, in città, la bandiera del partito di Giorgia Meloni”.

TREKKING DELL’ASSOCIAZIONE “GARGANO COAST TO COAST” SULLE VETTE DEL SOPRAMONTE GARGANO

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1° GIORNO KM 18. PERCORSO STORICO- NATURALISTICO AGEVOLE TUTTO INTERNO ALLA TENUTA DI MONTENERO.

Questo nostro 7° trekking di tre giorni (22–23-24 maggio) lo ricorderemo come il trekking del ritorno alla vita, alla gioia di tornare a vivere e ad incontrarci ancora con i dovuti accorgimenti che il periodo ancora comporta. Rivederci, stare ancora insieme, ripercorrere le antiche strade erbose dimenticate e gli altipiani, scalare i nostri monti, rituffarci in un passato che, nelle nostre aree interne del sopramonte, è rimasto integro e solo la vegetazione e il tempo hanno preso il momentaneo sopravvento coprendo tutto di verde in attesa di tempi migliori e di una riscoperta di tali aree interne che deve avvenire. Quindi, un tuffo al cuore per esserci rivisti in tanti dopo la fase acuta del COVID19, graditissimi nostri ospiti nella nostra Tenuta di Montenero. Tante emozioni, tante cose da raccontarci e tornare a vivere, perché LA VITA E’ BELLA!! Ma la favola più bella ce la racconta, ancora una volta, il “MIO GARGANO INTERNO” con i suoi boschi, panorami mozzafiato e sconfinati, la sua aria saluberrima, i suoi fiori rari e multicolori, i suoi anfratti, i casolari, i pagliari, le macere e i terrazzamenti, grave e grotte. Posti dove la pietra si è fatta storia e la storia si è pietrificata nel tempo. Questi sono i nostri trekking.

2° GIORNO DEL TREKKING DI PRIMAVERA 2020. “TENUTA DI MONTENERO – MONTE CALVO A.R.”. PERCORSO AGEVOLE. KM 25.

Scalare il monte piu’ alto del “mio Gargano” (m. 1065 s.l.m.) e tra i primi di Puglia, è sempre un’emozione nuova, anche se ci sei stato già più volte. Attraversi fasce climatiche uniche in Europa, ti immergi nella vegetazione classica delle aree di confine climatico, tra Gargano Nord e Gargano Sud, ammiri l’immensità dei paesaggi che ti si parano davanti, vieni quasi schiacciato dal cielo infinito,sei circondato dal mare, vedi una fauna ed un’avifauna unica in ogni stagione (quel giorno oltre la cima c’erano i gabbiani che volavano liberi) e “lui”, il nostro monte, quasi come una sacra icona di natura, si staglia di fronte bello, maestoso, accogliente. Sembra un parrozzo di pane ambrato che sa di natura, che sa di aromi di casa che mai ti stanca e mai ti sazia. Poi, arrivi in cima e lo sguardo si perde in panorami senza eguali che vanno dal fondo della Puglia fino ad oltre il Gran Sasso Questa e altre sono le emozioni che questo nostro monte ci da…e “NOIO” oggi ci siamo stati con la nostra ASSOCIAZIONE GARGANO COAST TO COAST”…E SIAMO PURE RITORNATI.

3° GIORNO TREKKING DI PRIMAVERA 2020. TENUTA DI MONTENERO – MONTE CASTELLANA – MONTE NERO. PERCORSO AGEVOLE. KM 18.

Passeggiamo attraverso la Piana di Montenero e Monte Calvo, dove il fenomeno del carsismo si manifesta attraverso oltre 80 doline per kmq. e con grave e grotte sparse in tutta l’area che è tra le terre(e, forse, addirittura la terra più antica d’Italia) più antiche d’ Italia con oltre 160 milioni di anni. Ci immergiamo nei paesaggi del Gargano Sud del sopramonte dove gli alberi sono rari, i prati infiniti, fioriti e pieni di orchidee e l’acqua è carastosa, con lo sfondo il mare e la Puglia che si apre fino ad oltre Bari con panorami senza eguali dove lo sguardo spazia dalle lontane Murge, al Monte del Vulture e fino agli Appennini. Vento nei capelli, orchidee e fiori dappertutto e poi, la salita a monte Castellana (m.960 s.l.m.). Giù c’ è S. Giovanni Rotondo e siamo sopra l’ospedale e la Basilica del santo frate. Ci incamminiamo ancora tornando nel Gargano Nord facendo pausa sulla vetta di monte Nero (m. 1025 s.l.m.). La seconda montagna più alta del Gargano e con panorami che vanno da oltre il monte Conero, i massicci del Gran Sasso, della Maiella e ancora oltre il mare, fino alle dalmate sponde.AL PROSSIMO TREKKING D’ESTATE A FINE AGOSTO (presumibilmente 26 – 30 agosto 2020).

GARGANO INTERNO …E POI MI SCOPPI NEL CUORE!!..

EDITORIALE DELLA DOMENICA. AIUTIAMO L’ECONOMIA DI SAN NICANDRO

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Una situazione che diventa sempre più problematica e disastrosa è quella rappresentata dall’economia di San Nicandro che, già sofferente, ora sta diventando un vero e proprio campanello d’allarme per le problematiche insite che sono amplificate dall’emergenza sanitaria del Covid-10 che ha ridotto la capacità di spesa da parte delle famiglie.

Insomma la nostra economia deve essere aiutata e l’aiuto può essere dato dallo Stato centrale e dalla Regione (che comunque si sono in parte attivati) ma anche dall’amministrazione comunale e da tutti i cittadini: l’amministrazione comunale con interventi che favoriscono le attività commerciali e artigianali e i cittadini con l’attivazione di una campagna di promozione del consumo locale proprio per sostenere le imprese del territorio.

Tutti siamo stati messi alla prova dal Covid-19 ma ora occorre il lento ritorno alla normalità e un’aggregazione collettiva, ognuno per il proprio ruolo. Il settore ristorazione di San Nicandro è in crisi e quindi, senza nessuna più paura perché tutti i locali sono perfettamente idonei a ricevere la clientela, occorre riprendere vecchie abitudini di andare in pizzeria o al ristorante che devono essere autorizzati dall’amministrazione comunale a coprire maggiori spazi pubblici (per il problema del distanziamento) anche riducendo la circolazione veicolare in alcune strade e per un preciso numero di ore serali. Questo potrebbe essere un sostegno concreto da parte dell’ente pubblico oltre, per esempio, l’azzeramento della Tari per i mesi di chiusura e una riduzione della stessa insieme ad altre iniziative a favore del tessuto economico cittadino atte ad infondere fiducia e ottimismo.

Anche i sannicandresi devono riattivare l’economia con l’orgoglio di essere parte della stessa comunità. E’ l’unico modo per far rinascere la città facendo acquisti negli esercizi di San Nicandro.

Occorre pertanto un piano di rilancio da parte dell’amministrazione che sia approntato immediatamente con misure certe, con regole precise all’insegna di una forte solidarietà.

Il tempo corre troppo veloce per aspettare decisioni a problemi immediati.

Il Direttore

 

LE CARTOLINE DI SAN NICANDRO

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Continua la pubblicazione delle “100 cartoline di San Nicandro” del prof. Pasquale Colella che lo studioso Emanuele Petrucci ha messo gentilmente a disposizione di Civico 93.

La 17^ cartolina porta la seguente didascalia: “Pozzi, particolare sparito”.

ABBRUCIAMENTO RESIDUI POTATURA, IL PARCO DEL GARGANO CHIEDE DI RIVEDERE LA NORMA

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L’abbruciamento dei residui vegetali derivanti da lavorazioni agricole, e in particolare dalla potatura degli olivi, rappresenta una forte criticità che interessa una buona quota di operatori agricoli che opera nell’area del Parco Nazionale del Gargano.  Il divieto di bruciatura imposto dalla vigente normativa regionale nelle Aree Naturali protette e nei Siti Natura 2000, ha causato il ricorso ad alcune pratiche agronomiche che stanno incremento dei danni alle colture e alle produzioni a causa di patogeni e fitofagi (non contrastabili in altro modo se non con l’abbruciamento delle ramaglie), che rendono sempre più evidenti i fenomeni di disseccamento delle chiome degli ulivi.

Com’è noto, l’olivicoltura è una delle più importanti attività agricole nel Gargano (sia per estensione coltivata che per numero di addetti) che assicura un fattore di redditività per gli operatori del settore e che rappresenta un rilevane basamento paesaggistico-culturale dell’intero territorio garganico. Per assicurare la sopravvivenza di questo importante patrimonio, il Presidente del Parco Nazionale del Gargano Pasquale Pazienza ha chiesto alla Regione Puglia di procedere alla rivisitazione della norma regionale, assicurando al contempo forti azioni di tutela e sorveglianza. Lo ha fatto con una lettera inviata al Presidente Emiliano e con un proficuo confronto telematico con i consiglieri regionali dell’area garganica (Paolo Campo, Napoleone Cera, Giandiego Gatta e l’assessore Raffaele Piemontese) che hanno espresso grande disponibilità, subordinata alla verifica della fattibilità tecnica e al dovuto approfondimento da parte degli uffici e della tecnostruttura dell’assessorato competente.

Sono molto soddisfatto dell’esito dell’incontro con i consiglieri – dichiara il presidente Pasquale Pazienza – e della disponibilità mostrata (anche dal Presidente Emiliano, raggiunto telefonicamente) verso una criticità che esiste da tempo e per la quale sarebbe opportuno trovare quanto prima una soluzione. Dare l’opportunità agli agricoltori di bruciare le ramaglie in tutta sicurezza nei mesi non interessati dalla problematica degli incendi boschivi e in base a quanto la stessa legge prevede per i territori non ricadenti in aree protette, consentirebbe tra l’altro di bandire l’utilizzo di prodotti chimici che vengono inutilmente usati finendo nei terreni della nostra area protetta e nei prodotti”.

Che la bruciatura dei residui di potatura rappresenti l’unico vero metodo di lotta agronomica effettivamente valido per contrastare il fenomeno, lo dimostra anche un documento redatto dagli esperti ricercatori e tecnici del Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente dell’Università di Foggia e dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Foggia, a cui va il ringraziamento del Presidente Pazienza per la proficua collaborazione.

RECOVERY FUND, UNA GRANDE OCCASIONE DA NON SPRECARE

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Una proposta storica. La proposta avanzata dalla Commissione europea il 27 maggio, relativa all’avvio di un Recovery Fund, rappresenta una occasione storica per l’Europa e per l’Italia. Non solo per la quantità di risorse messe sul tappeto, ma soprattutto per i suoi aspetti qualitativi. Il rischio principale per il nostro paese è che essa rappresenti un’ennesima occasione sprecata, a causa dei pregiudizi verso le istituzioni europee e della mancanza di visione della classe dirigente, nonché della storica inefficienza della nostra pubblica amministrazione.
Naturalmente, si tratta per il momento solo di una proposta; per essere approvata richiederà certamente una dura contrattazione con i piccoli paesi “rigoristi” del Nord Europa, forti del fatto che il bilancio europeo richiede l’approvazione unanime dei membri. Tuttavia, alla luce dell’accordo franco-tedesco della settimana scorsa, è molto difficile che venga snaturata. La differenza delle forze in campo e i rischi per i “rigoristi” se tirano troppo la corda (i restanti paesi possono sempre decidere di andare avanti da soli, con ovvie ripercussioni) sono tali da immaginare che alla fine si troverà una qualche soluzione che ne consenta l’approvazione salvando la faccia a Rutte e colleghi.

Se il Recovery Fund andrà in porto nella versione proposta dalla Commissione, questa diventerà il maggiore emittente sovranazionale in Europa, con nuove emissioni di titoli di debito per 750 miliardi. Si tratterà di titoli a lungo termine, con scadenze previste fino a trent’anni. I soldi raccolti sui mercati finanziari serviranno in parte (250 miliardi) per finanziare prestiti ai paesi membri che li dovessero richiedere, ma in misura ancora maggiore (500 miliardi) per erogare contributi ai governi e ai cittadini europei, in linea con quello che da sempre fa il bilancio europeo. I 750 miliardi del Fondo si sommeranno ai circa 1.100 miliardi del finanziamento per le attività normali del bilancio europeo nel periodo 2021-27, che resteranno inalterati.

Come funzionerà. Come farà la Commissione a pagare gli interessi e a restituire i soldi raccolti per il Fondo, quando i titoli emessi andranno a scadenza? Qui sta forse la novità più importante della proposta della Commissione. Finora il dibattito e le indiscrezioni filtrate negli ambienti comunitari puntavano su un meccanismo basato sui contributi nazionali al bilancio pluriennale comunitario, che avrebbero dovuto funzionare come garanzia a fronte dei titoli emessi. Ora invece si punta, almeno in parte, sul fatto che il bilancio dell’Ue sarà dotato di maggiori risorse proprie, derivanti da imposte prelevate a livello europeo quali, per esempio, la plastic tax e il prezzo che le imprese inquinanti pagano per acquistare i diritti di emettere CO2 (che poi possono essere scambiati sul mercato). Al di là dei dettagli, che ancora non si conoscono, comincia a farsi concretamente strada un principio importante e da tempo invocato da molti: la costruzione di una “capacità fiscale” comune tra i paesi dell’Unione, cioè di un bilancio europeo finanziato con risorse proprie consistenti e non solo con contributi nazionali. Questo passaggio è fondamentale per completare la costruzione europea, rimasta a metà strada dopo la storica decisione di condividere la moneta tra la maggior parte dei paesi, i più rilevanti non solo in termini di popolazione ma anche di attività economica. Naturalmente, il fatto che alcuni paesi non abbiano ancora adottato l’euro – benché tutti (eccetto la Danimarca) abbiano preso impegni vincolanti in questo senso – complica la gestione del bilancio e richiederà comunque aggiustamenti.

Il fatto di disporre di risorse proprie è importante per due ragioni. Primo, rende possibile impostare programmi di investimento comunitari e di assistenza ai paesi europei, liberando queste decisioni dalle lunghe e faticose contrattazioni relative ai contributi nazionali al budget comunitario. Secondo, rende possibile l’emissione di titoli di debito veramente comuni, senza bisogno di fare affidamento sulla garanzia reciproca tra gli stati membri, tanto invisa ai paesi del Nord Europa (Germania compresa) perché li espone al rischio di “pagare i debiti degli altri”. Si comincia così a creare il tanto agognato safe asset europeo nella forma più solida e più semplice, evitando i bizantinismi e la fragilità di tante altre proposte circolate in questi anni nel dibattito sugli eurobonds.

La sfida per l’Italia. È molto probabile che l’Italia finisca con l’essere il maggiore beneficiario del Recovery Fund, sia per le sue dimensioni che per il fatto di essere stato uno dei paesi più colpiti dal virus. Sulla base delle tabelle provvisorie che circolano, nei prossimi anni il paese dovrebbe ricevere oltre 170 miliardi di euro, cioè circa il 10% del Pil, distribuiti più o meno equamente tra contributi e prestiti. Ciò consentirà di finanziare ingenti programmi di spesa senza appesantire ulteriormente il debito pubblico nazionale, già a livelli di guardia. Anche la parte di prestiti avrà scadenze lunghe e tassi di interessi bassi, sicuramente molto inferiori a quelli che potremmo spuntare da soli sul mercato. Ma qui cominciano i veri problemi. Saremo capaci di spendere tutti questi soldi, e come? La Commissione ha già indicato alcune linee-guida sulla destinazione di queste risorse, indicando alcuni capitoli di spesa prioritari, tra cui – oltre al supporto dei settori più colpiti dalla crisi (trasporti e turismo) – l’agenda digitale, l’istruzione, la sanità e la conversione dell’economia verso la sostenibilità ambientale (carbon free). La Commissione sorveglierà sulla destinazione dei contributi erogati, com’è naturale che sia. Questo spiacerà ai sovranisti nostrani, ma sarebbe difficile sostenere che quelli indicati dalla Commissione non siano i settori fondamentali su cui investire per riprendere un processo di sviluppo del paese. L’erogazione delle sovvenzioni avverrà a fronte della presentazione, da parte dei governi dei singoli paesi, di piani di investimento credibili, accompagnati dalla capacità di metterli in pratica.
Questa sarà nell’immediato futuro la sfida maggiore per il nostro paese. Diamo atto al governo Conte di avere giocato bene il primo tempo della partita: quello in cui si chiedono i soldi. Ma il secondo tempo, quelli in cui si deciderà come spenderli, è ben più impegnativo. Occorre una visione strategica: quali sono i progetti prioritari? Quali soggetti coinvolgere? Chi vigilerà sul progresso delle attività di investimento? Se tutto finirà “all’italiana” con l’assegnazione di fondi “a pioggia”, per di più ostacolata dalle solite complicazioni burocratiche, il paese perderà un’occasione storica. Difficile che ce ne siano altre. (lavoce)

Angelo Baglioni e Massimo Bordignon

SAN NICANDRO GIOVANI: NUOVE LINEE PROGRAMMATICHE E ATTIVITA’ FUTURE

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Con il protrarsi dell’emergenza attuale ma con norme meno restrittive e severe rispetto a qualche mese fa, il Comitato San Nicandro Giovani è pronto a ripartire. Dopo aver rivisto per intero le linee programmatiche dell’intera annualità, avendo deciso di eliminare (sine die) dal calendario associazionistico qualsivoglia tipologia di evento pubblico che implichi raduni o feste di piazza, ha optato verso un’organizzazione di eventi che converga verso temi più culturali e ambientali.

Con le dovute autorizzazioni, abbiamo pensato di realizzare, partendo dal centro storico quindi in un’ottica di rivalutazione dello stesso, forme di street-art consone al contesto. Per il futuro prossimo ci sarà una manutenzione alle installazioni ecologiche (realizzate qualche anno fa e presenti in più punti della nostra cittadina), realizzazione di opere di cultura sociale quali “librerie a cielo aperto” e molto altro ancora.

A tal proposito chiediamo ai lettori di fornirci idee o progetti fattibili e soprattutto non impossibili al nostro indirizzo email sannicandrogiovani@gmail.com o tramite la nostra pagina Facebook https://www.facebook.com/SanNicandroGiovani/.

Direttivo San Nicandro Giovani

CARABINIERI FORESTALI DI SAN NICANDRO, SEQUESTRO DI AREA PER RIFIUTI PERICOLOSI ABBANDONATI

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In merito alla vicenda dello smaltimento illecito di rifiuti pericolosi da parte di Carabinieri Forestali di San Nicandro in territorio del comune di Apricena, l’amministrazione comunale della cittadina ha così commentato: “Recenti notizie giornalistiche hanno rilevato il sequestro di un’area, in agro di Apricena, in cui sarebbero stati abbandonati rifiuti pericolosi. Il nostro primo pensiero è rivolto al ringraziamento nei confronti delle forze dell’ordine, in particolare al reparto Carabinieri forestali di San Nicandro G. per il loro operato.

Le indagini sono attualmente in corso e saranno accertati i responsabili, per adesso l’unico aspetto noto è che il terreno è di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Ferrovie dello Stato).

La nostra Amministrazione comunale ha sempre rivolto particolare attenzione e cura del tema ambientale. L’opera di sensibilizzazione e la collaborazione con le altre Istituzioni dello Stato rappresentano la normalità dell’azione amministrativa programmata e portata avanti in questi anni. È noto il grande lavoro svolto qualche mese fa per la bonifica della vecchia stazione ferroviaria, diventata luogo di incuria e degrado.

Chiediamo allo Stato di continuare a combattere tutti i fenomeni di violenza perpetrati nei confronti del territorio e della salute dei cittadini. La lotta in difesa delle nostre risorse naturali e del nostro ambiente rimanga una delle priorità, soprattutto a tutela dei piccoli comuni che non dispongono di molti mezzi per tenere sotto controllo tutto e in ogni momento.

Non appena conosceremo gli atti chiederemo di costituire il Comune come parte civile, aspettando i dovuti risarcimenti. Occorre non abbassare la guardia, auspichiamo che i responsabili di simili e gravi atti siano presto individuati e consegnati alla giustizia.

Lavoreremo sempre per difendere il territorio e la salute degli apricenesi.

 

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 30 MAGGIO

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 30 maggio 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.177 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 8 casi, così suddivisi:

7 nella Provincia di Bari;

0 nella Provincia di Bat;

0 nella Provincia di Brindisi;

0 nella Provincia di Foggia;

0 nella Provincia di Lecce;

0 nella Provincia di Taranto;

1 riguardante un residente fuori regione.

Non sono stati registrati decessi.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 116.765 test.

Sono 2.768 i pazienti guariti.

1.222 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.490 così divisi:

1.481 nella Provincia di Bari

380 nella Provincia di Bat

651 nella Provincia di Brindisi

1.153 nella Provincia di Foggia;

515 nella Provincia di Lecce;

281 nella Provincia di Taranto;

29 attribuiti a residenti fuori regione;

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

FURTO AI DISTRIBUTORI AUTOMATICI, BLOCCATI TRE GIOVANI

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I carabinieri di Trinitapoli, alcune notti fa, nel corso di un servizio di controllo del territorio, giunti nei pressi di un negozio di distribuzione automatica di bevande e alimenti sito in viale Vittorio Veneto, hanno sorpreso alcuni giovani che, alla vista della pattuglia, si sono dati alla fuga. Due di questi sono fuggiti a bordo di un motociclo, riuscendo a far perdere le proprie tracce. Altri due sono invece fuggiti a bordo di una Lancia Delta di colore blu, dove ad attenderli c’era un altro complice. Dopo un breve inseguimento a forte velocità, i militari sono riusciti a bloccare l’auto in fuga e i suoi occupanti, tutti di Foggia. L’autista, di 23 anni, e i suoi due complici, di 17 e 16 anni, sono stati quindi identificati e perquisiti. In loro possesso i militari hanno trovato numerosissime monete di vario taglio e attrezzi da scasso. Gli immediati accertamenti svolti presso il negozio di distribuzione self-service, hanno consentito di verificare che le monete erano state asportate mediante effrazione dall’apposito cassetto raccoglitore e che la gettoniera e la centralina che riconosce il conio delle monete erano state danneggiate. I tre sono stati condotti negli uffici della locale Stazione Carabinieri, dove il maggiorenne è stato dichiarato in arresto per furto aggravato. Dopodiché, su disposizione della Procura della Repubblica di Foggia, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Nei suoi confronti è scattata anche una segnalazione alla Prefettura di Foggia per uso personale di sostanze stupefacenti perché, in un marsupio, custodiva 2 grammi di marijuana. Il Gip del Tribunale di Foggia ha convalidato l’arresto, disponendo nei confronti del 23enne l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora a Foggia, con il divieto di allontanarsi dalla sua abitazione dalle ore 22.00 alle ore 07.00.

I due minorenni sono stati denunciati a piede libero alla Procura del Tribunale per i Minorenni di Bari per furto aggravato. Tutti e tre dovranno rispondere anche di danneggiamento aggravato.

La refurtiva recuperata, ammontante a 323 euro, è stata restituita al legittimo proprietario. Proseguono gli accertamenti dei Carabinieri volti a identificare i due fuggitivi.