EDITORIALE DELLA DOMENICA, SAN NICANDRO DEVE TORNARE VIVA CON IL CONTRIBUTO DI TUTTI

0
455

Capita a tutti di sentirsi stanchi e svogliati, privi di qualsiasi volontà di combattere e di provare a far qualcosa, magari anche a cambiare. In questa delusione continua sembra che non si abbia più la forza di combattere e di cambiare la normalità di ogni giorno e ci si lascia impoltronire anche il cervello con nessuna voglia di cercare prima e trovare poi le soluzioni giuste per riemergere. Tutto questo sembra impossibile.

Poi, se più di uno prova le stesse cose questo fenomeno investe l’intera comunità e la stanchezza di uno solo si unisce a quella di tutti gli altri fino a coinvolgere la società in cui si vive e si lavora.

San Nicandro sembra sia in questa fase e quel fattore comune di insoddisfazione della cosa pubblica ha preso il sopravvento e ci si intestardisce a concludere che, purtroppo, sarà così con un destino avverso che ha preso di mira la nostra cittadina.

È allora, possibile che non si debba trovare la forza di uscirne fuori da questo stato avvilente di impoverimento quasi culturale per cui bisogna lasciarsi trascinare dai giorni che si ripetono tutti uguali? La storia ci insegna che la vita di una comunità è fatta di tante fasi, da quelle di una meravigliosa condizione di risveglio collettivo a quelle in cui si fermano le volontà e tutto diventa solitudine.

Il momento che vive oggi San Nicandro deve essere capito, deve essere analizzato affinché le incertezze di oggi diventino realtà possibili per il domani.  Ci si è preoccupati per il lavoro che manca, per il degrado urbano, per una politica che spesso ostacola o non aiuta i cittadini, del grave peso fiscale delle famiglie, di una economia che stagna da tempo. Sicuramente i dati non aiutano a fare buone previsioni per il futuro ma occorre trovare la forza di venirne fuori e ricominciare un nuovo cammino alla ricerca di una realizzazione collettiva del territorio. Anche altre volte San Nicandro ha vissuto tali momenti ma poi non si è spaventata a ricominciare a credere perché proprio in questi momenti non bisogna affatto mollare ma pretendere da noi stessi il massimo impegno per raggiungere i risultati voluti.

Occorre insistere sulla volontà che il cambiamento può avvenire e il solo fatto di volerlo significa che si è sulla strada giusta e che quel cambiamento si sta già, sia pure a piccoli passi, realizzando.

Se l’amministrazione pubblica fa veramente il ruolo ad essa assegnato può essere il motore trainante di questo cambiamento insieme ai cittadini che devono assolvere ai loro impegni per il decoro urbano e per il rispetto verso il territorio. Se tutta la politica facesse fronte comune per raggiungere obiettivi in favore di San Nicandro, abbassando toni con modi di interventi condivisi, si amplierebbe ulteriormente la possibilità di raggiungere concretezza alle azioni.

Insomma è arrivato il momento in cui tutti devono capire che bisogna alzare la testa e tenere il timone dritto verso una San Nicandro nuova. Specialmente i giovani non meritano di pagare lo sbaglio di chi non è più giovane e delle mancate scelte che potevano essere fatte prima. Occorre consegnare a loro il futuro della nostra cittadina in una sorta di staffetta generazionale. Passo dopo passo occorre procedere e lasciare il tempo che questo cambiamento sia visibile. Se tutti condividono questo importante momento storico allora non bisogna fermarsi perché tutto può essere a portata di mano e l’apatia di oggi potrà diventare il rinnovamento e la crescita di domani.

Il Direttore