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SAN NICANDRO, CATALUDDI RITIRA LE DIMISSIONI

La sindaca F.F. Carmela Cataluddi ha ritirato le dimissioni presentate l’11 giugno scorso. Così Cataluddi: “Dopo l’avvenuta consultazione di tutti i membri del consiglio comunale, pur non essendo ancora ben definito il quadro politico-amministrativo, nel pieno delle proprie facoltà, decide di demandare l’esito del prosieguo amministrativo in seno al consiglio comunale”.

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 30 GIUGNO 2021

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 30 giugno 2021 in Puglia, sono stati registrati 7.213 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 35 casi positivi: 8 in provincia di Bari, 3 in provincia di Brindisi, 7 nella provincia BAT, 3 in provincia di Foggia, 9 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto, 2 casi di residenti fuori regione.

3 casi di provincia di residenza non nota sono stati riclassificati e attribuiti.

Non sono stati registrati decessi.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 2.676.021 test.

243.761 sono i pazienti guariti.

2.938 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 253.341, così suddivisi:

95.195 nella Provincia di Bari;

25.591 nella Provincia di Bat;

19.808 nella Provincia di Brindisi;

45.160 nella Provincia di Foggia;

26.928  nella Provincia di Lecce;

39.480 nella Provincia di Taranto;

813 attribuiti a residenti fuori regione;

366 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

ATTIVISTI MOVIMENTO 5 STELLE

Giovedì 1° luglio alle ore 19:00 presso il Residence Varantur si terrà il secondo incontro con i referenti dei tavoli cultura, sport e turismo. L’obiettivo dell’incontro è discutere insieme ai partecipanti delle progettualità e delle strategie future per lo sviluppo del nostro Paese, analizzando anche le criticità che oggi ci troviamo ad affrontare proprio su questi settori.

I tavoli sono collegati tra loro perché secondo noi la cultura, il turismo e lo sport possono rappresentare il trampolino di lancio per lo sviluppo del nostro territorio.

L’incontro di svolgerà in presenza presso il Residence Varantur alle ore 19:00.

Chi è interessato a presenziare all’incontro è invitato a dare la propria adesione inviando un sms, un Whatsapp o chiamando il numero 3511786043

SAN NICANDRO, GIAN PAOLO PARAGONE FINALISTA AL “PREMIO LELIO LUTTAZZI”

La Fondazione Lelio Luttazzi insieme al Direttore Artistico Rita Marcotulli comunicano i nomi dei finalisti al Premio Lelio Luttazzi 2021. La finale si terrà a Roma il 30 luglio 2021 presso la Casa del Jazz. La prefinale si è tenuta il 29 giugno a Trieste nella Sala Lelio Luttazzi.

Tre i giovani autori pianisti jazz finalisti e Gian Paolo è il più piccolo di età con i suoi 16 anni.

A lui un grandissimo in bocca al lupo per il 30 luglio da parte di Civico 93 e di San Nicandro tutta.

LISA STOICO, IL RISULTATO PIU’ IMPORTANTE DEI PRIMI 14 ANNI…”LA PAGELLA D’ORO”

Lisa ha da poco compiuto 14 anni, all’asilo nido era iperattiva, troppo esplosiva, c’era bisogno di canalizzare quell’energia in uno sport, allora si è deciso a poco più di 5 anni di farle praticare l’atletica leggera ( la sua prima società è stata l’US Intrepida, mentre oggi corre per il Team KM Sport ), nonostante la sua passione sfrenata fosse il calcio. Da li a poco sono iniziate le prime gare, ed allora si è capito subito che la piccola Lisa amava anche correre, una vittoria dietro l’altra, presupposti che facevano intuire una certa predisposizione alla corsa.

Gli anni passavano e con essi aumentavano anche le competizioni, e di pari passo arrivavano le vittorie, tutto sempre con molta passione, spirito di sacrificio, costanza, e umiltà.

Dopo le vittorie ai diversi campionati provinciali e regionali nelle varie discipline dell’atletica, sono arrivate anche vittorie a livello nazionale che hanno sicuramente ripagato tutti gli sforzi fatti, indossare la maglia tricolore è stato straordinario.

Nonostante ciò, Lisa ha continuato a guardare il calcio con grande passione, con la costante richiesta ai genitori di far parte di una vera squadra di calcio, e poter giocare delle partite vere.

Papà Mauro sin dall’età di tre anni le aveva fatto scoprire il pallone, tanto che era quasi impossibile far crescere l’erba nel giardino di casa, come anche diffcile non fare una partita di calcio ogni giorno trascorso sulla spiaggia di Torre Mileto durante le vacanze estive.

La svolta è arrivata nel Settembre 2020 quando la società Virtus Verona ha formato l’Academy femminile, Lisa non si è fatta sfuggire l’occasione, ha voluto a tutti i costi iscriversi, ed è stata accontentata.

La situazione Covid purtroppo non le ha giocato a favore, ma la Virtus Verona ha gestito molto bene il contesto, e nel pieno rispetto delle regole è riuscita a dare un senso alla stagione che si è appena conclusa, facendo allenamenti e match test.

Dopo qualche mese dal via di questa nuova avventura, e grazie alla segnalazione del dirigente della Virtus, Valerio Giordani, Lisa è stata visionata e selezionata dal Centro Federale Territoriale FIGC di calcio femminile a Verona, dove sta svolgendo una bellissima esperienza agli ordini del responsabile tecnico Italo Costantini.

Correre con la palla al piede significa aver coronato il suo sogno, segnare un goal per lei è l’apoteosi.

Ma il risultato più importante di questi primi 14 anni è arrivato dalla scuola, che è stato sempre il suo obiettivo principale.

Lisa ha da pochissimo sostenuto l’esame di terza media presso la Scuola Media Fava (Porto San Pancrazio ), ottenendo il massimo dei voti con lode, e conseguendo di fatto la “Pagella d’Oro “, una soddisfazione immensa, lei dichiara la più bella mai provata in tutti questi anni.

Lisa sostiene che lo sport l’abbia aiutata molto durante il percorso scolastico, soprattutto nei momenti di difficoltà, dall’organizzazione dei compiti, alla gestione delle verifiche, al rapporto con i professori, ed è fermamente convinta che lo sport abbia contribuito molto al raggiungimento di questo favoloso risultato scolastico.

Il binomio scuola/sport con il giusto approccio è qualcosa di fantastico, che porta i ragazzi a dare il meglio in entrambi i fronti.

Se c’è passione, voglia, e impegno, lo sport può essere d’aiuto non solo nel contesto scolastico, ma anche in quello personale, e comportamentale.

Lisa ha voluto condividere la sua esperienza nella speranza che possa aiutare a capire quanto si possa arricchire la vita scolastica (e non solo) dei ragazzi se accostata allo sport nella maniera corretta, e quanto lo sport possa aiutarli a crescere ed a stimolarli, a prescindere dai risultati.

 

FINANZA: RICONOSCIMENTO DI INVALIDITA’ SENZA VISITA MEDICA, 3 ARRESTI

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In data odierna, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza, a seguito delle indagini coordinate e dirette dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione ad ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP presso il Tribunale di Foggia, nei confronti di:

  • un medico legale, con funzioni di componente della commissione di riconoscimento delle invalidità presso la locale sede dell’INPS, di anni 60;
  • un funzionario amministrativo della locale sede dell’INPS, di anni 44;
  • un dipendente di un locale patronato CAF, di anni 40.

I predetti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di corruzione per l’esercizio della funzione, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, falso ideologico e materiale, truffa ai danni dell’INPS.

Le indagini, espletate dalla Squadra Mobile di Foggia e dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Foggia, mediante l’impiego di presidi tecnologici di ultima generazione nonché con i tradizionali metodi di osservazione e pedinamento, hanno consentito di accertare che il medico dell’INPS, unitamente al funzionario amministrativo dello stesso ente e al dipendente del patronato CAF – questi ultimi due con il ruolo di intermediari – ha ricevuto denaro e/o altre utilità da soggetti, indagati nell’ambito della presente indagine, ma non destinatari del provvedimento restrittivo, in cambio del riconoscimento di invalidità totali anche in assenza di visita medica, ai fini dell’elargizione di indebiti emolumenti da parte dello Stato, nonché ai fini del passaggio di categoria da invalidità sottoposta a valutazione periodica ad invalidità permanente.

Diversi gli episodi di corruttela riscontrati. In particolare, si è accertato che una donna, conoscente del dipendente del patronato, grazie all’intercessione di costui, ha corrisposto la somma di 1.000 euro al medico dell’INPS e un telefono di ultima generazione, di pari valore, al funzionario amministrativo dello stesso ente, in cambio del riconoscimento dell’invalidità totale al proprio suocero, senza che su quest’ultimo venisse eseguita alcuna visita medica. A tal fine, per il riconoscimento dell’invalidità totale, prodromica all’indebita percezione degli emolumenti ai danni dello Stato, gli indagati hanno prodotto una serie di atti falsi in favore del congiunto dell’agente corruttore.

Un ulteriore episodio corruttivo accertato è quello relativo alla promessa della cifra di 3.000 euro da parte di un’altra donna, esercente la professione di avvocato, che ha elargito, a titolo di anticipo, la somma pari a 1.700 euro, in favore del medico dell’INPS, quale componente della commissione d’invalidità, e dei due intermediari, affinché vedesse transitare lo stato di portatore di handicap del proprio genitore, da quello bisognevole di revisione periodica, a quello riconosciuto come permanente.

Dalle indagini è emerso, altresì, che il medico dell’INPS, al fine di favorire un imprenditore, operante nel settore balneare del Comune di Manfredonia, ha attestato falsamente l’idoneità lavorativa di 7 dipendenti del predetto imprenditore, redigendo falsi certificati predatati, in assenza di alcuna effettiva visita medica.

Infine, viene contestato che il medico dell’INPS, al fine di trarre un ingiusto profitto, ha attestato falsamente la propria presenza in ufficio, percependo compensi per attività lavorative che, invece, non aveva svolto.

L’indagine prende avvio dall’incendio di un’autovettura, avvenuto nell’estate del 2019, di proprietà di una dottoressa che collaborava con l’INPS. Gli inquirenti, attraverso le immagini di alcuni impianti di video sorveglianza, sono riusciti a documentare l’origine dolosa dell’incendio, appiccato da un uomo.

Approfondimenti investigativi venivano esperiti per accertare l’esistenza di pratiche illegali presso la locale sede dell’INPS. Le operazioni di intercettazione consentivano di accertare un intreccio di rapporti e di cointeressenze tra il medico legale dell’INPS, il funzionario amministrativo dello stesso ente e il dipendente del patronato CAF, nei riguardi dei quali sono emersi plurimi e gravi elementi di colpevolezza, per effetto dei quali è stata emesso l’odierno provvedimento restrittivo.

Difatti, costoro agivano in un contesto caratterizzato da un notevole impiego di criteri preferenziali e clientelari. In particolare, nella gestione delle invalidità civili, operavano non solo medici e funzionari dell’INPS ma anche soggetti terzi, quale il dipendente del patronato CAF. Era stato messo in piedi un sistema imperniato sulle figure del medico e del funzionario dell’INPS al quale si aggiungevano, di volta in volta, l’esponente del patronato ed altre persone occasionalmente interessate che, conoscendo la prassi, si rivolgevano ai predetti, essendo gli stessi ben inseriti nel sistema illegale.

Tutti e tre gli arrestati sono stati ammessi al beneficio degli arresti domiciliari, presso le rispettive abitazioni, ritenendosi che, pur sussistendo il pericolo di commissione di reati della stessa indole, tale misura, imponendo una grave limitazione di movimento, possa essere idonea ad impedirne la reiterazione.

GLI ATTREZZI DA PESCA IN PLASTICA INVADONO LA COSTA ADRIATICA NORD DEL GARGANO

Si ritorna a parlare delle calzette del mare e della plastica che invade il lungo tratto della zona dello Schiapparo che va dalla foce fino a Torre Mileto.

Dell’argomento si è interessato Greenpeace che l’articolo che Civico 93 propone ai suoi lettori.

Il mare e la costa attorno ai laghi di Lesina e Varano, nel nord del Gargano, sono invasi da enormi quantità di reti tubolari utilizzate per l’allevamento delle cozze e boe impiegate dal settore della pesca. È quanto ha documentato la nostra spedizione “Difendiamo il Mare”, proprio in questi giorni in navigazione al largo della Puglia settentrionale. Ad aggravare la situazione ambientale nell’area si aggiungono numerosi siti di stoccaggio illegali presenti nell’entroterra e punti di smaltimento illecito nei pressi dei centri di raccolta dei rifiuti urbani.

Si tratta di un paradosso da parte del settore della pesca che vive grazie al mare ma che allo stesso tempo contribuisce a inquinarlo con la plastica. Inoltre, tra tutte le attività di pesca, la mitilicoltura potrebbe essere tra le meno impattanti, se fatta in modo corretto.

La plastica è un pericolo per il mare e i suoi abitanti

Il rapporto Plastic Litter in the Adriatic Basin che abbiamo diffuso pochi giorni fa mostra come i rifiuti riconducibili alla pesca rappresentano, insieme agli imballaggi monouso, le frazioni più abbondanti tra i materiali in plastica dispersi in Adriatico, sia sulle spiagge che sulla superfice marina.

A livello globale si stima che ogni anno finiscano nei mari del Pianeta 640 mila tonnellate di reti e altri attrezzi da pesca, ovvero circa il 10 per cento di tutti i rifiuti in plastica dispersi in mare sono rappresentati da tali oggetti, una trappola mortale per tartarughe, uccelli marini e cetacei. Inoltre, solo una minima parte di queste attrezzature è riciclata: secondo alcune stime, in Europa il riciclo non supera l’1,5 per cento.

Nessun compromesso sulle plastiche monouso

La gravità dell’inquinamento da plastica richiede scelte ambiziose e senza compromessi. Le reti e le attrezzature da pesca in plastica rientrano tra i manufatti che saranno sottoposti a nuove regolamentazioni nell’ambito della direttiva europea sulle plastiche monouso, la cui entrata in vigore è prevista per il prossimo 3 luglio. La direttiva istituisce regimi di responsabilità estesa dei produttori, che dovranno farsi carico dei costi di raccolta, trasporto e smaltimento.

Ci auguriamo che nel suo recepimento, il governo italiano e il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani abbiano il coraggio di mettere al primo posto la difesa del mare, senza cercare inutili compromessi per tutelare business altamente inquinanti.

 

SAN NICANDRO, COMINCIANO LE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO

Finalmente buone notizie per l’aumento dell’organico comunale. Infatti, dopo il concorso nel profilo professionale di geometra, Cat. C, è stata data autorizzazione per l’assunzione in servizio a tempo pieno e indeterminato della Sig.ra Ritoli Maria Incoronata risultata 1° classificata della graduatoria, approvata con determina del responsabile del III settore “urbanistica-patrimonio”.

Inoltre, è stata determinata la graduatoria definitiva del concorso pubblico per la copertura di n. 1 posto della categoria “D” –posizione economica D1 a tempo pieno e indeterminato di Assistente Sociale. Prima in graduatoria Antonella Miscio.

Si dà atto che la graduatoria rimane efficace per un termine di tre anni dalla data di approvazione, salve le eventuali proroghe di legge, per l’eventuale copertura dei posti che si venissero a rendere successivamente vacanti e disponibili nello stesso profilo professionale, fatta eccezione per i posti istituiti o trasformati successivamente all’indizione del concorso medesimo

ACCOGLIENZA: I NUMERI DANNO TORTO ALL’ITALIA

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 L’Unione europea nel suo complesso è impegnata a lasciare fuori dai suoi confini i rifugiati, attraverso accordi con i paesi vicini. L’Italia poi rivendica una più equa distribuzione dei migranti tra gli stati membri. Ma la richiesta non ha basi reali.

Accordi con leader discutibili. L’Unione europea, sotto la spinta determinante del governo tedesco, si appresta a rinnovare l’accordo con la Turchia per confermare ad Ankara il compito di fermare il passaggio dei profughi, ospitandoli sul suo territorio. Si parla di 9 miliardi di euro. Ma non solo: di fatto le cancellerie europee hanno messo la sordina alle critiche al crescente autoritarismo del leader turco Erdogan. Basta che questi accenni ad allentare la morsa che blocca i transiti per ottenere immediato ascolto a Bruxelles, come è già avvenuto in questi anni. La prospettiva di una recrudescenza del conflitto in Afghanistan e di nuovi ingenti flussi di profughi lungo la rotta terrestre rende la rinnovata collaborazione con la Turchia, dal punto di vista dei governi dell’Ue, ancora più strategica.

Incapaci di trovare un accordo per una riforma della politica dell’asilo, i governi europei investono sull’esternalizzazione delle frontiere: ossia sulla mobilitazione dei paesi che attorniano i confini dell’Ue per scaricare su di loro l’ingrato compito di fermare i transiti e, eventualmente, di assistere chi fugge dal suo paese in cerca di scampo. Con un gioco di equilibrismo che molti definiscono ipocrisia, l’Ue può continuare a proclamarsi protettrice dei diritti umani universali, dopo essersi però assicurata che chi potrebbe reclamarli non riesca ad arrivare sul proprio territorio.

I dati dell’Unhcr. Dovremmo domandarci però se è proprio vero che l’Ue è assediata da massicci ingressi di profughi. Nei giorni scorsi è uscito il rapporto annuale dell’Unhcr (l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati), che fornisce i dati sul fenomeno relativi al 2020. Se ne ricava che gli oltre 34 milioni di rifugiati internazionali e richiedenti asilo sono accolti per l’86 per cento in paesi in via di sviluppo, in sette casi su dieci quelli confinanti. Quasi sette milioni sono accolti in paesi poverissimi, come Uganda, Ciad, Sudan, Bangladesh. L’Unione europea ne accoglie forse il 12 per cento.

L’Ue cerca quindi di rafforzare e presidiare una distribuzione ineguale della protezione dei rifugiati. Con successo, dal suo punto di vista: l’anno scorso hanno chiesto asilo nell’Unione europea circa 416.600 persone, oltre 200 mila in meno rispetto al dato 2019 (631.300), e soprattutto un terzo rispetto al picco toccato nel 2015-2016 (rispettivamente, 1.321.000 e 1.259.000 richieste di asilo nell’Ue).

Il nostro presidente del Consiglio ha espresso a chiare lettere il suo consenso a questa politica. Il suo principale problema è semmai quello di farla funzionare altrettanto efficacemente anche sulla sponda Sud, segnatamente in Libia e in Tunisia. D’altronde, Mario Draghi aveva già dato una convinta dimostrazione di realpolitik nei mesi scorsi, quando aveva ringraziato il governo libico per i cosiddetti “salvataggi” operati in mare, ossia per l’impegno nel ricondurre a terra i profughi che cercano di raggiungere il territorio europeo mediante i rischiosi viaggi della speranza. Non si hanno notizie invece di iniziative intraprese per monitorare e migliorare le condizioni detenzione in Libia di questa umanità dolente. Sul punto, l’attuale governo italiano e il suo premier tengono una linea che cerca di non scontentare i partner più ostili all’accoglienza.

Le rivendicazioni italiane. Oltre all’esternalizzazione della gestione dei profughi, nei suoi incontri europei, Draghi ha cercato di rilanciare un’altra reiterata rivendicazione italiana, condivisa da tutto il suo eterogeneo schieramento: quella del superamento degli accordi di Dublino e di una redistribuzione dei richiedenti asilo tra i partner dell’Ue.

Ciò che colpisce al riguardo è che né gli attori politici, né i principali mass media si preoccupino di verificare se la rivendicazione ha basi reali, al di là dell’aspetto emozionale degli sbarchi e delle polemiche relative. Nella richiesta di riforma dei regolamenti di Dublino c’è un aspetto politicamente giusto, ossia l’idea che l’accoglienza dei rifugiati non sia soltanto una responsabilità dei paesi di confine dell’UE, ma basata su una lamentela che non trova riscontro nei dati. Nel 2020 l’Italia ha ricevuto 21.200 domande di asilo (39 per cento in meno rispetto al 2019), collocandosi al quinto posto nell’UE dopo la Germania (102.500), la Spagna (86.400: incidono gli arrivi dal Venezuela), la Francia (81.800) e la Grecia (37.900). Anche considerando il dato cumulativo, non siamo affatto tra i paesi dell’Ue più impegnati nell’accoglienza. Secondo l’Unhcr, a fine 2019 il nostro paese accoglieva 3,4 tra rifugiati e richiedenti asilo ogni mille abitanti, contro circa 25 della Svezia, 18 di Malta, 15 dell’Austria, 14 della Germania, 6 di Danimarca, Grecia e Francia. L’idea largamente invalsa (da noi) di un’Italia lasciata sola da un’Unione europea indifferente od ostile, quanto meno quando si tratta di passare dalle timide proposte della Commissione alle decisioni effettive dei governi che siedono nel Consiglio Ue, continuerà a rimanere difficile da far condividere nelle sedi europee che contano. (lavoce – -Maurizio Ambrosini)

TOTO’ SCHILLACI E ANTONIO ROSSI AL GALA DELLO SPORT DI SABATO 31 LUGLIO A CAGNANO VARANO

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Dopo un anno di assenza dovuta alla pandemia del Covid, ritorna con la quattordicesima edizione “Il Gala dello Sport”, manifestazione itinerante sul Gargano che premia gli atleti e le società sportive del territorio che si sono messi in mostra nell’ultima stagione agonistica e organizzata dall’Aassociazione sportiva “Foresta Umbra”. Sarà la cittadina di Cagnano Varano, sabato 31 luglio alle ore 21, ad ospitare i tanti campioni che sfileranno sul palco che sarà allestito in Piazza Giannone. Sarà una “notte magica” visto che l’organizzazione ha confermato la presenza di Totò Schillaci, campione indiscusso nel mondo del calcio e protagonista ad Italia 90. Con lui anche Antonio Rossi, olimpionico nello sport della Canoa. Ma in questi giorni potrebbero essere annunciati altri Vip dello sport che primieranno gli atleti della Capitanata quella sera. Nella scorsa edizione gli ospiti furono il campione di ciclismo Claudio Chiappucci e il “portierone” della Juventus e della Nazionale Stefano Tacconi. Confermata la data di sabato 31 luglio in Piazza Giannone a Cagnano dove la manifestazione arriva per la prima volta. Con i due campioni anche l’imitatore Stefano Bucci e la campionessa olimpica di salto in alto Antonella Bevilaqua. Cagnano capitale dello sport in una serata che si preannuncia magica.

Ad annunciarlo gli organizzatori con il suo fondatore Nicola Sciscio. Come ogni anno, oltre agli atleti premiati del territorio, anche tanti ospiti d’onore. Negli ultimi dodici anni sono stati tanti i personaggi che hanno calcato il palco della manifestazione ed anche quest’anno ci saranno nomi di spessore per il pubblico che sarà presente durante la manifestazione. Dopo Vico, Peschici, Rodi, Carpino, Vieste, Monte Sant’Angelo, San Menaio, Ischitella e San Nicandro, quest’anno sarà la città di Cagnano con il sindaco Michele Di Pumpo e la sua amministrazione ad  ospitare la manifestazione. Il Galà dello Sport però, non è solo un modo per premiare l’impegno e la bravura di questi atleti ma anche un ottima occasione per valorizzare e mettere in mostra il mondo dello sport che ogni anno è sempre più attivo e ricco di soddisfazioni. Durante la manifestazione anche la presenza della autorità di quasi tutti i comuni del territorio con i sindaci delle cittadine interessate. “Lo sport – dichiara l’ideatore della manifestazione Nicolino Sciscio – sempre più sta assumendo una connotazione importante nel nostro territorio; molti sono gli atleti della Capitanata che si sono distinti per i risultati raggiunti, tenendo alto il nome della Provincia di Foggia”.

Durante la cerimonia verranno premiati gli sportivi di Capitanata della stagione: atleti, dirigenti, società, tecnici che si sono distinti per i risultati raggiunti nelle rispettive discipline, classi e sezioni di appartenenza/competenza. “Questa manifestazione – dichiara ancora Sciscio – è un’occasione per valorizzare il mondo sportivo locale, dando un contributo allo sviluppo della pratica sportiva sul territorio”. Le cittadine garganiche si prestano molto bene ad accogliere i campioni della serata. Vetrina ideale per le eccellenze dello sport, anche quest’anno premierà atleti e dirigenti del mondo dilettantistico del promontorio che si sono distinti per bravura, capacità e generosità. Sul palco di questa manifestazione sono passati un pò tutti: da Delio Rossi a Casillo, da Pavone a mister Zeman con i giocatori Pirazzini, Tacconi, Colucci, Pazienza, Pepe, Iorio e tanti altri. E poi le campionesse di scherma come la Vezzali e la Trillini. Hanno assicurato la loro presenza: Michele Barbone (Presidente Onorario Coni), Angelo Giliberto (Presidente regionale Coni), Raffaele Piemontese (Assessore regionale), Pasquale Pazienza  (Presidente Parco Nazionale del Gargano), Vito Tisci (Presidente regionale Figc), Renato  Martino (Presidente Provinciale Coni), Luciano Imbriano (Presidente provinciale Figc), Nicola Sciscio (Delegato Coni) e diversi sindaci delle cittadine garganiche. La presenza di Schillaci e Rossi mobiliterà i tanti tifosi del calcio del territorio.

Due campioni che nel loro sport hanno compiuto tante imprese portando il nome dell’Italia in tutto il mondo. I due campioni premieranno gli atleti del territorio. Schillaci, in particolare, premierà le squadre di calcio che si sono messe in evidenza durante l’ultima stagione sportiva. Insomma come nelle ultime tredici edizioni sarà una serata di festa per lo sport.

 

ASP ZACCAGNINO: BORSA DI STUDIO ALL’ALUNNO/A PIÙ MERITEVOLE SCUOLA MEDIA CLASSE TERZA PROROGA TERMINI

La scadenza per la presentazione delle domande è PROROGATA alle ore 12.00 del prossimo 09 AGOSTO 2021, come da nota con la quale la Dirigente Scolastica comunica le disposizioni della Circolare n.160 ove viene stabilita la pubblicazione della valutazione finale degli alunni dal 02 luglio al 17 luglio, e pertanto in data successiva alla scadenza del bando emanato dall’ASP

La borsa di studio sarà assegnata all’alunno/a di terza media, tra quelli appartenenti a nuclei con ISEE non superiore ad €. 6.000,00 (euro seimila/00) cosi come previsto dal  Decreto n. 52 del 03.03.2021,  “Misure per gli  Esami di Stato nel primo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2020/2021”, in virtù delle quali il Ministero dell’Istruzione, ha espressamente stabilito, all’art. 2 – comma 2 – che “il voto di ammissione è attribuito in base a quanto previsto dell’art. 6 comma 5 del Dlgs 62/2017, e cioè “il voto di ammissione all’esame conclusivo del primo ciclo è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall’alunna o dall’alunno ”; a parità di merito scolastico, l’attribuzione avverrà in favore dello studente con ISEE più basso; in caso di ulteriore parità l’attribuzione avverrà in favore dell’alunno appartenente a nucleo familiare con il maggior numero di minori.

Le domande a firma del genitore/tutore, vanno consegnate direttamente all’Istituto Comprensivo “DAlessandro-Vocino”, sito in Via dei Sanniti, 12 presso gli uffici della segreteria scolastica, nel periodo dal 21 giugno al 09 AGOSTO 2021 e nei giorni dal lunedì al venerdì, dalle ore 10,00 alle ore 12,00.

 

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 29 GIUGNO 2021

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 29 giugno 2021 in Puglia, sono stati registrati 8323 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 59 casi positivi: 27 in provincia di Bari, 11 in provincia di Brindisi, 3 nella provincia BAT, 7 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 18 in provincia di Taranto. 2 casi di residenti fuori regione e 8 casi di provincia di residenza non nota sono stati riclassificati e attribuiti.

Sono stati registrati 2 decessi, in provincia di Bari,

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 2.668.808 test.

243.541 sono i pazienti guariti.

3.123sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 253.306

così suddivisi:

95.187 nella Provincia di Bari;

25.584 nella Provincia di Bat;

19.805 nella Provincia di Brindisi;

45.157 nella Provincia di Foggia;

26.919 nella Provincia di Lecce;

39.474 nella Provincia di Taranto;

811 attribuiti a residenti fuori regione;

369 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

 

ASL FG – AVVISO PUBBLICO PER INFERMIERI DI FAMIGLIA

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Gli infermieri si occuperanno della presa in carico delle persone fragili e dei pazienti COVID positivi

La ASL Foggia cerca infermieri di famiglia per fronteggiare le esigenze collegate alla pandemia ed assicurare, allo stesso tempo, i Livelli Essenziali di Assistenza.

Con deliberazione n. 975 del 22 giugno 2021, l’Azienda Sanitaria Locale ha indetto, pertanto, un avviso pubblico urgente, per soli titoli, per il reclutamento a tempo determinato di “infermieri di famiglia” con esperienza specifica nell’ambito dei servizi di presa in carico dei pazienti cronici, nonché della presa in carico sul territorio delle persone positive al Covid-19.

Quella dell’infermiere di famiglia è una figura professionale chiamata a svolgere non solo un’attività temporanea di contrasto all’Emergenza COVID, ma anche una strutturale attività di supporto per l’assistenza territoriale in tutte le situazioni di fragilità protetta.

Una organizzazione che già lo scorso anno ha portato notevoli benefici proprio nell’ambito dell’assistenza sia dei pazienti COVID positivi, che delle persone fragili la cui condizione risulta aggravata dall’emergenza pandemica.

All’avviso potranno partecipare infermieri che non abbiano già rapporti di lavoro subordinato con strutture sanitarie e socio sanitarie pubbliche e private accreditate.

L’avviso pubblico urgente è consultabile sul portale aziendale all’indirizzo:

https://www.sanita.puglia.it/ServizioAlbopretorioWeb/ricercaItem.ctrl?aziendaParam=aslfoggia&tipoItemParam=concorso.

Le domande di partecipazione dovranno essere presentate utilizzando, esclusivamente, la piattaforma online disponibile all’indirizzo www.gestioneconcorsipubblici.it/aslfg.

La procedura di compilazione della domanda deve essere effettuata entro e non oltre le ore 23.59 del 29.06.2021.

Non sono ammesse modalità di presentazione delle domande diverse da quella indicata.

CARABINIERI ARRESTANO DONNA 43ENNE TROVATA IN POSSESSO DI OLTRE UN CHILO DI “COCAINA”

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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Giovanni Rotondo, hanno arrestato D.M.N. 43enne del luogo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, nel corso di opportuni servizi di prevenzione e repressione di reati in genere, con l’ausilio di pattuglie dalla Compagnia di Intervento Operativo del 14° Battaglione di Vibo Valentia, la sera della festa patronale in San Giovanni Rotondo hanno eseguito numerosi controlli su persone e mezzi di interesse operativo.

Nel corso di un controllo alla circolazione stradale, eseguito alle porte di San Giovanni Rotondo di mezzi e persone provenienti dalla vicina San Marco in Lamis, i militari notavano transitare l’autovettura condotta dall’arrestata, nota agli operanti per i suoi trascorsi giudiziari (negli ultimi mesi è stata arrestata due volte per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti), la quale alla vista dei militari assumeva un atteggiamento sospetto tipico di chi volesse nascondere qualcosa di illecito.

Proprio tale atteggiamento induceva i militari operanti ad approfondire gli accertamenti procedendo alla sua perquisizione personale che veniva estesa a quella del mezzo da lei condotto. Ancor prima che venisse eseguita la perquisizione del mezzo, la persona arrestata, consapevole di quello che stava per succedere, al fine di assicurarsi l’impunità tentava di corrompere i militari operanti offrendo loro “qualsiasi cosa”. Tentativo questo andato a vuoto poiché i militari procedevano negli accertamenti che quella situazione richiedeva. Durante la perquisizione del mezzo, veniva rinvenuto un “panetto” di cocaina di oltre un chilo, celato all’interno del vano portaoggetti.

A seguito di tale rinvenimento, nelle condizioni sopra riportate scattava l’arresto della donna, cui seguiva il sequestro della sostanza stupefacente.

Le analisi qualificative e quantitative eseguite sulla droga sequestrata, da parte degli operatori del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia, confermavano la natura della sostanza ed indicavano che da quei quantitativi era possibile ricavare ben 5265 dosi di “cocaina”.

FINANZA: OPERAZIONE “MASCHERINE”, 6 MISURE CAUTELARI PER CESSIONE DI STUPEFACENTI E FURTI

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I finanzieri del Comando Provinciale di Foggia hanno dato esecuzione questa mattina a n. 6 ordinanze di custodia cautelare emesse dal G.I.P. del Tribunale di Foggia nei confronti di altrettanti soggetti (3 in carcere, 3 ai domiciliari) ritenuti responsabili a vario titolo e in concorso tra loro, secondo la Procura della Repubblica del capoluogo dauno, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, furto e ricettazione.

L’operazione è l’epilogo di un’intensa e rapida attività di polizia giudiziaria della Tenenza della Guardia di Finanza di Lucera, coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, avviata a seguito di una denuncia per usura ed estorsione in cui la vittima lamentava di essere stata costretta a chiedere un aiuto economico in denaro pattuendo, per la restituzione, un interesse mensile sulla quota capitale del 50%. Peraltro, nonostante la restituzione integrale del prestito, il suo aguzzino aveva continuato ad esercitare nei suoi confronti e dei suoi familiari vere e proprie intimidazioni per estorcere altre somme di denaro.

Le attività di polizia giudiziaria scaturite dalla denuncia hanno permesso di disarticolare un gruppo criminale composto da cittadini italiani – tra cui figura anche A.R., sessantenne di Lucera, affiliato ad un noto clan criminale locale – che gestivano, tra l’altro, una piazza di spaccio di cocaina nel territorio lucerino. Complessivamente sono state denunciate alla Procura della Repubblica n. 10 persone, rilevati nr. 60 episodi di cessione di stupefacenti, intercettato il furto di n. 2 quintali di rame puro, nonché la ricettazione di due mezzi agricoli e di un’autovettura.

Le indagini, completate in poco meno di quattro mesi, sono state fortemente condizionate dalle restrizioni imposte dagli Organi di Governo per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19. L’assenza di traffico veicolare e di persone in strada da una parte ha obbligato i componenti del gruppo criminale a muoversi il meno possibile e con estrema prudenza, dall’altra ha imposto agli investigatori di monitorare a distanza i loro traffici illeciti con attente attività di osservazione e controllo sul campo.

Anche il linguaggio convenzionale utilizzato dall’organizzazione per le cessioni di stupefacente ha sfruttato il momento che ha condizionato i movimenti degli italiani per oltre un anno: la dose di cocaina veniva indicata come una “mascherina” – la parola più ricorrente nel periodo di “lockdown” – “da spacciare”.

Determinante per il corso delle indagini è stato il sequestro nel dicembre 2020 di n. 2 quintali di rame puro e il connesso arresto in flagranza dei 4 responsabili. Infatti, a seguito del furto eseguito ai danni di un’azienda industriale di Lucera, i finanzieri eseguirono diverse perquisizioni nel corso delle quali furono sequestrati, oltre ai quintali di rame, cocaina, materiale per il confezionamento di stupefacente e denaro contante e un mezzo agricolo di provenienza furtiva.

I finanzieri hanno altresì passato al setaccio tutte le posizioni reddituali e patrimoniali dei componenti il gruppo criminale, scoprendo che il suo vertice, A.T. quarantenne di Lucera, una donna spregiudicata e violenta, era beneficiaria del “Reddito di cittadinanza”, per cui la sua posizione è stata segnalata all’INPS ai fini della revoca della misura di sostegno al reddito.

Il risultato conseguito conferma il costante coinvolgimento del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Foggia, in perfetta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, nella tutela della legalità attraverso la lotta alla criminalità e ad ogni forma di illecito nonché all’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati.

 

“FOGGIA E’ BUONA”, METTI TAVOLA PROMUOVE ORGOGLIO E PASSIONE DELLA CITTA’

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“Foggia è buona”. Buona da mangiare, gustosa da scoprire in ogni vicolo piazza e monumento. Ed è proprio “Foggia è buona” il claim, lo slogan lanciato da “Metti tavola”, il format attivo da due anni e mezzo su facebook (www.facebook.com/mettitavola/) e instagram (mett_tavola) attraverso il quale moglie e marito, Donatella e Antonio, realizzano e recensiscono ricette da leccarsi le dita. Ma non solo. Promuovono Foggia (e con essa la sua provincia), i suoi prodotti, le eccellenze della tradizione e dell’innovazione in fatto di pietanze e materie prime e ora anche gli scorci più belli e suggestivi della città. Con orgoglio. Con la consapevolezza di quanto sia ricco, vario, e straordinariamente unico il patrimonio culturale di una città abbracciata da centinaia di ettari di grano, vigneti, uliveti, orti, frutteti e allevamenti che rappresentano la vocazione agricola e agroalimentare da cui finora Donatella ha attinto per illustrare, anche grazie alle foto realizzate da Antonio, quasi 500 ricette.

Ora assieme a loro c’è anche la figlia Gaia, di appena 6 anni, a cimentarsi nella realizzazione delle ricette. Un’intera famiglia accomunata da un progetto nato per gioco e cresciuto mese dopo mese, fino a coinvolgere circa 10mila follower tra l’account instagram e la pagina facebook.

“Donatella s’inventa nuove ricette e rielabora quelle della tradizione, io le fotografo – racconta Antonio – e, dal lockdown, anche nostra figlia Gaia ha iniziato ad appassionarsi. Nei mesi in cui non si poteva uscire di casa, trovarci tutti e tre a condividere questo progetto è stato un modo per stare insieme divertendoci”.

Dicevamo che “Foggia è buona”. “E’ così – aggiunge Antonio -. L’idea di abbinare immagini legate alla cucina con gli scorci della città sembra il modo migliore per dare un messaggio positivo ma anche realistico. Foggia è una città che esprime cose buone, a partire dalla sua gente, dalla voglia di riscatto e di rilancio coltivata quotidianamente da singoli cittadini, associazioni, commercianti e imprenditori, da tutte quelle persone che ci credono, che lavorano onestamente e con tanta passione”, spiega Antonio.

D’altronde, “Metti tavola” è un modo di dire che richiama l’ospitalità, l’accoglienza che caratterizza la Capitanata e il suo capoluogo. Una voglia di far sentire a casa sua ogni ospite, colmandolo di attenzioni e premure proprio a partire dalla tavola.

Le ricette di Donatella sono originali, coloratissime, e sono Antonio e Gaia a sperimentarne direttamente la bontà. Non solo gusto, però, ma anche bellezza. L’occhio vuole la sua parte, allora anche l’impiattamento è fondamentale. Al sapore e alla piacevolezza estetica delle pietanze, poi, si aggiunge la bellezza di Foggia, con gli scatti di Antonio che a ogni piatto associano un angolo della città: il Teatro Umberto Giodano, una via del centro storico, una particolare prospettiva di una piazza o di un monumento descritti nel post.

“Foggia è buona e anche bella, siamo orgogliosi di mostrarlo a tutto il mondo con Metti Tavola. Condividete le nostre foto e le nostre ricette, mostriamo quanto sia bella e gustosa la nostra terra”. Questo è l’invito di Donatella, Antonio e della piccola Gaia. Con orgoglio e passione.

STRADA COMUNALE POZZO DEL PRINCIPE TORRE MILETO – CAPOIALE. CHI NE SA QUALCOSA?

Con l’estate si ritorna a parlare della vecchia strada comunale che attraversa la proprietà del Principe da Torre Mileto verso Calarossa. Si ritorna sull’argomento in quanto c’era la possibilità di un accordo con l’amministrazione comunale che avrebbe consentito la realizzazione di una pista ciclo-pedonale che avrebbe congiunto la nostra torre con l’altra di Calarossa. Senza dubbio un bel progetto che rimane nel cuore di tutti ma che, a tutt’oggi, resta solo una bellissima idea.

Tutto si è fermato dal gennaio 2020 e non se ne è saputo più niente. Doveva esserci una sentenza del Tribunale di Foggia ma non si sa se è stata emessa o meno. Ci sono stati articoli in merito alla transazione tra l’amministrazione comunale e la proprietà che non ha avuto luogo. L’argomento ha interessato molto l’opinione pubblica che voleva conoscere i contenuti contrastanti sull’argomento. Poi, con la pandemia, è caduto il buio fitto su questo problema e sul possibile accordo tra le due parti in causa.

Civico 93 vuole riprendere l’argomento, sia perché di rilevante importanza sul problema turistico, sia per offrire contenuti alle varie coalizioni che devono preparare il rispettivo programma elettorale al fine di una definitiva conclusione dell’argomento che si trascina da decenni.

Eccone i contenuti essenziali della transazione presentata.

La società proprietaria al fine di chiudere bonariamente ogni questione propone:

1) Cessione gratuita e riconoscimento in favore del Comune di San Nicandro di una pista ciclo-pedonale della larghezza massima di mt. 4 a partire dalla strada Provinciale n. 41, precisamente lungo il confine EST del Villaggio Cala del Principe e fino al confine del Comune di Cagnano Varano, estesa lungo tutta la linea di confine del Demanio Marittimo identificato dal SID, come riportato nella mappa realizzata dall’architetto Matteo Pignatelli; con obbligo da parte del Comune di San Nicandro di provvedere, a propria cura e spese, alla delimitazione e recinzione dello stessa pista ciclabile lungo tutto il confine della società S.Elia Agroturismo e per tutta la sua lunghezza. La società Sant’Elia non si oppone ed anzi consente la realizzazione di un tratto di pista ciclo-pedonale che collegherà l’incrocio fra la S.P. 41 – e la strada comunale per Torre Mileto con la pista sfociante sulla S.P. 41 come individuata nella planimetria dell’Arch. Pignatelli. Tale ulteriore tratto di pista ciclo-pedonale verrà realizzata dal Comune di San Nicandro in adiacenza alla S.P. 41 e lungo la recinzione esterna del Villaggio Cala del Principe ivi esistente, senza alcun indennizzo o risarcimento da parte del Comune in favore della Società S’Elia e con il medesimo obbligo da parte del Comune di provvedere, a propria cura e spese, alla delimitazione e recinzione di quest’ultimo tratto di pista ciclabile lungo tutto il confine del Villaggio Cala del Principe e per tutta la sua lunghezza.

2) Cessione gratuita in favore del Comune di San Nicandro Garganico dell’intera area di parcheggio pavimentato, antistante l’arenile di Torre Mileto per la quale area di parcheggio la S. Elia Agroturismo rinunzia alla richiesta di pagamento per valore venale della stessa, al risarcimento dei danni ed alla azione per la restituzione del bene immobile.

3) Cessione gratuita in favore del Comune di San Nicandro del terreno oggetto di occupazione ed esproprio illegittimo, lungo la strada del relitto provinciale ex n. 41 utilizzata per la realizzazione delle panchine e dello scivolo a mare e di cui la S. Elia Agroturismo rinunzia al pagamento in suo favore dell’indennità di occupazione e/o al risarcimento dei danni ed alla azione per la restituzione del bene immobile.

4) Cessione gratuita in favore del Comune di San Nicandro del relitto della strada provinciale n. 41, compreso tra la nuova provinciale n. 41 e la particella n. 356, giusto atto preliminare del 1970 tra la Provincia di Foggia ed il precedente proprietario Ettore de Gregorio Cattaneo, relitto che il Comune dovrà chiedere alla Provincia di Foggia di ottenere l’intestazione del predetto relitto in sostituzione della S. Elia Agroturismo, per espressa rinunzia della stessa.

5) Per espressa richiesta del Sindaco di San Nicandro, la S. Elia Agroturismo cede gratuitamente in favore del Comune di San Nicandro le aree di terreno, identificate con le particelle n. 8 e 390 di proprietà della S. Elia Agroturismo;

6) Rimane nella disponibilità piena del Comune di San Nicandro e del Demanio l’area che circoscrive la Torre di Mileto, così come risulta delimitata nello stato dei luoghi.

Da parte sua il Comune di San Nicandro Garganico rinuncia 1)  ad ogni pretesa o azione per il “presunto tratturo comunale”, oggetto del giudizio in corso tra le parti, prossima udienza al 13/02/2020  innanzi al Tribunale di Foggia, presunto tratturo comunale così come attualmente  indicato nelle mappe catastali,  a partire dal “Pozzo del Principe” in località Torre Mileto (che resta nella disponibilità del Comune di San Nicandro), per un primo tratto in favore della proprietà della S. Elia Azienda Agraria srl e poi per la rimanente parte in favore della proprietà della S. Elia Agroturismo srl, fino al confine con il Comune di Cagnano Varano, con conseguente voltura catastale delle particelle riportate nel foglio di mappa n. 1 e n. 2 al Catasto Terreni del Comune di San Nicandro Garganico, oggi intestate al Comune di San Nicandro, che dovranno essere volturate e intestate alla S. Elia Agroturismo srl e alla S. Elia Azienda Agraria srl, quest’ultima per l’area di terreno che confina con il “Pozzo del Principe” a sud della provinciale n. 41, area di terreno a forma triangolare che sarà accorpata con la proprietà della S. Elia Azienda Agraria; le spese per la predetta voltura catastale con tutti gli oneri a carico del Comune di San Nicandro Garganico.

Infine, la società invita l’amministrazione comunale alla ratifica dell’accordo entro il mese di gennaio per evitare di procedere con il prosieguo delle azioni e dei giudizi in corso, con aggravio di spese a carico della società proprietaria S. Elia Agroturismo, per tasse di iscrizione a ruolo, compensi a consulenti, tecnici, professionisti ed avvocati ed il conseguente inizio di altre azioni giudiziarie con richieste di ulteriori  indennizzi e risarcimento dei danni a carico del Comune di San Nicandro Garganico che oggi, con la ratifica della predetta proposta, si potrebbero evitare.

GPL

LA VIA “PUGLIADVISOR” CON SANTINO CARAVELLA

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Parte il 1° luglio prossimo “Pugliadvisor”, un tour che toccherà diversi centri della Puglia a cominciare dal Gargano. Una guida, davvero particolare, per i turisti italiani e stranieri che giungono nel nostro Sud.
Ogni città, ogni paese in Puglia ha i suoi piatti caratteristici, i suoi vini e i suoi prodotti tipici. La ricchezza enogastronomica della nostra terra è ormai nota e apprezzata in tutto il mondo. Sono in tanti a offrire guide e itinerari del gusto, ma nessuno ha mai proposto e realizzato una guida enogastro-comica.
Sì avete letto bene, non è un errore dovuto al T9, guida enogastro-comica, perché a realizzarla è un comico, un volto noto al grande pubblico italiano, un attore, ma anche un brillante conduttore: Santino Caravella. Lui, con tanto di telecamera, girerà nei bar, ristoranti, bistrot, pizzerie, hotel, B&B, villaggi e parteciperà
personalmente alle attrazioni ed esperienze che ogni luogo offre, per raccontare le eccellenze pugliesi e farle conoscere ad un pubblico di 2 milioni di persone.

E’ lui che, a modo suo, indicherà per esempio in quale dei bar di Vieste si beve il caffè più cremoso. O in quale ristorante di Gallipoli si mangia il miglior piatto di spaghetti con le vongole. O in quale pasticceria di Lecce si gusta il migliore pasticciotto. O quale è il miglior bartender di Monopoli capace di preparare il più buon cocktail. O quale è l’hotel o il B&B adatto alle più svariate esigenze. O come e dove trascorrere il tempo libero. E infine cosa portare a casa come testimonianza o ricordo del bel periodo trascorso in Puglia.
Da dove si comincia? Dalla provincia di Foggia, da Rodi Garganico in particolare, con il suo magnifico porto, le sue ampie spiagge, ma anche la chiesa di San Nicola, l’oasi agrumaria e il trabucco. E dopo Rodi toccheremo Lesina, Vieste, Peschici, Manfredonia, San Giovanni Rotondo, Foggia, San Severo, Cerignola, Lucera e Torremaggiore.
Ma non finisce qui. Perché “Pugliadvisor” e le video-recensioni di Santino Caravella riguarderanno molte altre città della Puglia.

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 28 GIUGNO 2021

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 28 giugno 2021 in Puglia, sono stati registrati 4256 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 9 casi positivi: 2 in provincia di Brindisi, 2 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 2 casi di residenti fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota.

Non sono stati registrati decessi.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 2.660.485 test.

243.135 sono i pazienti guariti.

3.472 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 253.247

così suddivisi:

95160 nella Provincia di Bari;

25581 nella Provincia di Bat;

19794 nella Provincia di Brindisi;

45150 nella Provincia di Foggia;

26916 nella Provincia di Lecce;

39456 nella Provincia di Taranto;

813 attribuiti a residenti fuori regione;

377 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

SAN NICANDRO: “TE’ LA LENGA CA TAGGHJA, COSC’ E SCOSC’”

Continua una nuova serie di articoli che parlano sui modi di dire e degli aforismi locali per capire e analizzare la quo ed offrire una visione chiara, lucida e trasparente della condizione umana in cui ognuno di noi può legittimamente dedurre o trarre da ciascuno di essi le considerazioni che gli sembrano più ovvie in riferimento ai tempi, alle usanze, ai problemi, ai comportamenti e agli altalenanti rivolgimenti che la società sta attualmente vivendo. Gli articoli sono tratti dal libro “Voci di Capitanata” di Donato D’Amico.

Il detto di oggi è: “T’è la lenga ca tagghja, cosc’ e scosc’”” cioè “Ha la lingua che taglia, cuce e scuce”.

È vero che l‘uniformità è sinonimo di monotonia e tutti e due insieme finiscono per appiattire e avvilire qualità e caratteristiche, atteggiamenti e sentimenti umani. Però è anche vero che approdare all‘antipode e professare apertamente l‘arte dell’esecrazione, del vituperio e della diffamazione, ci sembra un‘azione vergognosa e spregevole da condannare con forza.

Molta gente professa l‘esecrazione in modo infido è sleale, ma a costoro la locuzione ricorda che propalare pettegolezzi, falsità e maldicenze è un‘arte subdola che non ripaga mai nessuno. Infatti, il buon senso vuole che se proprio ricorre la necessità di tutelare i nostri diritti, difendere i nostri interessi, salvaguardare la nostra reputazione e il nostro onore, proteggerci da frodi e insidiosi inganni, bene, tutto questo non li possiamo perseguire e ottenere ricorrendo non alla denigrazione, all‘infamia, ma, molto più semplicemente, affidandoci alle normali vie giudiziarie. Sta di fatto, però, che molta gente “taglia, cuce e scuce” nascostamente e slealmente, in modo subdolo e irresponsabile. Dunque, chi pratica quest‘arte sleale, fraudolenta e viscida opera una demolizione silenziosa della persona per cui l povero malcapitato si ritrova alfine danneggiato nella considerazione e della dignità personale, tanto da pagarne uno scotto e un discredito sociale difficilmente recuperabili.

Ora, siccome nelle piccole comunità avvenimenti e accadimenti viaggiano a velocità ultrasonica, ecco che tutto quanto inerisce particolari situazioni o determinate persone diventa oggetto di debiti interventi da parte di personaggi poco scrupolosi e niente affatto raccomandabili. Avviene così che la solita lingua sacrilega fa piazza pulita di tante persone perbene, turba la serenità e la tranquillità delle famiglie, compromette l‘onore e la reputazione di tante donne oneste, rovina economicamente uomini retti e coretti. Adoperare la lingua velenosa e serpentina per deglutire o vomitare veleno addosso agli altri e con ciò nuocere al buon nome, alla carriera, al decoro e alla signorilità di persone e famiglie onorate e rispettate, significa collocarsi ai margini della società e della civiltà, esporsi volontariamente al disprezzo delle genti. Tagliare, cucire e scucire sulla onorabilità delle persone; mistificare sull‘altrui buona fede; simulare con la mente e con il cuore e al tempo stesso, dissimulare il contrario con gli atti, bene, tutto questo sa di turpitudine e di bruttura morale.

Purtroppo, vi sono ancora persone che utilizzano la lingua per seminare discordie, spargere zizzania, creare malumori ed inimicizie. Guardiamoci attentamente da sofferte persone. Se possiamo, emarginiamole. Facciamo sentire loro tutto il peso della disistima, del disprezzo del prossimo. È una strada che possiamo singolarmente percorrere se vogliamo bonificare quella parte di società malata di gretto egoismo e meschino protagonismo.