LO SFRUTTAMENTO DEI PENSIONATI DA PARTE DEIL’ATTUALE GOVERNO

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Sembra che i mali del Paese Italia, quelli provocati da bizzarrie finanziarie, in particolare di questo Governo, debbano risolverli la massa di pensionati che stentano a sopravvivere. Tasse e sovrattasse non finiscono mai di impoverire sempre più una categoria sociale al limite della sopravvivenza.

Se il Premier Giuseppe Conte dichiara pubblicamente che i pensionati non si possono lamentare se vengono negati pochi euro di rivalutazione prevista da leggi e disposizioni ministeriali, siamo alla farsa. Già perché il trio Di Maio, Salvini, Conte deve mantenere le promesse elettorali per il “reddito di cittadinanza”, la regola del cento per l’ingresso al pensionamento e la flax tassa. Queste “provvidenze”, enfatizzate con sfacciata retorica in campagna elettorale, non si sa bene chi ne beneficerà, se non quelli che i tre sperano voteranno i due movimenti Lega e M5S in occasione delle elezioni europee.

I pensionati sono coloro che devono essere spremuti per essere emarginati in un contesto sociale a cui non possono accedere neanche per curare le precarie condizioni di salute causa il costo eccessivo della sanità non più accessibile alle loro disponibilità economiche. Inoltre i pensionati devono sottostare ai continui “adeguamenti” tariffari dei servizi, acqua, luce, gas, TA.RI e costo della vita. Non si sa bene quale male abbia commesso la categoria dei pensionati per essere spremuti dai partiti politici anche dei passati Governi di centrosinistra, Letta e Monti compresi.

I mali da espiare sono evidentemente la fedeltà obbligata nel pagare le tasse e la pazienza di fronte allo scempio istituzionale dei governanti appena eletti e che si pavoneggiano dichiarandosi innovatori di una politica che sta provocando disastri non ancora del tutto emersi.

Ma la categoria dei pensionati non ha forti poteri di rappresentanza da farsi difendere.

La retorica ingannevole dei tre “musicanti di Brema” del fratelli Grimm. Non si distingue solo dal “tagliare” le pensioni così dette d’oro ma anche quelle di valore superiore a tre volte il minimo lordo, ossia 1.500,00 euro lorde al mese! Emanando la manovra finanziaria di impoverimento.

Michele Russi