BIT MILANO: PER LA RAI VIESTE, IL GARGANO E I MONTI DAUNI NON ESISTONO

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Ci risiamo. La Rai torna ad oscurare il Gargano e la provincia di Foggia favorendo altri territori pugliesi, e fornendo una visione a dir poco opinabile e distorta del turismo pugliese.

È la circostanza che simili episodi si ripetano con ormai impressionante regolarità dovrebbe consigliare, soprattutto ai livelli regionali di governo, un’attenta riflessione sulla necessità di raccontare e promuovere la Puglia in modo veramente unitario. Senza furbate e fughe in avanti.

Per allontanare qualsiasi sospetto di “foggianesimo”, affideremo al giudizio di amici e lettori di Lettere

Meridiane i fatti nudi e crudi, come si sono verificati.

L’ennesima discriminazione nei confronti della Capitanata si è verificata oggi, ad Unomattina, che ha mandato in onda un servizio di Cristina Conforti sul padiglione pugliese alla Bit, la Borsa Internazionale del Turismo, che ha appena chiuso i battenti a Milano.

La giornalista esordisce sottolineando che diversi luoghi pugliesi sono finiti nella top ten (ma quale? stilata da chi?) dei luoghi più visitati in Italia e chiede quali siano a Sergio Rizzo, promotore e patron del progetto Benvenuti in Puglia, un appuntamento che sta diventando ormai tradizionale e che si affianca alla Bit con lo scopo di promuovere tra i vip milanesi l’offerta turistica ed enogastronomici pugliese.
“Andiamo a scoprire meglio le iniziative della Regione Puglia, che ultimamente vanta molte località nella top ten dei luoghi più visitati d’Italia. Quali sono queste mete che sono entrate nella top ten dei luoghi più visitati in Italia?”, chiede la giornalista di RaiUno. Rizzo risponde testualmente: “Direi Otranto, partendo dal Salento, le bellissime località di Ostuni per arrivare a Fasano o a Monopoli, oppure alla Valle d’Itria.”

Ipse dixit. Senza citare uno straccio di dato. Ma vabbè. Andiamo avanti.

La giornalista chiede quindi a Rizzo di illustrare il progetto Benvenuti in Puglia.

“Questo progetto – è la risposta – ha creato un’aggregazione tra pubblico e privato, che consente finalmente ai singoli territori di fare promozione sul mercato nazionale e internazionale.”

E ancora, Cristina Conforti: “Come si concretizza questa sinergia? Ci faccia qualche esempio.”

“Le faccio un esempio semplice, quello della terra delle Gravine – dice ancora Rizzo – che è un territorio che singolarmente non potrebbe avere un appeal turistico ma che con i quattordici comuni che si mettono insieme è in grado di offrire un’offerta slowche vive anche di attrattive che riguardano strutture fortificate o percorsi di trekking.”

E del Gargano, che integrato lo è già, e che vanta una perla come Vieste, che risulta da sempre tra le località pugliesi che registrano il maggior numero di visitatori e di presenze? E il Gargano con il suo Parco Nazionale? E i Monti Dauni con i loro Centri storici più belli d’Italia e le loro bandiere arancioni?

Segue l’intervista con un operatore economico, manco a dirlo salentino: Raffaele De Santis, presidente

Federalberghi della provincia di Lecce. Dulcis in fundo, il sommelier Antonio Riontino, cui la giornalista chiede cosa stia facendo degustare ai visitatori. La risposta a questo punto è perfino scontata: “Stiamo facendo degustare Primitivo di Manduria e Primitivo di Gioia del Colle”.

Insomma, per Unomattina e per Sergio Rizzo la Puglia comprende soltanto il Salento e Bari.

Questi i fatti. Ogni commento è superfluo. E voi, che ne pensate? (letteremeridiane)

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