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PICCHIA LA MOGLIE, ARRESTATO IL MARITO 33ENNE

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Come sempre futili, i motivi che hanno determinato il denegare di una situazione che ormai andava avanti da mesi, mai denunciata per timore di ripercussioni.

Siamo a Mattinata, è domenica pomeriggio, quando i Carabinieri ricevono una telefonata con richiesta di aiuto da parte di una giovane donna straniera, 22enne, da tempo residente nel comune di Mattinata, la quale chiede di essere soccorsa poiché il marito, suo connazionale 33enne, la stava picchiando. I Carabinieri della stazione di Mattinata, unitamente a quelli del Radiomobile di Manfredonia, sono subito intervenuti nell’abitazione, dove hanno trovato una situazione chiara ed inequivocabile. L’appartamento completamente a soqquadro era il chiaro segno di una lite appena terminata, se non addirittura in corso.

L’uomo è stato immediatamente fermato dai Carabinieri e la donna, messa in sicurezza e fatta visitare dai sanitari, è stata ascoltata per lungo tempo ed ha raccontato quello che stava vivendo ormai da mesi.

Con timore, ma con altrettanta determinazione, la donna ha fornito ai Carabinieri tutti i particolari, soffermandosi sul motivo che aveva scatenato la furia del marito, e che addirittura lo aveva portato a scaraventarle una sedia in faccia, per poi cacciarla di casa, nonostante fosse presente la loro figlia di appena un anno.

La “colpa” della donna era stata quella di non aver preparato per tempo il pranzo. Né le sue giustificazioni, né il fatto che da poco avesse avuto un’interruzione di gravidanza avevano placato l’uomo, il quale tornando a casa, pretendeva di trovare tutto pronto, senza tenere minimamente conto delle difficoltà fisiche di sua moglie.

L’uomo, per le ipotesi di reato di Maltrattamenti in Famiglia e Lesioni Personali è stato arrestato e condotto preso il carcere di Foggia.

Processato con rito direttissimo, gli è stata applicata la misura cautelare dell’allontanamento dall’abitazione familiare e del divieto di avvicinamento alla parte offesa.

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO 13 SETTEMBRE CON DICHIARAZIONI DG ASL FOGGIA

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l presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 13 settembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.955 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 83 casi positivi: 56 in provincia di Bari, 3 in provincia BAT, 2 in provincia di Brindisi, 14 in provincia di Foggia, 6 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto.

NON sono stati registrati decessi.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 349.719 test.

4.201 sono i pazienti guariti.

1.678 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 6.449, così suddivisi:

2.439 nella Provincia di Bari;

518 nella Provincia di Bat;

741 nella Provincia di Brindisi:

1.523 nella Provincia di Foggia;

722 nella Provincia di Lecce;

453 nella Provincia di Taranto;

52 attribuiti a residenti fuori regione;

1 provincia di residenza non nota (un caso è stato eliminato dal database).

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

19 registrate nelle ultime 24 ore in provincia di Foggia. Si tratta di: 4 rientri dalla Sicilia; 5 contatti di casi già noti, 1 cittadino straniero presente sul territorio provinciale; 1 persona individuata durante l’attività di screening; 3 persone sintomatiche”.

OPERAZIONE ANTIDROGA DEI CARABINIERI, TRE ARRESTI

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I Carabinieri della Compagnia di Cerignola, con il supporto del Nucleo Investigativo di Foggia, dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Puglia e delle unità cinofile del Nucleo Carabinieri Cinofili di Bari-Modugno, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Foggia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di tre soggetti di Cerignola, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di spaccio di sostanza stupefacente, in particolare di cocaina. Si tratta dei due fratelli Roberto ed Alessio Pinnelli, rispettivamente di 28 e 25 anni, e del 25enne Lionetti Valerio, tutti già noti alle Forze dell’ordine.

L’indagine, svolta dai militari dell’Arma sotto la costante direzione della Procura della Repubblica di Foggia, ha consentito di scoprire e quindi colpire un’articolata e sistematica attività di spaccio di cocaina svolta dai due fratelli con la collaborazione del Lionetti. Nel corso dell’indagine sono state captate oltre quaranta cessioni di cocaina avvenute nel marzo del 2019. Lo spaccio avveniva in luoghi di volta in volta concordati telefonicamente con gli acquirenti. Per la consegna delle dosi, che potevano essere indicate come “piccole”, “medie” o “grandi” oppure con il termine “la quindici”, “la venti”, “la trenta”, “la quaranta”, a seconda del quantitativo e del prezzo, gli indagati si spostavano a bordo di una Fiat Bravo. Per le dosi cedute il pagamento veniva effettuato perlopiù nell’immediatezza e, a volte, veniva concessa una sorta di rateizzazione. In caso di ritardi nella corresponsione delle somme di denaro da parte degli assuntori insolventi, i solleciti di pagamento potevano sfociare in vere e proprie minacce, anche di morte.

Le indagini, svolte sia con le tipiche attività di osservazione che con quelle tecniche di intercettazione, hanno consentito alla Procura della Repubblica di Foggia di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre indagati e di richiedere nei loro confronti l’applicazione delle misure di custodia cautelare. Il GIP del Tribunale di Foggia, concordando con le considerazioni offerte dalla Procura, ha pertanto disposto la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di Roberto e Alessio Pinnelli e quella degli arresti domiciliari nei confronti di Lionetti Valerio. Pinnelli Alessio è stato raggiunto dalla misura cautelare direttamente in carcere, dove si trovava già detenuto per altra causa. Gli altri due indagati sono stati arrestati giovedì mattina, a Cerignola, e associati nei rispettivi luoghi di custodia.

EDITORIALE DELLA DOMENICA. TRA UNA SETTIMANA TUTTI AL VOTO

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Tra sette giorni finirà anche questa tornata elettorale delle regionali e del referendum. Allora non conteranno più né sondaggi e né appassionati o sterili commenti in quanto ci sarà il responso delle urne a premiare la coalizione che avrà vinto.

Il referendum per il taglio dei parlamentari sembra faccia da comparsa alle elezioni regionali se non altro per la campagna elettorale dei partiti in lista e dei singoli candidati e forse anche perché sembra essere il voto che più interessa i pugliesi, i loro problemi e la loro vita quotidiana.

In parte è vero perché l’ente Regione ha una importanza enorme sulla economia, sulla sanità e sul sociale della gente. Non a caso tutti i leader nazionali sono scesi in Puglia per appoggiare le loro liste e le coalizioni anche se questo voto non sembra avere valenza nazionale.

Ed allora il primo invito a tutti è la partecipazione. Il voto è un diritto che deve essere esercitato. Chi non vota delega ad altri il proprio destino. Votare con coscienza ed uscire dall’urna soddisfatto di aver compiuto il proprio dovere di cittadino pugliese. Non interessa la scelta dei vari schieramenti in campo, l’importante è votare.

Altra considerazione merita la scelta su chi affidare il voto che deve essere, prima di tutto, conforme al proprio modo di pensare e che si dice “ideologico” e poi la individuazione della persona che si ritiene più valida per il ruolo che potrebbe andare a ricoprine una volta eletta e che abbia, quindi, capacità di governo. E qui entrano in gioco tante variabili, le amicizie, la credibilità e la storia della persona scelta.

Resta ancora una settimana per pensare, soprattutto per quelli che ancora non hanno deciso in maniera definitiva. L’importante è non far vincere l’antipolitica cioè il comportamento di tanta gente che non andrà   votare e perciò l’invito è alla partecipazione più ampia possibile.

Del referendum, infine, non ne parla nessuno in quanto tutti i candidati sono indirizzati alla raccolta di consensi anche se questa votazione non pare essere legata al voto regionale in quanto non sembra esserci un “contagio” di un voto con l’altro.

Il Direttore

LE CARTOLINE DI SAN NICANDRO

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Continua la pubblicazione delle “100 cartoline di San Nicandro” del prof. Pasquale Colella che lo studioso Emanuele Petrucci ha messo gentilmente a disposizione di Civico 93.

La 31^ cartolina porta la seguente didascalia: “Zona centralissima”.

RISORSE A FONDO PERDUTO PER LE IMPRESE DEL GARGANO (PRODOTTI ARTIGIANALI E/O SERVIZI)

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Si rende noto che è stato pubblicato sul BUR Puglia n. 128 del 10.09.2020 l’Avviso pubblico per la presentazione delle domande di sostegno Azione 3 – Intervento 3.3 – Sostegno alla commercializzazione.

L’intervento andrà a finanziare gli investimenti a supporto della commercializzazione dei prodotti/servizi realizzati dalle iniziative costituite con l’intervento “creazione di start up extra-agricole” e di altre attività dell’area del Gargano.

Costi ammissibili:

  • Sistemazione, adeguamento, miglioramento degli spazi dedicati alla commercializzazione
  • Acquisto di attrezzature, strumenti, arredi e impianti funzionali all’intervento;
  • Acquisto di vetrine mobili, rimorchi, o carrelli auto -negozio trainabili, carretti a pedali o elettrici e piccoli mezzi di locomozione motorizzati quali per esempio veicoli street food o auto-negozi anche coibentati, esclusivamente utilizzati per la commercializzazione e promozioni dei prodotti artigianali e per la degustazione delle produzioni agroalimentari;
  • Costi relativi alla realizzazione dell’immagine aziendale: creazione di Brand Identity, marchi e materiale promozionale;
  • Costi relativi all’acquisto di attrezzature hardware, software e sviluppo di programmi informatici e costi per realizzazione di siti internet, e-commerce, con l’esclusione dei costi
    di gestione;
  • Spese generali compresi onorari di consulenti e professionisti, nel limite massimo del 10%

L’investimento massimo ammissibile è di euro 50.000, con contributo a fondo perduto del 50% (per un massimo di 25.000 euro).

Il termine per il rilascio delle DDS è fissato al 09.11.2020 (ore 23:59). La documentazione cartacea dovrà essere presentata presso gli Uffici del GAL Gargano entro e non oltre la data del giorno 16.11.2020. Il termine per l’inoltro dei modelli 1 e 2 è fissato al giorno  26.10.2020.

Per ogni altro dettaglio, vi rimandiamo al bando (e i suoi allegati) pubblicato sul sito del GAL:

Intervento 3.3 – SOSTEGNO ALLA COMMERCIALIZZAZIONE

E’ stato pubblicato sul BUR Puglia n. 128 del 10.09.2020 l’Avviso pubblico per la presentazione delle domande di sostegno Azione 3 – Intervento 3.3 – Sostegno alla commercializzazione.

Beneficiari: Piccole e Medie Imprese che intendono realizzare interventi nel territorio del GAL GARGANO.

L’intervento attraverso il sostegno alle imprese ha come obiettivo quello di:

  1. migliorare l’accesso al mercato delle imprese dell’area Garganica
  2. aumentare la creazione di un valore aggiunto per i prodotti locali;
  3. sostenere la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni di
    produttori;
  4. promuovere un’azione coordinata di valorizzazione e promozione del territorio Garganico

Potranno essere finanziate esclusivamente iniziative finalizzate alla
commercializzazione dei prodotti/servizi realizzati da iniziative costituite sia con l’intervento 3.2 “Creazione di start-up extra – agricole” del Piano di Azione Locale Gargano, che di altre attività dell’area GAL.

IN NESSUN CASO SARANNO AMMISSIBILI A FINANZIAMENTO DOMANDE DI SOSTEGNO CHE PREVEDONO INVESTIMENTI FINALIZZATI ALLA PRODUZIONE DI PRODOTTI E/O SERVIZI DI CUI AI CODICI ATECO INDICATI.

Dotazione: € 700.000,00

Aliquota di sostegno: pari al 50%, valore massimo investimento di € 50.000, valore massimo contributo a fondo perduto di €25.000

Il termine di avvio dell’operatività del portale SIAN è fissato alla data del 21/09/2020.

Il termine per il rilascio delle DDS sul portale SIAN è fissato al 09.11.2020. La documentazione cartacea dovrà essere presentata presso gli Uffici del GAL Gargano entro e non oltre la data del 16.11.2020.

allegato il bando

Bando-3_3_Gargano

PARCO DEL GARGANO, IL WWF FOGGIA FA UN BILANCIO DEL PRIMO ANNO

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Era agosto 2019 e dopo circa due anni di attesa per la nomina del nuovo Presidente del Parco Nazionale del Gargano fu finalmente nominato il prof. Pasquale Pazienza. Dal mondo ambientalista fu subito accolto con entusiasmo (nonostante il suo passato politico come assessore provinciale insieme al suo predecessore avv. Stefano Pecorella) ma anche con grandi aspettative dovute al fatto che negli ultimi anni l’Ente Parco era da tempo ai margini della governance ambientale del promontorio, viveva alla giornata operando più come una pro-loco o come un semplice ufficio pubblico piuttosto che come un organo preposto alla conservazione della natura e allo sviluppo sostenibile del territorio.

Sembrava l’inizio di una bella favola ma purtroppo subito dopo il suo insediamento partirono le prime esternazioni immotivate del prof. Pazienza; il mondo ambientalista fu definito “ambientaloide”, Greta Thunberg simbolo dell’ambientalismo e della lotta ai cambiamenti climatici nel mondo, fu paragonata ad “una modella bambina” e non si perdeva occasione negli incontri pubblici di denigrare chi difende la natura. Così, invece di trovare “il principe azzurro” sperato il Gargano si ritrovò inaspettatamente la “matrigna di Biancaneve”.

“In questo anno di mandato abbiamo registrato solo negatività, chiusure e mai aperture da parte di questo nuovo Presidente” scrive Maurizio Marrese Presidente del WWF Foggia. Basta sfogliare il sito dell’Ente Parco, fra delibere e determine, per capire che finora si è fatto poco e male ma anche confusione. Non si sono affrontati i temi più importanti lasciando il Gargano in balia delle onde un po’ di qua e un po’ di là senza neanche dare un colpo di remi ogni tanto. Di questa nuova presidenza ad oggi non conosciamo gli obiettivi o il percorso che si vuole intraprendere, nulla ma solo piccoli contributi una tantum per eventi elargiti senza un chiaro scopo.

Nulla si è mosso per completare l’iter del Piano del Parco Nazionale del Gargano, nulla si è fatto concretamente per tutelare le specie protette come il Capriolo italico, la Lontra e il “famigerato” Lupo appenninico e per la tutela delle attività degli allevatori, entrambi punti di forza del Gargano.

Riteniamo bensì gravi alcune sue prese di posizione decisamente anacronistiche nel 2020 come la proposta di rivisitazione della norma regionale che vieta in area protetta l’abbruciamento dei residui vegetali derivanti da lavorazioni agricole pratica ritenuta inutile e pericolosa dal mondo scientifico e dalla Unione Europea, le sue idee sulle biomasse proprio negli anni in cui la Foresta Umbra è stata riconosciuta fra le foreste vetuste più importanti d’Italia e insolite prese di posizione come per esempio la gestione del Cinghiale.

Abbiamo ascoltato per mesi il solito ritornello sul Lago Salso, replica ancora Marrese, oggi purtroppo ancora chiusa, solo l’ipotesi “su un Oasi di Stato” che ogni tanto viene riproposta dal Presidente Pazienza come un disco rotto.

E’ fresca la notizia improvvisa del cambio della direzione dopo soli tre mesi attraverso una inconsueta procedura, noi del WWF Foggia non vogliamo entrare nel merito non avendo mai avuto la possibilità di conoscere la nuova Direttrice ma di sicuro deve essere posto il problema sul nome del facente funzioni scelto da Pazienza.

Restiamo dell’opinione che per il Parco Nazionale del Gargano era da auspicarsi un presidente “visionario e ambientalista” nonchè profondo conoscitore del Gargano, come il compianto Matteo Fusilli, libero dalle influenze politiche ed un direttore dotato di un curriculum scientifico e di grande esperienza viste le enormi difficoltà da affrontare.

WWF Foggia

 

COMPLETAMENTO STRADA A SCORRIMENTO VELOCE DEL GARGANO

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On. Faro: «Si chiude positivamente una prima fase, adesso il nostro impegno sarà quello di monitorare i vari passaggi e garantire una giusta e veloce realizzazione dell’opera».

«Il finanziamento per la progettazione del completamento della strada a Scorrimento veloce del Gargano è finalmente realtà, questo grazie ad un percorso che abbiamo seguito con molta attenzione e grazie all’impegno costante del MoVimento 5 stelle. Grazie all’impegno del Sottosegretario Roberto Traversi si chiude positivamente una prima fase, adesso il nostro impegno sarà quello di monitorare i vari passaggi e garantire una giusta e veloce realizzazione dell’opera.  Come avevo anticipato nei mesi scorsi, siamo riusciti in una impresa che sembrava impossibile. Adesso parte la fase di monitoraggio, di controllo e quella di garanzia dei criteri di realizzazione, ovviamente passando dalla condivisione con le i soggetti coinvolti».

È il commento della parlamentare del Movimento 5 stelle, Marialuisa Faro, al finanziamento da parte del  il Mit per  il progetto per il completamento della strada a scorrimento veloce del Gargano. La parlamentare ha seguito, nei mesi scorsi, per conto del Movimento 5 stelle, tutte le fasi che hanno portato a questo risultato. Con il finanziamento di 20 milioni di euro, si parte con la progettazione di fattibilità e definitiva per la realizzazione del completamento del percorso a scorrimento veloce del Gargano che dimezzerà i tempi di percorrenza tra Vico del Gargano e Manfredonia e aumenterà gli standard di sicurezza dell’intera tratta.

Insieme all’On. Faro, i colleghi l’On. Giorgio Lovecchio, l’On. Carla Giuliano e i senatori Marco Pellegrini e Gisella Naturale dichiarano: «Il nuovo progetto sarà ambientalmente sostenibile, come abbiamo esplicitamente richiesto e ottenuto e come ha confermato la Ministra De Micheli. Confidiamo in una ricaduta positiva sul territorio, in termini di valorizzazione territoriale e turistica del Gargano. Non secondario sarà il raggiungimento, con questo progetto, di una maggior sicurezza in un tratto di strada particolarmente trafficato dalle auto, soprattutto nel periodo estivo. Si tratta di una infrastruttura essenziale per migliorare l’accessibilità al nostro territorio e il collegamento tra le aree della costa e quelle interne. Cogliamo l’occasione per ringraziare il sottosegretario Roberto Traversi per l’impegno profuso in questi mesi e per aver rispettato la parola data a noi e ai cittadini in occasione dell’incontro del 3 febbraio a Peschici in merito alla s. S. 693». Concludono i parlamentari del MoVimento 5 stelle.

 

IN TRE RAPINANO TABACCHERIA. PRESO UN RAPINATORE, UN MINORENNE

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Nel pomeriggio di martedi scorso, in via Minuziano, a due passi dal centro di San Severo, tre soggetti, con il volto completamente coperto, hanno fatto irruzione in una tabaccheria. Uno dei tre, con una pistola, poi risultata una scacciacani, ha subito esploso verso l’alto alcuni colpi infrangendo poi, col calcio della stessa arma, il vetro “anticontagio” posto sul bancone di vendita.  Il titolare dell’attività ed il proprio figlio, rispettivamente di 57 e 23 anni, unici presenti al momento nel negozio, presi così alla sprovvista non hanno potuto che assistere alla concitata scena dei tre che, approfittando dello shock provocato, si gettavano ad arraffare il contenuto della cassa e quanto era a portata di mano per poi darsi immediatamente alla fuga.

Ripresosi subito dal momento di stordimento iniziale, il figlio del titolare, essendosi reso conto che i rapinatori non disponevano di un’arma vera, si è lanciato all’inseguimento di uno di questi, che già avevano guadagnato l’uscita, riuscendo, al termine di una breve colluttazione, a bloccarlo.

Nel frattempo, la Centrale Operativa del Comando della Compagnia cittadina, ricevute alcune telefonate da parte di passanti che avevano notato quanto stava accadendo all’interno della tabaccheria,  aveva già inviato sul posto le pattuglie più vicine. Mentre un equipaggio prendeva in consegna il rapinatore fermato, le altre si davano immediatamente alla ricerca degli altri due.

Una volta in caserma, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno quindi identificato il rapinatore in un minorenne del posto, addirittura di soli quattordici anni, che aveva ancora con sé, nascosti nei pantaloni, parte della refurtiva ed il passamontagna utilizzato poco prima.

Nonostante la giovanissima età, che lo vede comunque imputabile, per la spregiudicatezza e la gravità del reato commesso il ragazzino è stato dichiarato in arresto e, all’esito dell’udienza di convalida, il Giudice del Tribunale per i Minorenni ne ha disposto la misura cautelare della permanenza in casa.

Proseguono ora le indagini finalizzate alla ricerca dei complici, non escludendo che possano essere anche loro giovanissimi. I Carabinieri della Compagnia di San Severo stanno analizzando le immagini dei vari sistemi di videosorveglianza installati nei pressi della tabaccheria e luogo le strade dell’intero quartiere.

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO 12 SETTEMBRE CON DICHIARAZIONI DG ASL FOGGIA

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Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 12 settembre 2020 in Puglia, sono stati rilevati 3.764 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 76 casi positivi: 47 in provincia di Bari, 3 in provincia di Brindisi; 2 in provincia BAT, 12 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Lecce, 7 in provincia di Taranto,1 provincia non nota.

NON sono stati registrati decessi.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 346.764 test.

4.198 sono i pazienti guariti.

1.599 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 6.367, così suddivisi:

2.383 nella Provincia di Bari;

515 nella Provincia di Bat;

739 nella Provincia di Brindisi;

1.509 nella Provincia di Foggia;

716 nella Provincia di Lecce;

451 nella Provincia di Taranto;

52 attribuiti a residenti fuori regione;

2 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Dichiarazione del Dg della Asl Foggia, Vito Piazzolla: “In data odierna, in provincia di Foggia, sono state accertate 12 nuove positività, tutte collegate a casi già noti. Come da procedura, sono state prese in carico dal servizio di Igiene che ne monitora quotidianamente lo stato di salute”.

PARTITO DEMOCRATICO, INVITO A TUTTA LA POLITICA PER UN SANO CONFRONTO ELETTORALE

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Le strade tappezzate di manifesti elettorali ben fuori gli spazi autorizzati e il bisogno di inviare quotidianamente personale del Comune per rimuoverli sono solo uno degli aspetti negativi della più brutta campagna elettorale della storia di Sannicandro Garganico.

Un altro di questi aspetti è l’atmosfera da “panem et circenses”, con il moltiplicarsi di occasioni in cui cibo e bevande a sbafo sostituiscono il ben più necessario confronto di idee.

Di più ancora. E’ come se la politica, di fronte alla crisi sociale ed economica spaventosa che stiamo attraversando, rinunciasse alla propria vera natura di analisi della realtà e si atteggiasse a grande datore di lavoro.

Crediamo che la politica sia e possa essere diversa; possa essere confronto, anche duro, sulle prospettive di un territorio; possa essere terreno di verifica delle rispettive idealità.

Quello a cui stiamo assistendo è una forzata chiamata alle armi di tanti sventurati che vedono – a torto o a ragione – nella prossima tornata elettorale una occasione per guadagnare qualcosa. Il dramma non è certamente, almeno per adesso, dei ragazzi che cedono al facile richiamo, ma di chi propone loro una mancia che nulla potrà dire alla loro vita, al loro futuro.

La politica, la democrazia è altro. Richiamiamo tutti gli attori politici ad un atteggiamento più responsabile, così come fin da ora richiamiamo l’attenzione delle istituzioni a ciò preposte ad una vigilanza discreta e attenta su quello che si muove in superficie e nella penombra; chiediamo fin da ora che la gestione della tornata elettorale non veda, specie in prossimità dei seggi elettorali, soggetti e situazioni che nulla hanno a che vedere con la politica, e che si garantisca il controllo del rispetto delle regole per garantire un confronto elettorale onesto.

Il coordinamento cittadino del Partito Democratico

REGIONALI PUGLIA, LA FRONDA M5S CON EMILIANO: “CON LUI POSSIAMO CAMBIARE LE COSE”

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Si allunga la fila dei frondisti M5S guidati in Puglia dai deputati baresi Paolo Lattanzio e Michele Nitti e a livello nazionale dall’ex ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti. Venerdì 11 settembre, in occasione di una convention sui temi della cultura, molti ex 5 stelle, i più delusi dal mancato accordo con Michele Emiliano, si sono incontrati a pochi giorni dalle urne per le regionali 2020. L’invito più o meno esplicito è al voto disgiunto a favore del governatore uscente: «È importante votare Emiliano, perché uno non vale l’altro: Michele non è Raffaele Fitto e loro sono gli unici due competitor che si giocano la campagna elettorale», spiega Lattanzio. E Fioramonti: «Con Emiliano si doveva dialogare e ora il voto disgiunto è un’opportunità: possiamo incidere su un programma che sia un programma di trasformazione» (larepubblica)

 

PRO LOCO DI SAN NICANDRO GARGANICO, COLLABORAZIONE CON TUTTI

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Come annunciato giorni fa tramite le varie vie di comunicazioni e social, il giorno 11-09-2020 questa associazione ha svolto con successo la prima riunione dei Soci Pro Loco di San Nicandro Garganico presso Palazzo Fioritto.

Si è parlato tanto dello sviluppo del territorio e della nostra cittadina, dei lati positivi e di quelli carenti che andremo a colmare. Non sono mancate le tante iniziative dei soci i quali, con molta grinta e la voglia di fare, hanno deciso di partecipare al progetto di questa PRO LOCO completamente rinnovata e composta da persone che hanno davvero a cuore la nostra terra, che respirano un’aria di cambiamento, per queste generazioni e per le future, affinché ci possa essere uno sviluppo reale per il paese e per il suo turismo.

Vengono eletti l’organo dei Probiviri e il collegio dei revisori dei conti, così che la Pro Loco ora ha tutte le facoltà per iniziare a sviluppare i progetti dei soci già messi sul banco, esaminati e pronti per partire.

Siamo certi di poter operare in collaborazione con altre associazioni e con le istituzioni, ma non da meno, anche con ogni singolo cittadino che voglia dare un sostegno all’associazione.

A causa del COVID-19 restano aperte le iscrizioni per l’anno 2020 fino al 30 settembre.

PESCHICI, SEQUESTRATA STRUTTURA RICETTIVA IN FASE DI COMPLETAMENTO

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A seguito di una attenta analisi del caso da parte del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Gruppo CC Forestale di Foggia e della Procura della Repubblica di Foggia che ha coordinato le attivita di Indagine anche con l’ausilio di CTU, si e proceduto al sequestro di un rilevante immobile in fase di completamento per la realizzazione di una struttura turistica –
ricettiva (hotel) di propriety di una Society del luogo..

La struttura realizzata in una zona di particolare pregio, mentre era incorso di realizzazione era stata segnalata per le sue difformita rispetto ai titoli autorizzativi ed alla normativa edilizia vigente tanto che le verifiche successive hanno permesso di rilevare significative difformita tanto, da portare all’emissione del provvedimento di sequestro..

Il sequestro dell’intera struttura, richiesta dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Dott. Gambardella, titolare delle Indagini ed emesso dal G.I.P., di fatti blocca la prosecuzione dell’opera.
Sono stati deferiti a vario titolo 4 soggetti responsabili della realizzazione dell’opera per i reati di cui agli artt. 81 e 110 C.P. , D.P.R. 380/2001 ed art. 181 D.lgs 42/04.

L’auivita rientra tra le iniziative svolte dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Forestale Gruppo di Foggia coordinato dalla Procura della Repubblica di Foggia particolarmente attenta al perseguimento dei reati ambientali che deturpano la bellezza paesaggistica e naturalistica della Provincia di Foggia.

IN CARCERE RESPONSABILI DI DUE FURTI IN APPARTAMENTO

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Domenica scorsa, alle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Stazione di San Giovanni Rotondo hanno arrestato, su Ordinanza di custodia cautelare in carcere, due persone del posto, di 52 e 30 anni, resisi responsabili di due furti in abitazione.

Il 14 luglio u.s. i Carabinieri della Stazione di San Giovanni erano intervenuti in piena notte presso l’abitazione di una signora di 90 anni, dove era stato segnalato un furto. Ai militari la signora, ancora scossa per l’accaduto, aveva raccontato che, alle ore 2.30 circa, mentre era seduta sul divano, aveva udito infrangersi un vetro e, spaventata, di essersi messa ad urlare chiedendo se ci fosse qualcuno. Dopo qualche minuto le si era parato davanti un uomo a volto scoperto che, avvicinatosi, le aveva detto di non spaventarsi. Subito dopo lo sconosciuto, insieme ad un altro che nel frattempo era rimasto nascosto, era fuggito dalla stessa finestra attraverso la quale i due si erano intrufolati.

Le donna, in occasione della denuncia, aveva poi riferito che le era stato asportato un borsellino contenente 40 euro, ed altri effetti di poco valore.

Le immediate indagini e la visione dei filmati ripresi dalle telecamere di video sorveglianza presenti nelle vicinanze avevano quindi consentito di identificare con certezza i soggetti in due già noti pregiudicati di San Giovanni Rotondo.

Qualche giorno più tardi, e precisamente il 17 luglio, su segnalazione di una guardia giurata, i Carabinieri erano poi intervenuti presso un’altra abitazione, in una zona periferica del paese, dove la sera precedente era stato consumato un furto. In questo caso i ladri avevano agito indisturbati poiché all’interno dell’appartamento non vi era nessuno, in quanto la proprietaria era fuori da qualche giorno. Alla presenza di una cugina della proprietaria, i militari avevano avuto modo di constatare che gli autori del furto erano entrati forzando una portafinestra.

Sentita a verbale, la guardia giurata aveva quindi riferito che la sera del furto, intervenuto a seguito dell’attivazione dell’allarme antintrusione dell’abitazione, non aveva colto nulla di strano, notando però la presenza in una via adiacente di due persone, che si stavano incamminavano verso un terreno sterrato, riconoscendoli come due soggetti già noti di San Giovanni Rotondo. I militari, pertanto,  si erano recati sul viottolo indicato, ripercorrendolo secondo le indicazioni ricevute, recuperando così un cofanetto portagioie, ormai svuotato, poi riconosciuto dalla proprietaria come parte della refurtiva. In più, sempre alcuni giorni dopo l’ultimo furto, il titolare di un bar della stessa cittadina, insospettito dall’offerta ricevuta, aveva contattato i Carabinieri raccontando che due soggetti, poi riconosciuti negli ormai sospetti, gli avevano proposto l’acquisto di alcune latte di olio che, non casualmente, rientravano tra le cose asportate dall’abitazione.

I risultati delle indagini svolte dai Carabinieri, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, hanno consentito alla stessa di richiedere e ottenere i provvedimenti cautelari dal GIP del Tribunale, che ha disposto la custodia cautelare in carcere per entrambi gli indagati.

SAN NICANDRO, PARTE LA MACCHINA ELETTORALE PER LA SICUREZZA DEI SEGGI E DEGLI ELETTORI

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È partita la macchina elettorale per le votazioni del 20 e del 21 settembre prossimo. Sono già disponibili gli igienizzanti per tutti i seggi elettorali che verranno predisposti all’ingresso di ciascun seggio. Altri igienizzanti verranno sistemati nelle aree comuni, cioè i corridoi degli edifici scolastici interessati. A tutti i componenti del seggio poi verranno consegnate le mascherine protettive che devono essere utilizzate per evitare eventuali contagi tra gli stessi e con il pubblico. All’interno delle scuole verrà predisposta sul pavimento relativa segnaletica per il percorso da seguire.

All’esterno delle scuole ci saranno le forze dell’ordine che saranno coadiuvate quasi certamente dalla Protezione Civile e dal Corpo della Polizia Locale. Forse verrà riattivato il COC, il Centro Operativo Comunale, e la prossima settimana ci sarà la riunione tra l’ufficio elettorale e i Presidenti di seggio proprio per definire le linee guida operative per un corretto svolgimento dei compiti.

Insomma la finalità è quella di mettere in sicurezza tutti i componenti dei seggi e tutti gli elettori. Si parla, per esempio, dalla pulizia delle matite adibiti al voto che dovrebbero essere sempre igienizzate con l’avvertimento che la scheda deve essere inserita nelle urne unicamente da chi ha votato.

FEDERPARCHI: IL MINISTERO CHIARISCA LA VICENDA DEL PARCO DEL GARGANO

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La decisione del presidente del Parco del Gargano di rimuovere, con una lettera, la neo direttrice Maria Villani dopo nemmeno tre mesi dalla sua nomina è un fatto nuovo, mai accaduto nella ultradecennale storia dei parchi italiani. La Giunta esecutiva di Federparchi non entra ovviamente nel merito delle decisioni assunte in autonomia dal vertice dell’ente, tuttavia ritiene necessario un approfondimento   anche dal punto di vista giuridico amministrativo.  Ma soprattutto – vista l’importanza del parco in questione ed il rischio oggettivo di difficoltà ad operare in conseguenza di questa scelta-  la Giunta ritiene indispensabile ed urgente  un intervento del Ministero dell’Ambiente per chiarire i vari aspetti della vicenda,  puntando a garantire  al più presto la piena operatività del parco.”

CONCORSO PER 1OO MEDICI AI CORSI DI MEDICINA GENERALE

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La Giunta regionale ha approvato il bando di concorso pubblico per esami, per l’ammissione di 100 medici al Corso triennale di Formazione Specifica in Medicina Generale della Regione Puglia, 2020/2023.

La domanda di partecipazione al concorso, a pena di irricevibilità, dovrà essere compilata e inviata attraverso la piattaforma on line del Portale della Salute della Regione Puglia, collegandosi all’indirizzo http://www.sanita.puglia.it.

La domanda dovrà essere presentata entro 30 giorni, a decorrere dal giorno successivo alla data di pubblicazione del Bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, 4a Serie speciale, “Concorsi”.

A decorrere dalle ore 10.00 del giorno successivo alla data di pubblicazione del bando e sino alle ore 12.00 dell’ultimo giorno utile, la piattaforma on-line consentirà l’accesso alla procedura di compilazione della domanda.

La Giunta ha anche approvato un avviso pubblico per l’ammissione, attraverso graduatoria riservata e senza borsa di studio, di 33 medici al Corso triennale di Formazione specifica in medicina generale.

L’avviso è rivolto ai medici abilitati che:

  • · siano “già risultati idonei al concorso per l’ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale;
  • · siano stati incaricati, nell’ambito delle funzioni convenzionali previste dall’accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale per almeno ventiquattro mesi, anche non continuativi, nei dieci anni antecedenti alla data di scadenza della presentazione della domanda di partecipazione al concorso per l’accesso al corso di formazione specifica in medicina generale”.

Le modalità di partecipazione all’avviso pubblico sono le stesse del Bando di concorso.

 

STATO DI CALAMITA’ PER L’ALTO TAVOLIERE

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“Cia Puglia lo aveva sollecitato nell’immediatezza degli eventi: il nostro plauso alla Regione Puglia per avere avviato, con la richiesta ufficiale della giunta regionale al Ministero delle Politiche Agricole, il riconoscimento dello Stato di Calamità per l’Alto Tavoliere in relazione ai danni causati da grandine e alluvioni il 5 e 6 agosto scorsi”. Con queste parole, sono il direttore e il presidente provinciali di Cia Capitanata, rispettivamente Nicola Cantatore e Michele Ferrrandino, a esprimere la propria soddisfazione per l’atto formale attraverso cui la giunta regionale ha chiesto al Mipaaf il riconoscimento dello Stato di Calamità per i territori di Apricena, Lesina, Poggio Imperiale, San Paolo di Civitate, San Severo, Serracapriola, Stornara e Stornarella.

“Sia nelle ore successive a grandinate e a esondazioni sia nei giorni successivi”, hanno ricordato i dirigenti Cia Capitanata, “la nostra organizzazione agricola raccolse e verificò le segnalazioni provenienti da decine di aziende agricole di tutto l’Alto Tavoliere, un lavoro fondamentale per documentare gli effetti devastanti sulle colture: pomodori, uliveti, vigneti, frutteti. Ora ci aspettiamo che il Mipaaf accolga la richiesta della Regione Puglia e attivi immediatamente le procedure per gli aiuti a chi ha perso del tutto o in parte il lavoro di un anno intero”. La relazione dell’Ufficio Provinciale dell’Agricoltura di Foggia, in 17 pagine, ha dettagliato scrupolosamente e puntualmente tutti i danni, zona per zona. “Purtroppo non possiamo che ripeterci: in tutta la Puglia, l’estate si è rilevata un disastro per l’agricoltura. Grandine e nubifragi in agosto hanno distrutto intere piantagioni di pomodoro ad Apricena e in gran parte dell’Alto Tavoliere. Ad Apricena, l’esondazione di un torrente fece finire sotto acqua e fango interi raccolti completamente andati perduti. Pomodori destinati a marcire e danni per migliaia di euro. Appena 24 ore prima degli eventi estremi dell’Alto Tavoliere, a Terlizzi grandine, vento e pioggia battente fecero cadere al suolo rami e olive. Prima ancora, il 25 luglio, era toccato ad Avetrana, Castellaneta e altri paesi del Tarantino fare la conta dei danni da grandine e nubifragi. Senza dimenticare quanto accadde nei primi giorni di luglio, con danni in tutta la Puglia, olive a terra, uva distrutta e pomodori ancora una volta finiti sott’acqua. Le immagini impressionanti dei campi allagati testimoniarono immediatamente la gravità della situazione. Ad Apricena, il video di un associato CIA mostrò un trattore che si muoveva in mezzo a una vera e propria “laguna”. Negli ultimi mesi, CIA Puglia ha rilevato una media di un episodio calamitoso ogni 20 giorni nelle province pugliesi. Dal 2013, l’anno in cui la Xylella si è abbattuta come una piaga sull’olivicoltura del Salento, gli agricoltori stanno sopportando 7 anni di disastri. “CIA Puglia lo sostiene da almeno due lustri: occorre rendere più sostenibili e accessibili le polizze assicurative contro le calamità”, ha spiegato il presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani della Puglia Raffaele Carrabba. “’C’è un problema enorme, rispetto alle polizze, sulle avversità accessorie: è il caso delle piogge torrenziali, nel caso delle quali la franchigia è alta, si parla del 30%, e dobbiamo anche segnalare il limite di indennizzo fissato dalle compagnie di assicurazioni che si aggira intorno al 60-70%. I costi sono troppo alti, soprattutto per le piccole e medie imprese del comparto primario. I fenomeni climatici estremi, quest’anno, hanno già colpito ognuna delle 6 province pugliesi. Il ciclico ripetersi e alternarsi di gelate, siccità, grandinate e bombe d’acqua ha già causato decrementi dal 40 al 60% per il grano in tutto il nord della Puglia, dal Tavoliere alla Bat e ai campI del Barese. Nel Tarantino, in provincia di Brindisi, di Lecce e in tutto il Salento, gli eventi calamitosi delle scorse settimane hanno causato danni a ortaggi, frutteti, agrumeti, vigneti e uliveti. La siccità, invece, ha avuto effetti negativi su tutto il territorio colpendo in particolare il settore zootecnico, con molti allevamenti costretti a spese suppletive per acquistare l’acqua necessaria alla cura del bestiame”, ha concluso Carrabba.

 

AUTUNNO E COVID-19: I QUATTRO SCENARI DEL MINISTERO SALUTE E ISTITUTO SUPERIORE SANITA’

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Il ministero della Salute ha inviato a tutti i componenti della Task Force sul coronavirus una circolare con tutte le attività per minimizzare i rischi e mitigare il loro impatto durante l’emergenza, considerando capacità di pianificazione, coordinamento, diagnosi tempestiva, valutazione, indagine, risposta e comunicazione.

Scopo del questo documento è supportare la verifica, e se necessario il rafforzamento, dello stato di preparazione dei sistemi sanitari nelle Regioni/PPAA per fronteggiare in modo ottimale un eventuale aumento nel numero di nuove infezioni da SARS-CoV-2 nella stagione autunno-inverno 2020-2021.

Gli scenari per l’autunno, in termini di impatto sul sistema sanitario, dipenderanno molto da alcune incognite:

1) Trasmissibilità di SARS-CoV-2 a fine estate. Non è infatti ancora chiaro se l’incremento di
trasmissibilità (Rt) osservato a partire da giugno in alcune regioni si stabilizzerà attorno ai valori osservati in questi in giorni oppure continuerà ad aumentare nel tempo. È del tutto evidente che gli scenari cambieranno notevolmente a seconda che si riesca o meno a mantenere Rt sotto soglia da qui all’inizio dell’autunno.

2) Trasmissibilità di SARS-CoV-2 nelle scuole. In primo luogo, non è nota la reale trasmissibilità di SARSCoV-2 nelle scuole, anche se cominciano ad essere disponibili evidenze scientifiche di outbreak in ambienti scolastici. Non è nemmeno noto l’impatto che potranno avere le misure di riorganizzazione scolastica che si stanno mettendo in campo in questi giorni. Più in generale, non è noto quanto i bambini, prevalentemente asintomatici, trasmettano SARS-CoV-2 rispetto agli adulti, anche se la carica virale di sintomatici e asintomatici e quindi il potenziale di trasmissione non è statisticamente differente. Tutto questo rende molto incerto il ruolo della trasmissione nelle scuole a partire da settembre sull’epidemiologia complessiva di SARS-CoV-2.

3) Grado di accettazione delle misure igienico-sanitarie e comportamentali per la prevenzione della trasmissione di SARS-CoV-2 da parte della popolazione generale (ad esempio sono possibili criticità, già riscontrate allo stato attuale, come la collaborazione dei soggetti positivi per la conduzione delle attività di inchiesta epidemiologica e di contact tracing ed il rispetto/adesione alle misure contumaciali, sia per i casi confermati che per i contatti stretti).

4) Capacità di risposta dei sistemi di prevenzione e controllo. Se da un lato è evidente la migliorata capacità dei sistemi di prevenzione nell’identificare rapidamente i focolai, isolare i casi e applicare misure di quarantena ai contatti dei casi, cosa che contribuisce in modo determinante a mantenere la trasmissione sotto controllo, non è noto al momento quale sia il livello di trasmissione, ad esempio in termini di numero di focolai, che i sistemi di prevenzione possano gestire efficacemente. Va considerato infine come l’inizio della stagione influenzale possa rendere queste attività più complesse ed impegnative.

Un altro aspetto importante da considerare secondo il documento, correlato più alla tenuta del sistema sanitario che alla trasmissibilità di SARS-CoV-2, riguarda l’età media dei casi. Recentemente è stata osservata un’importante decrescita dell’età media dei casi, con relativamente poche nuove ospedalizzazioni da COVID-19.

Non è al momento chiaro, secondo il ministero e l’ISS, se questo è un fenomeno che può protrarsi nel tempo o è semplicemente dovuto al basso livello di circolazione attuale, che permette di mantenere protette le categorie a rischio, ad esempio gli anziani.

Alla luce di queste incognite, i possibili scenari nelle diverse regioni che si prospettano per l’autunno possono essere così schematizzati:

1) Situazione di trasmissione localizzata (focolai) sostanzialmente invariata rispetto ad oggi, con Rt regionali sopra soglia per periodi limitati (inferiore a 1 mese) e bassa incidenza, nel caso in cui la trasmissibilità non aumenti sistematicamente da qui alla fine dell’estate, le scuole abbiano un impatto modesto sulla trasmissibilità e i sistemi di sanitari regionali riescano a tracciare e tenere sotto controllo i nuovi focolai, inclusi quelli scolastici.

2) Situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa ma gestibile dal sistema sanitario, con valori di Rt regionali sistematicamente e significativamente compresi tra Rt=1 e Rt=1.25 (ovvero con stime che superino 1 anche nell’intervallo di confidenza inferiore), nel caso in cui non si riesca a tenere completamente traccia dei nuovi focolai, inclusi quelli scolastici, ma si riesca comunque a limitare di molto il potenziale di trasmissione di SARS-COV-2 con misure di contenimento/mitigazione straordinarie già utilizzate con successo nelle prime fasi.

3) Situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa con rischi di tenuta del sistema sanitario, con valori di Rt regionali sistematicamente e significativamente compresi tra Rt=1.25 e Rt=1.5 (ovvero con stime che superino 1.25 anche nell’intervallo di confidenza inferiore) ed in cui si riesca a limitare solo modestamente il potenziale di trasmissione di SARS-COV-2: incidenza elevata, mancata capacità di tenere traccia delle catene di trasmissione e iniziali segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali in seguito all’aumento di casi ad elevata gravità clinica (con aumento dei tassi di occupazione dei posti letto ospedalieri – area critica e area non critica), riconducibile ad un livello di rischio elevato o molto elevato in base al sistema di monitoraggio rilevato ai sensi del DM Salute del 30 aprile 2020.

4) Situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario, con valori di Rt regionali sistematicamente e significativamente maggiori di 1.5 nel suo intervallo di confidenza inferiore per periodi lunghi (almeno 1 mese). Anche se una epidemia con queste caratteristiche porterebbe a misure di mitigazione e contenimento più aggressive nei territori interessati, uno scenario di questo tipo potrebbe portare rapidamente a una numerosità di casi elevata e chiari segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali, senza la possibilità di tracciare l’origine dei nuovi casi. A questo proposito, verranno valutate anche le misure già adottate con successo nella fase più intensa dell’epidemia, proporzionate alla gravità della situazione contingente. (FNOPI)