A FOGGIA I FANGHI BIOLOGICI DEI PROCESSI DI DEPURAZIONE DIVENTERANNO FERTILIZZANTI

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Gli impianti di depurazione delle acque reflue urbane di Foggia e Barletta saranno oggetto di una sperimentazione per il riutilizzo dei gessi in Puglia, ovvero il recupero dei fanghi biologici prodotti dal processo depurativo delle acque reflue urbane.

Si tratta di una modalità innovativa che vedrà protagonista l’Acquedotto Pugliese (Aqp) grazie ad una rete di imprese costituita con la società Green Ecol, che si occupa della commercializzazione del fertilizzante correttivo dei suoli agricoli noto come “gesso di defecazione da fanghi”, e Agrosistemi, azienda specializzata nella gestione di impianti di trasformazione dei fanghi di depurazione in gesso di defecazione.

La rete è stata denominata “Rete Ronsas” ed è finanziata dalla Regione Puglia nell’ambito del P.O. Fesr Puglia 2014/2020 – Asse VI, Azione 6.4, Sub-Azione 6.4.a. Tra gli interventi ammessi a finanziamento è ricompresa l’attività di: “Sperimentazione produzione gessi di Defecazione in linea Depuratori di Barletta e Foggia e loro utilizzo in Puglia – Progetto Ronsas”, presentato da Acquedotto Pugliese S.p.A. e finanziato per un importo massimo di euro 947.500.

Il tutto è nato dall’esigenza di Aqp di sperimentare l’uso di tecnologia innovativa che si applica ai materiali biologici in sospensione acquosa. In questo caso si tratta del fango di depurazione che viene intercettato in una fase intermedia di processo e trasformato in fertilizzante correttivo dei suoli agrari attraverso un processo di trattamento chimico-fisico. L’applicazione della ricerca scientifica consente di perseguire notevoli risultati sia a vantaggio della gestione del servizio idrico integrato sia nel preminente interesse dell’intera collettività servita.

Il risultato atteso da questo contratto è quello di sperimentare un canale certo e sicuro nel tempo per il recupero dei fanghi biologici prodotti dal processo depurativo delle acque reflue urbane. Il sistema allo studio è alternativo alle attuali modalità di utilizzo e smaltimento, attraverso la loro trasformazione e valorizzazione agronomica. Ciò rappresenta, senza dubbio, una necessità imprescindibile per il settore, sia ai fini della tutela ambientale, che ai fini dell’abbattimento dei costi della produzione. In tal modo si potrà continuare ad avere garanzia di una gestione economica sostenibile del sistema di depurazione delle acque reflue urbane nella Regione Puglia.

La realizzazione del contratto di rete fra imprese, grazie alle specifiche competenze di ciascuna, consente la creazione di una filiera completa nel campo del recupero e riuso alternativo dei fanghi biologici. Questa sinergia porterà, quindi, a una maggior conoscenza del mercato e delle sue necessità e, di conseguenza, a una maggior visibilità presso i destinatari del prodotto.

Un vasto e articolato piano per la realizzazione e la gestione del Programma di Rete consentirà alle singole aziende di poter sviluppare un vasto programma formativo-promozionale, di commercializzazione, di informazione e comunicazione.

Concorrono al buon esito del progetto Ronsas, finanziato dalla Regione Puglia, fornendo il loro supporto tecnico-scientifico i seguenti e ulteriori partner: Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti dell’Università di Bari, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari per una filiera agro-alimentare sostenibile dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria di Roma e Arpa Puglia.

Il progetto che rientra tra quelli innovativi per il recupero ed il riutilizzo dei fanghi mira a portare “Benefici diretti sia dal punto di vista ambientale sia per quanto concerne i costi, attraverso la trasformazione dei fanghi di depurazione da rifiuto in fertilizzante da utilizzare in agricoltura. Queste le motivazioni di fondo che hanno condotto alla definizione di questo accordo, supportato dalla Regione Puglia, nel solco di miglioramenti continui nel settore strategico della depurazione”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Aqp Nicola De Sanctis.

La sperimentazione insieme con la costituzione della rete danno così avvio ai protocolli sottoscritti a luglio e fortemente voluti dalla Regione Puglia per migliorare, sia attraverso regolamenti che infrastrutture più tecnologiche, “il Servizio Idrico Integrato per usi civili, e quindi alla chiusura del ciclo depurativo delle acque in Puglia. Il riutilizzo in agricoltura dei residui della depurazione, nella nostra visione, deve diventare una ulteriore opportunità di sviluppo a beneficio del territorio” ha invece affermato l’assessore ai Lavori Pubblici della Regione Puglia, Giovanni Giannini. (pugliapositiva)